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IL MICROPROCESSORE

La messa in commercio nel 1971, da parte dell'Intel, del microprocessori e circuiti integrati trasformò la struttura dell'industria americana dei computer nei 25 anni che seguirono. Il microprocessore Intel emerse da una ricerca relativa a un circuito integrato che potesse essere utilizzato in un'ampia serie di applicazioni. Il microprocessore consentì la produzione di una soluzione potente, multiscopo, utilizzabile in molte applicazioni diverse. Esso impiegò con parsimonia un'altra risorsa scarsa, l'ingegno dei progettisti, che era stato dissipato nello sviluppo di componenti specializzati per ogni nuova applicazione. Il microprocessore rese possibile applicare le tecnologie computerizzate a un numero prima impensabile di impieghi diversi, accelerando la sua incorporazione in prodotti maturi quali l'automobile, l'orologio, gli elettrodomestici; sostenne la crescita continua dell'impiego del computer in settori.

quali ilbancario e la distribuzione al dettaglio. Rendendo possibile lo sviluppo del personal computer,delle workstation e, non ultimi, dei super-computer massicciamente paralleli, il microprocessorefacilitò l’entrata di nuove aziende nel settore, le quali si rivelarono competitive nei riguardi deiproduttori consolidati. I microprocessori consentirono alle imprese di ammortizzare, nell’ambito diun aumento della quantità prodotta, gli alti costi ssi di sviluppo e quelli relativi agli impiantiproduttivi; le loro applicazioni al personal ebbero e etti simili nell’industria del software.Dagli anni ’80, lo sviluppo rapido e interdipendente della tecnologia dei semiconduttori edell'industria informatica pose le basi necessarie all'espansione di una nuova industria post-bellica, dedita alla produzione di software standardizzato disponibile sul mercato. La crescitadell'industria americana del software è stata caratterizzata da almeno

quattro periodi:

Nel corso del primo periodo (1945-65), che comprende lo sviluppo e la commercializzazione iniziale del computer, il software, per come oggi inteso, non esisteva. Il concetto di software come parte distinta del computer dal computer nacque effettivamente con l'avvento dell'architettura di von Neumann, la quale prevedeva appunto la memorizzazione del programma. Negli anni '50, il software rimase strettamente vincolato all'hardware. Lo sviluppo di un'industria americana del software prese veramente avvio solo quando il numero di computer in circolazione aumentò in modo significativo. Il grande mercato creato dall'IBM 650 determinò forti incentivi affinché l'industria sviluppasse un software standard per questa nuova architettura. Ancora negli anni '60, i principali fornitori di software e di servizi relativi ai mainframe erano gli stessi produttori di computer. A partire dalla fine degli anni '50 un certo numero di

impreseindipendenti entrò a far parte del settore che produceva software customizzato. Nel corso degli anni '60 furono molte di più le imprese indipendenti che entrarono a far parte del comparto che produceva software per mainframe.

Nel secondo periodo (1965-78) si assistette alla comparsa di produttori indipendenti di software. Negli ultimi anni '60, i produttori americani di mainframe iniziarono a scorporare il software prodotto dalle loro macchine, separando la determinazione del prezzo e la distribuzione di hardware e software. I produttori di computer e gli utilizzatori continuarono essere fonti importanti per lo sviluppo del software sia in Giappone, sia nell'Europa occidentale e anche negli Stati Uniti. Alcune agenzie che avevano fornito i loro servizi operativi e le loro soluzioni di programmazione ai diversi utilizzatori iniziarono a separare servizi e software, consentendo così l'entrata nel settore di un'altra schiera di nuovi sviluppatori.

Alcune delle più importanti imprese americane fornitrice di software commerciali furono fondate da specialisti precedentemente impiegati presso i principali utenti di mainframe. L'introduzione dell'IBM 360 nel 1965 orizzontò un mainframe con un'unica architettura, che utilizzava un sistema operativo standard, il quale poteva essere esteso a tutte le macchine della stessa famiglia di prodotto. Questa realizzazione aumentò il numero di mainframe che potevano usare un pacchetto software progettato per far girare specifiche applicazioni. Nel 1968, IBM separò la formulazione del prezzo dei suoi prodotti dalla fornitura di software e servizi, decisione forzata dalla minaccia di procedimento da parte dell'antitrust (o c'era l'opportunità di crescita per gli indipendenti). Con l'introduzione, a metà degli anni 60, del mini-computer da parte di imprese che normalmente non offrivano anche il software ed i servizi collegati né.poi con l'aprire un ulteriore segmento di mercato per i produttori indipendenti.

