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Funzione di produzione
La funzione di produzione indica come devono essere combinati i fattori produttivi per ottenere una determinata produzione. Essa fornisce informazioni sui fabbisogni unitari di ogni fattore, delle diverse specie, per unità di prodotto, insieme con i vincoli e le eventuali incompatibilità.
La combinazione produttiva, o mix produttivo, indica i volumi da ottenere dei diversi prodotti che rappresentano l'output del sistema produttivo.
La produzione viene considerata come una trasformazione economica di valore. Finora abbiamo analizzato la trasformazione tecnica, ma è importante considerare anche gli aspetti economici.
I fattori produttivi vengono acquistati dai fornitori a un prezzo di acquisto, generando così i costi di approvvigionamento complessivi. Questi costi rappresentano valori negativi, ovvero componenti negative.
Le produzioni vengono cedute ai clienti in base ai prezzi di vendita, generando così i ricavi di cessione. Questi ricavi hanno un valore positivo all'interno della nostra trasformazione economica, ovvero componenti positive.
L'obiettivo è quello di...
Lezione 6
COSTO DI PRODUZIONE
Il costo di produzione è la somma dei costi dei fattori produttivi che sono stati acquistati e impiegati nella produzione di un prodotto P, in quantità QP (per ottenere un certo volume di produzione) in un periodo di tempo T. Esso è la somma dei valori dei fattori produttivi che sono stati acquistati e consumati produttivamente (devono entrare nella trasformazione produttiva).
CP = somma del costo complessivo delle materie prime, dei servizi, del costo del lavoro consumato produttivamente e degli impianti utilizzati produttivamente.
CP = CM + CS + CL + CI
Il costo unitario medio (cP), cioè il costo per ciascuna delle unità di prodotto comprese nelle QP
costo.- CP: costo totale di produzione.- T: intervallo temporale.- PP: costo di produzione espresso in forma analitica. Il costo unitario medio di produzione (cP) è il rapporto tra il costo totale di produzione (CP) e il volume di produzione (QP) che ha generato quel costo. In altre parole, rappresenta il costo medio sostenuto per ottenere un'unità di prodotto nell'ambito di un certo volume di produzione e in un certo periodo di tempo. È importante sottolineare che il costo unitario medio non rappresenta il costo effettivamente sostenuto per ottenere una specifica unità di prodotto all'interno di quel volume di produzione. Piuttosto, è il costo medio sostenuto per ottenere un'unità di produzione nell'ambito di un certo volume di produzione e in un certo intervallo temporale. Il costo di produzione (PP) può essere espresso in forma analitica come: PP = cP * QP Dove: - cP è il costo unitario medio di produzione - QP è il volume di produzione che ha generato quel costocontesto di produzione, dove dobbiamo calcolare i costi complessivi per produrre un'unità di prodotto. Per fare ciò, consideriamo diversi fattori: - NI: numero degli impianti necessari per la produzione. - pl: prezzo degli impianti. - QM: quantità di materie prime necessarie. - pM: prezzo delle materie prime. - qs: fabbisogno unitario dei servizi (quantità). - QS: fabbisogno complessivo dei servizi. - pS: prezzo dei servizi. - QL: fabbisogno complessivo del lavoro. - pL: prezzo del lavoro. Per calcolare il costo delle materie prime, moltiplichiamo la quantità di produzione (QP) per il fabbisogno unitario per materia prima per unità di prodotto (qM) e per il prezzo (pM): QM = QP * qM * pM Per calcolare il costo dei servizi, moltiplichiamo il volume di produzione complessiva (QP) per il fabbisogno di servizi per unità di prodotto (qS) e per il prezzo (pS): QS = QP * qS * pS Per calcolare il costo del lavoro, moltiplichiamo il volume di produzione (QP) per il fabbisogno unitario di lavoro per unità di lavoro (qL) e per il prezzo (pL): QL = QP * qL * pL Infine, il costo complessivo sarà dato dalla somma dei costi delle materie prime, dei servizi e del lavoro: Costo complessivo = QM + QS + QL In questo modo, otteniamo il costo totale per produrre un'unità di prodotto nel nostro contesto di produzione.certo intervallo temporale, in termini della capacità produttiva disponibile in quel dato momento.
cI: costo degli impianti per unità di prodotto.
cM: costo delle materie prime per unità di prodotto.
cS: costo dei servizi per unità di prodotto.
cL: costo del lavoro per unità di prodotto.
Il costo unitario medio di produzione dipende dal volume della produzione e tende a ridursi all'aumentare di essa, in quanto sono presenti dei costi, ovvero i costi fissi che corrispondono ai costi dei fattori produttivi di capacità, i quali non variano al variare della quantità prodotta. Se il volume della produzione aumenta il costo fisso tende a ridursi essendo che viene spalmato su un numero di pezzi maggiore, quindi l'incidenza a livello di unità di prodotto decresce.
Costo complessivo del lavoro = volume di produzione * fabbisogno unitario * prezzo unitario di lavoro
QP - VOLUME DELLA PRODUZIONE
FABBISOGNO UNITARIO DI SERVIZI *
PREZZO UNITARIO DI SERVIZI = IL COSTO DI SERVIZI CHE SOSTENGO PER LA PRODUZIONE.
