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Autobiografia di Carlo Calcaterra I fatali di Tarchetti (novella)

Nel compilare la voce "autobiografia", Carlo Calcaterra I fatali di Tarchetti (novella) faceva seguire alla definizione etimologica di "narrazione della propria vita" un elenco delle forme più diverse che essa può avere, come la lirica, la raccolta di memorie, il diario, le confessioni... Questo testo è fortemente unitario, i singoli elementi sono tutti necessari e mai accessori; scioglie la tensione soltanto nel finale; racconta di una storia traumatica che fuoriesce dalla quotidianità. Si colloca a metà strada tra il naturale e il meraviglioso. Solo sul finale, nell'ultima pagina viene svelato l'enigma.

L'autobiografia va distinta dall'autobiografismo, ovvero ciò che consente di prolungare

L'effetto perturbante è la presenza generica del soggetto nella propria opera, il fatto che il lettore è portato a occupare la posizione letteraria. L'autobiografia invece è un vero e proprio del narratore, vede il mondo con i suoi occhi e fa genere letterario con le sue convenzioni e la sua genesi proprie le sensazioni di chi narra. L'esitazione del storica, come afferma Battistini, narratore, diventa esitazione del lettore. - Lejeune ha introdotto il concetto di autobiocopie, ovvero la presenza intertestuale, nel racconto della propria vita di elementi della biografia di un altro. Nel corso degli anni la novella ha acquisito sempre più valore e prestigio, ma la struttura è rimasta inalterata. - L'autobiografia premoderna si presenta come un'autobiografia topica, tendente a convogliare le esperienze personali, per lo

più legate alla sfera Novecento, sembra avere una struttura aristotelica: intellettuale, in uno schema valido per chiunque rispetta le unità di azione (una sola), di tempo (lineare e continuo) e di spazio (un solo luogo narrativo).

ROMANZI- Tra le autobiografie del nuovo millennio abbiamo Open, del tennista Andre Agassi, dove la caratteristica primaria è l’identità assoluta tra autore, narratore e personaggio. In Open il narratore è colui che dice “io” e coincide con il personaggio.

NOVELLE TRA OTTO E NOVECENTO

La novella è ancora oggi considerata nei suoi tratti lunga.

- Il romanzo per sua natura, consente e richiede approcci critici diversi, persino apparentemente inconciliabili.

- Il romanzo non si lascia ridurre a un’unica genealogia e neanche a un’unica definizione, è una narrazione in prosa di avvenimenti fittizi e di misura tendenzialmente lunga.

Il romanzo affronta di norma trame complesse e costituisce la forma narrativa più diffusa da oltre un secolo. La massima attenzione per la novella è stata manifestata dalla critica e dall'estetica della letteratura nel primo Novecento. Mentre la novella si concentra su un unico filo narrativo e pochi protagonisti, dunque la differenza tra i due è molto più complessa e va oltre la lunghezza o la brevità del testo.

Alcuni dei narratori più illustri del modernismo italiano, come Pirandello, Tozzi e Svevo, sono stati principalmente novellieri, che non hanno disdegnato la narrativa breve, ma l'hanno considerata un'opzione narrativa non inferiore al romanzo. L'antologia di Enrico Testa mette in luce, in base a categorie stilistiche (il parlato, il modo dialogico, la lirica contemporanea), la varietà e la ricchezza della novella italiana.

Mentre il romanzo non può essere letto consecutivamente, la novella ha invece la possibilità di essere letta come un'unità autonoma.

presenza di personaggi diversi dall'io lirico) o una ricezione senza alcun elemento di disturbo esterno. tematico-stilistiche, una modalità di espressione "L'anima del lettore" è in balia dello scrittore", quindi il postlirica che dagli autori della terza generazione sito può realizzare qualunque obiettivo. trasmette ai poeti nati negli anni Cinquanta.- Nelle parole di Poe, la novella finisce per essere il - Interviene inoltre lo studio delle varianti secondo il rovescio del romanzo, mentre il secondo durante metodo di Contini, per quanto riguarda l'interpretazione dell'Ottocento punto alla conquista del quotidiano, la novella ricerca l'elemento eccezionale e fuori - Il modello è orientato sulla misurazione del differenziale tra lingua poetica e lingua comune e incide- Il romanzo è una "totalità" che aspira a rappresentare anche sulla

valutazione di altri generi e forme. Se lail mondo nella sua interezza e pienezza; il racconto lirica ha perso la centralità nel campo poetico predilige il singolo aspetto, un "frammento" di mondo. contemporaneo, lo sguardo poetico resta una- La novella di Poe ha una struttura chiusa e mira a prerogativa del critico, anche quando è rivolto verso costituirsi come un organismo compatto e serrato, in cui opere narrative. La critica italiana tende a privilegiare stile e scrittura anche nel giudizio sul romanzo. EB letterari si occupava del confronto fra due o più Autostrada della Cisa di Vittorio Sereni letterature nazionali, concentrandosi specificatamente Vittorio Sereni è un autore centrale nella tradizione del sulle origini medievali e romanze e su generi come 900 ed è tra i poeti che meglio incarnano il modello chansons de geste e poema cavalleresco, o della prosa postlirico di una poesia che

Va verso la prosa, pur trobadorica e dei suoi travasi da una nazione all'altra, senza perdere le sue caratteristiche.

