Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CODICE
CODICE è un sistema di segni: mette in relazione i significanti con i significati. I termini dei significati sono strutturati in opposizione con altri termini del sistema:
- UMORE: allegro / triste
- COSTO: economico / caro
- ASPETTO: bello / brutto
In un TESTO mediale non esiste un unico CODICE, ma un complesso articolato di CODICI. Esistono codici forti (ad esempio il codice della strada) in cui c'è una corrispondenza certa tra un significante (cartello) e un significato (per es. divieto). Il linguaggio verbale ha una sostanziale inequivocabilità interpretativa, soprattutto quando il discorso diventa testo scritto.
Esistono dei codici deboli in cui i segni sono polisemici: possono avere significati diversi. I codici della fotografia sono deboli. Un'immagine assume significati differenti.
Possiamo abbinare uno forte a uno debole: ad esempio la didascalia (verbale) può ancorarne il significato delle fotografie (codice visivo): la parola contestualizza.
CODICI SPECIFICI DEL MEZZO (montaggio, movimenti di mdp, immagini in movimento...) CODICI VISIVI (forme, composizione, illuminazione, colore...) CODICI MUSICALI CODICI NARRATIVI (la storia) CODICI CULTURALI UNITÀ NARRATIVE E STRUTTURA DRAMMATURGICA Nel lavoro fotografico che stiamo componendo non esiste un'evoluzione narrativa paragonabile a quella comunemente identificata nelle sceneggiature della fiction. Generalmente si divide (nelle opere di narrativa, teatrali e nei film) l'arco narrativo in tre unità (o atti). Questa teorizzazione deriva dalla nozione aristotelica della struttura del dramma che ha un inizio, un mezzo e una fine. La struttura a tre atti ha una serie di incidenti, ostacoli, difficoltà, reazioni del protagonista. Il primo atto: introduzione dei personaggi (il personaggio principale affronta il conflitto narrativo, isecondari si schierano su• uno dei lati del dilemma; si può concludere con una falsa soluzione).
Il secondo atto: scontro e lotta. Necessità di risolvere il problema o conflitto. Il secondo atto raggiunge il massimo della• tensione e si chiude con una situazione critica per il protagonista, momentaneamente sconfitto dagli eventi.
Il terzo atto: risoluzione della crisi e ritorno alla nuova normalità.•
Nella nostra esercitazione (che può essere definita reportage fotografico - genere slide show) sarò presente un personaggio collettivo (gli studenti) che sono di fronte ad un problema (il lockdown) e che mettono in atto delle azioni per contrastarlo. Non ci sono però dei personaggi antagonisti, non c'è un climax in cui la tensione sale al massimo e non c'è una risoluzione finale.
Questo non toglie che sia necessario (Attraverso la selezione delle inquadrature e la messa in seria) creare delle scene, mantenere una
coerenza per consentire l'impressione di una storia collettiva ma unitaria, prevedere delle variazioni e delle novità (diverse risposte alla situazione), cercare di raccontare le emozioni dei protagonisti. Come vedremo nell'analisi delle news, la personalizzazione e la narrativizzazione di un evento (ovvero il trovare dei testimoni che raccontano la loro storia, il loro punto di vista e il loro vissuto) permette di costruire una comunicazione talvolta più efficace della cruda esposizione di dati e di fatti. LEZIONE 9 Nell'ambito televisivo è importante avere una struttura narrativa forte che lega le varie immagini. Il reality non si basa sull'espressività dell'immagine, ma sulla storia che viene raccontata dal codice verbale, dal parlato. PERIODIZZAZIONE ArcheoTelevisione (prima del 1954) - Anni 20-40 Inghilterra, Germania Programmazione stabile dal 1948 negli USA PaleoTelevisone: monopolio pubblico - Neologismo di Umberto EcoIl sistema televisivo italiano nasce ufficialmente il 3 gennaio.
NeoTelevisione: concorrenza e moltiplicazione networks
- 1976 emittenza privata in ambito locale
- 1977 colore
PostTelevisione: digitalizzazione, internet, socialTv
- 2012 SWITCH OFF trasmissione digitale
ARCHEOTELEVISIONE
- 1885 Paul Gottlieb Nipkow, brevetta un disco metallico sul quale erano praticati una serie di fori sul bordo, grazie al movimento rotatorio del disco si riusciva ad esplorare l'intera immagine
- 1925 John Baird, presenta la prima immagine televisiva basata sulla tecnica della scansione meccanica
- 1923 Vladimir Zwoorykin dimostra la fattibilità di una soluzione integralmente elettronica, basata su una telecamera e un apparecchio ricevitore
Anni '30: diversi Paesi sviluppano tecniche di trasmissione televisiva
- Tra il 1936 e il 1939: Germania, Inghilterra e Stati Uniti iniziano alcune trasmissioni, ma con la Guerra Mondiale inizia un periodo di stasi
NEGLI USA: 1940
TV VIA CAVO
Servizio nato per coprire anche le "zone d'ombra": potente antenna sulla collina e cavo
- portare la qualità televisiva del colore nelle grandi città
- il cavo diventa strumento per la diffusione di numerose TV locali e comunitarie, prima in Canada e poi in tutta Europa
PALEOTELEVISIONE: 1954 - 1970
- RAI 1, il 3 gennaio del 1954 prende avvio il servizio regolare di televisione in Italia, grado di penetrazione sul territorio 34%
- RAI 2, il 4 novembre del 1961 nasce il secondo canale (52% di copertura contro il 79% di Rai 1)
- RAI 3, il 15 Novembre del 1979 inizia la sua programmazione la terza rete
Generi identificabili in 4 aree distinte
- Informazione
- Intrattenimento
- Cultura
- Fiction
Palinsesto
Programmazione ridotta (fino al 1958 la trasmissione del segnale avveniva nelle fasce 17,30, 19,30, 20.45-23.30; e la domenica dalle 14.00).
