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I GIURISTI NELL'UMANESIMO
Si sono già organizzati, cominciano anche loro con i classici, con Cicerone e la giurisprudenza romana (Palmieri, Cusano, Salutati). Inizia lo studio logico dei testi giuridici romani. Nasce la Culta Giurisprudenza opera di Andrea Alciato. Commentano il Digesto e creano lo ius comunis.
NEl 1300 AL 1500 abbiamo anche il RINASCIMENTO: Rinascita dell'uomo come soggetto autonomo, non solo è il centro del mondo, ma ha anche una autonomia. Filosofia del diritto 12/10/2021 La teologia va in crisi, perché la dimensione religiosa diventa parte dell'intimo dell'uomo, lo vediamo con quadri di Antonello da Messina. L'uomo diventa oggetto delle forme dell'intellettualismo astratto. Le tesi dei moralisti e filosofi si rivolgono a ragione e coscienza, non più alla teologia. La fonte dell'etica è ora nelle scelte che.
L'uomo compie in autonomia. La Lex naturalis, non è più il riflesso della ragione divina, ma diventa una cosa sola con la legge morale dell'uomo. La legge di natura può coincidere o no con il diritto dello Stato. In questo contesto una personalità importante è GIORDANO BRUNO (1548-1600), TEOLOGO:
- Afferma la distinzione tra la legge positiva e la legge naturale-morale e la legge positiva deve avere il fine della legge naturale-morale.
- Secondo Bruno la legge civile è uno strumento di pacifica convivenza sociale, che attua coercitivamente la legge naturale (morale) tra coloro che non lo fanno spontaneamente. Quindi la legge civile è la legge che si impone con coercibilità. La legge positiva realizza il fine delle morali con le sanzioni.
NEL 1500 ABBIAMO ANCHE MACCHIAVELLI: Il fine giustifica i mezzi: afferma la ragione dello stato nel Principe. Il perseguimento
del 昀椀ne ègius琀椀昀椀cato dall’impiego di qualsiasi mezzo. Per Macchiavelli il diri琀琀o dello stato: il diri琀琀o posi琀椀vo èsono uno dei possibili strumen琀椀 del principe per raggiungere i propri 昀椀ni e non sempre il piùe昀케cace. Gli uomini sono ca琀�vi come bes琀椀e, sono violen琀椀, io come stato devo poter ricorrere allarisposta altre琀琀anto violenta, non basta una legge ragionata, visto la presenza di ques琀椀 suddi琀椀. Ildiri琀琀o è un buon strumento ma può essere non e昀케cace.
La PRUDENZA, SI SNATURA IN CAUTELA NEL 1500 l’uomo poli琀椀co non si preoccupa di impararela pruden琀椀a, ma col琀椀va la cautela strumentale per il raggiungimento dei 昀椀ni. Quadro di Tizianodella Providenza (allegoria del tempo governato dalla prudenza) ci sono 3 昀椀gure feline che citaMacchiavelli, per applicare legge devo farmi forte come il leone. Non è più 昀椀gura femminile
ma diuomini, qui è il principe che guarda passato e futuro ma la sua prudenza è già tramutata in cautela,la prudenza che sta cambiando.NEL 1500 è anche il secolo della riforma protestante e dalla controriforma sostenuta dalla secondaScolas琀椀ca. Nascono le varie corren琀椀 dentro la regione cris琀椀ana di grande opposizione delca琀琀olicesimo Calvino e Lutero. Il ca琀琀olicesimo si allea con sta琀椀 e rinnova la do琀琀rina, torna ada昀昀ermarsi con la seconda scolas琀椀ca con il concilio di Trento 1545-1563. Di fa琀琀o, questa scissionesarà permanente. L’Europa è frammentata in più chiese e più sta琀椀. Non si tona più alla respublicacris琀椀ana. La vocazione della religione, danno delle connotazioni alla legge.LE SCOPERTE GEOGRAFICHE- IL PROBLEMA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE:Bisogna trovare delle norme che de昀椀niscano giuridicamente i rappor琀椀 fra sta琀椀 sovrani. ServeUndirigoo vincolate per tuogli sta, ma che sia una espressione di accordo tra gli sta. Un diriposivo, dunque, ma che possa riconoscersi anche in una morale comune. Da qui si sviluppa l'idea del dirinaturale come appello alla ragione naturale il cui deato è valido per tuagli uomini indipendentemente dalle loro religioni. Se siamo uomini abbiamo tuagli stesse legge naturali, perché siamo tuagli esseri razionali per natura.
Filosofia del dir12/10/2021
L'autore di riferimento di questo pensiero è HUGO GROZIO l'opera è DE IURE BELLI AC PACIS. Il fondamento del dirinternazionale è la natura razionale sociale dell'uomo. Possiamo coniare due principi fondamentali del nuovo dirfra gli sta:
- L'obbligo di rispettare gli accordi (pacta sunt servanda)
- Rispetto delle cose altrui.
