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Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Dell'Aquila Giulia, libro consigliato Il Saggiatore, Pasquale Guaragnella, Rosanna Lapova  Pag. 1
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Estratto del documento

Il Saggiatore è intriso di vicende autobiografiche, in quanto

nasce come risposta alle continue ostilità e attacchi da parte di

altri personaggi rivali, in special modo con Orazio Grassi. Lo

scienziato gesuita pubblicò, sebbene anonimamente, una

Disputatio, dove informava dell’apparizione delle tre comete

e menzionava anche alcune scoperte celesti fatte grazie

all’utilizzo del cannocchiale (scoperte da Galileo e

comunicate nel Sidereus Nuncius).

Successivamente, a firma di Mario Guiducci al posto di

Galileo, viene pubblicato il Discorso delle comete, in cui

manifestava con ironia la subalternità dello scienziato gesuita

nei confronti di altri, e la contaminazione tra istanze

scientifiche e tradizione poetico-letteraria. A questo seguì poi

la Libra astronomica di Lotario Sarsi, anagramma di Grassi,

che dichiarò la paternità del Discorso delle comete a Galileo.

Nonostante l’anonimato, i testi vennero identificati come

opere di Grassi, vicende che segneranno proprio l’inizio di

una commedia di dissimulazioni.

A riguardo dell’apparizione di queste comete, Galileo però

rimase a lungo in silenzio, sebbene il pubblico attendeva un

suo parere. Inoltre, la Chiesa aveva condannato il sistema

copernicano, e censurato precedentemente le sue Lettere

copernicane, e l’azione di esprimere pubblicamente un parere

scientifico intorno a tale fenomeno comportava dunque anche

fare riferimento a una visione cosmologica. All’interno della

sua Disputatio, inoltre, Grassi appoggiava il pensiero

geocentrico di Ticone, compatibile con la tradizione biblica,

che giustificava così la condanna contro la teoria copernicana.

Galilei, perciò, appoggiò poi la posizione di Bellarmino, dopo

essere stato inoltre ammonito, che consentiva di trattare

questioni scientifiche e teologiche per via di ipotesi. Galileo,

inoltre, proprio per trattare di questioni cosmologiche, è

plausibile che abbia scelto di mascherarsi dietro l’identità di

un suo allievo, Mario Guiducci.

Con la pubblicazione della Libra astronomica, Grassi stesso,

mascherato, si presentava nelle vesti di allievo dello stesso

Grassi, producendo un gioco di corrispondenze, proprio della

teatralità barocca.

Il titolo dell’opera indicava una bilancia, non precisa, ma

anche la posizione della cometa nella costellazione della

Bilancia, a dichiarare che la peculiare posizione della cometa

gli aveva anche suggerito di soppesare e confutare le tesi

contenute nel Discorso delle comete. L’autore chiama infatti

in causa Galileo, indicando Guiducci come finto autore

dell’opera.

In seguito a numerose sollecitazioni e consigli, anche spinto

dall’elezione al soglio pontificio di Urbano VIII (dedicatario

dell’opera), Galilei risponde, dopo un silenzio eloquente, in

forma epistolare con il suo Saggiatore, metafora di una

bilancia invece di alta precisione, utilizzata dagli orafi, con la

quale intendeva pesare con rigore le osservazioni dei suoi

avversari. Sin dall’incipit dell’opera, Galileo rivolgendosi al

suo destinatario, Virginio Cesarini (autorevole prelato

dapprima seguace dei gesuiti, e poi Linceo), avvia la

narrazione di tipo autobiografica, includendo, oltre alle

importanti scoperte di tipo scientifico basate su verità

geometriche, digressioni sugli avvenimenti di malevolenza e

invidia nei suoi confronti, in quanto promotore di una nuova

scienza. Mentre operava un bilancio della propria carriera,

confessava così anche tutta l’amarezza per le avversità

incontrate e le gelosie sofferte, a conferma inoltre dell’onore

che agiva nel suo animo.

Galileo decide infatti di rompere il suo silenzio in quanto il

Discorso delle comete a firma di Mario Guiducci sarebbe

stato attribuito allo scienziato da parte di Grassi, chiamato poi

nel corso dell’opera Lottario, in maniera dispregiativa, e

paragonato ad uno scorpione, che punge a tradimento. Tra le

accuse rivolte da Sarsi a Galileo, troviamo quella della non

invenzione da parte di quest’ultimo del cannocchiale,

attribuita ad un suo allievo, lo scienziato svela invece

l’ambiente e le sue riflessioni che lo avrebbero indotto alla

costruzione.

Di fronte alla ferite subite da parte dello scorpione, però,

Galileo elabora delle consolazioni interiori, cicatrizzando la

propria ferita, simbolo di una differenza di valore rispetto agli

avversari.

A differenza che nel Galateo di Della Casa, secondo il quale i

comportamenti degli uomini dovevano misurarsi con una

bilancia approssimativa al fine di assumere un atteggiamento

disinvolto, Galilei, invece, fissava qui la regola opposta del

rigore matematico, al fine di valutare ogni comportamento e

osservazione in ambito scientifico e della natura. All’interno

dell’opera, inoltre, l’autore commenta e riprende la Libra in

stile aulico di Sarsi, in maniera ironica e satirica a danno

dell’avversario, grazie a strategie retoriche come la stessa

struttura del commento modesto, il discorso dialogico e

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A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher annachiara.di.gifico di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Dell'Aquila Giulia.