Nel Novecento è da ricordare la netta avversione di Benedetto Croce nei riguardi della comparatistica, considerata dal critico una disciplina tardopositivistica di puro nozionismo e carente di spessore storico-speculativo.

Lo stile di Sereni risente degli insegnamenti di Antonio Banfi.

Le poesie di Sereni sono legate alla dimensione della storia e della società, tese all'argomentazione razionale invece che a quella sentimentale.

Una delle opere maggiori e rilevanti del

Nella poesia Autostrada della Cisa abbiamo il ricorso comparatistico “La carne, la morte e il diavolo nelle tecniche formali e la presenza di temi elaborati. letteratura romantica” di Mario Praz, 1933.

La solennità del tema appare stemperata da elementi quotidiani, come il titolo che si riferisce all’autostrada di Parma-La Spezia. I contenuti di maggior rilievo vengono espressi con una sintassi vicina al parlato.

Il contesto è legato alla biografia dell’autore e inserito nel suo orizzonte privato e affettivo.

Il soggetto della lirica novecentesca corrisponde soprattutto al dialogo fra postmoderno, relatività del canone letterario, dialogo fra le arti e intertestualità: ambiti che sono diventati parte integrante di quella che oggi viene definita letteratura comparata o letterature comparate, concentrata principalmente sul dialogo fra.

le esperienze della Prima Guerra Mondiale. Il 2. intratestualità (riferimenti interni al testo stesso);titolo stesso del volume, "Il piccolo Berto", è un 3. metatestualità (riferimenti al processo di scrittura);riferimento all'infanzia dell'autore e al suo alter ego 4. paratestualità (riferimenti alle note, al titolo, alla copertina);letterario. Le poesie contenute in questo volume 5. architranstestualità (riferimenti a contesti culturali,sono caratterizzate da un linguaggio semplice e storici, politici).diretto, che esprime le emozioni e le riflessioni di Saba sulla guerra e sulla vita. L'uso dell'intertestualità e della transtestualità permette all'autore di creare un dialogo con altri testi e di arricchire il significato delle sue poesie. La critica letteraria analizza queste relazioni intertestuali e transtestuali per comprendere a fondo il testo e il suo contesto.

la sua terapia psicanalitica. La 2. il paratesto (titolo, sottotitolo, prefazioni);serie ha un contenuto autobiografico, legato alla 3. la metatestualità (commento, anche senza citare ilmemoria dell'infanzia. testo di cui si parla);- L'opera tende a rielaborare in versi il racconto della 4. l'architestualità (l'appartenenza tassonomica alvita dell'autore, le interferenze tra poesia e biografia genere letterario);sono numerose e sono movente e obiettivo della stessascrittura. L'io lirico pretende di essere anche un io tassonomia: disciplina/scienza che si occupa dellaempirico. (Io empirico: coscienza finita, limitata che si classificazionebasa sull'esperienza).- La poesia è formata da 14 versi ripartiti in tre strofe 5. l'ipertestualità (proprietà di un testo di esserediseguali, secondo un modulo ricorrente e caratteristico connesso ad altri testi o di evocarli).di Saba che rielabora il sonetto

Dalla pratica comparatistica sono nati soprattutto informe, come la canzone libera leopardiana. ambito anglosassone, ma successivamente diffusi itutta Europa, altri territori di dialogo tra le letteratureLETTERATURE COMPARATE nazionali, come: i cultural studies o studi culturali e igender studies o studi di genere.

Letteratura comparata: disciplina che studia i rapporti - I cultural studies indagano i rapporti tra le diversetra le letterature in diverse lingue, letterature antiche o culture e letterature di un determinato contesto,moderne. É una forma di interrogazione dei testi. prendendo in considerazione anche l’appartenenzasociale; in questo campo ci si è concentrati anche sullaQuesta disciplina è nata ufficialmente a fine Ottocento letteratura postcoloniale e letterature e culture piùnell’ambito accademico italiano e ancora oggi si utilizza minoritarie.questa definizione. Inizialmente questo campo di studiEB-

gender studies si occupano della specificità della - Altri autori e critici come Piero Boitani ha analizzato l'letteratura dal punto di vista dei generi sessuali, dando rapporto tra mitologemi e gli archetipi letterari con la molta importanza.
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A.A. 2020-2021
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elisa.bonino97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione letteraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Fenoglio Chiara.