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Il distacco da Zacinto

Nel secondo Ortis Foscolo prospetta un ritorno alla terra natia ≠ A Zacinto: prospettiva irrealizzabile.

Evocazione della fanciullezza.

Riferimento storico: nel 1800 le isole Ionie ottengono l'indipendenza da Venezia e sperimentano un governo democratico. Nel 1802 truppe inglesi e russe ristabiliscono l'ordine aristocratico.

Letteratura e verità

IN MORTE AL FRATELLO GIOVANNI.

Frustrazione/ritualità del sonetto al fratello.

Abbraccio frustrato: nell'Ortis durante il dialogo con Parini.

La distanza non viene superata e gioca un ruolo di distacco e frustrazione.

Riferimento alla Gerusalemme liberata (saluto da lontano con la mano).

Modello tematico: carme CI di Catullo, già Parini aveva imitato e tradotto il carme di Catullo. In Catullo: vagare = ricongiungimento alla tomba del fratello ≠ Foscolo: movimento centrifugo che lo allontana.

Rito bloccato: fiore caduto ~ Catullo.

La ritualità del

Rapporto con il fratello morto viene recuperata attraverso la figura della madre.

Petrarca al di là di Petrarca. "Questo di tanta speme oggi mi resta" reminiscenza petrarchesca. Ma volontà di andare oltre un modulo espressivo qualificato come petrarchesco ricerca di una ritualità che si sovrappone al rammarico e alla disperazione.

Binomio pianto/morte utilizzato già nel Tieste, nell'Ortis e nel sonetto in morte al padre.

No riferimenti espliciti al padre: la figura del padre è legata letterariamente a un vecchio modo di fare poesia in cui Foscolo non si riconosce più.

Una pista segreta attraverso Virgilio. "Ma io deluse a voi le palme tendo" ~ Ortis e Orazione a Bonaparte ~ Virgilio: abbracci frustrati (Enea + Creusa, Enea + ombra di Anchise) ripresi anche da Dante nel Purgatorio, tendere le palme al cielo è un topos ricorrente in Virgilio.

Desiderio di morte + tempesta + porto sicuro ~ Petrarca

ed Eneide – sovrapposizione delle immagini di quiete e porto con l’attesa della morte.

Un giudizio del Foscolo sul suo sonetto.

Nel 1804 Foscolo scrive al Bettinelli dicendogli di considerare questo sonetto come opera di un uomo che scrive per sé e che ricerca la schiettezza e la verità. ~ giudiziosull’Ortis.

La verità a cui il poeta si riferisce è il complesso di affetti messi in moto dalla morte del fratello.

Utilizzo di moduli espressivi classici non si distingue per lui dalla schiettezza e dalla verità.

Non compare nell’edizione del 1803, ma solo nell’edizione Nobile anche se come ci dice lui stesso il sonetto è stato composto nel 1802.

4. La ricerca della forma. MERITATAMENTE, PERÒ C’IO POTEI.“Meritatamente” e Properzio.Properzio: parte iniziale elegia XVII del I libro – “Meritatamente” = “merito”, “però che” = “quoniam

“potei” = “potui”. Properzio, Elegia I 8 per l’immagine dei venti – in P. si chiede ai venti di non portare via le preghiere del poeta, in F. i venti portano via le lacrime e le disperdono.

Fine del sonetto ~ fine di Solo et pensoso di Petrarca, ma in P. il conflitto tende a smorzarsi ≠ in Properzio elegia XXX del II libro l’amore segue il poeta contro la suavolontà come in Foscolo.

Nel componimento giovanile A Saffo Foscolo si augura che l’amore lo segua ovunque ma nel sonetto questa immagine si rivela sgradevole e dura.

“Meritatamente” e Galeazzo di Tarsia.

“Sperai”: reminiscenza petrarchesca, ma soprattutto confronto con Galeazzo di Tarsia Rime I: speranza delusa e contesto erotico – vorrebbe liberarsi dal giogo di Amore ≠ Alfieri Rime XXXVI speranza nell’attesa di un giorno in cui avrebbe visto la donna amata.

Tra Dante e l’Ortis.

L’associazione di piaga con cuore

c'è già in Petrarca e Tasso, ma "cor sanguinente" è voce dantesca, Inferno XIII 132.

"Genti dal bel paese" - Inferno XXXIII.

Tema dell'esilio e nesso uomini/dei - dantesco.

Rinnovamento del linguaggio poetico tramite Dante - ling. Più duro e serrato, intensificazione dell'asprezza fonica.

Ortis: Jacopo grida e chiama Teresa per i colli Euganei, riferimento anche ai venti e alle rupi. Descrizione del paesaggio marittimo.

Il confronto con l'Ortis dimostra che il tema del sonetto si rifà a un'esperienza di vita vissuta e si ricollega al modulo letterario dell'impossibilità di liberarsi dal pensiero di amore pur andando in un luogo selvaggio e montuoso.

I presupposti politici di "Meritatamente".

Alpi = alpi marittime.

"bel paese" = Italia.

"spergiure genti" = francesi, disprezzati dal poeta per Campoformio e per la

Questione dell'indipendenza della Cisalpina e dell'Italia. Un'eco di Properzio in una lettera alla Fagnani Arese. La frase conclusiva del sonetto si ricollega a un passo del secondo Ortis e a sua volta ad una lettera scritta da Foscolo alla Fagnani Arese (XI) amore onnipotente ed eterno. «Quando la terra / Così gl'interi giorni». Quando la terra è d'ombre ricoverta fu rielaborato in Così gl'interi giorni in lungo incerto il confronto coglie il rinnovarsi del linguaggio poetico dell'autore. Allontanamento da Petrarca e avvicinamento a Tasso e alla traduzione di Cesarotti di Gray: sforzo per la ricerca di nuovi modelli.

