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TIPI DI COSTI
COSTI SPECIALI — sostenuti per un singolo oggetto di costo, direttamente attribuiti al singolo oggetto di costo
COSTI COMUNI — se è sostenuto congiuntamente per più oggetti di costo. I costi comuni sono tutti indiretti (esempio energia usata per due prodotti diversi). Tra i costi speciali, invece, vi sono i costi DIRETTI (quelli che vanno a imputarsi a ogni singola unità di prodotto) e INDIRETTI.
COSTI DIRETTI: si attribuiscono (o imputano) direttamente all'oggetto di costo, in seguito ad una misurazione oggettiva della quantità di fattore produttivo consumato dall'oggetto di costo.
COSTI INDIRETTI: si attribuiscono indirettamente all'oggetto di costo attraverso un processo di calcolo che prevede una "base d'imputazione" (tale processo riguarda il punto "3" della struttura del sistema di CoAn), perché non è stata misurata in modo oggettivo la quantità.
speciale per ciascuno dei due prodotti considerati singolarmente.di fattore produttivo consumata dall'oggetto di costo.
((Esempio esercizio slide 37Esercizio su notability))
Ogni riquadro è un centro di costo (CdC), ovvero un oggetto di costo intermedio (rispetto a quello finale considerato) con suoi specifici costi diretti: personale dedicato, energia utilizzata, ..., ingredienti.
((Allocare=assegnare, ripartire))
((ESEMPIO EVOLUTO SU NOTABILITY))
La distinzione fra costi speciali/comuni è relativa, poiché varia a seconda dell'oggetto di costo considerato: aumentando l'ampiezza dell'oggetto, aumenta la quantità di costi speciali e diminuisce quella di costi comuni.
Di conseguenza un costo, che è speciale per un oggetto di costo, può diventare comune per un altro più ristretto oggetto di costo.
Ad esempio: l'ammortamento di un macchinario, utilizzato da un reparto produttivo che lavora contemporaneamente due prodotti diversi è un costo speciale per il reparto, ma diventa costo speciale per ciascuno dei due prodotti considerati singolarmente.
configurazione di COSTO DIRETTO SEMPLICE: i costi indiretti dell'oggetto considerato vengono esclusi (tipica per decisioni di breve periodo o per controlli di efficienza)
Esiste una configurazione di COSTO DIRETTO EVOLUTO che include i costi indiretti speciali dell'oggetto di costo (usata per decidere se mantenere o meno un'attività (keep or drop))
CONT.ANALITICA → nasce come sviluppo delle rilevazioni extracontabili. Inoltre, questa può essere integrata nella cont. Generale
DECISIONI E RILEVAZIONI
La classificazione dei costi in speciali e comuni è funzionale a determinare staticamente i costi di uno o più specifici oggetti di costo.
Un'altra classificazione di costi che, invece, è funzionale a studiare una dinamica dei costi è quella che distingue i costi variabili dai costi fissi.
Tale classificazione è utile per analizzare il comportamento dei costi in relazione ai volumi di produzione.
i costi strettamente
proporzionali ai volumi sono detti COSTI VARIABILI, in quanto variano al variare dei volumi
le condizioni di produzione a impiego ripetuto e non strettamente proporzionali ai volumi sono detti COSTI FISSI
→i RICAVI, invece, sono VARIABILI per definizione R(ricavi)= P(prezzo) x Q(quantità, volume)
punto di pareggio→ bisogna stare al disopra di esso sennò azienda in perdita
Per arrivare a un PUNTO DI PAREGGIO i ricavi devono essere uguali ai costi (totali)
→ R= CT : ricavi posso esprimerli come la somma di costi fissi e costi variabili (totali)
→ R= CF+CV
→ Ru x q = CF+ (CVu x q)
q= CF / (Ru – CVu) (MDCu= Ru-CVu)
dove:
R= RICAVI (Ru= ricavi unitari) CF= COSTI FISSI CV= COSTI VARIABILI (CVu= costi variabili unitari) q= quantità (volume)
ESEMPIO SLIDE 70 (es su notability)
L’equilibrio economico di un’azienda (evidenziato dalla CoGe) consiste nel conseguire un livello di fatturato (ricavi) tale che in un periodo di riferimento arrivi
A pareggiare o superare i costi totali sostenuti. Le leve disponibili per centrare questo obiettivi sono:
- aumentare la quantità venduta (oltre il volume di pareggio q*) – entro i limiti della capacità produttiva
- aumentare il prezzo (oltre il prezzo di pareggio Ru*)
- ridurre i costi (al di sotto della soglia CVu*) nel medio periodo.
