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MONTAGGIO INVISIBILE
Lo scopo del montaggio invisibile è la ricostruzione della continuità frantumata nel corso delle riprese, fattarivivere in una continuità nuova e diversa; lo spettatore deve vedere ogni scena quasi come si trattasse di un piano-sequenza, senza avvertire gli stacchi.
Gli strumenti del montaggio invisibile sono:
- montaggio di inquadrature corrispondenti;
- attacco sull'asse;
- attacco sul movimento;
- soggettiva;
- piani d'ascolto e impallamento;
- ellissi temporale;
- montaggio alternato e parallelo;
- continuità dell'ambiente sonoro;
- fuori campo video e audio.
INQUADRATURE CORRISPONDENTI (campo-controcampo)
Simmetria in fase di ripresa:
- simmetria delle angolazioni di ripresa;
- simmetria dei piani e dei campi;
- simmetria dell'azione degli attori;
- simmetria dei movimenti di camera.
Simmetria del montaggio: il montaggio lavora per esaltare la sensazione di simmetria;
è determinante l'valutazione del tempo da assegnare a ogni singola inquadratura (peso). Corrispondenza di una scena complessa: quando nella scena sono presenti tre, quattro o più persone si può decidere di ripartirle in sottogruppi oppure tenerle isolate. Libertà della simmetria: non è sempre obbligatorio seguire le regole (es. scavalcamenti di campo). Il montaggio è una macchina per produrre l'illusione di realtà. ATTACCO SULL'ASSE L'attacco sull'asse, con il suo confermare piattamente, da un'inquadratura all'altra, le stesse linee prospettiche dell'immagine, tende pericolosamente a svelare quel carattere bidimensionale del quadro cinematografico che tutto il meccanismo del montaggio e dell'azione interna all'inquadratura cercano invece di far dimenticare. ATTACCO SUL MOVIMENTO L'attacco sul movimento produce un significativo snellimento, un alleggerimento del cut, contribuendo a renderlo ancorpiù decisamente invisibile; ne consegue la sensazione di continuità fra i piani.Accelera e vivacizza il ritmo della sequenza; infatti il movimento deve essere il più possibile uniforme.Le grammatiche del cinema sostengono la necessità di accorciare una frazione del movimento per evitareche lo spettatore percepisca una fastidiosa sensazione di ripetizione.
MOVIMENTO TRA LE INQUADRATUREQualsiasi taglio di montaggio, oggi, deve sapersi mettere al servizio del flusso dell'azione scenica, che devecosì poter trascorrere senza soluzione di continuità da un'inquadratura all'altra.La percezione del movimento tra le inquadrature può essere applicata per legare tra loro inquadrature noncontinue, appartenenti a scene differenti o a momenti differenti della stessa scena.
RACCORDO SUL MOVIMENTO DI CAMERA: il montaggio di inquadrature caratterizzate dal movimentodello strumento di ripresa (carrellata, dolly, ma anche semplice panoramica);
è determinante l'omogeneitàdelle loro velocità.
IMPALLAMENTO: si ha l'impallamento quando il soggetto principale dell'azione viene a scomparire, coperto da oggetti persone o elementi di scena. Tale copertura può avvenire per:
- movimento del soggetto;
- movimento di altri elementi di scena;
- movimento della macchina da presa.
PIANO D'ASCOLTO
Il piano d'ascolto ha la funzione di mimetizzare errori di continuità, consentire l'eliminazione di porzioni della scena del dialogo, costruire un luogo dove regista e montatore possano lavorare sul tempo della sequenza con maggiore libertà.
Il piano d'ascolto ha un uso prevalentemente televisivo, in quanto indica l'inquadratura di chi ascolta la persona che sta parlando.
ELLISSI
L'ellissi è il mezzo principale per definire lo specifico tempo cinematografico di una sequenza e per far procedere la narrazione audiovisiva.
L'ellissi temporale è
un'opportunità che nasce dalla semplice natura fisica del cut: giuntando insieme dueinquadrature che rappresentano lo sviluppo di un'azione, è possibile rispettare in modo rigoroso lo sviluppodinamico e temporale dell'azione stessa.- Microellissi: tagli che creano una nuova misura di tempo senza che lo spettatore se ne accorga;
- Ellissi di grande dimensione: ridurre a un'unica scena qualcosa che potremmo definire una porzionedi vita (ore, giorni, a volte mesi o addirittura anni). La condizione per poter realizzare questo genere dimontaggio è che la scena si sviluppi in qualsiasi modo attorno ad un nucleo tematico.