Anche Grozio viene condannato dalla chiesa
Perché si pensò che il disancorando, il diritto naturale di Dio, si distruggesse il nesso tra morale e religione. In realtà Grozio non vuole fare questo, vuole solo trovare una soluzione al problema della guerra. La prospettiva di Grozio è conservatrice, sta andando a prendersi posizioni di Giusnaturalismo razionalistico; quindi, è contrario al fatto che l'uomo sia soltanto espressione divina. Il punto in tutto ciò è: nulla è passato invano, l'uomo artefice del proprio mondo, deve essere una legge libera dal volontarismo, si deve esplicare nella ragione strumento essenziale della soggettività umana. Qui la razionalità non è ridotta di Dio che poi da una autonomia, qui si ha coscienza di sé, la ragione è strumento essenziale della soggettività umana. Qui il giusnaturalismo guarda la natura degli uomini. Su questa visione del diritto naturale come
legge dell'uomo, per l'uomo e la società suonda il giusnaturalismo moderno.
CONCLUSIONE:
- La visione dell'uomo diventa quella di un soggetto autonomo dotato di volontà e razionalità propria.
- La legge naturale è la legge morale (l'uomo coltiva nella sua personalità) dell'uomo che l'uomo elabora razionalmente sulla base dei suoi principi e delle sue convinzioni sull'uomo e mondo.
- La legge positiva è la legge dello Stato, e segue le finalità che gli uomini imprimono al governo della società umana – per questo può coincidere o non coincidere con la legge naturale. La legge dello Stato non deve essere necessariamente uguale a quella della morale.
Filosofia del diritto 13/10/21
GIUSNATURALISMO MODERNO PARTE DUE IL 1600:
Parliamo dell'età barocca. Vi è un trionfo dell'emancipazione dell'uomo, c'è una
razionalità crea la grandezza dell'uomo in tutti i campi: arte, architettura, letteratura e musica ma anche nel diritto. Lorenzo Bernini è espressione del barocco, ma anche Bach nella canzone (ascolta variazione goldberg lengould). La razionalità si riscontra anche nella matematica, Bach era enigmista. C'è anche Vivaldi. Il barocco ci dice che gli uomini sono liberi. TRIONFO DELL'EMANCIPAZIONE DELL'UOMO DIVINO: In questo contesto la filosofia assume una caratteristica soggettiva, la realtà su cui interessarsi è l'uomo, l'uomo autonomamente riflette su se stesso grazie alla sua razionalità. Il filosofo di questo momento storico è Cartesio, cogito ergo sum, penso da solo. Ha condizionato tutta l'Europa occidentale. Antonio d'Amasio dice che non c'è solo razionalità ha chiamato il libro.
l'errore di Cartesio.
RAZIONALITA' SCIENTIFICA:
La fiducia nella razionalità trova prova di sé in tutte le scoperte scientifiche che si fanno. Esempi: metodo induttivo baconiano, scoperta dei batteri, nasce geometria Cartesiana, si conia il termine elettricità, il telescopio di Galileo, Keplero leggi sul moto dei pianeti, si inventano i logaritmi, si inventa la calcolatrice, Longobardi spiega i fenomeni sismici, si scopre circolazione sanguigna, Torricelli il barometro, Pascal inventa il calcolatore meccanico.
GLI ESPONENTI DEL GIUSNATURALISMO MODERNO:
Abbiamo due luoghi in cui si sviluppa il giusnaturalismo moderno: Inghilterra, abbiamo Hobbes e Locke. L'altra nazione è Germania e abbiamo Samuel von Pufendorf.
TRATTI DEL GIUSNATURALISMO DEL 1600:
- Laicismo: emancipazione da Dio, non significa non credere in Dio, ma portare la legge positiva allo stato. Il diritto ha per fondamento la sola ragione umana.
Affrontiamo ora i seguenti argomenti:
- Approccio individualistico: l'attenzione si concentra sui diritti soggettivi. È attraverso l'individuo che si realizza il diritto naturale.
- Razionalismo: le scoperte scientifiche forniscono una metodologia che anche il diritto vuole adottare. Le leggi create dall'uomo devono essere formulate con la stessa capacità scientifica, in modo matematicamente formulabile.
- Astrattismo e antistoricismo: il diritto naturale è l'essenza immutabile della natura umana, la ragione astratta e le norme da essa derivate sono valide universalmente ed eternamente. Quando formulo un assioma, qualcosa di indimostrabile, e mi pongo in astrattismo, sono fuori dalla storia e non considero il contesto. È un concetto che assumo come dogma.