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N

G

M 

Obiettivo Identificazione tempestiva dei clienti più rischiosi. KEY FACTOR Gestione attiva dei clienti a rischio e

O delle anomalie al fine di ridurre l’impatto sul conto economico della banca.

N La sorveglianza sistematica può essere più efficace se supportata da strumenti sofisticati per elaborare informazioni

I provenienti da diverse fonti, al fine di individuare clienti in peggioramento che necessitano di una gestione

T tempestiva, la quale può contribuire a migliorare la standing creditizio dei clienti e a ridurre il costo del rischio,

O incidendo positivamente sul conto economico della banca.

R L’accesso a fonti di informazioni ampie e aggiornate, sia interne che esterne, è fondamentale per identificare i clienti

I più rischiosi.

N

G Ogni mese l'affidabilità creditizia dei clienti viene

rivalutata al fine di identificare i clienti più rischiosi.

Ci può essere una classificazione forzata dei clienti

dovuta a eventi discriminatori giornalieri/mensili.

Una volta al mese un sistema di monitoraggio

andamentale fa girare i modelli comportamentali e

calcola la proposta di classificazione del rischio in base

al limite scelto. Analisi che tiene conto della gravità,

durata e frequenza delle anomalie.

Gli eventi discriminatori vengono controllati

regolarmente sia per il cliente che delle parti

correlate. Output del sistema inviato al Relationship

Manager e agli analisti del monitoraggio del credito

tramite uno strumento web dedicato.

Viene definita la classificazione finale mensile e

vengono individuati i clienti in peggioramento al fine

di contenere il rischio di credito.

R 

Obiettivo massimizzare il recupero del credito contenendo i tempi e i costi di recupero, effettuando un controllo

dell’operato nelle fasi precedenti.

E Vengono utilizzati degli strumenti di supporto del processo di recupero che danno priorità alle attività e

C attribuiscono automaticamente la posizione all'asset manager in base al segmento e alla localizzazione. Un sistema

informativo basato su un flusso di informazioni in tempo reale può contribuire a ridurre i costi operativi.

O 

DEFINIZIONE E DIFFERENZIAZIONE DELLE STRATEGIE Specializzazione dei processi e dei servizi di customer care,

V sulla base della valutazione del valore di realizzo del credito/credito commerciale. § Minimizzare le perdite su

finanziamenti e crediti ottenendo, ove possibile, conciliazioni stragiudiziali basate su rigorosi metodi quantitativi di

E valutazione del valore del finanziamento/credito.

Può aiutare al raggiungimento degli obiettivi l’utilizzo di professionisti nei vari campi con appunto competenze

R specialistiche andando a concentrarsi sulla tempestività e sulla velocità del recupero al fine di ridurre i costi

Y finanziari.

LE POSSIBILI STRATEGIE DI GESTIONE DEGLI NPE

Inserisci esempio

IL RUOLO DEI SERVICER NEL MERCATO DEGLI NPE

Dopo alcuni anni in cui i bilanci bancari sono stati «puliti» dagli NPE, le previsioni di nuove generazione di crediti

ammalorati ricomincia a farsi persistente, Le nuove regole dettate dai regolatori, in particolare la nuova definizione

di default e il candar provisioning che incide sull’aumento degli accantonamenti, renderanno sempre più costoso per

le istituzioni finanziarie la gestione dei NPE.

Il mercato del servicing ha sempre più bisogno di specializzazione, e di partner che offrano frame work innovativi, in

particolare per quanto riguarda:

1. Processo di gestione del collateral real estate

2. Gestione industrializzata ed efficiente del processo legale per ridurre significativamente i tempi di collection

e l’ammontare dei recuperi

3. Gestione della clientela small/mid ticket con caratteristiche da piccola impresa

C’è bisogno di una piattaforma informatica Legal&PropTech snella e flessibile, con le logiche di «decision making»

integrate che permetta adaptive solution per la gestione portafogli NPE. Il Co-investimento (investor-servicer)

permette di avere da parte del servicer skin in the game e allineamento di interessi.

Nel tempo non si sono estinti gli NPE ma hanno cambiato proprietario dalle banche a investitori istituzionali, ma

sono cambiate anche le modalità e le società di gestione.

SOCIETA’ DI FACTORING E CREDITO AL CONSUMO

FACTORING Le imprese manifatturiere collocano i propri prodotti nelle lontane colonie attraverso i factors che

anticipano il corrispettivo della fornitura anche prima ancora di venderla, accollandosi il rischio di inadempimento

degli acquirenti. Svolgono una selezione della clientela tramite indagini di mercato. Si parla di cessione in massa di

crediti futuri e presenti con anticipazioni. (diffuso nel 15esimo secolo nei paesi anglosassoni)

In Italia fine anni 60, la quale introduzione consegui un necessario adeguamento dell’ordinamento giuridico, venne

modellato dal mercato in modo da soddisfare sia l’esigenza di finanziamento alle imprese, sia la garanzia di solvibilità

del creditore ceduto.

La tecnica contrattuale utilizzata è quella della cessione dei crediti di cui agli artt. 1260 e ss del codice civ ile

Si tratta principalmente di cessioni pro solvendo, eccezionalmente pro soluto, non sono presenti componenti di

servizi, si tratta di operazioni di finanziamento delle imprese con anticipi.

