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RAZIONALIZZAZIONE LAICA

Marx e Engels: l'Illuminismo evidenzia come la razionalità sia comandata dall'utilitarismo. Engels: "tutto dovette giustificare la propria esistenza davanti al tribunale della ragione o rinunciare all'esistenza", "tutte le antiche concezioni tradizionali vennero rigettate come irrazionali nel ripostiglio del ciarpame". Marx: "La ricchezza delle società nelle quali predomina il modo di produzione capitalistico si presenta a un primo sguardo come un'immane raccolta di merci." Si può così dire che la letteratura delle società in cui predomina il modo di produzione capitalistico si presentano come un'immane raccolta di antimerci.

TESTI:

  1. SONETTO "Lo scrigno di sandalo" del poeta francese CHARLES CROS (1842-88):
  2. Gingilli dagli impieghi incerti.../fiori morti.../ciocche di capelli.../gioielli, cenci, balocchi, burattini.../quale ingombro dentro

questo scrigno!/ Io vendo tutto…lettore…Si tratta di residui dell’interno borghese, feticci della memoria erotica ma vi è anche un riferimento alla letteratura (le poesie) che si pone come merce da vendere.

Le poesie assimilati a tali oggetti vanno realmente in commercio e il paradosso illustra l’ambivalenza della merce e dell’antimerce: gli oggetti del sonetto sono antimerci sul piano immediato, ma sul piano metaforico rappresentano la letteratura.

2-Una delle poesie dello Spleen di BAUDELAIRE:

Ho più ricordi che se avessi mille anni / cassettone ingombro di bilanci, di versi, di biglietti d’amore, di processi, di romanze /capelli…/ io sono un salottino di rose appassite ove giace un guazabuglio di mode antiquate…/

Cassettone come contenitore invece dello scrigno, funzione memoriale-erotica degli oggetti contenuti (fiori, capelli, dipinti, borsetta di profumo). Le cose qui non sono metafora della letteratura ma dell’io

parlante e del suo rapporto col proprio passato. Le cose emanano qualcosa di sinistro, non sono fonte di compiacimento come nel sonetto di Cros.

3-JORGE LUIS BORGES: 2 poesie intitolate "La cosas" e "Cosas"/Bastone, monete, portachiavi.../Un libro, nelle sue pagine la violetta appassita.../Quante cose.../ci servono come taciti schiavi/cieche e stranamente segrete/dureranno più là del nostro oblio/non sapranno mai che ce ne siamo andati/Questi oggetti non sono né desueti né consunti (a parte la violetta appassita); sono oggetti d'uso che ci servono come schiavi; c'è uno spostamento animistico che rende tali oggetti soggetto del componimento.

4- inizio di L'amica di nonna Speranza di GOZZANO: frase nominale in cui si inserisce un Io poetico e una data. L'importanza della datazione fa tutt'uno con l'altra principale novità rispetto ai testi precedenti: la presenza di una narrazione.

Funzione dell'elenco è simile a quella di una descrizione all'inizio di un testo in prosa: a differenza degli oggetti quotidiani di Borges (assolutizzate in senso metafisico e metastorico) le cose quotidiane sono qui storicizzate e datate, assunte in base alla loro tipicità rispetto a un'epoca del passato collettivo. Si tratta infatti di oggetti dell'epoca della nonna, a cui si guarda al contempo con rimpianto ma anche con distaccata ironia osservandone il pessimo gusto. Si propone per la prima volta un problema del tutto moderno, il cosiddetto cattivo gusto o Kitsch (buone cose di pessimo gusto). Il testo gioca su un distacco generazionale accentuato dall'evoluzione borghese, contemperando ironia e rimpianto.

5- Brano tratto da Die Flucht ohne Ende di JOSEPH ROTH: preso prigioniero in Russia e, oltre la fine della prima guerra mondiale, trattenuto da un amore nella nuova società rivoluzionaria, l'ex ufficiale austriaco Franz Tunda non

è riuscito a integrarvisi. Qui è appena arrivato a casa del fratello direttore d’orchestra, in Renania; la disaffezione che divide da sempre i due fratelli si somma al distacco del reduce dall’agiatezza borghese. Come nell’opera di Gozzano anche in questo caso il brano tratta di ornamenti di un interno alto borghese, stravaganti per l’eccesso di ornamentalità. Tuttavia, in Roth non viene accusato il cattivo gusto, ma viene suggerita una ricercatezza colta. Se in Gozzano si percepiva un’ironia mista ad affettuosa retrospettiva, in Roth si avverte un’ironia corrosiva e asciutta. Atteggiamento opposto verso i valori della buona coscienza borghese. Gozzano relegava questi oggetti nel passato e riconosceva loro una certa innocenza, mentre Roth, li sente come estranei. Estraniamento sottolineato da una descrizione di oggetti cui manca non solo la funzionalità, ma che vengono anche sottratti dal loro contesto spaziale, in quanto miscuglio

→ assurdo latente in ogni funzionalità secondaria di tipo ornamentale.

6-ACHIM VON ARNIM (romanticismo tedesco): racconto Isabella von Ägypten: un gruppo dipersone si ferma da una donna che commercia oggetti usati e rubati....Frau Nietken raccoglieva anticaglie di ogni specie…anche le più piccole suppellettili non eranocongruenti alla casa…le persone si erano portate via le cose utilizzabili e a lei era rimasto in usosolo quanto di più stravagante…(lei si tiene lo scarto)

Qui abbiamo delle de-contestualizzazioni stravaganti (es. ex saliera che fa da acquasantiera, extavolo da gioco trasformato in altare).