Nel corso del terzo periodo (1978-93), lo sviluppo e la diffusione del personal computer determinò una crescita esplosiva del comparto del software commerciale. Gli Stati Uniti furono il motore primo di questa trasformazione, e il loro mercato si impose ben presto come il più grande per questo tipo di pacchetti. Sia all'entrata nel settore dei produttori indipendenti, sia il raggiungimento del predominio da parte dell'architettura PC dell'IBM furono legati alla decisione di quest'ultima di ottenere la maggior parte dei suoi componenti per micro-computer da fornitori esterni, comprese l'Intel e la Microsoft, senza che questo comportasse la diminuzione delle vendite dei loro prodotti ad altri produttori. La decisione di acquisire il software per il sistema operativo dalla Microsoft era la conseguenza di due fattori. Lo sviluppo del PC IBM fu

Un progetto emergenziale, intrapreso da una divisione autonoma il cui sta e la cui disponibilità di tempo erano insufficienti per sviluppare una famiglia di componenti propri o un unico sistema operativo adeguato. Fu l'interesse della stessa IBM a nché il PC potesse operare con un ampio numero di applicazione di altri programmi sviluppati per il sistema operativo BASIC della Microsoft. Infatti, i primi PC contenevano sia il sistema operativo MS-DOS, sia il BASIC. La crescente di usione di computer sempre più economici fu una fonte importante di dinamismo e garantì la possibilità di accesso all'industria del software commerciale, poiché la rapida espansione di nicchie di mercato superò ben presto le capacità di farvi fronte da parte dei produttori a ermati di computer e dei principali produttori di pacchetti software. L'industria per software del personal si impose negli USA. Gli utili ricavati da un prodotto divenuto un hit.

erano enormi e i costi di produzione relativamente bassi. La crescita di un mercato di massa del software aumentò l'importanza dei diritti formali di proprietà intellettuale, in particolare la protezione del copyright e dei brevetti. Nel mercato di massa del software, spesso gli utenti sono restii a passare da un sistema operativo all'altro, anche se si tratta di applicazioni di successo, a causa degli alti costi connessi all'apprendimento di nuove abilità e della preoccupazione legata alla disponibilità di un'abbondante libreria di applicazioni che completano il sistema operativo. Questi costi di passaggio sostengono il rapido sviluppo di effetti-valanga e la creazione, per mezzo delle forze di mercato, di prodotti standard. Il consumo interno di pacchetti software è cresciuto rapidamente grazie all'ampia diffusione dei PC negli Stati Uniti. Sebbene il consumo di pacchetti software sia cresciuto rapidamente anche nelle altre economie sviluppate,Mercati stranieri continuano essere molto più piccoli di quello statunitense. Il quarto periodo dello sviluppo dell'industria del software (dal 1993) è dominato dalla crescita dell'interconnessione tra PC, sia all'interno delle imprese, per mezzo di una rete locale connessa a un server, sia tra milioni di utilizzatori grazie a Internet. La messa in rete ha dischiuso molte opportunità di sviluppo di nuovi segmenti di mercato per il software, a cui è legato l'emergere di nuovi design dominanti e potenzialmente l'erosione delle posizioni occupate dalle odierne imprese leader nel software. Alcune applicazioni per la rete usano un linguaggio HTML che opera con eguale efficacia su tutte le piattaforme, anziché essere rinchiuso in una singola architettura. La crescita di coloro che utilizzano la rete e del numero degli applicativi è stata più rapida negli USA rispetto alle altre economie industrializzate; perciò le imprese.statunitensi hanno mantenuto posizioni dominanti in questi comparti. L'industria statunitense di software vendeva una larga fetta della sua produzione agli enti del governo federale, in particolare al Dipartimento della Difesa. Dal 1964 al 1990 la domanda militare è stata dominata dal software customizzato, e la domanda congiunta proveniente dalla Difesa e dal governo federale rappresenta una quota considerevole degli utili totali realizzati in questo segmento di mercato. Buona parte della rapida crescita realizzata dalle imprese produttrici di software customizzato tra il 1969 e il 1980 rispecchia l'espansione della domanda federale, a sua volta dominata dalla domanda della Difesa. Il mercato relativo alla difesa fu gradualmente soppiantato da quello commerciale, anche se per il software questo processo sembra aver avuto bisogno di un periodo di tempo più lungo. Ada è il linguaggio software generico del Dipartimento della Difesa, inaugurato nel 1984. Adadell'industria del software. Durante gli anni '80, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti intentò una causa antitrust contro la società Microsoft, accusandola di pratiche monopolistiche. Questo processo ebbe un impatto significativo sull'industria del software, portando a una maggiore attenzione sulle questioni di concorrenza e monopolio. Nonostante le sfide e le controversie, l'industria del software continuò a crescere e a evolversi. Nuovi linguaggi di programmazione furono sviluppati e adottati, consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni sempre più complesse e innovative. L'avvento di Internet e delle tecnologie digitali aprì ulteriori opportunità per lo sviluppo di software e per l'interconnessione globale. Oggi, l'industria del software è un settore vitale dell'economia globale. Le applicazioni software sono presenti in quasi tutti gli aspetti della vita moderna, dalle comunicazioni alla finanza, dalla salute all'intrattenimento. Gli sviluppatori di software sono sempre alla ricerca di nuovi modi per migliorare e innovare, spingendo i limiti della tecnologia e creando soluzioni che semplificano e arricchiscono la nostra vita quotidiana.industriale del software, il cui scorporo dell'hardware fu quasi certamente accelerato dal minacciato intervento dell'antitrust41ffi ffi ff ffi ffi ff ffi ff ff fi ff fi ffcontro l'
Dettagli
A.A. 2018-2019
54 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilariabrandolini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Dini Francesco.