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Se la struttura dei costi è più rigida maggior peso dei costi fissi e minor peso dei costi

o → → →

variabili più rischiosa in caso di variazioni del volume delle attività amplifica le

conseguenze sui risultati aziendali sia in caso di variazioni positive che negative

Ascisse Q produzione e vendita

Ordinate Ricavi totali, costi totali (somma retta dei costi variabili e costi fissi) e profitti totali

Esempi

→ →

Caso 1 costi di base maggior peso dei costi fissi

- Più rischioso più difficile raggiungere il punto di pareggio, difficile raggiungere il punto dove questa

struttura permette di ottenere costi inferiori

→ →

Caso 2 struttura di costo alternativa minor peso dei costi fissi, costo variabile unitario maggiore, stesso

risultato complessivo

- È più facile raggiungere il punto di pareggio

- Margine di sicurezza maggiore può ridurre le quantità fino al 45% senza entrare nell’area delle perdite

Ipotesi di aumento del 20% delle quantità

→ → →

- Caso 2 permette di ottenere un aumento dei risultati minore meno rischiosa adatta in caso in cui

il volume di vendita è più variabile, propensione al rischio dell’imprenditore è minore

→ →

Punto di indifferenza differenza tra i costi fissi / differenza tra i costi variabili stabilisce il numero di

pezzi da produrre per rendere equivalenti le due strutture di costo

→ →

- Caso 1 è conveniente superato il punto di indifferenza

→ →

- Caso 2 è conveniente prima del punto di indifferenza

Le opportunità di riduzione dei costi unitari

- Ruolo notevole nel confronto concorrenziale e nell’orientamento delle decisioni del management

- Sono alla base della ricerca delle quote di mercato

- Ispirano progetti di investimento →

All’aumento delle dimensioni aziendali è collegata a tre fenomeni principali:

➢ Economie di scala

Beneficio del costo medio unitario all’aumentare della scala dimensionale

o Identificate dalla riduzione dei costi medi unitari in condizioni di pieno impiego della capacità

o →

produttiva per effetto dell’adozione di una capacità produttiva maggiore

Si riferisce a ogni attività aziendale

o Appare come una collezione di punti di ordinata in discesa

o ▪ La capacità produttiva è una variabile discreta e non continua

▪ →

Per ogni soluzione di capacità produttiva (ogni punto) economie di scala si registrano

fissando un solo punto sull’asse y rappresenta il livello dei costi medi unitari ottenuto in

condizioni di pieno impiego della capacità produttiva

Esempio:

o → →

Boeing 747 posti 660, costo di pilotaggio 6.000 costo medio unitario 9,1

→ → →

Airbus 380 posti 868, costo di pilotaggio 6.800 costo medio unitario 7,8 più

conveniente

→ →

all’aumento della capacità produttiva i costi totali aumentano, costi medi unitati si

riducono (in pieno impego dalla cap. prod.)

➢ Grado di utilizzo della capacità produttiva

Le economie che derivano dal si riferiscono alla capacità produttiva della singola attività

o Sono identificate dalla riduzione dei costi medi unitari di produzione all’aumentare dell’impiego

o della capacità produttiva (ridursi dei costi fissi)

Appare come una collezione di curve in discesa terminano nel punto di pieno impiego

o Esempio 1:

o → →

Boeing 747 posti 660, costo di pilotaggio 6.000, utilizzo del 90% della cap. prod costo

medio unitario 10,1 (nel caso di utilizzo del 100% 9,1)

→ →

Airbus 380 posti 868, costo di pilotaggio 6.800, utilizzo del 90% della cap. prod costo

→ →

medio unitario 8,7 (nel caso di utilizzo del 100% 7,8) più conveniente

Esempio 2:

o → →

Boeing 747 posti 660, costo di pilotaggio 6.000, 600 passeggeri (91% della cap. prod)

→ →

costo medio unitario 10,0 più conveniente cap. prod. minore utilizzata in misura

maggiore costi inferiori

→ →

Airbus 380 posti 868, costo di pilotaggio 6.800, 600 passeggeri (96% della cap. prod)

costo medio unitario 11,3

➢ Effetto di apprendimento → →

Economie di apprendimento si traducono nella riduzione dei costi unitari dell’ultima unità

o →

prodotta per effetto dell’accumulo dell’apprendimento

Le economie viste in precedenza danno il loro contributo

o Rappresentazioni (curva decrescente)

o ▪ →

Costo medio unitario dell’ultima unità prodotta esprime l’effetto dell’apprendimento sui

costi medi annuali

▪ Presentare la riduzione del costo medio unitario dell’anno prendendo in considerazione quello

dell’anno precedente

Esempio

o →

Piloti diventano più esperti nello svolgimento delle attività ridurre il tempo impiegato

nelle procedure di preparazione al volo si riduce il n di ore di lavoro e il n di piloti