La programmazione scandisce tempi quotidianità
Nessuna concezione strategica di palinsesto (la concorrenza c'è solo tra i tre canali RAI) • Pubblicità racchiusa in Carosello • Atteggiamento pedagogico: Lo spettatore è passivo Dimensione socializzante: La visione è collettiva Sviluppo tecnologico 1956: il videoregistratore • La CBS usa per la prima volta un videoregistratore per la messa in onda in differita del suo notiziario. Prima si usava la cinepresa con pellicola per i servizi non in diretta Anni 60 TV via satellite con satelliti geostazionari • Transponder • Footprint Canali analogici NEOTELEVISIONE: ANNI '70 ROTTURA DEL MONOPOLIO Avvento radio e televisioni private Fra il 1974 e il 1976 ka Corte Costituzionale sancisce la fine del monopolio: è possibile la diffusione via etere di trasmissioni in ambito locale Funzione di intrattenimento dei media: una di queste emittenti locali è TeleMilano (che diventerà Canale 5) dell'imprenditore Silvio Berlusconi. 1980,nascita dei Network e della pratica della interconnessione: nascono reti e radio attivi su tutto il territorio nazionale: Canale 5,Rete 105, Radio Radicale, Italia Radio, Radio Deejay Network, RTL 102.5, Radio Italia Solo Musica Italiana.
AMPLIAMENTO OFFERTA
L'offerta si amplia e diventa segmentata:
- Differenziazione canali
- digitale terrestre, satellite, cavo, banda larga
- Compressione digitale: aumenta quantità e qualità
- TV generalista / TV tematica
- Broadcasting o Narrowcasting
- Differenziazione introiti da abbonamento e da pubblicità, Pay TV, Pay per view
SPETTATORE PIÙ ATTIVO
Zapping: switching è il cambio di canale alla ricerca di un particolare programma prescelto;
flipping è il cambio di canale in funzione perlustrativi (saltellare per scegliere e fermarsi);
grazing è il cambio di canale come stile di fruizione randomica, di "indecisione ludica" (saltellare vedendo un
po' tutto, senza mai fermarsi definitivamente su un programma preciso); zipping è l'accelerazione di un programma registrato su video cassetta per saltare gli inserti pubblicitari
SPETTACOLARIZZAZIONE
La tv drammatizza e narrativizza, ricostruendo la realtà che si propone di analizzare.
Cattura dell'attenzione con il meccanismo What is next?
IBRIDAZIONE GENERI
uso dei Format
Nascita di nuovi sottogeneri, frutto di ibridazione:
Infotainment
Edutainment
Sportainment
Docudrama
Reality show
Talk show ecc.
Irruzione della pubblicità nel PALINSESTO
Accelerazione del ritmo televisivo
Maggiore caratterizzazione dei personaggi
STRUTTURA DEL MERCATO
Novità introdotte dalla concorrenza
Riconoscibilità della rete - logo, sigle, colori, conduttore anchorman, scenografia - per fidelizzare il telespettatore
Raccolta pubblicitaria come introito principale - valorizzazione dei
dati di ascolto AUDITEL•
STRUTTURA DEL PALINSESTO
Flusso 24 ore su 24•
Mutuato dal modello americano, il palinsesto viene organizzato in orizzontale, per cui trovato uno schema per fasce orarie,• lo si replica identico per tutti i giorni della settimana
Produzione che privilegia la serialità•
POST-TELEVISIONE: CONTEMPORANEITA'“La televisione sta per scomparire sotto i nostri occhi, ma non ce ne siamo accorti. Tramonta in un oceano di schermi, terminali,reti, portatili. Esplode in bouquet di programmi, si frantuma in canali ultratematici, si disarticola in video à la carte; si “confeziona”in servizio push su terminali mobili; si carica su Internet; si podcasta su i-pod; si individualizza in blog e vlog… La televisione èdovunque e da nessuna parte” Neologismo (Missika, Abruzzese)
miglioramento della qualità audiovisiva (risoluzione, HDR, audio) che avvicina alla qualità cinematografica•
moltiplicazione dell'offerta• la transizione dall'analogico al digitale terrestre del 2012. Lo "switch off" ha reso disponibili un maggior numero di canali.• Alla trasmissione digitale via etere, via cavo e via satellite, si sono affiancate trasmissioni digitali di tipo IPTV (ovvero la TV• lineare via internet), i servizi TV non lineari (VOD - Video On Demand) erogati a pagamento da aziende over the top come Netflix).
frammentazione e personalizzazione del consumo• dalla comunicazione di massa unidirezionale (broadcast classico) alla remediation con i social media (many to many)• Possibile produrre e distribuire facilmente i contenuti audiovisivi senza la necessità di infrastrutture onerose• UGC produzione di contenuti "individ