Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 1 Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Economia aziendale, Prof. Deluca Eleonora, libro consigliato Economia aziendale - Istituzioni, Alessandro Montrone Pag. 46
1 su 50
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CONFRONTO TRA CAPITALE PROPRIO E DI TERZI

Caratteristiche:

Capitale proprio Capitale di terzi
Durata del vincolo Tempo indeterminato: fino alla cessazione aziendale Tempo determinato: fino alla scadenza
Rischio remunerazione Esiste il rischio se l'azienda non consegna un risultato positivo Non esiste il rischio. Il creditore ha diritto agli interessi
Rischio d'impresa Esiste il rischio Non esiste il rischio

13.1.3. Gli investimenti

Gli investimenti sono il complesso di beni acquistati per costituire la struttura dell'impresa e per la sua attivazione. Possono essere divisi in base a due criteri:

  1. Criterio dell'idoneità tecnico-economica
  2. Criterio della liquidità (finanziario)

13.1.4. Il criterio dell'attitudine produttiva

Il primo criterio suddivide gli investimenti in base al ruolo che sono chiamati a svolgere individuando immobilizzazioni e disponibilità.

Le immobilizzazioni sono tutti gli investimenti che servono

L'impresa per diverso tempo cedendo laimmobilizzazioni materialiloro u�lità gradualmente nel tempo. Si suddividono in cioè tu� i beniimmobilizzazioni immaterialistrumen� (macchinari, immobili ecc.), come breve� e marchi, edimmobilizzazioni finanziarieinfine in che sono formate da pres�� concessi ad altre aziende epartecipazioni.disponibilitàSono invece gli inves�men� che non serve res�no durevolmente in azienda, come laliquidità del capitale, inves�men� in beni a fecondità semplice e credi� a breve riscossione.Rientrano nelle immobilizzazioni anche un certo numero di prodo� fini� e una parte di denaroimmobilizzazioni funzionali.contate necessari per alimentare i processi produ�vi, chiamate

IMMOBILIZZAZIONI E DISPONIBILITA’

Immobilizzazioni Disponibilità

Legame con l’impresa Legate durevolmente all’impresa Non legate durevolmenteall’impresa.

Partecipazione al Partecipano a più

processi produttivi Partecipano ad un solo processo produttivo (beni a fecondità ripetuta) produttivo (beni a fecondità semplice) 13.1.5. Il criterio della liquidità delle immobilizzazioni Secondo il criterio della liquidità sono considerati immobilizzazioni quegli investimenti non agevolmente disponibili in forma liquida, al contrario di quelli che sono agevolmente liquidabili o già in forma liquida. Gli attivi circolanti hanno un carattere immobilizzato. Gli investimenti si distinguono in questo caso in: - liquidità immediate, ovvero già in forma liquida come il denaro in cassa, depositi bancari e postali. - liquidità differite, ovvero crediti verso clienti o verso debitori cambiari. - disponibilità economiche ossia le disponibilità realizzabili in tempi brevi in seguito ad operazioni di vendita. Da un punto di vista finanziario, la liquidità rappresenta la capacità di un'azienda di far fronte ai propri impegni finanziari nel breve termine.qualitàvo dunque l'iniziale uguaglianza tra investimento e finanziamento può essere riscrita come: Totale investimento = capitale di credito + capitale proprio 13.2. Analisi quantitativo-monetaria L'analisi quantitativo-monetaria permette di giungere ad indicazioni di sintesi. L'unità di misura che ci permette di raggiungere questo scopo è la moneta. La moneta permette di pervenire alla misurazione quantitativo-monetaria del patrimonio aziendale. A vita passività. In questo modo non parleremo più di investimento e finanziamento ma di e Nelle posivo, attivo, il cui segno è troveremo tutte le immobilizzazioni e gli elementi dell'avonegativo, circolante, mentre nelle passività, il cui segno è troveremo tutti i debiti (presenti o in corso di formazione) e il TFR del personale. L'attribuzione di un valore ai singoli elementi del capitale ha un duplice vantaggio: dà la

Possibilità di conoscere il valore dell'intero capitale (dato dalla somma dei singoli elementi), e facendo la differenza tra le attività e le passività permette di determinare la ricchezza spetante all'imprenditore. La consistenza quantitativa del capitale netto e la sua scomposizione è riassunta nello Stato Patrimoniale.

Corso di Laurea in Informatica - Università della Calabria

Lo stato patrimoniale è un documento di sintesi in cui si rappresenta il patrimonio cioè l'insieme delle condizioni patrimoniali che consentono all'azienda di eseguire l'attività e possono essere passive. Nello stato patrimoniale troviamo due aree contrapposte:

