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La teoria delle lacune del legislatore
Sebbene le lacune della legge non esistano, il legislatore, indotto da una falsa
teoria, può presupporre l’esistenza di lacune, e stabilisce regole nel caso in cui
dalla legge non si possa ricavare nessuna decisione.
In particolare, se la legge autorizza il giudice a decidere, nel caso di lacune,
ritiene
come se fosse il legislatore, ciò significa che il giudice, nei casi in cui
insostenibile l’applicazione della legge, è autorizzato a decidere
discrezionalmente al posto della legge.
Il buon legislatore non può rinunciare ad una correzione della legge,
necessaria in certi casi, perché fin dal principio deve fare i conti con fatti che
non ha previsto e che non può prevedere, perché le sue norme generali
possono essere applicate solo ai casi medi.
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Appunto per questo, egli non può determinare i casi in cui vuole che subentri,
al suo posto, colui che applica il diritto , con il rischio che questi, come
legislatore delegato, deliberi anche nei casi in cui il legislatore originario voleva
che fosse applicata la sua legge.
Per limitare questo rischio, colui che applica il diritto deve pensare che gli è
concesso di non applicare la legge solo nei casi in cui essa non può essere
applicata, perché essa stessa non ha nessuna possibilità di applicazione.
Egli deve pensare che è libero solo se deve fungere da legislatore, ma non
anche rispetto alla determinazione del momento in cui il legislatore deve
essere sostituito.
finzione
E, la della lacuna gli nasconde che, in verità, egli è libero anche
rispetto a questa seconda determinazione.
Per cui, questa formula ha l’effetto voluto dal legislatore, ossia che colui che
applica il diritto faccia un uso molto raro della libertà concessagli di non
applicare la legge in un caso concreto.
lacuna della legge una formula tipicamente ideologica.
Per cui, la è
Capitolo VII
I metodi della produzione del diritto
Forma del diritto e forma dello Stato
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La dottrina della costruzione a gradi dell’ordinamento giuridico considera il
autoproduzione
diritto nel processo della sua che continuamente si rinnova.
una teoria dinamica del diritto.
Essa è diversi
E, al centro dei problemi della dinamica giuridica, c’è quello dei
metodi di produzione del diritto.
Il punto di vista dal quale si deve giudicare la produzione delle norme
giuridiche è quello di vedere se l’uomo, obbligato dalle norme giuridiche,
partecipa o meno alla produzione di queste norme che lo obbligano.
democrazia autocrazia
Questa differenza si presenta come distinzione tra e
repubblica monarchia.
oppure tra e forma di Stato
Ma, ciò che si considera come è solo un caso particolare di
forma del diritto in generale. forma di Stato metodo della
In particolare, con il concetto di si indica il
produzione delle norme generali regolato dalla costituzione
L’identificazione della forma di Stato con la costituzione corrisponde
totalmente al pregiudizio per cui il diritto si esaurisce nella legge.
Tuttavia, il problema della forma di Stato, ossia il problema del metodo della
produzione giuridica, non si presenta solo nel grado della costruzione, ma in
tutti i gradi della produzione del diritto.
Diritto pubblico e diritto privato
Secondo l’opinione più diffusa, la distinzione tra diritto pubblico e diritto
una suddivisione dei rapporti giuridici
privato è tale per cui il diritto privato
di uguale ordine,
indica un rapporto tra soggetti mentre il diritto pubblico
un soggetto sovraordinato un soggetto
indica un rapporto tra e
sottordinato. Il rapporto giuridico di diritto pubblico per eccellenza è quello
tra lo Stato e il suddito.
E, il maggior valore giuridico che spetta allo Stato, ossia ai suoi organi in
rapporto ai sudditi, consiste nel fatto che l’ordinamento giuridico riconosce ,
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alle persone qualificate come organi dello Stato, il potere di obbligare i sudditi
attraverso una manifestazione unilaterale di volontà.
l’ordine amministrativo
Tipico esempio di un rapporto di diritto pubblico è il contratto.
Mentre, tipico esempio di un rapporto di diritto privato è
E, mentre qui, i soggetti obbligati partecipano alla produzione della norma che
li obbliga, nel caso dell’ordine amministrativo, il soggetto obbligato non ha
nessuna parte nella produzione della norma che lo obbliga.
Il significato ideologico di questo dualismo
Tuttavia, l’indagine critica mostra che questa distinzione non ha nessun
fondamento nel diritto positivo, se essa vuole provare qualcosa di più del fatto
che l’attività degli organi legislativi, esecutivi ed amministrativi, è soggetta alle
leggi in grado minore rispetto all’attività dei tribunali.
Inoltre, la dottrina che afferma esserci questa distinzione, si avvolge nella
contraddizione di considerare, allo stesso tempo, come principio del diritto e
come proprietà specifica del diritto pubblico, la libertà dal diritto, che essa
rivendica nel campo del diritto pubblico.
E, questo dualismo, logicamente insostenibile, non ha un significato teoretico
ideologico;
ma creato dalla dottrina costituzionalistica, esso deve assicurare
al governo e al meccanismo amministrativo ad esso subordinato una libertà
dedotta dalla natura stessa delle cose; non una libertà dal diritto, che sarebbe
impossibile, ma una libertà dalla legge, dalle norme generali.
