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III. LA FORMAZIONE E L'ESORDIO (1792-1797)

Maestri e amici della prima formazione letteraria. Il Piano di studi. Foscolo è protagonista di una difficile integrazione nell'ambiente veneziano a causa dell'incerta formazione scolastica ricevuta nell'isola natale e a Spalato. Il disadattamento ebbe come esito un convinto autodidattismo. Foscolo sente una vera e propria vocazione letteraria fin dalla tenera età e nelle sue lettere notiamo una forte tendenza all'autoritratto. Frequenta i salotti di Giustina Renier Michel e di Isabella Teotochi (con cui avrà una relazione) e conosce poeti e scrittori del tempo, in particolare lo colpì Cesarotti (anche suo professore, scrive l'Ossian). Il Piano di studi è un elenco dettagliato di progetti letterari e di opere eseguite o in via di esecuzione + programma di studio e letture bilanciato tra classicismo e illuminismo preromantico, tra tradizione e innovazione. Emerge nel Piano un

Orientamento di pensiero antiscolastico e antipedantesco. Influenze di Platone, Lucrezio, Sterne, Machiavelli, Parini, Alfieri e Monti. La "Raccolta Naranzi" e la produzione poetica giovanile. Prima della pubblicazione del 1802 delle Poesie di Ugo Foscolo, le esercitazioni poetiche giovanili vennero raccolte nella cosiddetta "Raccolta Naranzi" che venne pubblicata postuma. Il tema prevalente di questa composizione è amoroso ed è diviso in tre parti: Innied elegie, Anacreontiche e canzonette, Odi + raccolta di traduzioni. Modelli: Saffo, Orazio, Tibullo, Ovidio. È evidente la sua disposizione al ritratto. Foscolo aveva inoltre in mente di raccogliere tutte le sue odi in un libretto con un'impostazione tematica articolata e quindi anche temi etico-politici (clima prerivoluzionario). Il prodotto più maturo di questa indagine giovanile è Al Sole, inno che viene poi ripreso anche nel romanzo e fondamentale per la formulazione di

Alla sera. Il componimento ha una struttura ciclica e il procedimento descrittivo è imperniato sulla visione di una tempesta (allegoria di una visione del mondo pessimistica e apocalittica).

L'esordio teatrale: il Tieste. Già nel 1795 Foscolo aveva portato a termine una prima versione del Tieste, ma verrà pubblicata e poi recitata nel 1797. Dapprima egli cerca l'appoggio del maestro Cesarotti (gli aveva suggerito di ridurre la componente alfieriana), poi non lo interpella al momento clou della messa in atto. La tragedia è divisa in cinque atti ed è composta da soli quattro personaggi (=impianto e argomento classico).

C'è un'indubbia componente politica: vicenda antitirannica e attenzione alle ragioni dell'assolutismo. Quattro personaggi: Atreo (re di Argo), Tieste (fratello), Ippodamia (madre) ed Erope (promessa all'amato Tieste, ma poi sposerà Atreo). Tieste aveva avuto un figlio dalla sua passata relazione.

con Erope e avevatentato di uccidere Atreo quindi viene imprigionato. Atreo finge di acconsentire al desiderio di pacificazionedella madre e invita Tieste a bere il sangue del figlio, Tieste si suicida. Il perno su cui ruota la vicenda è l'ansia omicida del potere tirannico. Lo scontro tra Atreo e Tieste rappresenta due opposte filosofie di potere assoluto: realismo spregiudicato di Atreo e il timido sentimento riformatore di Tieste. Forse scrive anche un Edipo ma non abbiamo molte notizie. Il Foscolo municipalista e giacobino: Bonaparte liberatore. Nel 1796 Foscolo soggiorna per qualche tempo presso i Colli Euganei per stornare i sospetti che nei suoi confronti aveva il governo della Serenissima a causa dei suoi sentimenti filofrancesi. A Venezia: primo componimento a tema prettamente politico (Venezia aveva rifiutato alleanza con i francesi). Tornerà poi a Venezia con ideali democratici e rivoluzionari. Poi parte volontario per la Repubblica Cispadana. Due importantilavori letterari: l'ode Ai novelli repubblicani e quella A Bonaparte liberatore. Componimenti dettati dal fuoco democratico e rivoluzionario = poesia patriottica. La Libertà è una divinità feroce che deve liquidare i residui dell'ancien régime e del potere del papato per istaurare un regime di libertà. Da questo momento Foscolo decide di impiegare la sua penna per la causa rivoluzionaria. Con il trattato di Campoformio (1797) si conclude questa fase, il poeta andrà in esilio in Cisalpina e avrà inizio la stesura del romanzo. IV. A MILANO: POLITICA, MILITANZA E RICERCA LETTERARIA (1797-1804) Giornalista democratico a Milano e a Bologna. Dopo il trattato di Campoformio il poeta si distacca dalla politica napoleonica, egli vuole la libertà. Non mutano però l'intransigenza e il radicalismo prospettico delle sue posizioni ideologiche. Alla fine del 1797 si reca a Milano e frequenta il Circolo Costituzionale dovealtriintellettuali come lui credevano nella libertà dello Stato italiano. Nel 1798 inizia a scrivere per il "Monitore italiano" ("prima di essere cittadini siamo uomini che aspirano naturalmente alla libertà") che poi vennesoppresso dalle autorità. Così sempre nel 1798 si trasferisce a Bologna fondandovi prima il "Genio democratico", poi trasformato nel "Monitor bolognese". Nello stesso anno pubblica Esame su le accuse contro Vincenzo Monti (apertura nei confronti della tano odiata Basvilliana), Monti e Foscolo diventanoinfatti stretti amici fino alla rottura del 1810. Infine pubblica le Istituzioni Politico-Morali che rappresentanoil frutto più maturo del suo giovane pensiero politico: indipendenza nazionale basata sulla sovranità popolaree sulla libertà del singolo cittadino. Riferimenti storici tratti da Erodoto e Plutarco. La logica foscoliana èbasata sull'aut aut, noncittadino e poeta italiano. Nel 1801, Foscolo si trasferisce a Milano, dove pubblica il suo capolavoro, "Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis", un romanzo epistolare che esprime il suo disincanto e la sua disillusione per la situazione politica e sociale dell'epoca. Nel 1807, dopo la caduta della Repubblica Cisalpina, Foscolo si trasferisce a Firenze, dove continua la sua attività letteraria e si dedica anche all'insegnamento. Muore nel 1827, lasciando un'eredità letteraria di grande importanza per la letteratura italiana.

