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MERCATO DEI CAMBI

La maggior parte dei paesi del mondo possiede una propria valuta. Il commercio tra le varie nazioni implica l'interscambio di valute

differenti, o, più propriamente, di depositi bancari denominati in valute differenti.

Gli scambi che hanno per oggetto valuta e depositi bancari denominati nelle varie valute avvengono nel mercato dei cambi. Tali

transazioni determinano i tassi di cambio tra le valute scambiate che influenzano a loro volta il costo di acquisto di prodotti e attività

finanziarie estere. Che cosa sono i tassi di cambio?

Esistono due tipi di transazioni per i tassi di cambio.

Le transazioni spot coinvolgono lo scambio immediato di depositi bancari (entro due giorni lavorativi, in realtà).

Le transazioni forward (o transazioni a termine) prevedono che lo scambio di depositi bancari avvenga in una data futura specificata

nel contratto.

A queste due transazioni corrispondono altrettanti tipi di prezzo o tasso di cambio, rispettivamente il tasso di cambio spot e il tasso di

cambio a termine.

Quando una valuta aumenta di valore rispetto ad un'altra si parla di apprezzamento, mentre quando diminuisce di valore si parla di

deprezzamento. Importanza dei tassi di cambio

I tassi di cambio sono importanti perché influenzano il prezzo relativo delle merci nazionali ed estere.

Quando la valuta di una nazione si apprezza, ossia quando aumenta di valore rispetto alle altre valute, i beni domestici esportati

all'estero diventano più costosi e i beni esteri importati diventano meno costosi (senza che intervengano variazioni dei prezzi che

ciascun bene ha all'interno del proprio paese di origine). Di contro, quando la valuta nazionale si deprezza i beni esportati diventano

meno costosi e quelli esteri più costosi.

L'apprezzamento di una valuta può rendere più difficile per i fornitori nazionali vendere le loro merci all'estero e può aumentare la

concorrenza interna delle merci estere, perché meno costose.

Come avvengono le transazioni nel mercato dei cambi

Non potete recarvi in una sede fisica per vedere come vengono determinati i tassi di cambio; le valute non sono scambiate in mercati

regolamentati.

Il mercato dei cambi, infatti, è organizzato come mercato over­the­counter, nel quale diverse centinaia di dealer (principalmente

banche) sono pronte ad acquistare e vendere depositi denominati in valute estere. Poiché questi dealer sono in costante contatto

telefonico e via computer, il mercato è molto competitivo; funziona in modo del tutto analogo ad un mercato centralizzato.

Non si ha un effettivo trasferimento fisico di contanti. La maggior parte delle transazioni coinvolge l'acquisto e la vendita di depositi

bancari denominati nelle diverse valute, per cui quando si dice che una banca sta comprando dollari nel mercato dei cambi, ciò che

realmente si intende è che sta acquistando depositi denominati in dollari. I volumi scambiati su questo mercato sono enormi.

Gli scambi nel mercato dei cambi consistono in transazioni all'ingrosso, ovvero al di sopra di 1 milione di dollari.

TASSI DI CAMBIO A LUNGO TERMINE

I tassi di cambio sono determinati dall'interazione tra domanda e offerta.

Legge del prezzo unico

La legge del prezzo unico è il punto di partenza: se due paesi producono un identico bene, il suo prezzo dovrebbe essere lo stesso

nel mondo intero. Teoria della parità del potere di acquisto

Una delle teorie principali che spiegano come vengono determinati i tassi di cambio è la teoria della parità del potere di acquisto, che

indica che i tassi di cambio tra due valute qualsiasi si correggeranno per riflettere i cambiamenti nei livelli dei prezzi nei due paesi.

Questa teoria non è altro che un'applicazione della legge del prezzo unico ai prezzi nazionali.

La teoria della parità del potere di acquisto suggerisce che se il livello di prezzi in un paese aumenta rispetto ad un altro, la sua

valuta dovrebbe deprezzarsi e la valuta dell'altro paese dovrebbe apprezzarsi.

Un altro concetto utile per illustrare la parità del potere di acquisto è quello di tasso di cambio reale, cioè il tasso al quale i brni

domestici possono essere scambiati con i beni esteri. Esso rappresenta il prezzo delle merci nazionali rispetto a quello delle merci

estere denominato nella valuta domestica.

È il tasso di cambio reale che segnala se una valuta sia relativamente poco o molto costosa.

La teoria predice un tasso di cambio reale sempre uguale a 1,0, cosicché il potere di acquisto del dollaro risulterebbe identico al

potere di acquisto di altre valute.

Questa teoria non è perfetta, e a breve scadenza risulta particolarmente affidabile.

Perché la teoria della parità del potere di acquisto non offre una spiegazione completa dei tassi di cambio

La conclusione della teoria della parità del potere di acquisto, secondo la quale i tassi di cambio sono determinati unicamente dalle

variazioni dei prezzi relativi, si basa sul presupposto che tutti i beni siano identici in entrambi i paesi. Quando tale presupposto è

vero, la legge del prezzo unico indica che i prezzi relativi di tutti questi beni determineranno il tasso di cambio.

La legge del prezzo unico non è valida per tutti i beni.

