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NETWORK SOCIETY
La network society si forma alla fine degli anni 80 quando nasce la to via cavo e si
diffondono nuove tecnologie quali il Walkman.
Perché viene definita società in rete?
● perché si sviluppano nuove tecnologie
● c’è una forte crisi dei modelli socio-economici capitalisti, statalisti e protezionisti
● c’è un’affermazione di movimenti culturali che influenzano la società (movimenti
ambientalisti, di genere, studenteschi…)
Il sociologo CASTELLS studia questa società e scrive un libro dove parla del Mass Self
Communication ovvero la comunicazione individuale di massa, che è la comunicazione
usata da questa società che si basa sull'orizzontalità infatti:
si passa da un’audience -> a parlance; da sameness -> a networked individualism.
CONNECTIVE SOCIETY
Quando si parla di connective society non si parla più di connettività dei luoghi ma delle
persone. Questo cambiamento è avvenuto grazie all’avvento di internet, dei social network e
degli smartphone. Ha portato anche un cambiamento negli individui singoli che ora possono:
- prendere parola su tutti i temi ed esprimere la loro opinione
- possono comunicare con istituzione e personaggi noti
- engagement politico
- possono condividere tutto quello che vogliono (la vita di tutti i giorni, ciò che fanno e
mangiano...)
PLATFORM SOCIETY
Le piattaforme sono un nuovo spazio pubblico di comunicazione in cui è stato modificato il
concetto di privacy dalla pratica della condivisione. Secondo Artieri, sociologo italiano, la
struttura dei social è neoliberista in quanto:
- consente di presentare il proprio sé attraverso una collezioni di gusti quindi a cosa
condivido, a cosa metto mi piace, con cosa interagiscono positivamente e
negativamente
- offre una rete di contatti
- offre un'informazione ampia
Automaticamente avviene una tecnologizzazione della società sulle logiche su cui si basano
i social:
● programmabilità: in quanto la forte relazione tra piattaforme e utenti da ad entrambi i
lati la capacità di influenzare la circolazione di un tipo di contenuti
● Connettività: perché i social creano affinità modellate sugli utenti (es. Persone che
potresti conoscere, gli utenti hanno acquistato anche questo)
● Popolarità: perché ce una continua ricerca di approvazione e adesione ai contenuti
proposti
● Datafication: perché tutti i movimenti che facciamo sulla rete vengono codificati e
usati
SOLUZIONISMO
Il concetto di soluzionismo proviene dall’architettura e ha una connotazione estremamente
negativa, infatti è un’ideologia che legittima la ricerca perpetua del miglioramento ma che
modifica delle situazioni sociali e per questo avrà conseguenze peggiori e finirà per creare
più danni di quello che si proponeva di risolvere.
● BINCAM= è un prototipo di pattumiera in cui viene istallato una smartphone che ogni
volta che il proprietario butta qualcosa fotografa il contenuto e lo condivide sui social,
dove si possono guadagnare o perdere punti in base a quanto ci si impegna a fare la
raccolta differenziata -> si gamifica un’azione umana
● UBER E BOSTON= la città di Boston è sempre stata scettica nei confronti dei servizi
uber perché era un possibile concorrente ai trasporti pubblici, ma con gli anni trovano
un accordo perché vengono riconosciute ad Uber delle qualità come la facilità del
pagamento e la raccolta di dati di geolocalizzazione
● TEATRO A BARCELLONA= post pandemia il teatro è entrato in crisi ma insieme ad
una agenzia pubblicitaria trova una soluzione ovvero quella di far entrare
gratuitamente le persone e tassare le risate a 0,30€ che grazie ad uno schermo
posto davanti alla propria sedia venivano rilevate. Il risultato è che il guadagno medio
del biglietto è cresciuto di 6€.
INTERNETCENTRISMO E CROWSOURCING
Il soluzionismo è influenzato dall’ internetcentrismo ovvero la teoria secondo la quale tutti gli
ambiti dell’esistenza per essere migliori devono modellarsi alle caratteristiche della rete. Un
esempio di internetcentrismo è il crowdsourcing ovvero usando un’azienda o privato chiede
agli utenti internet idee e opinioni in vista di una realizzazione di un prodotto o un
miglioramento di un servizio/risoluzione di un problema.
Esempi:
● 1936 l’azienda Toyota organizza un concorso per la ridisegnazione del logo e gli
arrivato più di 27.000 proposte
● 1955 c’è una raccolta di idee per la realizzazione di un’installazione a Sydney, quella
che poni sarà l’Opera House, a cui partecipano 233 architetti e 32 paesi del mondo.
PRIVACY
La definizione di privacy risale al 1890 ed è il diritto ad essere lasciati in pace. Sui social è la
distinzione tra pubblico e privato, e se nei primi social media statici si limitava
all’impostazione del profilo utente che poteva essere pubblico o privato, nei social media
dinamici di adesso la privacy può essere applicata ad ogni singolo contenuto.
Ne esistono 3:
● privacy di rete: che riguarda alle nostre relazioni con altri utenti su internet
● di diffusione: che riguarda i contenuti
● di flusso: che riguarda la comunicazione
PARADOSSO -> nonostante gli utenti siano consapevoli e preoccupati della possibilità che i
propri dati personali siano diffusi -> si hanno comunque pratiche poco accorte perché vi è
una mancanza di consapevolezza di quello che potrebbe succedere e come i propri dati
personali possono essere usati contro di noi o in modo inappropriato.