E ciò deve essere inteso, non solo nel senso per cui un eccessivo vincolo
formale degli organi del governo e dell’amministrazione è considerato come
discordante con l’essenza della loro funzione, ma anche nel senso per cui ove
questo vincolo esistesse, dovrebbe essere rimosso.
Considerato dal punto di vista della funzione che esercita come parte
dell’ordinamento giuridico, nel complesso della totalità del diritto, ciò che noi
chiamiamo diritto privato è solo la forma giuridica particolare della produzione
economica e della distribuzione dei prodotti che corrisponde all’ordinamento
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economico capitalistico, quindi una funzione eminentemente politica e
sovrana. Capitolo VIII
Diritto e Stato
Il dualismo tradizionale di diritto e stato
Nel contrasto tra diritto pubblico e diritto privato, ammesso dalla dottrina
tradizionale del diritto, risulta già in modo evidente quel dualismo che
Stato diritto.
predomina nella moderna scienza giuridica, ossia il dualismo di e
Se la dottrina tradizionale del diritto oppone al diritto lo Stato, come un essere
essere giuridico,
diverso da questo e, tuttavia, lo concepisce come cio
abbiente in quanto considera lo Stato come soggetto di obblighi e di
autorizzazioni giuridiche, ossia come persona, e gli attribuisce, nello stesso
tempo, un esistenza indipendente dall’ordinamento giuridico.
un presupposto del diritto
Per cui, lo Stato, come ente metagiuridico, è e,
soggetto giuridico che presuppone il diritto,
nello stesso tempo, è un in
quanto è sottoposto a questo.
La funzione ideologica del dualismo di Stato e diritto
Il dualismo di Stato e diritto esercita un importante funzione ideologica.
una persona diversa
In particolare, lo Stato, deve essere rappresentato come
dal diritto, affinché il diritto possa giustificare lo Stato che lo produce e gli si
sottopone.
E, il diritto, può giustificare lo Stato solo se viene presupposto come un
ordinamento diverso e opposto allo Stato, la cui natura originaria è la forza.
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Stato di diritto, che
Così, lo Stato, in base al mero fatto del potere, diventa
giustifica se stesso in quanto ha per fine il diritto.
E, questa teoria dello stato di diritto deve diventare l’unica giustificazione
possibile dello Stato, nella misura in cui diventa inefficace una legittimazione
religiosometafisica di questo.
L’identità di diritto e stato
Lo Stato come ordinamento giuridico
a)
Una conoscenza dello stato libera da ogni ideologia, non può non coglierne
ordinamento della condotta umana
l’essenza nel fatto che si tratti di un e, in
ordinamento sociale coattivo.
particolare, di un
E, questo ordinamento coattivo, deve essere identico all’ordinamento
giuridico, in quanto sono gli stessi atti coattivi quelli che caratterizzano
entrambi gli ordinamenti, e dato che una comunità non può essere costituita
da due diversi ordinamenti.
lo Stato è ordinamento giuridico.
Per cui,
Tuttavia, non ogni ordinamento giuridico viene designato come Stato.
Ciò avviene solo quando l’ordinamento giuridico, per la produzione e
l’esecuzione delle norme giuridiche che lo costituiscono, istituisce degli organi
il principio della divisione del lavoro.
che funzionano secondo ha raggiunto un
Per cui, l’ordinamento giuridico si chiama stato solo quando
certo livello di accentramento.
Lo Stato come problema di imputazione
b)
Il problema dello Stato è un problema di imputazione .
In particolare, si pone la questione del perché una determinata azione umana,
e ogni atto dello Stato non è altro che un’azione umana, sia imputata, non
all’uomo che la compie, ma ad un soggetto pensato dietro di lui.
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La norma giuridica è l’unico criterio possibile di questa imputazione. Solo in
quanto il fatto di un’azione umana è regolato in modo specifico in una norma
giuridica puo, questo fatto, essere imputato all’unita dell’ordinamento
giuridico.
E, lo Stato, come soggetto degli atti statali, ossia lo Stato come persona, non
personificazione
è altro che la di questo ordinamento giuridico. atto
E l’imputazione alla persona dello Stato trasforma il fatto imputato in un
dello Stato, organo dello Stato.
e qualifica l’individuo che lo compie come
Per cui, la persona giuridica dello Stato presenta lo stesso carattere di ogni
altra persona giuridica.
lo Stato come meccanismo di organi burocratici
c)
Dopo che l’ordinamento giuridico ha superato il primitivo stato di completo
decentramento e, quindi, per la produzione e l’esecuzione delle norme
giuridiche che lo costituiscono, si sono formati degli organi che funzionano
secondo il principio della divisione del lavoro, si è elevato , al di sopra dei
membri dello Stato, un gruppo di individui, che vengono qualificati come
organi in modo specifico. la funzione di
All’essenza di questo accentramento corrisponde il fatto che
questi organi è regolata come obbligo giuridico , nel senso