vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CRISI
La società moderna nasce con i valori dell'Illuminismo e il principale problema è conciliare libertà individuale con la ricchezza degli stati: in questo contesto si afferma un modello sociale nel quale la decisione è impegnativa. L'etimologia del termine crisi può liberare, ma risulta più indica l'urgenza di una scelta, che prospetta un conflitto, poiché scienza e ragione non danno soluzioni univoche o indiscutibili. Le istituzioni politiche, a seguito della crisi della ragione, hanno perso la capacità di offrire o imporre una visione unitaria della vita sociale. La difficoltà di conciliare le libertà individuali è cresciuta nel contesto globalizzato, a cui la crisi si lega con 2 elementi: l'ethos della modernità subordina la legittimità dell'ordine politico al riconoscimento dei diritti; il mercato procede nella stessa direzione, in quanto investe idealmente sul dinamismo.dei ceti produttivi. Per questi ultimi è importante l'innovazione (a causa della saturazione del mercato) poiché se questa fallisse, i produttori demotivati non produrrebbero più, causando quindi una crisi. Marx mostra come l'anarchia del mercato sia la migliore rappresentazione per cogliere il rapporto di dipendenza tra le risorse economiche ai bisogni. Secondo lui, l'unica soluzione alla crisi sarebbe la socializzazione dei mezzi di produzione. Durkheim tratta il rapporto di modernità e crisi a partire dalla divisione del lavoro e suggerisce un sistema economico che riesca a riconoscere a ciascuno l'occupazione più confacente. Egli individua il nucleo politico della crisi nella tensione tra condizioni individuali irrisolte e fisiologia del vivere sociale. Ciò che accomuna Marx e Durkheim è che entrambi convengono che i fenomeni sociali aumentano la crisi e l'instabilità. Nella metà del Novecento lamodernity industriale si è stabilizzata; idiritti previdenziali e assistenziali hanno delineato uno scenario nel quale i modelli biografici seguivano il canovaccio prescritto dai ruoli di cittadino, lavoratore: una cittadinanza che si concentra nella sfera dei diritti sociali. La società globale appare come priva di un baricentro e ciò è conseguenza dei cambiamenti che hanno potenziato i processi di differenziazione tipici della vita moderna. La capacità individuale di valorizzare la propria autonomia conduce a una differenziazione che frammenta la società e rende più complessa la sua integrazione. Quando gli individui reagiscono alle crisi, sono i codici culturali e simbolici a proporsi come strumenti rilevanti al fine di abilitare una comunicazione interculturale. La comunicazione diventa così uno strumento che restituisce unitarietà ai fenomeni sociali. In sintesi, diventa la chiave per risolvere la crisi, che trovaSoluzione al conflitto politico (pluralismo di attori sociali) e al conflitto economico (confronto di valori per lo sviluppo della vita). Il periodo fordista delineava un sistema di organizzazione politica e industriale nato nel 1913, con il compito di accrescere l'efficienza attraverso la pianificazione delle operazioni. L'attuale sistema finanziario determina una maggiore esposizione dell'economia al rischio globale e genera instabilità: tempo e spazio subiscono la pressione competitiva data dal capitalismo globalizzato. Un altro elemento critico è veicolato dalla velocità dell'accumulazione capitalistica poiché incentiva fenomeni di ritardo culturale. Le trasformazioni del lavoro, che hanno condotto all'attuale configurazione del sistema economico, si sono rivelate come un forte fattore di crisi che impedisce di riconoscersi in un destino comune e condiviso. La crisi della politica è influenzata dai processi che hanno modificato lo
scenario economico. Poiché le normative nazionali, che avevano accompagnato la crescita economica, perdono la loro efficacia, a risultare assenti sono gli attori politici in grado di rappresentare la domanda di una giusta redistribuzione delle risorse. La crisi della politica e del lavoro contribuiscono a rendere più complessa l'integrazione sociale, a ciò si aggiunge anche l'elemento dell'emotività di cui la politica prende atto e per questo investe nel cioè nell'idea di governo rappresentata da una rete di attori governance, sociali, che agiscono su una pluralità di realtà sociali con lo scopo di contenere le crisi. Questo modello ripropone il comando politico del liberalismo classico. L'obiettivo degli attori sociali è cogliere la natura del problema e il loro profilo di crisi con un ordine di priorità. KAIROS Il brano di Machiavelli dedicato alla dittatura, istituto della Repubblica romana che avrebbegiovato a Roma per affrontare le situazioni di emergenza (cioè eventi che deviano dal normale corso). Queste situazioni impongono misure eccezionali in virtù delle quali si procede a definire un nuovo assetto costituzionale. Il giudizio di Machiavelli è stato ripreso da Carl Schmitt che attualizzava questo istituto come figura capace di contribuire a risolvere gli "stati d'eccezione". Il dittatore è colui in grado di dettare nuove norme finalizzate a far uscire il paese da uno stato di guerra o disordine. Utilizzare forme tradizionali potrebbe portare al rischio di collasso dello Stato, poiché incapace di rispondere. La necessità di trovare soluzioni adatte alle sfide dei tempi si lega al concetto di kairos (logica del tempo, secondo cui in situazioni emergenziali un soggetto ingloba il potere per risanare la situazione). Un esempio di kairos è la situazione d'emergenza verificatasi con il Covid, in cui il presidente delIl consiglio dei ministri aveva inglobato il potere esecutivo (che da costituzione spetta al Parlamento) per far fronte alla situazione emergenziale. Basti pensare ai numerosi DPCM, cioè i decreti del presidente del consiglio dei ministri.