Se ho una azienda MULTIPRODOTTO non ragioniamo più in termini di prodotti ma in termini di fatturato. In questi casi "il volume" di pareggio non è significativo e si può ricorrere ad un'altra formula (ricavata dalla precedente):
Quindi: F (fatturato) = CF/ [(R-CVT)/R]
ESEMPIO SLIDE 77 (su notabilità)
- quando queste analisi sono estemporanee o infrequenti, le aziende si affidano alle RILEVAZIONI EXTRA-CONTABILI
- quando le analisi sono periodiche e critiche pre decisioni CoAn
- è importante classificare i costi in variabili e fissi rispetto all'oggetto di costo rilevante
Dipendono anche dall'orizzonte temporale considerato (tipo di decisione).
La CoAn consente di rappresentare in modo più articolato l'economicità aziendale, evidenziando il contributo di ogni linea di prodotto/servizio (o altro oggetto economico di interesse).
Il prezzo che si paga con un simile approccio è quello di violare il principio di "unitarietà" aziendale. Tuttavia, le esigenze conoscitive legate ad importanti decisioni tattiche o operative spesso rendono tale violazione necessaria.
DIVERSE CONFIGURAZIONI DEI COSTI:
- COSTO PIENO AZIENDALE: considera tutti i costi per ciascun prodotto (indipendentemente se si tratti di comuni, fissi o variabili), alloca tutti i costi dell'azienda sul prodotto per arrivare a calcolare il reddito netto relativo al prodotto, quasi come se il prodotto fosse una azienda autonoma. Otteniamo quindi un reddito netto relativo per ogni prodotto.
- COSTO DIRETTO SEMPLICE: andremo a calcolare
- Valutare a posteriori i risultati conseguiti
- PIANIFICAZIONE STRATEGICA È il processo tramite cui vengono definiti obiettivi ed assetti delle combinazioni economiche aziendali:
- L'ambito competitivo definisce dove l'azienda intende operare: questo è stabilito dagli organi di governo economico nella missione.
- L'analisi interna ed esterna mirano a cogliere le opportunità creando coerenza tra obiettivi, contesto, risorse e condizioni organizzative. Individua quindi quali sono gli orizzonti di successo, la missione individuale e quindi anche la visione riguardo a questa.
- BUDGET COMMERCIALE - tiene conto dei ricavi di vendita (costo del venduto, rimanenze, manodopera, ammortamenti, materiali di consumo ecc..)
Una missione e crea per se stessa una visione, una prospettiva per raggiungere la missione che si è posta - strategia, sulla quale si fondano i sistemi di autoregolazione.
PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
PROGRAMMAZIONE:
Sulla base degli indirizzi strategici (o piani d'azione), i sistemi di programmazione e controllo individuano alternative d'azione concrete da attuare nel breve periodo. Per questo scopo essi definiscono anche risorse, compiti e risultati economici attesi a livello di singole unità organizzative (e relativi responsabili) con uno strumento specifico: il programma di esercizio o budget, che servono a dare una linea guida. Budget come rotta di una nave, se non si traccia una rotta difficilmente si arriva all'altro porto, bisogna tenere il punto di arrivo fisso. (cit. ste)
Diversi tipi di budget:
DI PRODUZIONE conto della condizone di efficienza→spese
BUDGET DELLE ALTRE AREE generali come quelle di amminstrazione, commerciali…
CONTROLLO:Il controllo è il processo che assicura il raggiungimento dei risultati aziendali sulla base del continuoriscontro (reporting) tra obiettivi e risultati organizzativi: in altri termini serve a collegare i risultati aziendalia quelli più particolari dei diversi operatori aziendali.La CoAn è particolarmente utile a definire obiettivi, stimare risorse e attuare il controllo.
CICLO DI PIANIFICAZIONE:I sistemi di P&C:• sono naturalmente orientati all’efficienza• si prestano a guidare i sistemi di ricompensa (controllo organizzativo).Quando il sistema di P&C è il principale strumento di indirizzo del comportamento del personale (es. perdecisioni relative a retribuzione del personale e carriera), si può generare eccessiva