  • Attività: crediti verso soci, le immobilizzazioni cioè i beni destinati ad essere utilizzati durabilmente (beni a fecondità ripetuta), l'attivo circolante
  • Passività: il capitale che i soci non hanno ancora versato, i debiti verso fornitori, i debiti verso banche, i debiti verso soci
che contiene tutti gli investimenti destinati al realizzo. Passività: patrimonio netto, i fondi per rischi e oneri, trattamento di fine troviamo il rapporto i debiti. Economicità passività [(A) + (-P)] La somma tra e determina quindi il fondo netto di valori che prende il capitale netto deficit nome di se le attività sono maggiori delle passività, al contrario è definito patrimoniale se le passività superano le attività. [A = CN] Nella fase iniziale si ha che le attività sono sempre uguali al capitale netto. Successivamente l'imprenditore acquisisce capitali da terzi e quindi si ha un sorgere di un debito, per cui le attività [A = P + CN]. saranno uguali alla somma del capitale netto e le passività. Con l'inizio della produzione (π), [A = P + CN + π]. l'azienda inizia a generare profitto quindi l'uguaglianza diventa Se invece l'azienda, anziché creare ricchezza la

distrugge andando a coprire per intero il capitale neto, le[A = P]. deficita�vità saranno uguali alle passività Se la distruzione di ricchezza con�nua si creerà unpatrimoniale + DP = P].[A Il valore più basso che l’uguaglianza può raggiungere si ha quando il deficit[DP = P]patrimoniale è uguale alle passività13.3. Le configurazioni del capitale capitale di cos�tuzione,La prima figura di capitale che interessa l’imprenditore è il cioè il capitalecapitale diproprio iniziale dell’azienda. Durante la normale vita aziendale si determina ilfunzionamento cioè il capitale contenuto nel bilancio di esercizio di un’impresa. Se l’imprenditorecapitale economico,decide di cedere la propria azienda parleremo di mentre se deciderà dicapitale di liquidazione.liquidarla parleremo di13.4. Relazioni tra reddito e capitale reddito,I processi di ges�one conclusi portano alla

determinazione del mentre i processi in fase dicapitale.svolgimento e quindi le risorse non ancora u�lizzate sono componen� delCapitale e reddito sono stretamente collega�: data una massa di valori quelli che non rientrano nelcalcolo rientreranno nel calcolo del capitale e viceversa.I valori che formano il capitale sono:A�vità valori finanziari a�vi, che corrispondono ad afflussi di moneta nell’azienda (valori• numerari cer�, assimila� e presun�, credi� di finanziamento).Mateo Mammoli�Corso di Laurea in Informa�ca - Università della Calabriavalori an�cipa� di costo, che fanno riferimento a fatori produ�vi acquista� ma non• ancora u�lizza�. Rappresentano cos� lega� ai fatori produ�vi ad u�lità pluriennalee rimanenze di magazzino (cos� an�cipa� pluriennali e cos� sospesi).Passività:valori finanziari passivi, che corrispondono a deflussi di moneta nell’azienda (valori numerari•

  1. assimilati e presunti, debiti di finanziamento).
    valori anticipati di ricavo, fanno riferimento a quote di ricavi conseguiti, rilevati anticipatamente, che non hanno dato la loro utilità nell'esercizio e pertanto vengono rinviati al futuro (ricavi anticipati pluriennali e ricavi sospesi).
  2. capitale netto, rappresenta il capitale proprio dell'azienda.
  3. I valori numerari certi corrispondono agli elementi qualitativi del capitale che presentano il carattere della certezza in quanto la loro valutazione avviene mediante il conteggio delle quantità monetarie.
  4. I valori numerari assimilati (es. denaro in cassa) sono sostituti temporanei della moneta negli scambi svolgendo una funzione simile a quella del denaro contante (es. crediti verso clienti o debiti verso fornitori).
  5. I valori numerari presunti sono valori numerari assimilati gravati da una maggiore incertezza (es. crediti verso clienti o debiti verso fornitori).
  6. I crediti di finanziamento,
fornitori in valuta estera). I debiti di finanziamento sono finanziamenti concessi a terzi (es. mutui attivi). I debiti di finanziamento sono relativi a finanziamenti concessi da terzi (es. mutui passivi). Conto Economico. In questo contesto si introduce il prospetto del Mateo Mammoli. Corso di Laurea in Informatica - Università della Calabria. Nel conto economico riepiloghiamo i ricavi conseguiti e i costi sostenuti in un determinato periodo. Esso è composto da 4 macro classi: - Valori della produzione, dove sono indicati i ricavi delle vendite dei prodotti e delle merci e le rimanenze finali. - Altri componenti positivi di reddito come tasse e interessi attivi, plusvalenze. - Altri componenti negativi di reddito come costi delle merci vendute, costi del personale, costi degli interessi passivi, imposte. - Risultato d'esercizio, che rappresenta la differenza tra i ricavi e i costi. La rimanenza è tutto ciò che non è stato utilizzato nel processo di produzione o beni che non sono stati venduti alla fine dell'esercizio. Secondo il principio di competenza economica le rimanenze iniziali sono un componente negativo di reddito. Mentre le rimanenze finali rappresentano la variazione delle rimanenze nel periodo considerato.

rimanenze, componente positivo di reddito. In conto economico impatta ossia la differenza fra le rimanenze e le rimanenze iniziali di quell'esercizio stesso. Così della produzione, dove indichiamo tutti i componenti negativi di reddito come i costi sostenuti per l'acquisizione delle materie prime o acquisto di macchinari. Nel rispetto del principio di competenza economica non è possibile attribuire il costo di un impianto unicamente all'esercizio in cui l'ho acquistato, bensì devo ripartire il costo complessivo negli esercizi a cui quell'impianto prenderà parte nel processo produttivo. Si stabilisce quindi una vita utile di quell'impianto. Bisogna tenere in considerazione l'eventuale ricavo che si ipotizza di avere da quell'impianto.

Dettagli
A.A. 2023-2024
50 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matteomammoliti27 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Deluca Eleonora.