militante rivoluzionario. Nel monito foscoliano si vede incontroluce la figura di Bruto che sembra vigilare su quella apertamente evocata di Cesare. Dopo la resa diAdi Romagna e Toscana contro gli insorgenti che impedivano la rioccupazione francese di quelle terre. Inquesto periodo conosce a Firenze Isabella Roncioni (già promessa ad un marchese) di cui si innamora. Scriveper lei i sonetti del 1801 e la lettera XLV dell'Ortis si rifà a una lettera scritta autenticamente a lei daFoscolo. Nello stesso 1801 Foscolo rifiuta l'edizione bolognese del romanzo e si impone di portarlo atermine.Il ritorno a Milano e l'Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione. Il governo cisalpino lo incarica dicomporre un'orazione d'omaggio al primo Console. L'Orazione a Bonaparte pel Congresso di Lione vennecomposta nel 1802: essa dipinge un quadro della nazione cisalpina riferendosi anche a coloro che ne avevanominato la gracile struttura (francesi), quindi

richiede a Bonaparte una Costituzione giusta. Per Foscolo solo con l'indipendenza si possono ottenere istituzioni libere e prosperità civile. Esperimento interrotto del Sesto tomo dell'Io. Non sappiamo molto su quest'opera, solo abbozzata tra il 1799 e il 1801. Modello: romanzo odeporico-filosofico settecentesco. Il frammento più ampio è la lettera APsiche (iniziazione erotica) abbiamo anche l'Avvertimento (dialogo notturno con Diogene che confuta la filosofia scettica). Scrittura sofisticata ed ermetica.

Il primo capolavoro poetico: il libretto delle Poesie di Ugo Foscolo. Escludendo le Poesie giovanili, le odi foscoliane per antonomasia sono A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e Alla amica risanata. Nel 1802 pubblica le Poesie (otto sonetti e un'ode), ristampa del 1803 in cui ne aggiunge altre tre e una seconda ode. È difficile determinare una precisa datazione di composizione delle singole poesie foscoliane. Per quanto riguarda le

Il discorso è diverso. "A Luigia Pallavicini" è un omaggio alla nobildonna che si ferì gravemente cadendo da cavallo, uscito a Genova nel 1800, poi seconda edizione con correzioni. "Alla amica risanata" venne pubblicata nel 1803 insieme alle poesie: l'amica è la contessa Antonietta Fagnani reduce da una lunga malattia, aveva avuto una relazione extraconiugale con Foscolo. Il poeta si pone sulla direttrice petrarchesca e si affida al sonetto, ripreso anche ultimamente da Alfieri. Si appassiona a questo genere anche dal punto di vista critico-letterario: "Vestigi della storia del sonetto italiano" del 1816. Congedo dalla poesia lirica intesa univocamente come soggettiva, per Foscolo la poesia può anche testimoniare crisi storica e concrete prospettive civile e politiche. Sonetto sul tema dell'abolizione della lingua italiana comparso nel 1800 nel Parnasso italiano, marcatamente antifrancese (era in discussione presso il Gran consiglio della Cisalpina).

La proposta di Lattanzi di sostituire il latino con il francese nelle scuole intermedie è un sonetto alfieriano contro la Accademia della Crusca e anche il brano del Mattino in cui Parini tratta lo stesso tema.

Nelle Poesie foscoliane c'è un disegno di autore che può essere ricondotto a quello del Canzoniere petrarchesco riguardo l'ordinamento in particolare dei sonetti. La struttura è organica e compatta: centralità del sonetto Autoritratto, primo sonetto: Alla sera ha funzione introduttiva (chiave poetico-ideologica), due coppie simmetriche con funzione di cornice: II e XII (figura dell'io), il III e l'XI (decadenza dell'Italia). Le tre poesie racchiuse nella prima cornice hanno tema amoroso con un crescendo di intensità, quelli racchiusi nella seconda sono proiettati al futuro e prevedono un'affettività più vasta rivolta ad un oggetto collettivo: la patria-madre. La figura di Jacopo è strettamente

legato all'io lirico dei sonetti. La scelta del suicidio per Jacopo è la massima divaricazione rispetto al modello autobiografico, ma comunque Jacopo prospetta per coloro che non possono operare la prospettiva della scrittura (è quello che farà l'io lirico). Alla sera è il

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
8 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliarama di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Gentili Sonia.