5. Il modello rivertito. Un frammento poetico della Chioma di Berenice. Foscolo riporta insieme alla Chioma di Berenice del 1803 un frammento dell'immaginario inno greco alle Grazie. Fonte: Callimaco, inno V, Lavacri di Pallade (sudata cervice, casto petto, capelli mossi dal

vento). Riferimento a Tiresia che vede involontariamente le cose vietate = il bagno di Pallade ~ Callimaco. Ma in Foscolo e in Petrarca c’è un osservare che non troviamo in Callimaco ed Ovidio (sguardo fugace ed erroneo). In Foscolo incongruenza tra “involontario” e “mirò”. Varianti nell’Ode a Luigia Pallavicini. Nesso tra frammento di Tiresia e l’Ode a Luigia Pallavicini.

2 versioni dell’ode: 1) testo originario dell’edizione genovese: riferimento a Callimaco ma anche al Pericolo di Parini (capelli che ondeggiano, elmo), lavabo sull’Elicone. 2) rifacimento nell’edizione Nobile milanese del 1803: richiamo più forte a Callimaco (fiori), lavacro ad Argo = nuova collocazione. Nel frammento poetico contenuto nella Chioma di Berenice torna alla versione originale del mito. Insieme alla Chioma di Berenice pubblica idilli teocritei che riguardano invocazioni a Venere e l’epigramma callimacheo

sulle Grazie. Spiccato gusto neoclassico.  Sull'"Inno alla nave delle Muse". Sia nei Sepolcri sia nell'"Inno alla nave delle Muse" il punto di riferimento è Firenze e più  in particolare la Toscana. Nei Sepolcri mondo greco e fiorentino sono giustapposti, nell'"Inno" invece la Toscana è vista come nuova sede della poesia proveniente dalla Grecia. La nave delle Muse fa un viaggio rassicurante - inno callimacheo sulle peregrinazioni di  Latona e del suo parto a Delo. 6. Virgilio/Galeazzo di Tarsia/Foscolo. Il ritorno in Italia. Nel Sesto tomo dell'"io" Foscolo vagheggia sul ritorno in Italia - Galeazzo di Tarsia (Già  corsi l'Alpe gelide e canute) + sotterraneo desiderio di famiglia. Motivo del saluto dell'Italia dall'alto delle Alpi: Petrarca, Eneide libro III quando Enea  vede l'Italia, Tasso Gerusalemme liberata (baricentro spostato su Gerusalemme) Anche nell'"Ortis" saluto dalle Alpi: considerate

come confine italiano ma non abbastanza forti per proteggere il paese dagli stranieri ~ Sepolcri.

Dall'Oda a Bonaparte ai Sepolcri. "Mal vietate Alpi" dei Sepolcri hanno un precedente nell'Oda a Bonaparte del '97 in cui si parlava di "vietate sponde" per parlare degli americani che si ribellano agli inglesi per la libertà (poi nel '99 sostituito con "ignote"). Alpi citate anche associando il concetto di libertà a Bonaparte che valica le Alpi appunto. (dipinto di David - Bonaparte veniva assimilato ad Annibale e Carlo Magno).

7. Come si sviluppa un motivo: l'andare errando. Tra il Werther e l'Ortis. Lettera del 25 maggio 1798: accentuazione del sentimento di Jacopo rispetto al primo Ortis diventa un pazzo che vaga senza meta. ~ Werther di Goethe: la sua esistenza è caratterizzata dal vagare in giro per il mondo. ~ Petrarca: Solo et pensoso - "pensosi".

“passi tardi”, “campagne”.

Fuggire per rapporto con Teresa e per motivi politici – destino del profugo descritto con molto pathos (succede anche a lui nella realtà).~ Virgilio, Eneide III – Enea fugge da Troia “incerta fata ferant” e “diversa exilia”, come nell’Edippo e nella lettera a Isabella Roncioni “i fati mi comandano di partire”.

Dal Sesto tomo dell’io al frammento All’Oceano. ANNI DELL’ERRANZA (1799-1800)

Negli appunti del Sesto tomo dell’io vediamo lo sviluppo del motivo dell’andare errando:

incipit ex abrupto andare errando = negativo.

Frammento All’Oceano (mentre Foscolo è nel nord della Francia): tema dell’esilio + impulso a superare i limiti spaziali e temporali (riferimento alle tombe di Aiace e Achille) disagio dell’andare errando posto fuori campo, positività del libero viaggiare senza limiti.

Confronto con il

Modello odissiaco

Lettera a Isabella Teotochi Albrizzi ~ inizio Odissea: vista di molti uomini e città, guai e affanni che però incalzano l'industria di Foscolo e l'ingegno multiforme di Odisseo. Il desio di onore. Nei Sepolcri ricompare il "fuggitivo" e anche un riferimento a Dante, che però a differenza di Jacopo riesce a creare da sé un processo di rasserenamento. Multas per gentes - Catullo + diversa exilia - Virgilio. Desio di onore: Alfieri - Bruto secondo o reminiscenza del Furioso. Quando nel 1815 Foscolo deve affrontare di nuovo e definitivamente l'esilio tornano i toni dell'Ortis e quindi la figura sventurata del profugo.

8. Un testo poetico inedito. E TU SCENDEVI O VOLUTTA'

Nei manoscritti troviamo un testo inedito: rime, alcuni endecasillabi, fase embrionale della realizzazione. Attacco in E: ~ succes

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Publisher
A.A. 2020-2021
9 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliarama di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gentili Sonia.