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1. EQUILIBRIO ISTITUZIONALE ED ECONOMICO:
Equilibrio istituzionale : si ha quando tutti i soggetti dell’istituto:
condividono i valori e gli obiettivi (cioè il motivo per cui l'istituto esiste);
o ricevono ricompense e benefici equi rispetto ai contributi forniti.
o
L’equilibrio istituzionale è di ed è caratterizzato da:
lungo periodo
- durabilità: le persone che partecipano alla vita degli istituti si
attendono che l’istituto perduri nel tempo
- autonomia: libertà di scegliere i propri fini e le proprie modalità di
governo
- inclusione parziale: ciascuna persona partecipa contemporaneamente
“aperti”
a più istituti (gli istituti sono ossia ciascuno può entrare o
uscire)
Equilibrio economico (azienda): Si ha equilibrio economico, ossia , quando
economicità
equilibrio componenti positivi negativi
esiste un tra e di reddito che
assicura rimunerazioni soddisfacenti del capitale di rischio e del lavoro.
(Si ha economicità quando l’istituto opera senza accumulare perdite).
Caratteristiche equilibrio economico (azienda):
- durabilità: l’azienda (ordine economico di istituto) deve svolgersi
secondo condizioni di vita e di funzionamento tali da consentire di
durare nel tempo in un ambiente mutevole
- autonomia: si verifica quando un’azienda non ricorre ad altri istituti
per la copertura delle perdite (sono soluzioni precarie).
Economicità come perseguimento di fini:
L'economicità è un cui gli istituti si ispirano per perseguire i fini economici
principio
(ossia per raggiungere le finalità per le quali è stato creato l’istituto).
Imprese: rimunerazioni monetarie per i prestatori di lavoro e per i conferenti di
capitale di rischio
Famiglie: appagamento dei bisogni delle persone che le compongono
Stato: appagamento dei bisogni di beni pubblici dei cittadini e remunerazione
dei prestatori di lavoro
Istituti no-profit: appagamento dei bisogni di varie categorie di associati e
fruitori
Economicità delle imprese:
Un'azienda svolge la propria attività secondo economicità se vengono rispettate
alcune condizioni necessarie:
Equilibrio reddituale
Equilibrio monetario
Equilibrio patrimoniale
Efficienza e flessibilità
Congruità delle remunerazioni
Al fine di comprendere le condizioni di equilibrio vanno ricordati alcuni concetti: 1
: oneri derivanti da : proventi derivanti dalla vendita di
Costi Ricavi
approvvigionamento o impiego di fattori beni e servizi a clienti o trasferimenti da
produttivi o trasferimenti verso altri altri istituti
istituti
: esborsi di mezzi di pagamento : incassi di mezzi di pagamento
Uscite Entrate
(monetari) (monetari)
si ottiene quando i ricavi derivanti dalla cessione di beni e
1. Equilibrio reddituale :
servizi coprono i costi sostenuti per l'acquisto di tutti i fattori di produzione compresi il
capitale di prestito e il capitale di rischio.
Risultato economico negativo:
perdita
Risultato economico nullo:
pareggio
Risultato economico positivo:
utile
: è la capacità di far fronte agli impegni di pagamento. Condizione
2. Equilibrio monetario
per l’equilibrio è quindi: Entrate Uscite
≥
: riguarda il rapporto tra capitale di debito e capitale di rischio.
3. Equilibrio patrimoniale
Si verifica quando l’attivo immobilizzato è coperto dal capitale permanente (capitale
proprio + debiti a medio/lunga scadenza), e quando l’attivo corrente copre i debiti a
breve. : è il rapporto ottimale fra gli input effettivi e gli output effettivi. In azienda,
4. Efficienza
si hanno comportamenti efficienti quando si riscontra la capacità di fare qualcosa con
il minor spreco e/o il maggior rendimento (es. efficienza produttiva).
: è la capacità di raggiungere i fini e consiste quindi nella corrispondenza fra
5. Efficacia
gli output effettivi e quelli desiderati.