Il risultato operativo, di un investimento, è dato dalla differenza tra RP (ricavi di cessione della produzione) – CP (i costi delle produzioni che sono state cedute). Esso misura la performance del nostro investimento economico produttivo in un dato intervallo temporale. È un valore di tipo residuale, infatti è la ricchezza che rimane partendo dai ricavi di cessione dopo aver coperto costi di produzione.
La trasformazione di valore può essere rappresentata: i fattori produttivi vengono acquistati secondo i prezzi di approvvigionamento e si formano i costi di acquisto, in base all’impiego produttivo di questi fattori viene determinato il costo delle due diverse produzioni. Conoscendo i ricavi delle singole produzioni siamo in grado di determinare il risultato operativo di ciascuna.
SISTEMA PRODUTTIVO PLURIPRODOTTO
è molto importante capire come le diverse produzioni hanno dato un contributo alla creazione del RO. Nel caso di sistema produttivo che ottiene M prodotti disgiunti: i costi di approvvigionamento, il costo di produzione, i ricavi di cessione e il risultato operativo devono essere riferiti/ripartiti a ciascuna produzione. Nei simboli è sufficiente indicare il predice "m" in tutte le formule. I calcoli sono facilitati costruendo una tabella a doppia entrata denominata matrice di contabilità analitica nella quale sono scritti: i fattori come indici di riga; e i prodotti come indici di colonna. [Indichiamo con il simbolo m le nostre produzioni. Indichiamo con il simbolo Fn i fattori produttivi utilizzati. Una colonna per ciascuna produzione (borsa e scarpe) e una per i totali. Nelle righe ci sono i fattori produttivi (pellame, cuoio, manodopera, energie e trasporto, cucitrici e taglierini) ROC, RICARICO O MARK-UP: rapporto tra risultato operativo e costo 22,7% per lespecifico prodotto. (ad esempio, una macchina che viene utilizzata solo per la produzione di un particolare prodotto)Criterio: come variano i costi in base al volume di produzione?COSTI VARIABILI: variano in proporzione al volume di produzione. (ad esempio, il costo delle materie prime aumenta o diminuisce in base alla quantità di prodotto realizzato)COSTI FISSI: rimangono costanti indipendentemente dal volume di produzione. (ad esempio, il costo dell'affitto di un'azienda)Criterio: come vengono assegnati i costi ai prodotti?COSTI DIRETTI: possono essere direttamente attribuiti a un prodotto specifico. (ad esempio, il costo delle materie prime utilizzate per un prodotto)COSTI INDIRETTI: non possono essere direttamente attribuiti a un prodotto specifico e devono essere allocati in base a criteri di allocazione. (ad esempio, il costo dell'elettricità utilizzata per l'intera fabbrica)prodotto (quando un pezzo viene utilizzato per quel specifico prodotto). Tipo i bulloni vengono acquistati tutti insieme ma poi sono stati destinati a prodotti diversi. (le materie prime che vanno nel prodotto sono speciali).
Criterio: tale costo lo imputo direttamente? O faccio un riparto?
COSTI DIRETTI: un costo è diretto quando è possibile imputarlo in modo diretto alle produzioni ed è economicamente conveniente. Un costo speciale posso sempre attribuirlo direttamente, ma solo se è economicamente conveniente (il loro costo è un costo che ha un suo peso nella struttura di costo quindi è importante imputarlo in modo preciso). Se è un costo comune posso sempre attribuirlo direttamente, tuttavia devo trovare un criterio logico per ripartirlo tra le diverse produzioni in modo razionale.
COSTI INDIRETTI: un costo è indiretto quando non è possibile attribuirlo in modo diretto oppure è possibile attribuirlo direttamente ma non
è economicamente conveniente. I costi comuni danno luogo a costi indiretti; oppure, ci sono dei costi speciali che possono essere trascurabili, dunque non mi interesse attribuire quei costi con precisione. (costo delle cucitrici – in un anno la sua quota di ammortamento è 10000, ma non ho un modo per attribuirlo direttamente ai prodotti. Utilizzo un criterio che mi permette di attribuirlo. Dunque, un costo comune spesso può non essere attribuito (un macchinario necessario per produrre le scarpe è un costo speciale che possiamo attribuirlo direttamente).
Per la ripartizione del costo di fattori produttivi che vengono utilizzati in più produzioni, posso utilizzare dei criteri logici: ripartire il costo in base all’utilità che il fattore produttivo ha dato alle diverse produzioni. Scelgo un driver per misurare l’utilità (es. numero di studenti). Il criterio utilizzato dipende dalle caratteristiche del fattore produttivo e dal tipo di
utilità fornita. ES: un magazzino dove vengono depositate scarpe e valigie. In questo caso nel distribuire i costi d’affitto per la conservazione, non posso utilizzare lo stesso metodo. Devo utilizzare un criterio che tiene conto della disomogeneità del prodotto. Si può utilizzare un criterio che si basa sulle ore del lavoro del macchinario, oppure posso utilizzare altri modi. Per ogni fattore produttivo si utilizzano metodi diversi per dimostrare la sua utilità all’interno della produzione. I costi diretti sono stati attribuiti direttamente, quelli indiretti attraverso l’utilizzo di criteri logici. Conoscendo i ricavi di ogni singola produzione siamo in grado di determinare il RO per ogni produzione. Per determinare ed analizzare la creazione del RO, possiamo utilizzare lo strumento del conto economico. Si suddivide in due sezioni: dare (componenti negativi)