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Riassunto esame Letteratura e filologia italiana, Prof. Bazzocchi Marco Antonio, libro consigliato Gerusalemme liberata , Torquato Tasso  Pag. 1
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Armida è caratterizzata da un profondo senso di solitudine, che

non si percepisce facilmente all’interno dell’opera ed in un

certo senso costituisce un paradosso: ella infatti è sempre

accompagnata da personaggi maschili e apparentemente non

sembra soffrire di quella solitudine fisica vissuta da altri

personaggi femminili all’interno del racconto, come ad esempio

Clorinda, Sofronia, Erminia. La sua è effettivamente una

solitudine ‘emotiva’, Armida è un personaggio molto fragile che

si illude attraverso le sue compagnie fisiche presenti e sempre

sottolineate nella ‘Gerusalemme liberata’, ma che in realtà

nascondono e sopprimono una solitudine che lei percepisce

costantemente.

Un ulteriore aspetto che conferma la complessità di questo

personaggio è legato alle sue azioni, nell’agire, perché in un

modo o nell’altro tutto quello che fa si ripercuote sul

macrocosmo del poema. Armida generalmente ha sempre fatto

parte della categoria ‘maghe’ celebri, ma prima ancora di

essere una maga, lei è una donna, infatti essa viene presentata

nel quarto canto e viene chiamata in causa da zio Idraote, il

quale la definisce ‘Donna a cui di beltà le prime lodi/concedea

l’Oriente, è sua nepote:’.

Questa prima descrizione fa capire come la bellezza fisica

venga subito messa in risalto e questo sicuramente non

rappresenta un elemento di modernità rispetto al passato, ma

questa modernità è legata alla modalità attraverso la quale

Tasso fa emergere questa caratteristica, poiché il poeta non

compone la figura di Armida tramite la descrizione dei tratti

fisici, ma come sostiene anche il Chiappelli la composizione di

questo personaggio è di tipo interpretativo e non oggettivo.

Attraverso il gioco di seduzione nei confronti dei crociati che

permettono ad Armida di dominare apparentemente le varie

situazioni, il poeta descrive il suo agire: infatti le sue azioni non

sono descritte direttamente, ma vengono filtrate attraverso gli

occhi dei crociati che vengono in qualche modo incantati. Come

già detto in realtà questa supremazia di Armida data dalla sua 2

sensualità e dall’effetto che questa sua caratteristica ha nei

confronti dei personaggi maschili, è qualcosa di apparente,

poiché ella tenta di soccombere il suo stato di solitudine che nel

corso della storia viene maggiormente fuori e che aiuta anche a

rivelare la profondità stessa del personaggio.

Solo quando Armida si trova vicina a Rinaldo rivela la sua vera

natura, compiendo un vero e proprio percorso autoconoscitivo:

per questo la parte romanzesca di Armida e Rinaldo è davvero

molto importante, poiché permette di rintracciare la formazione

del personaggio moderno di Armida.

Il primo vero e proprio segno che caratterizza la complessità di

Armida è dato dal labirinto che imprigiona Rinaldo, che da una

parte attraverso il suo essere così ingarbugliato, sottolinea il

groviglio interiore che ritroviamo nella figura di Armida stessa;

ma come ha anche sottolineato Raimondi, questo stesso

groviglio in realtà rappresenta per il personaggio il proprio

reticolo protettivo: attraverso un labirinto così complesso, ella

si sente molto più sicura per quanto riguarda l’invadenza altrui,

in qualche modo il giardino è reso più sicuro proprio grazie alla

presenza del labirinto. Allo stesso tempo, da questa stessa

interpretazione se ne origina una seconda: il labirinto visto oltre

che come rifugio, anche come mezzo di ‘chiusura’ verso

l’esterno, Armida vuole fuggire volontariamente dalla realtà ed

anche da se stessa rifugiandosi nel labirinto che è in ugual

modo un’illusione. Sicuramente l’intreccio di questi due aspetti

sottolineano maggiormente la debolezza e l’insicurezza che

possiamo ritrovare in questo personaggio, lati concreti del suo

carattere che si contrappongono all’apparente dominio sulla

scena che viene presentato nel corso del poema. Nonostante la

sua vicenda sia racchiusa in uno spazio piuttosto limitato, come

sottolinea anche Margaret King si può a maggior ragione

individuare il prototipo femminile che prelude alla modernità,

ovvero Armida come donna consapevole ad un certo punto di

esser costantemente legata alla solitudine e allo stesso tempo

percepisce questa condizione come un vero e proprio fardello 3

da sopportare, ma anche un personaggio che non ha ancora

conquistato a tutto tondo la sua libertà.

Il terzo aspetto molto importante è quello dello specchio, che

aiuta a costruire la personalità di Armida; quando i due amanti

vengono ritratti in un amplesso, lo specchio è lo strumento

capace di oggettivare allo stesso modo l’egoismo e la solitudine

profonda, le caratteristiche che maggiormente descrivono il

personaggio di Armida. Ella quando si riflette nello specchio

vede ovviamente se stessa ma si autoconvince di contemplare

il volto dell’altro; questo modo di fare è un’ulteriore prova della

sua fragilità, Armida è immersa nella sua solitudine ma al

contempo è consapevole della propria finitezza. Specchio e

labirinto sono i due elementi che descrivono la complessità e la

profondità che ritroviamo nel personaggio di Armida: ella ha al

contempo la bellezza dell’Angelica del Furioso, ma al contempo

è esperta di magia quanto la maga Circe, allo stesso tempo

anche il l’aspetto dell’incantare può essere ricollegato a quello

dell’omerica ninfa Calipso, ma rispetto a tutti gli altri

protagonisti femminili che appartengono ad altre opere, ella ha

una profondità diversa e allo stesso tempo nascosta, che è

stata creata volontariamente da Tasso stesso, attraverso uno

scavo psicologico molto attento e preciso. Egli stesso ha

descritto Armida non in maniera diretta, ma tramite le sue

azioni, i suoi comportamenti e modi di fare, i diversi episodi,

oggetti e addirittura persone, poiché abbiamo già visto quanto

la figura di Rinaldo abbia aiutato nel processo conoscitivo di

questo personaggio. Tasso inoltre lascia emergere

relativamente le caratteristiche più profonde di Armida quando

ella riesce ancora a tenere prigioniero Rinaldo, ma è proprio nel

momento dell’abbandono che ella si rende conto della

solitudine nella quale è immersa. In seguito la disperazione

prima e l’accettazione dopo costituiscono gli ultimi due aspetti

che aiutano a definire il personaggio, il quale alla fine riesce ad

accettare e sopratutto comincia a convivere con

consapevolezza la propria condizione. Dopo aver accettato la 4

Dettagli
A.A. 2021-2022
5 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anto.sirenetta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura e filologia italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bazzocchi Marco Antonio.