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MERCATO AZIONARIO PRIMARIO

Il mercato azionario primario nasce in seguito ad un aumento del capitale sociale, che può avvenire a pagamento (con l'emissione di nuove azioni a pagamento), in maniera gratuita (trasferendo delle quote di bilancio dalla voce riserve alla voce capitale sociale) oppure può essere misto. Le società possono emettere: - azioni ordinarie; - azioni speciali (privilegiate, di risparmio, di godimento); - obbligazioni convertibili; - obbligazioni cum warrant. Il valore di emissione delle nuove azioni deve essere maggiore o uguale al valore nominale e non possono mai essere emesse sotto la pari, ciò per evitare l'annacquamento del capitale sociale (ovvero quando il capitale sociale viene sovrastimato, ad esso si attribuisce un valore superiore rispetto a quello reale). L'emissione può essere privata, pubblica o mista. Ricordiamo che l'aumento può essere effettuato con o senza diritto di opzione.l’esclusione del diritto dev’essere tuttavia deliberata dall’assemblea dei soci.

MERCATO AZIONARIO SECONDARIO

Il mercato secondario delle azioni può essere suddiviso in:

  • regolamentato: (mercato telematico azionario, mercato telematico degli investment vehicles, alternative investment market);
  • OTC.

MODELLO GORDON

Si tratta di un modello di valutazione del rendimento ex ante, esso ipotizza che i dividendi crescano a un tasso costante:

Dove D è il dividendo percepito all’inizio ed è quindi noto e g è il tasso di crescita costante dei dividendi. Il limite del modello riguarda l’ipotesi di base, che i dividendi possano crescere a tassi costanti.

VALUTAZIONE RENDIMENTO EX ANTE

Il prezzo delle azioni è sempre espresso in euro e assomiglia al ctq delle obbligazioni:

Dove la E indica il valore atteso, per la valutazione ex ante si lavora in regime di capitalizzazione semplice e avremo il montante = E(P) + E(D), invece il rendimento e il

Nel caso in cui l'orizzonte temporale immaginato fosse multiperiodale:
VALUTAZIONE RENDIMENTO EX POST
Il metodo è identico a quello praticato per i BOT, in questo caso il montante = dividendo + eventuale
reinvestimento di D + prezzo di vendita.
VALUTAZIONE RISCHIO EX POST
Si valuta tramite la varianza, intesa come lo scostamento tra rendimento effettivo realizzato dal
titolo e rendimento medio. Calcolato con la seguente formula:
VALUTAZIONE RISCHIO EX ANTE
Relativamente alla valutazione del rischio ex ante, il limite principale è la difficoltà nel formulare
l'aspettativa sul rendimento:
Multipli: il rapporto tra il prezzo di mercato del titolo e una grandezza di bilancio, ad esempio l'utile.
Primo passaggio: calcolo il multiplo dell'azienda che sto valutando, secondo, calcolo il multiplo del
settore di quell'azienda, terzo ed ultimo, li
confronto e deciso quale mossa fare. Necessario formulare un'ipotesi importante, che ci sia parità di utile tra la nostra azienda e il settore. Una volta formulata, avremo due possibilità: - Prezzo/utile maggiore del prezzo/utile AZIENDA SETTORE - Prezzo/utile minore del prezzo/utile AZIENDA SETTORE La mossa strategica è acquistare il titolo sottovalutato. Attenzione però ai limiti, si confrontano due fattori con una variabilità differente e il secondo limite riguarda l'aspettativa, l'ipotesi, se non si avvera è un casino. Per quanto riguarda il trattamento fiscale, esiste un'unica modalità, detta cedolare secca: si tratta di una ritenuta a titolo definitiva del 26% per il dividendo. INDICI DI BORSA Si tratta di un paniere di titoli che rappresentano l'andamento del titolo in borsa. L'indice più utilizzato è il FTSE MIB: le 40 azioni più quotate in borsa. Due tipologie di analisi: - analisi fondamentale: si basa sui dati finanziari dell'azienda e sulle previsioni future - analisi tecnica: si basa sull'andamento storico del titolo e sull'interpretazione dei grafici.

fondamentale: studia le macro e micro variabili di una società nel medio e lungotermine, così facendo è possibile capire meglio cosa acquistare e cosa vendere, questo si dice fare stock picking;

analisi tecnica: analizza la storia della singola società per prevedere il futuro nel breve termine, permette di capire quando comprare o vendere, in gergo, si effettua del market timing.

MERCATO VALUTARIO

Il mercato valutario è il mercato su cui si scambiano le valute, si tratta di un mercato globale, OTC.

Per quanto riguarda le operazioni:

  • BANCHE CONTROPARTE
  • Dealer 1. Privato (obiettivo è comprare valute straniere perché viaggia)
  • 2. Detentore di passività o di attività (obiettivo è quello di coprire il rischio di cambio)
  • 3. Speculatore, le speculazioni rappresentano la grande maggioranza degli scambi sul mercato
  • 4. Arbitraggista, colui che osserva gli squilibri di mercato e su di essi agisce
  • 5. Le Banche Centrali Nazionali

L'obiettivo è tutelare la moneta nazionale, quando abbiamo un euro forte siamo agevolati per le importazioni e svantaggiati con le esportazioni e inversamente.