La teoria della parità del potere di acquisto, inoltre, non tiene in considerazione che molti beni e servizi, i cui prezzi sono inclusi nella

misura del livello dei prezzi del paese, non vengono scambiati sul piano internazionale. Pertanto, un aumento dei prezzi di questi

beni potrebbe condurre ad un livello dei prezzi più elevato rispetto ad un altro paese senza però avere alcun effetto diretto sul tasso

di cambio. Fattori che influenzano i tassi di cambio a lungo termine

A lungo termine, sono quattro i fattori più importanti: i livelli dei prezzi relativi, le barriere commerciali, le preferenze per i beni

nazionali o per quelli di importazione e la produttività.

Il ragionamento di base è il seguente: qualsiasi elemento faccia aumentare la domanda di merci nazionali rispetto a quelle estere

tende a far apprezzare la valuta nazionale. Allo stesso modo, qualsiasi fattore faccia crescere la richiesta di merci estere rispetto a

quelle nazionali tende a fare deprezzare la valuta nazionale.

In altre parole, se un fattore fa aumentare la domanda di merci nazionali rispetto a quelle estere, la valuta nazionale si apprezzerà;

se un fattore fa diminuire la domanda relativa delle merci nazionali, la valuta nazionale si deprezzerà.

LIVELLO RELATIVO DEI PREZZI

A lungo termine, un aumento del livello dei prezzi nazionali rispetto al livello dei prezzi esteri induce la valuta nazionale a deprezzarsi

e una diminuzione del livello relativo dei prezzi nazionali spinge la valuta nazionale ad apprezzarsi.

BARRIERE COMMERCIALI

Gli ostacoli al libero scambio, come i dazi doganali (tasse sulle merci importate) e contingenti (limitazioni sulla quantità di merci

estere che possono essere importate), possono influenzare il tasso di cambio. L'istituzione di barriere commerciali induce la valuta

nazionale ad apprezzarsi a lungo termine.

PREFERENZE PER I BENI NAZIONALI O PER I BENI DI IMPORTAZIONE

L'incremento della domanda di esportazioni in un paese induce la sua valuta ad apprezzarsi a lungo termine; di contro, l'incremento

della domanda di importazioni porta la valuta nazionale a deprezzarsi.

PRODUTTIVITÀ

Se un paese migliora la produttività rispetto agli altri, le aziende nazionali potranno ridurre i prezzi delle merci nazionali rispetto a

quelle estere, continuando a trarne profitto. Di conseguenza, la domanda di merci nazionali aumenterò e la valuta nazionale tenderà

ad apprezzarsi.

Viceversa, se la produttività di un paese si riduce rispetto a quella di altri, le sue merci diventeranno relativamente più costose e la

valuta nazionale tenderà a deprezzarsi. A lungo termine, quando un paese aumenta la sua produttività rispetto ad altri, la sua valuta

sia apprezza. TASSI DI CAMBIO A BREVE TERMINE: UN’ANALISI DELL’OFFERTA E DELLA DOMANDA

La chiave per comprendere il comportamento dei cambi a breve scadenza è considerare che il tasso di cambio è il prezzo delle

attività domestiche denominate in valuta nazionale in termini di attività estere denominate in valuta estera.

Confronto tra i rendimenti previsti sulle attività nazionali e in valuta estera

L'analisi dei fattori determinanti per la domanda di attività suggerisce che quello principale che influenza la domanda di attività

nazionali ed estere è il rendimento atteso su queste attività relativamente ad ogni altra.

Per confrontare i rendimenti attesi su diverse attività, gli investitori devono convertire i rendimenti nella valuta da loro utilizzata (cioè

in quella del loro paese di origine).

Indicando il tasso di cambio (tasso di cambio spot) con E e il tasso di cambio atteso per il successivo periodo come E , il

et+1

t

rendimento atteso sulle attività in euro (R ) in termini di valuta estera può essere rappresentato come la somma del tasso di

D

interesse sulle attività in euro più l’apprezzamento atteso dell’euro:

Il rendimento atteso relativo sulle attività in euro (vale a dire la differenza tra il rendimento atteso sulle attività in euro e sulle attività in

dollari) viene calcolato sottraendo i dall’espressione che definisce R in termini di dollari:

F D

In termini di euro vale a dire: Condizione di parità dei tassi di interesse

Oggi viviamo in un mondo caratterizzato da elevata mobilità dei capitali. Dal momento che sono pochi gli impedimenti alla mobilità

dei capitali e le attività in valuta estera e nazionale hanno rischio di liquidità simili, è ragionevole supporre che queste siano perfetti

sostituti, ossia ugualmente desiderabili.

Affinché vi sia equilibrio sui due mercati, deve valere che il rendimento dei depositi in euro sia uguale a quello dei depositi in valuta

estera, ovvero che il rendimento atteso relativo sia uguale a zero. Questa condizione può essere descritta come:

Tale equazione è denominata condizione di parità dei tassi di interesse e indica che il tasso di interesse nazionale è uguale a quello

estero meno l'apprezzamento attesa della valuta nazionale.

Il tasso di interesse nazionale è uguale al tasso di interesse estero più l'apprezzamento atteso della valuta estera. Se il tasso di

interesse nazionale è superiore a quello estero, significa che esiste un'aspettativa di apprezzamento della valuta estera, che

compensa il tasso estero più basso.

Vi sono vari modi per considerare la parità dei tassi di interesse. In primo luogo, dovremmo riconoscere che essa significa

semplicemente che i rendimenti attesi sono gli stessi sia sulle attività in euro sia sulle attività in valuta estera.

Dato il p

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
155 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AleQLbella di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pia Patrizia.