Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 59
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 1 Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 59.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Letteratura italiana, Prof. Baldassarri Gabriele, libro consigliato Vita Nova a cura di Stefano Carrai; Guida alla Vita Nova di Roberto Rea, Carrai, Rea Pag. 56
1 su 59
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

PARTE IN MORTE DI BEATRICE

La poesia dolorosa di Cavalcanti torna a essere presente in questa zona luttuosa della

Vita nova (es. occhi dolenti: sintagma cavalcantiano) e in particolare laddove si parla

della donna gentile. Dante quindi non abbandona l’esperienza cavalcantiana, ma ancora

una volta l’opera comporta un suo superamento.

Divisione della parte in morte:

● Paragrafi del lutto: 19-23 (Dalla morte di Beatrice al primo anniversario della sua

morte)

● Paragrafi della donna gentile: 24-27

Dante in preda allo sconforto della Morte di Beatrice, incrocia lo sguardo di una

donna che sembra aver pietà di lui. Dante allora inizia a ricercare tale sguardo per

ricavarne consolazione. Il pensiero di questa donna inizia però a diventare

ossessivo e diventa per Dante una tentazione che lo porterebbe alla sostituzione

di Beatrice. Dante capisce allora di dover scacciare tale tentazione e il ricordo di

Beatrice alla fine si impone con una visione di Beatrice.

● Paragrafi del ritorno a Beatrice: 28-31

Dante, grazie alla visione di Beatrice, scaccia la donna gentile e infine compie

un'ultima visione: immagina che un proprio sospiro, una forma del pensiero,

giunge a contemplare la donna amata all’empireo, ma tale visione può essere solo

compresa da Dante ma non raccontata. Questa visione rappresenta il preludio

dell’ultimo paragrafo, in cui Dante conclude l’opera ammettendo di non poter più

dire altro della donna amata e di volersi quindi impegnare nella stesura di

un’opera degna di Beatrice

Paragrafo 19 de la Vita Nova

Breve riassunto…

Dante annuncia la morte di Beatrice, che segna l’inizio di una «nova materia» (cfr. 1

«Incipit Vita nova» e 10 «matera nuova e più nobile che la passata»); Dante spiega poi i

motivi per cui non può trattare di questo evento e come e perché il numero 9 sia

strettamente associato a Beatrice. Conclude infine spiegando di aver scritto una lettere

a, probabilmente, i signori di Firenze, per spiegargli la solitudine e desolazione in cui la

città vive da quando è privata di Beatrice.

Non ci sono testi.

Elementi importanti del diciannovesimo paragrafo…

● I motivi per cui Dante non può parlare della morte di Beatrice

Dante adduce tre motivi per cui non intende «trattare[…] de la sua partita

da noi»:

1. Esperienza non completamente trattenuta nel libro della memoria

«non è del presente proposito, se volemo guardare nel proemio che

precede questo libello»: si tratta di un evento che esula dal libro

della memoria.

2. Esperienza che non può essere espressa adeguatamente

anche se potesse ricordare quell’avvenimento, la lingua di Dante

«non sarebbe sofficiente […] a trattare come si converrebbe di ciò».

3. Esperienza che, raccontata, potrebbe far peccare Dante di Superbia

se anche Dante ricordasse e fosse in grado di parlare della

«partita» di Beatrice, farlo vorrebbe dire elogiare se stesso:

«converrebbe essere me laudatore di me medesimo». Si pensa che

Dante ci stia dicendo che la dipartita di Beatrice è stata

rappresentata attraverso una premonizione dei canti precedenti,

ma in maniera solo approssimativa. Narrandolo Dante ha quindi

paura di peccare di superbia.

● Dante svela il significato del numero 9

E’ in tale paragrafo che Dante cerca di spiega, anzitutto come rientri il

numero 9 nella data della morte di Beatrice e in secondo luogo il perché

della ricorrenza del numero 9.

Il numero 9 nella data di morte di Beatrice, viene inserito da Dante

servendosi di tre distinti modelli di misurare il testo:

- «Secondo l’usanza d’Arabia»

Gli Arabi fanno coincidere l’inizio di una giornata con la prima ora

dopo il tramonto. Secondo questa modalità di contare il tempo, la

morte di Beatrice è avvenuta nella prima ora del nono giorno del

mese. Quindi siamo nella sera del giorno 8 del mese secondo il

calendario cristiano

- «secondo l’usanza di Siria»

Secondo il calendario siriaco il primo mese dell’anno è ottobre

(«tisirin primo»). Beatrice è morta nel nono mese dell’anno secondo

questo calendario. Quindi Beatrice è morta nel mese di giugno

- «secondo l’usanza nostra»

Beatrice è morta «in quello anno […] in cui lo perfetto numero [cioè

il dieci] nove volte era compiuto in quello centinaio nel quale in

questo mondo ella fue posta, ed ella fue delli cristiani del

terzodecimo centinaio [cioè del tredicesimo secolo]». Beatrice

dunque è morta nel 1200 + 10 x 9 = 1290

Dante spiega poi i due motivi della ricorrenza del numero 9 in tutta l’opera:

- Secondo il sistema tolemaico («e secondo la cristiana veritade») i

cieli sono nove: «questo numero fue amico di lei per dare a

intendere che nella sua generazione tutti e nove li mobili cieli

perfettissimamente s’aveano insieme [‘erano in relazione

reciproca’]»

- «lo numero del tre è la radice del nove però che sanza numero altro

alcuno per sé medesimo fa nove, sì come vedemo manifestamente

che tre via tre fa nove. Dunque, se ’l tre è fattore per sé medesmo

del nove e così il fattore de’ miracoli è tre, cioè Padre e Figliuolo e

Spirito Santo, li quali sono tre ed uno, questa donna fue

acompagnata da questo numero del nove a dare ad intendere che

ella era un nove, cioè uno miracolo, la cui radice, cioè del miracolo,

è solamente la mirabile Trinitade

N.B=Alcuni studiosi,circa la presenza del numero 9, pensano esso sia

inserito modificando alcuni dati reali. Secondo altri invece, quali Santagata,

l’uomo medievale vive esperienze e poi cerca di trovare un significato. Ne

è ad esempio prova il fatto che Dante si sia rifatto a tre diversi modi di

calcolare il tempo in modo da far coincidere diversi momenti con il numero

9.