Rischio di cambio: prendiamo per esempio un debitore in dollari, egli è in svantaggio quando c'è un deprezzamento della valuta nazionale (euro) è un apprezzamento della valuta estera (dollaro), perché per comprare i dollari necessari per estinguere il debito spenderà più euro, egli avrà un vantaggio quando vi è un apprezzamento della valuta nazionale (euro) è un apprezzamento della valuta estera (dollaro), perché per comprare i dollari necessari per estinguere il debito spenderà meno euro.

Secondo esempio, un creditore in dollari, egli ha uno svantaggio quando vi è un deprezzamento della valuta estera è un apprezzamento della valuta nazionale, poiché convertendo i dollari otteniamo meno euro e avrà un vantaggio nel caso contrario.

  1. Speculatore: colui che compie operazioni di commercio allo scopo di trarre profitto dalle variazioni dei prezzi di mercato.
  2. Arbitraggista: prendiamo in considerazione un titolo che all'interno della borsa di NYC è quotato 100 e in quella di Milano 110, egli nota lo squilibrio e acquista a NYC e vende a Milano per guadagnare, ma questo processo di compravendita eseguito da diversi soggetti andrà a mutare il prezzo e a eliminare lo squilibrio, per guadagnare bisogna agire in fretta.
  3. Le modalità per esprimere il tasso di cambio sono principalmente due:
    • incerto per certo: tipo di quotazione del cambio, in base al quale viene offerto un ammontare variabile di moneta nazionale (incerto) per un quantitativo fisso di moneta estero (certo);
    • certo per incerto: la quotazione è misurata dal rapporto tra una quantità fissa della valuta nazionale (certo) e una quantità variabile della valuta estera (incerto).
  4. CaT: si tratta di un contratto stipulato in
data odierna ma ad esecuzione differita, l'unico strumento derivato che vedremo.

Teoria della parità coperta dei tassi di interesse: l'obiettivo consiste nell'evitare il verificarsi di arbitraggi e afferma che l'investimento di un dato capitale, in valuta nazionale al tasso di interesse nazionale, per un dato orizzonte temporale, deve produrre lo stesso montante dell'investimento dello stesso capitale convertito in valuta estera, al tasso di interesse estero, per lo stesso orizzonte temporale.

LE BANCHE

Li intermediari finanziari presentano delle caratteristiche comuni che li differenziano dalle imprese non finanziarie, la prima riguarda la composizione del loro bilancio, in cui le voci principali sono le attività e passività finanziarie, in secondo luogo, le maggiori fonti di ricavo e di costo sono rappresentate da interessi e commissioni. La terza ed ultima caratteristica riguarda il rischio, solitamente i tipici rischi legati alle

attività finanziarie. È possibile classificare gli intermediari facendo riferimento a tre categorie:

  • intermediari creditizi: come le banche;
  • intermediari assicurativi: imprese di assicurazione a vita, danni e fondi pensione;
  • intermediari mobiliari: società di intermediazione mobiliare (SIM), banche di investimento, società di gestione del risparmio e hedge fund. Svolgono attività legate all'intermediazione mobiliare e offrono servizi di investimento.

Si sono sviluppati per permettere e agevolare gli scambi tra soggetti in deficit e soggetti in surplus, esistono infatti alcune trazioni che ostacolano questi scambi, come ad esempio i costi di transazione, gli intermediari permettono di ridurre questi costi, oltre a ciò, permettono, all'interno del sistema economico, lo scambio di risorse, liquidità, a costi accettabili. Una seconda importante funzione è quella di redistribuzione del rischio, agevolando la distribuzione del

capitale verso investimenti produttivi. L'elemento principale che ne giustifica l'esistenza è la riduzione dell'asimmetria informativa pre-contrattuale (selezione avversa) e post-contrattuale (azzardo morale), esso, interponendosi tra prenditori finali e datori di lavoro, colma il divario informativo in modo da rendere irrilevante la condizione di svantaggio informativo della parte debole. L'attività bancaria: una prima definizione viene fornita dal Testo unico bancario (TUB), la definisce come un'attività sistematica che consiste nell'erogazione di prestiti e nella raccolta di depositi tra il pubblico da parte di un'impresa. Il termine pubblico è fortemente rilevante poiché permette di comprendere la funzione pubblica della banca, pubblica perché svolge una funzione primaria che è fondamentale per lo sviluppo economico, opera con i risparmi dei privati, del pubblico. Altro elemento di rilievo èla formattazione del testo utilizzando tag html potrebbe essere la seguente:

La raccolta di depositi, la banca deve necessariamente finanziarsi tramite la raccolta di depositi. La definizione vista va a definire i requisiti minimi per cui un'impresa possa definirsi una banca.

L'attività creditizia è riservata per legge alle sole imprese bancarie, sarà quindi necessario ottenere una licenza ed essere iscritta nell'albo bancario, detenuto da Banca d'Italia, all'iscrizione sono subordinate numerose altre attività.

CRITICHE

VANTAGGI

  1. Sono al centro delle crisi finanziarie;
  2. Rischiano con soldi delle imprese;
  3. Legate ai poteri politici e quindi non punite;
  4. Vengono salvate con soldi dei cittadini;
  5. Hanno privatizzato i profitti e socializzano le perdite.

Il punto cardine per pres

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
42 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matteomusso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rovera Cristina.