Logica e metodo delle scelte relative alla struttura dei costi

▪ →

La definizione dell’attività aziendale di riferimento per la determinazione dei costi derivanti dalla

dimensione →

Azienda in grado di ridurre i costi sfruttando i vantaggi associati alle dimensioni

o Per ogni attività esiste un livello minimo di quantità di produzione che permette di ridurre al

o →

minimo i costi di produzione dimensione minima efficiente o dimensione ottima minima

▪ A questo livello i costi medi unitari raggiungono il livello minimo

▪ → →

Superato costi rimangono costanti benefici della dimensione compensati con i costi

della maggiore complessità

▪ →

La dimensione minima efficiente delle singole lavorazioni in un’azienda è disomogenea

• → →

In questo caso per il raggiungimento dell’efficienza a livello aziendale azienda

deve raggiungere la dimensione minima efficiente della lavorazione a cui corrisponde la

dim. in. eff. maggiore

• →

Se vendite sono minori di questa quantità aziende possono effettuare lavorazioni per

terzi, diversificare in altri business (sfruttare la stessa cap. prod.)

▪ La definizione della dimensione di riferimento ai fini del calcolo delle economie associate alla

dimensione

▪ Ruolo della dimensione minima efficiente

Le scelte relative alla dimensione sono legate alle variazioni di

o →

Le aziende che vedono la dimensione minima efficiente aumentare alternative

o ▪ → 

Investire per rimanere efficienti debito e rischio aziendale complessivo

▪ → →

Non investire accettare un posizionamento marginale inefficienza e maggiore

vulnerabilità

Esempio Diffusione della grande distribuzione che premia le aziende grandi e emarginano le

o aziende piccole o a causa dell’evoluzione tecnologica (bisogna investire per produrre)

▪ Variabili che compongono il quadro decisionale relativo alle variazioni del grado di utilizzo

della capacità produttiva →

In caso di margini soddisfacenti decisione di aumento dell’utilizzo della cap. prod.

o → →

In caso di margini modesti decisione di ridurre l’utilizzo della cap. prod. per aumentare

o →

i risultati devono aumentare i prezzi di vendita ridurre la q venduta

▪ Variabili che compongono il quadro decisionale relativo ai cambiamenti della capacità

→ →

produttiva è più complesso comporta

Ritardi temporali

o Investimenti

o →

Rischi in fase di realizzazione l’aumento di cap. prod. non faccia aumentare le vendite

o ▪ →

Il grado di utilizzo della capacità e le decisioni che la aumentano o riducono

relazione di coerenza

▪ →

Esempio 1: piano prevede aumento della capacità produttiva e aumento della

saturazione degli impianti attuali

▪ → →

Esempio 2: piano prevede ridurre le vendite per aumentare il prezzo dopo aver

ridotto il grado di utilizzo si dovrebbe ridurre anche la capacità

▪ →

Le decisioni di aumento della capacità produttiva comportano variazioni in

merito alle attività realizzate all’interno dell’azienda

• →

Quando un’azienda aumenta il numero di attività svolte all’interno il

processo produttivo si arricchisce arricchimento dovuto a investimenti

e sviluppi tecnologici (costi fissi aggiuntivi) aumenta il grado di

integrazione verticale

• →

Quadro decisionale bisogna valutare i benefici derivanti dalla gestione

simultanea, costi, investimenti

 Decisioni in merito agli obiettivi di conservazione o di cambiamento del posizionamento

strategico

Le decisioni in merito agli obiettivi di conservazione o cambiamento del posizionamento

o →

strategico presuppongono la comprensione del settore

▪ Nella situazione attuale

▪ → →

Nella sua evoluzione inerziale è un quadro destinato a cambiare scenari difficili da

prevedere

• → →

Strategia di business compatibile con tutti gli scenari di settore possibili

linee di cambiamento prioritarie pronte a reagire di fronte a contesti diversi

piani di emergenza

▪ Nel suo possibile rinnovamento che potrebbero alternarne la struttura per effetto delle

iniziative dei concorrenti comportamento poco dinamico o più aggressivo

Politica conservativa meno rischiosa

o →

Politica aggressiva attaccare i concorrenti per conquistare le loro quote di mercato

o Queste decisioni incidono in modo notevole sul rischio di business

o

Capitolo 7 – Lucidi 15 – I principali risultati aziendali

Chi ha responsabilità aziendali è chiamato a rispondere dei suoi risultati

→ →

Attenzione per i risultati è un elemento fisiologico è capace di aumentare la concentrazione e

l’impegno di chi dirige →

I parametri di valutazione per la costruzione dei report periodici non permettono di mettere a fuoco in

modo completo la qualità dei risultati raggiunti

→ →

Obiettivi dell’azienda 5 aree soddisfazione dei clienti, soddisfazione dei dipendenti, soddisfazione dei

fornitori, formazione del consenso sociale, soddisfazione degli azionisti (produzione di ricchezza in una

prospettiva di lungo periodo)

La prospettiva di lungo periodo comporta la considerazione e il soddisfacimento di tutte le aspettative dei

→ →

soggetti c'è comunque un ordine di priorità che riflette il differente grado d

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
57 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elena_122 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lassini Ugo.