7-GUSTAVE FLAUBERT: racconto Un coeur simple (1877)La serva Felicitè adora un pappagallo; questo muore e lei lo fa impagliare e gli assegna un postod’onore nella propria camera. /rosari, medaglie, madonnine…scatole di conchiglia, quaderni,stivaletti, cappellino di pelo...tutti i vecchiumi di cui Madame A. non voleva più,

lei se li prendeva/Qui abbiamo un reliquiario affettivo di cose de-funzionalizzate, sembra un bazar o meglio una cappella, dove la religione è la devozione del ricordo. La serva colleziona i vecchiumi che la padrona rifiuta; rappresenta una visione del mondo come Kitsch (decontestualizzazione del tutto). Comunque vi è un investimento emotivo forte in questo ciarpame. 8-NICOLAJ GOGOL: romanzo Le anime morte: vi è un possidente, un vecchio che ha un rapporto maniacale con le cose, ma mentre la serva di Flaubert ha un rapporto di culto con gli oggetti scelti uno a uno (ordine e pulizia) il personaggio di Gogol non bada al disordine e al sudiciume. Egli ammucchia in una stanza tutto ciò che era più grossolano e indegno di stare sulla tavola. Sono oggetti connotati di bassezza e la sporcizia intacca sia la sfera fisica che morale. Il feticismo di costui è caricaturale rispetto alla serva di Flaubert, che nobilitava i propri oggetti con la sua

anima.Auerbach: la conquista di certi scrittori degli anni '30-'40 dell'800 è non tanto la libertà di introdurre in letteratura tutti gli attributi quotidiani, pratici, brutti e volgari della vita, quanto nella capacità di prenderli sul serio o addirittura TRAGICAMENTE, anziché prendendone le distanze in modo comico, satirico.

9-PUSKIN: inaugura il concetto di realismo e concretezza descrittiva in senso descrittivo-sensoriale e storico-ambientale; compromesso fra reale e irreale, che è alla base della letteratura fantastica. Opera Donna di picche: un giovane ufficiale racconta agli amici che la nonna, una contessa russa ultraottantenne, avrebbe sperimentato una sessantina d'anni prima alla corte di Versailles un segreto infallibile per vincere tre volte al gioco. Hermann, bramoso di denaro, si introduce nel cuore della notte a casa della vecchia per cercare di strapparle il segreto → sporcizia e trasandatezza data anche qui.

dall'avarizia che nasce però dalla senilità. Connotazioni di bassezza degli oggetti però non grottesche né ridicole, ma prese sul serio (sempre secondo la concezione di Auerbach). Gli oggetti sono soprammobili d'alta classe antiquati, tutti del 700, epoca dell'Ancien Régime. Questo secondo sfondo temporale dà una connotazione del personaggio: la contessa possiede un gran numero di innovazioni tecnologiche e scientifiche dell'epoca (ormai anticaglie). La vecchia muore di spavento per l'incontro con Hermann in piena notte (che crederà che la donna gli strizzi l'occhio nella bara e che lo visiti all'ora dei fantasmi per dirgli le tre carte vincenti). Il dubbio soprannaturale che percorre il testo non contrasta con la concretezza realistica descrittiva e storicizzante e a tale rapporto giova la defunzionalizzazione delle cose. Paradossodella narrativa fantastica: le stesse connotazioni possonocontemporaneamente fare realtà e preparare all'irreale. 10-VIRGINIA WOOLF: To the Lighthouse (1927) Casa in un'isola delle Ebridi che per anni resta disabitata e chiusa. Nel buio e nel silenzio, camere e oggetti abbandonati diventano a loro modo titolari di racconto in assenza dei personaggi; si tratta di vacillanti spettri di sedie e tavoli la cui vita di servizio a Londra era terminata; la casa in inverno gocciolava di umidità e le cose, estate dopo estate apparivano più sciupate; il vento penetra dai giardini arrugginiti chiedendo alle cose già consunte quanto ancora avrebbero resistito. In assenza di personaggi, le cose e le camere diventano titolari del racconto. Tema dell'arredamenti consunto già presente anche nella prima parte del romanzo. Le descrizioni degli oggetti logori ora non hanno il tono scherzoso di Gogol. Anzi Mrs Ramsay soffre della corrispondenza tra agi della villeggiatura e consunzione delle cose determinata dalla.vicinanza del mare. Invadenza della natura: simbolo della fragilità umana? È alle cose in cattivo stato che ora vengono rivolte le domande, che insistono sulla durata di tali cose.

La fogna di Roma di HUGO, poesia compresa nella raccolta Castighi, scritta durante l'esilio ericca d'invettive contro Napoleone III e il Secondo Impero. Creatività metaforica e iperbolica di Hugo, violenza visionaria e satirica, tendenza alla polarizzazione degli estremi e alla valorizzazione dell'infimo come del sublime. Come in Les Misérables (parlando di Parigi e le sue fogne), anche l'antica Roma è una capitale di proporzioni immense, alla moderna. La fogna appare come una sorta di rovescio, che ospita e ne riflette in negativo la varietà di negozi, consumi e vizi, ricevendo residui di manufatti, cocci, stracci, e li mischia alla corporeità di animali repellenti vivi. C'è contaminazione, non prevaricazione della natura sulla vicinanza del mare.

Formattazione del testo

cultura; fogna con la funzione di farscomparire e disperdere materia antifunzionale.

Seconda parte: elenco dentro l’informe dellaputrefazione, tocca in duplice senso il limite fra l

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
11 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marygiovy_1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letterature comparate e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Meneghelli Donata.