● La lettera di Dante e la dedica a Cavalcanti

Dante, in tale paragrafo, racconta poi di avere scritto una lettera

(probabilmente) ai governanti di Firenze, per spiegare la condizione

miserevole della città, «quasi vedova e dispogliata da ogni dignitade»,

«pigliando quello cominciamento di Geremia profeta che dice “Quomodo

sedet sola civitas”». Questo spiega perché Dante abbia preso questa

citazione «quasi come entrata della nova materia».

Però spiega Dante di non avere potuto riportare questo testo in latino:

“scusomene però che lo 'ntendimento mie non fue, dal principio, di

scrivere altro che per volgare; onde con ciò sia cosa che le parole che

seguitano a quelle che sono allegate siano tutte latine, sarebbe fuori del

mio intendimento se le scrivessi. [10] E simile intenzione so ch'ebbe

questo mio primo amico a cui io ciò scrivo*, cioè ch’io li scrivessi

solamente in volgare.”

* Attraverso tali parola Dante esplicita che la Vita Nova sia dedicata

a Cavalcanti

Paragrafo 20 de la Vita Nova

Breve riassunto…

Nel paragrafo 20 Dante spiega sia passato “alquanto tempo” dalla morte di Beatrice ma

rivela di vivere ancora in una condizione di forte travaglio. Decide allora di sfogare il suo

dolore attraverso una canzone (canzone Li occhi dolenti) e spiega che d’ora in avanti la

divisione precede e non segue più il testo (che così appare «vedovo»).

“Li occhi dolenti per pietà del core”

Testo: (Canzone)

Elementi importanti del ventesimo paragrafo…

● L’annuncio delle divisioni del testo

Spiega Dante che da questo momento il testo poetico viene spiegato prima

del testo, in modo da rendere il testo più “vedovo”.

● La canzone del lutto

La canzone qui inserita da Dante rappresenta la canzone del lutto e si apre

con un immagina cavalcantiana: “occhi dolenti”. La canzone nasce

semplicemente dal bisogno di sfogare un dolore che le lacrime non

bastano a medicare (razo brevissima):

«Poi che li miei occhi ebbero per alquanto tempo lagrimato e tanto

affaticati erano che non poteano disfogare la mia trestizia, pensai di volere

sfogarla con alquante parole dolorose, e però propuosi di fare una canzone

nella quale piangendo ragionassi di lei, per cui tanto dolore era fatto

distruggitore dell'anima mia; e cominciai allora una canzone la qual

comincia Gli occhi dolenti.»

Struttura della canzone:

«La macrostruttura di Li occhi dolenti corrisponde a quella della sua

“canzone gemella” Donne ch’avete: proemio, trattazione e congedo»

-Pirovano

❖ La prima stanza si rivolge ancora alle Donne a cui Dante si ricorda

di avere parlato in passato, dando il la alla celebrazione di Beatrice

che ha luogo nella seconda stanza e nei primi tre versi della terza.

❖ La terza stanza (dal quarto verso) è incentrata sull’antitesi tra chi è

in grado di provare dolore per la morte di Beatrice e chi non può

farlo in quanto ha «core di pietra sì malvagio e vile».

❖ La quarta e la quinta stanza puntano l’attenzione sulla condizione,

inesprimibile, di sofferenza e profondo avvilimento del poeta,

chiudendo sul pensiero che la donna conosce la sua condizione.

❖ Il congedo si rivolge alle «donne e donzelle» a cui le altre rime del

poeta («sorelle») «erano usate di portar letizia»; questa canzone

invece è «figliuola di trestizia

Paragrafo 21 de La Vita Nova

Breve riassunto…

Nel paragrafo 21esimo Dante spiega che il fratello di Beatrice gli ha chiesto di comporre

dei versi per una donna morta improvvisamente. Dante, capendo si tratti di Beatrice,

compone un sonetto.

“Venite a’ntender li sospiri miei”

Testi: (sonetto)

Paragrafo 22 de La Vita Nova

Breve riassunto…

Dante, ripensando al sonetto composto per richiesta del fratello di Beatrice, nonchè suo

amico, pensa non sia abbastanza degno. Decide così di comporre una canzone a due

stanza: nella prima esprime il dolore del fratello per la morte di Beatrice (sua sorella), e

nella seconda esprime il suo dolore.

“Quantunque volte”

Testi: (canzone)

Paragrafo 23 de La Vita Nova

Breve riassunto…

Dante racconta che nel giorno del primo anniversario della morte di Beatrice stava

disegnando «uno angelo sopra certe tavolette» (in ricordo di lei) ed era così intento in

questa opera da non rendersi conto della presenza di uomini che lo osservavano: da qui

nasce un sonetto di cui vengono riportati due cominciamenti diversi.

“Era venuta ne l

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
59 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appunti.20 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Baldassarri Gabriele.