MODELLI DI CAPITALISMO E RIVOLUZIONI
1. Primo modello del capitalismo era legato alla creazione di imprese a base familiare
-> la 1 rivoluzione industriale si caratterizza per lo spostamento delle popolazioni
dalle zone rurali alle zone industriali e urbane.
Si sviluppano le CRAFT UNION, organizzazioni di lavoratori che svolgono la stessa attività,
quindi un’identità collettiva che fa riferimento alla professione specifica (es. Calzolai, attori..)
2. Secondo modello del capitalismo si caratterizza per il modello fondista (Ford, catena
di montaggio) e quindi la produzione su larga scala -> la 2 rivoluzione industriale si
caratterizza per la produzione di massa attraverso grandi innovazioni tecnologiche, di
trasporto, di comunicazione senza precedenti
Si sviluppano gli INDUSTRIAL UNION, ovvero identità collettive che si costruiscono in base
alla classe
3. Terzo modello del capitalismo è il capitalismo globalizzato che usa le nuove
tecnologie -> la 3 rivoluzione industriale riguarda la diffusione dei personal computer,
di internet..
In questo periodo c’è un declino del sindacato e da un modello fornita si passa al processo
di INDIVIDUALIZZAZIONE che da una parte porta ai lavoratori più libertà mentre dall’altra
più rischi.
4. CAPITALISMO DELLE PIATTAFORME = nasce negli anni 90 e nasce dall’ideologia
californiana (esplorazione, apertura mentale, allargamento delle conoscenze). È
caratterizzato dall’industria 4.0 ovvero l’uso dei big data e processi di profiliazione
per costruire offerte personalizzate sull’utente (es. 125milioni di interfacce Netflix
diverse)
In questo periodo i movimenti dei lavoratori e le mobilitazioni sono differenti da quelle
tradizionali perché ora alcuni lavoratori (e. Rider) devono rispondere e confrontarsi con un
datore di lavoro non fisico ma un interfaccia digitale.
LAVORO
Due modi per creare lavoro:
● sharing economy= quando i privati offrono i loro beni sul mercato. Questo tipo di
economia non è mediato dai tradizionali operatori di mercato quali agenzie di viaggio,
ma c’è la presenza di una piattaforma tecnologica e una relazione digitale.
● gig economy= si tratta di offerte di lavoro on-demand di micro jobs dal valore di pochi
centesimi/euro svolti da remoto dalle persone che mettono a disposizione i propri
mezzi (esempio: si mette a disposizione il proprio computer e la propria rete internet,
i rider mettono a disposizione la loro bicicletta)
Come cambia il lavoro?
Il lavoro passa da clock work -> a task oriented quindi non è più ad ore ma si basa sugli
obiettivi raggiunti. C’è anche l’auto determinazione ovvero la passione che ci si mette
(esempio: gli influenzare esplicitando le loro passioni ne traggono ricavo)
TECNOLOGIA E SOCIETÀ
La definizione di tecnologia secondo Bain è: tecnologia è tutti gli strumenti, macchine, tessili.
Armi, alloggi, abbigliamento, dispositivi di comunicazione e trasporto, così come le
competenze che usiamo per crearli prima e usarli poi. La tecnologia ha sempre influito sul
cambiamento sociale ma ha suscitato due visioni differenti verso di essa
● visione utopistica= è una visione positiva che è consapevole dell’importanza della
tecnologia per l’ avanzamento e la risoluzione dei problemi sociali
● visione distopica= è una visione negativa, che attribuisce alle tecnologie la
responsabilità dei problemi sociali. Questa visione negativa si chiama Moral Panic,
tendine coniato da Cohen, secondo il quale l’umanità ha questa ansia diffusa per un
particolare fenomeno in questo caso la tecnologia, che è visto come minaccia per la
società.
PARADOSSI
1. CAPITALE SOCIALE: il capitale sociale con l’avvento dell’individualismo ha subito un
forte declino a partire dagli anni 50 ma alcuni sociologhi sono convinti che le
comunità online siano in grado di compensare questo calo
2. ISOLAMENTO: lo smartphone è uno strumento che permette la connessione globale
ma è allo stesso tempo una tecnologa molto individualista
3. INTRATTENIMENTO DI MASSA: il mondo virtuale spesso distrae dai problemi “reali”
però facilita anche la partecipazione politica
4. INDIFFERENZA: l’industria culturale ottiene il capitalismo in quanto genera profitti e
crea “falsi bisogni” ma allo stesso tempo allontana e distrae le persone dalla realtà
delle diseguaglianze e dello sfruttamento
TELEFONO
La tecnologia più comune e radicata nella nostra società è il telefono.
● Antonio Meucci è considerato il creatore del telefono in quanto nel 1854 costruisce e
il primo prototipo di telefono
● Nel 1875 Alexander Bell ne deposita il brevetto (viene poi denunciato da Meucci ma
perde la causa, però il lavoro di Meucci viene riconosciuto nel 2002)
● Il telefono cambia completamente il modo di comunicare in quanto adesso si poteva
fare velocemente e a distanza
● A partire dagli anni 90 il telefono diventa mobile e non