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I giudizi magici e la loro importanza nella società

I giudizi magici sono giudizi sintetici a priori quasi perfetti, ci vengono offerti allo stato di pregiudizi e prescrizioni, e in quanto tali sono prodotto di una aff collettiva (credenza unanime) = generalità + apriorismo. La credenza di tutti, la fede, è effetto del bisogno di tutti, della unanimità dei desideri, la quale spinge la collettività alla medesima sintesi... in tal senso il giudizio magico è espressione del bisogno sociale = sentimento collettivo. La nozione di mana, cioè di forza magica, è infine ciò che ha reso la magia qualcosa di razionale, se non discientifico, trasformandola da giudizio sintetico a priori a giudizio analitico a posteriori, dal momento che è il mana che domina l'esperienza e la condiziona... le forze collettive alla base della magia hanno anche un carattere razionale. Ma soprattutto serve la società, affinché la magia esista: alla radice della magia vi sono stati affettivi.

generatori di illusioni, che non sono individuali, ma risultano dalla mescolanza dei sentimenti dell'individuo con quelli di tutta la società e si basano (cfr Lehmann) su un sentimento di aspettativa = il desiderio dell'efficacia del rito predomina, coinvolge il pubblico e l'officiante, condiziona il loro comportamento... il rito è un atto pubblico, avviene in presenza di un ambiente sociale favorevole, dove cioè tutta la collettività si trova in un preciso stato emozionale in virtù del quale si verifica la comunanza di gesti, idee, illusioni, volontà che crea la magia lungo tutta la sua esistenza la magia si è ricordata della sua origine sociale; ciascuno dei suoi elementi perpetua il ricordo degli stati collettivi originali e ne consente la riproduzione + ciascuno dei suoi elementi è "efficace"

Conclusione: la magia è dunque un fenomeno sociale e in quanto tale ha legami stretti con la religione, la tecnica

E la scienza ha alla propria base la forma primaria di rappresentazioni collettive che sono poi diventate le basi dell'intendimento individuale - la magia è composta da rituali e credenze, sfrutta ciò che trova in ambito religioso ma per fini pratici - la magia tende al concreto, è una tecnica, un'arte di fare che non fa nulla o quasi nulla, ma fa credere tutto, tanto più facilmente in quanto mette al servizio della immaginazione individuale forze e idee collettive = la magia è un opus operatum dal punto di vista magico e un opus inoperans dal punto di vista tecnico = la tecnica più antica - la magia non è solo un'arte pratica ma è anche un tesoro di idee, dal momento che per essa sapere equivale a potere; la conoscenza che essa persegue non è metafisica, ma direzionata verso la natura, tanto è vero che essa fornisce il primo repertorio delle scienze astronomiche, fisiche, naturali + pensiero logico.

Saggio sul dono: forma e motivo dello scambio nelle società arcaiche (1923/4)

Introduzione, il dono e l'obbligo di ricambiare i regali: in molte società si osserva come gli scambi e i contratti siano effettuati sotto forma di doni, in teoria volontari, in realtà fatti e ricambiati obbligatoriamente... tutto ciò rientra non solo all'interno di semplici prestazioni economiche, ma all'interno anche di fenomeni sociali totali, che coinvolgono cioè ogni specie di istituzione sociale, sia essa religiosa, giuridica, morale.

Nel saggio l'attenzione è posta proprio sul carattere volontario, apparentemente libero e gratuito, e tuttavia obbligato e interessato, di queste prestazioni sotto forma di dono (dato e ricambiato), che tutt'oggi hanno una certa influenza... Lo scopo del saggio è duplice: da una parte si vuole giungere a considerazioni "archeologiche" circa la natura dei mercati e delle transazioni.

Umane antiche e primitive; dall'altra, attraverso una riflessione sul rapporto morale - economia, si vuole dedurre alcune conclusioni morali circa alcuni problemi odierni posti dal diritto e dall'economia+ metodo comparativo preciso, limitato ad aree determinate e distinte (Polinesia, Melanesia, America del Nord)

Il saggio fa parte di una serie di ricerche da tempo perseguite circa le forme arcaiche del contratto.

Non sembra essere mai esistita una vera e propria "economia naturale": nei sistemi eco-giuridici che hanno preceduto i nostri, non si constatano mai, per così dire, semplici scambi di beni fra individui... bensì si assiste a scambi che avvengono fra collettività (clan, tribù, famiglie) che si obbligano reciprocamente tramite vincoli morali; ciò che viene scambiato non consiste esclusivamente in beni, ma anche in cortesie, banchetti, riti, donne, bambini...