La disciplina civilistica risulta inadeguata a cogliere tutte le opportunità offerte dall’operazione.

La normativa ostacola, appesantisce e rallenta lo svolgersi dell’operazione di factoring.

Società di factoring intermediario finanziario iscritto all’albo ex. Art. 106 del TUB (intermediari creditizi non

bancari) IL CUI OGGETTO SOCIALE CONSISTE NELL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DI ACQUISTO DEI CREDITI

COMMERCIALI DA IMPRESE

Il factoring è uno strumento flessibile di gestione del capitale circolante, che offre servizi di diversa natura e che

consente lo smobilizzo, la gestione e la garanzia del buon fine dei crediti commerciali.

Attraverso la cessione, il cliente trasferisce i crediti rivenienti dalla propria attività d’impresa al factor, il quale: • ne

gestisce l’incasso e la contabilizzazione • può fornire protezione in caso di inadempimento da parte del debitore

ceduto (l’acquirente) • ne può anticipare in tutto o in parte il controvalore.

Strumento giuridico alla base cessione del credito ai sensi della Legge 21 febbraio 1991, n. 52

Tale legge regola i seguenti aspetti:

- Efficacia della cessione dei crediti verso il debitore ceduto e verso i terzi

- Efficacia traslativa immediata dei crediti futuri

- Cessione dei crediti in massa

- Revocatoria fallimentare esigenze di

ottimizzazione della

Attività d'impresa Crediti commerciali gestione dei crediti

commerciali

CONTRATTO DI FACTORING Contratto di cessione, pro-soluto (con il rischio di credito a carico del cessionario) o

pro solvendo (con il rischio di credito a carico del cedente), di crediti commerciali ad una società specializzata, ai fini

di gestione, di incasso ed eventualmente di finanziamento del cedente.

Principali attività:

- Servizi informativi riferiti alle condizioni finanziarie della clientela commerciale

- Servizi di amministrazione, gestione e incasso dei crediti commerciali

- Servizi legali per il recupero dei crediti

- Servizi di garanzia del buon esito dell’incasso (pro-soluto)

- Anticipazione parziale del valore dei crediti ceduti

L’attività di factoring presuppone la capacità di gestire grandi volumi di informazioni connesse ai crediti trattati e al

numero consistente di rapporti intrattenuti con i soggetti cedenti e ceduti.

Il grado di efficienza con cui opera dipende dalla sua capacità di generale economie di scala nell’attività produttiva.

(*) Per quanto riguarda la cessione dei crediti futuri, è prevista l’indicazione, nei conti garanzie ed impegni,

dell’ammontare del contratto, se già stipulato, tra cliente e fornitore, oppure dell’ammontare contrattualmente

pattuito con il cedente dei crediti futuri stessi.

Margini/ impieghi medi su operazioni di factoring:

- Margine di interesse 1.70%

- Margine da servizi 0.96% 

- Margine d’intermediazione 2.66%

- MINT/MI 1.36%

CREDITO AL CONSUMO è una forma di finanziamento o viene utilizzato come una dilazione di pagamento.

I prestiti possono avere un uso indistinto od essere destinati a specifiche necessità.

Si tratta principalmente di prestiti personali, rimborsi rateali a valere su carte di credito, prestiti finalizzati a

determinati servizi o beni oppure delle aperture in conto corrente.

Una forma particolare è costituita dal prestito contro cessione del quinto (principalmente utilizzata da dipendenti a

tempo indeterminato e pensionati).

L’obbligo di restituire il capitale e di corrispondere gli interessi avviene assolto gradualmente nel tempo attraverso

pagamenti periodici (le rate), di regola con cadenza mensile.

CREDITO AI CONSUMATORI È un finanziamento che si può richiedere solo per bisogni personali, che riguardano la

vita privata e familiare.

Anche se chiesti da un consumatore per esigenze private non sono considerati “credito ai consumatori”:

- i finanziamenti inferiori ai 200 e quelli superiori ai 75.000 euro

- i finanziamenti che non prevedono il pagamento di interessi o altri costi

- i finanziamenti per acquistare un terreno o un immobile costruito o progettato

- i finanziamenti di durata superiore ai cinque anni garantiti da ipoteca su beni immobili

- gli sconfinamenti, cioè l’utilizzo, autorizzato in via occasionale, di somme superiori al proprio saldo di conto

corrente o al fido (> Il credito ai consumatori dalla A alla Z) ottenuto in conto corrente.

Quando un finanziamento è "credito ai consumatori", la legge prevede particolari tutele e diritti del consumatore

rispetto ad altri tipi di finanziamento.

Chi può concederlo?

Finanziatori: Banche e società finanziarie autorizzate, il finanziatore può servirsi di agenti e mediatori creditizi, che

sono intermediari del credito.

Chi può richiedere e ottenere il credito?

Qualsiasi persona può richiedere un finanziamento. Per ottenerlo però è necessario dimostrare di essere in grado di

restituire alle scadenze stabilite la somma ottenuta in prestito. Questa capacità si chiama “merito creditizio” e viene

valutata dal finanziatore prima di concedere il prestito.

Come si valuta il merito creditizio?

Prima di concludere il contratto o prima di acconsentire a un aumento importante della somma concessa, il

finanziatore deve raccogliere le informazioni sulla capacità di rimborso del consumatore. Per questo può consul

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
43 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Martina3654 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Muré Giuseppina.