: capacità dell'impresa di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti
6. Flessibilità : congruità dei prezzi-costi sostenuti e dei prezzi-ricavi
7. Congruità delle remunerazioni
conseguiti e, in particolare, congruità delle rimunerazioni del capitale di risparmio e
del lavoro. In particolare questi costi e queste remunerazioni devono essere eque: non
è possibile parlare di economicità se si è in presenza di condizioni particolari che
rendono ad esempio più bassi i costi delle condizioni di produzione oppure che
rendono molto elevati i ricavi - ad esempio a situazioni di monopolio con facoltà di
fissare i prezzi a proprio piacimento. Quando ciò avviene ci sono altri istituti o altre
aziende che ne subiscono le conseguenze
Economicità delle famiglie:
Nella azienda familiare l’economicità viene conseguita se la produzione di redditi da
lavoro e da gestione patrimoniale (al netto dei tributi da corrispondere allo Stato)
consente i consumi in misura “adeguata” alla posizione sociale e al progresso del
tenore di vita della famiglia. Questa produzione di redditi dovrebbe anche generare un
risparmio. L'equilibrio monetario assume molta importanza poiché la famiglia deve
essere in grado di fronteggiare le uscite monetarie.
Economicità dello stato e della PA: 2
Si ha economicità dello Stato e degli Istituti della P.A. se si e si rispettano
realizzano i fini
le seguenti :
condizioni
produzione e consumo di beni pubblici soddisfacenti per lo sviluppo sociale della
collettività;
remunerazioni adeguate per i collaboratori e i finanziatori;
l'imposizione di tributi ripartiti secondo criteri di equità e utilizzati per coprire
spese utili;
risultato finale positivo (disavanzo contenuto) per non compromettere la
stabilità del sistema economico nazionale
Economicità degli istituti no-profit:
Vale quanto visto per le imprese salvo il fatto che questi istituti non operano a
condizioni di mercato e non distribuiscono i risultati reddituali residuali. Spesso solo
una parte dei costi è coperta dai ricavi da cessione di beni a terzi e l'equilibrio
reddituale si regge su elargizioni volontarie, donazioni, lasciti, quote associative,
lavoro. Il vero problema dell'economicità degli istituti non profit risiede nella loro
durabilità.
2. IL BILANCIO:
Gestione aziendale:
La gestione è l’insieme delle operazioni che l’azienda compie per raggiungere i suoi
obbiettivi. Le operazioni che costituiscono la gestione si dividono in 4 gruppi:
, con le quali l’azienda si procura i mezzi monetari da
operazioni di finanziamento
o impiegare nello svolgimento della propria attività
, mediante le quali l’azienda impiega i mezzi monetari
operazioni di investimento
o raccolti nell’acquisizione di fattori produttivi
diretta o indiretta
operazioni di produzione
o , con le quali l’azienda vende sul mercato i beni e i
operazioni di disinvestimento
o servizi prodotti, stabilendo rapporti di scambio con i clienti
Sistema informativo contabile:
Il sistema informativo contabile si occupa delle informazioni di tipo numerico,
riguardanti fatti interni ed esterni alla gestione, che si trovano nei documenti originari
(es. fatture, ricevute, assegni, cambiali etc.). Dalla rilevazione ed elaborazione di
questi dati hanno origine:
(CO.GE): registra tutte le operazioni di gestione che
contabilità generale
avvengono tra l’impresa e i soggetti terzi (es. acquisti, vendite). Il suo scopo è
raccogliere tutte le informazioni necessarie alla redazione del bilancio
d’esercizio e quindi determinare il reddito d’esercizio e il patrimonio netto
esistente al termine del periodo di riferimento.
(CO.AN)
contabilità analitica (CO.FI)
contabilità finanziaria
3. COMPETENZA ECONOMICA: 3
Principio di competenza economica: è un principio contabile per cui, per calcolare il
risultato economico di un dato periodo, è necessario considerare solo i e i
costi ricavi
che si riferiscono e hanno effetto in quel periodo di tempo, a prescindere dalle
manifestazioni finanziarie già avvenute o che devono ancora avvenire.
→ costi e ricavi di → attività e passività
Conto economico Stato patrimoniale
competenza 4