Sistema delle prestazioni totali \ Potlac (termine

chinook che significa "nutrire, consumare")= la contrattazione è solo un momento e la circolazione di beni è solo un termine di un contratto molto più generale edurevole, basato di prestazioni e contro-prestazioni obbligatorie, pena il generare conflitti soc + c'è prestazione totalenel senso che è virtualmente tutto il gruppo sociale a contrattare per tutti + talvolta si riscontra un notevole principiodi rivalità e antagonismo (prestazioni tot di tipo agonistico)I doni scambiati e l'obbligo di ricambiarli (POLINESIA): il sistema dei doni contrattuali alle Samoa coinvolge unamolteplicità di eventi (matrimoni, nascite, malattie etc) e presenta i 2 elem tipici del potlac propriamente detto:quello dell'onore, del prestigio, del "mana" che porta ricchezza e quello dell'obbligo, assoluto, di ricambiare i doni,pena la perdita del "mana", della ricchezza e

Dell'autorità, in occasione della nascita di un bambino, i beni che circolano sono detti oloa e tonga: gli oloa designano oggetti, perlo più strumenti, che sono specificatamente quelli del marito e sono essenzialmente mobili; i tonga invece designano beni ereditati dalle figlie che entrano attraverso la donna nella famiglia del marito, a condizione che vengano ricambiati; si tratta di una specie di immobili per destinazione e nell'ambito giuridico e religioso maori, sono fortemente legati alla persona, al clan, al suolo; sono il veicolo del suo "mana", della sua forza magica, religiosa e spirituale. I tonga indicano tutto ciò che è proprietà vera e propria, tutto ciò che rende ricchi, potenti, influenti, tutto ciò che può essere scambiato o oggetto di compensazione = tesori - talismani. Questa concezione si basa, infatti, sullo hau = spirito delle cose (specie di quelle donate): "I taonga e tutti i

benirigorosamente personali sono dotati di uno hau, di un potere spirituale. Voi me ne date uno, io lo do a una terzapersona; quest’ultima me ne dà un altro perché è spinta a fare ciò dallo hau del mio regalo; ed io sono obbligato adarvi questo oggetto, perché è necessario che vi renda ciò che in realtà è il prodotto dello hau del vostro taonga” ciò che obbliga nel regalo ricevuto e scambiato, è la cosa ricevuta stessa, la quale non è inerte; anche seabbandonata dal donatore, è ancora qualcosa di lui ed esige un ricambio del dono fatto dal valore equivalente osuperiore, che a sua volta darà ai donatori autorità e potere sul primo donatore, divenuto ultimo donatario questa è l’idea alla base della circolazione obbligatoria di ricchezze, tributi, doni alle Samoa e in Nuova Zelanda il vincolo giuridico creato dalla trasmissione di cose attraverso

le cose stesse, è un legame di anime; regalare una cosa a qualcuno significa donare una parte della propria essenza spirituale... tenere per sé questa cosa e/o non ricambiarla sarebbe pericoloso e mortale, non solo perché illecito, ma anche perché la cosa stessa ha una presa magica e religiosa sul donatario, e tende a tornare dal proprietario o a produrre un contro-dono equivalente.

La prestazione totale così delineata implica non soltanto l'obbligo di ricambiare i regali ricevuti, ma anche quello di fare dei regali e di riceverli: tutte queste azioni (donare, ricevere, ricambiare) sono ugualmente obbligatorie, non compierle equivale a dichiarare guerra, a rifiutare una alleanza o una comunione... ed è tanto più grave se si considera che tutto (cose e persone) è concepito come materia di trasmissione e restituzione; tutto va e viene, come se ci fosse uno scambio costante e necessario di una sostanza spirituale comprendente.

Il potlatch produce un effetto determinato non solo sugli uomini, che gareggiano in generosità, non solo sulle cose, che essi si trasmettono, ma anche sulle anime dei morti, che assistono e partecipano (in quanto gli uomini ne portano il nome) e sulla stessa natura gli scambi degli uomini incitano gli spiriti dei morti, gli dei, le cose, gli animali, la natura ad "essere generosi" verso loro stessi; in altre parole, lo scambio produce abbondanza di ricchezze, perché non è uno scambio laico bensì trascina con sé anche esseri sacri (spiriti e dei), i veri proprietari dei beni del mondo... anzi, proprio in quanto tali, è verso di loro che gli uomini sono magg obbligati ad effettuare scambi, poiché da loro ricevono tutto e a loro devono ricambiare tutto = distruzione sacrificale come dono ricambiato.

Cfr idea che sia nec acquistare dagli spiriti \ dei le cose e chiedere loro il permesso di compiere certi atti su di

esse! I doni fatti agli uomini e agli dei hanno anche lo scopo di procurare la pace con gli uni e con gli altri, allontanando così le influenze nefaste - teoria del sacrificio contratto - do ut des.

Estensione del sistema del dono: liberalità, onore, moneta: presso molte popolazioni si rileva il medesimo sistema giuridico-economico fatto di doni e scambi, invece che di acquisti, vendite e prestiti... ad esempio, presso i PIGMEI l'oggetto donato ha prima di tutto uno scopo morale, consistente nel produrre un legame (di amicizia, parentela, alleanza) tra le parti interessate, le quali vengono ad assumere così una natura comune, in virtù della quale sono coinvolte in uno scambio perpetuo e obbligatorio di regali reciproci - contratto + scambio.

In NUOVA CALEDONIA lo scambio è legato agli spiriti degli antenati e si basa sull'idea che vi sia una circolazione continua di beni, che vanno e tornano, e che uniscono in una sola comunità.

uomini e dei.
Nelle isola FIGI c'è una stagione (kerekere) durante la quale non si può rifiutare niente a nessuno; offrire i tambua (denti di capodoglio) costituisce una richiesta, accettarli significa impegnarsi... la moneta è una specie di pegno relPresso le isola TROMBRIAND (cfr Malinowski) il potlac porta il nome di kula e assume
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Publisher
A.A. 2017-2018
21 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/06 Storia delle religioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eioads di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Introduzione allo studio delle religioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Sbardella Francesca.