A seguito della Seconda Guerra Mondiale, il principio di legalità ha assunto un ruolo di garante del carattere democratico della forma di governo, in quanto la legge approvata dal Parlamento rappresenta il luogo in cui si coagula la sovranità del popolo, pur nel rispetto dei principi fissati nella Costituzione.
L'azione del governo non ha modificato in nessun modo il dato formale della Carta costituzionale; piuttosto, si potrebbe pensare che il covid abbia indirizzato l'esperienza verso una costituzione mista. L'elasticità costituzionale italiana verso l'assetto costituzionale italiano ha permesso la coesistenza di diverse forme di governo, privilegiando lo stato amministrativo e conservando lo stato legislativo.
parlamentare per la gestione dell'amministrazione ordinaria. VULNERABILITÀ Il vulnus è il punto più debole o meno resistente di un insieme, tale da determinare una conseguente fragilità; è possibile definire vulnerabile una persona che può essere facilmente ferita, lesa o danneggiata. Perciò la condizione di vulnerabilità implica la circostanza di poter essere potenzialmente esposti a un rischio. Essa implica anche la combinazione di 3 elementi: la possibilità di esposizione al rischio di subire un danno, la mancanza di risorse necessarie per evitare il verificarsi del danno e la mancanza delle risorse necessarie a rispondere al danno. Negli ultimi tempi il tema della vulnerabilità è stato approfondito anche in ambito sociologico e psicologico. In ambito giuridico, la riflessione sul tema ha interessato gli ambiti della teoria generale e della filosofia del diritto. Si sono verificati 2 primi punti di partenza: il primo,relativo al collegamento tra il tema della vulnerabilità e quello dei diritti umani; il secondo, invece, fa riferimento alla tensione tra 2 dimensioni tipiche della vulnerabilità: la prima è quella gruppale (riconducibile all'idea che esista una categoria di soggetti vulnerabili particolari); la seconda, cioè quella universale (che considera la vulnerabilità come tratto e condizione comune del genere umano). Per comprendere il concetto normativo del termine è necessario partire dall'ambito della tutela dei diritti umani. I principali testi normativi non definiscono quasi mai cosa debba intendersi per vulnerabilità o quali soggetti debbano essere considerati vulnerabili. Per il consiglio d'Europa, lo strumento normativo più autorevole è la convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. La CEDU garantisce protezione a tutte le condizioni umane di vulnerabilità ecategorie di persone, come i lavoratori migranti, i disabili e le donne in gravidanza. Tuttavia, l'UE ha adottato diverse direttive e regolamenti che mirano a proteggere i soggetti vulnerabili, come ad esempio la direttiva sulla tratta di esseri umani e la direttiva sulla parità di genere. Inoltre, l'UE promuove politiche e programmi per combattere la violenza contro le donne e proteggere i minori da abusi e sfruttamento.Categorie (bambini, anziani e disabili); al titolo IV vengono messe in evidenza alcune condizioni da tutelare (lavoratore, divieto di lavoro per i minorenni, divieto di sfruttamento economico). In relazione al termine vulnerabilità si nota la prevalenza del cosiddetto vulnerable groups approach quando si parla di minorenni, di disabili, di malati. Il riferimento a situazioni di vulnerabilità lascia intendere che esista uno stato di ordinaria vulnerabilità e che questa possa essere considerata una caratteristica universale costante. Vi sono delle specifiche condizioni che aggravano lo stato di "universale vulnerabilità" e che necessitano di più attenzione e protezione: vecchiaia, disabilità, disoccupazione, povertà). L'emergenza ecologica e climatica non colpisce solo persone, ma pone la vita di tutti gli esseri viventi in una situazione di vulnerabilità. Proprio p