SOGGETIVA
La soggettiva serve per potenziare il coinvolgimento degli spettatori e per esaltare la necessaria illusione di realtà delladel punto di vista del personaggio. La scena è fondamentalmente narrativa: consente allo spettatore di sapere cosa vede in un preciso momento quel certo personaggio, permettendo allo spettatore di immedesimarsi. L'inquadratura soggettiva è stata fra le prime ad essere applicata nel montaggio. Una dichiarazione di una soggettiva è la successione stretta tra primo piano di un personaggio ripreso frontalmente, con lo sguardo leggermente sbieco rispetto alla linea di ripresa e la sua successiva soggettiva rappresentano una dichiarazione della soggettiva stessa. La soggettiva deve essere richiamata in modo tale che lo spettatore possa esattamente collocare questa inquadratura nel suo giusto valore all'interno dello sviluppo narrativo. Tendenzialmente si cerca di evitare lo sguardo in macchina, sostituito dallo sguardo a filo macchina. Dichiarazione tecnica di una soggettiva: - uso del movimento di camera; - uso dell'inquadratura; - uso dello stile di ripresa; - uso del punto di vista del personaggio.dell'effetto speciale ottico;
- uso della voce off.
MONTAGGIO ALTERNATO E PARALLELO
Montaggio alternato: il montaggio alternato è basato sulla stretta contemporaneità delle due (o più) azioni che vengono giustapposte. Il montaggio alternato crea suspense e tende ad una conclusione.
Montaggio parallelo: nel montaggio parallelo due (o più) azioni vengono presentate intercalando frammenti appartenenti alternativamente a ciascuna di esse, con lo scopo di far emergere un significato dal loro confronto; in questo caso la contemporaneità delle azioni non è necessaria.
Montaggio concettuale: il montaggio parallelo può raggiungere anche un contenuto concettuale, ideologico, tramite la giustapposizione di personaggi, oggetti, ambienti, situazioni che non sono uniti da un particolare legame narrativo. È importante lavorare sul tempo e sul modo nel montaggio concettuale. Esso non si presenta quasi mai allo stato puro: è spesso un
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insieme di montaggio concettuale e narrativo.Il ritmo del montaggio è determinato dal peso dato alle inquadrature che compongono le diverse parti dell'alternanza.
Crosscutting: il crosscutting è un montaggio che alterna eventi che avvengono simultaneamente in ambienti ampiamente distanti.
Parallel editing: nel parallel editing i due eventi alternati non sono simultanei.
Alternate scenes: il termine alternate scenes era utilizzato nei primi anni Dieci per indicare generalmente la presenza nel film di una qualsiasi forma di intercalazione di scene diverse.
Montaggio alternato e parallelo sono importanti perché:
- strumenti di sintesi sono (ellissi temporali di qualsiasi misura o intensità);
- giustapposizione: costituiscono un'opera di scegliere le durate, il modo di transizione, il peso. Il dinamica dall'impatto emotivo montaggio crea un'unità superiore alle singole scene;
- punto di incontro crea un delle linee narrative;
- non abusarne;
- l'orecchio non ha fuori campo, quindi qualsiasi errore sul video può essere considerato veniale rispetto a un errore nell'audio;
- l'orecchio ascolta sempre, ma il cervello analizza tutti gli stimoli audio che gli vengono inviati e tra questi sceglie quello che vuole porre in evidenza.
Voce: crea sensazione di continuità.
Voce off/narrante: la parola assume funzione narrativa.
Rumore: capacità di moltiplicare la sensazione di verosimiglianza; anche la voce umana può essere utilizzata come rumore.
Musica: accompagnamento, ha la funzione di essere un collante narrativo; può essere usata come sfondo straniamento oppure creare nello spettatore un conseguente allontanamento dell'illusione di realtà.
FUORI CAMPO
Affinché diventi significativo, il fuoricampo deve essere designato,
indicato; se ciò non accadesse potrebbe essere un modo per indicare la forza di una rivelazione. Il fuori campo ha valenza tecnica, ovvero rappresenta tutto ciò che si nasconde dietro alla finzione e che la produce (dietro le quinte). Il fuoricampo può avere la funzione di creare suspense. Possiamo indicare due vie seguite da registi e montatori: - via formale: inquadrature d'autore, dettagli ordinati in inquadrature di grande rigore compositivo, ispirate spesso alla grande tradizione figurativa della pittura e della fotografia; - via ellittica: frammentazione del montaggio e l'uso di tagli anche brutali sembrano voler moltiplicare l'eccitazione simulata sulla scena dagli attori; è uno stile di montaggio che deve molto al cinema d'azione degli anni '60/'70. Fuoricampo audio: funzione genericamente unificante, per creare ambience ed atmosfera.