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IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Il sistema informativo è un insieme di elementi che raccolgono, elaborano ed
archiviano dati, con lo scopo di produrre e distribuire le informazioni alle persone che
ne hanno bisogno per svolgere le proprie funzioni decisionali e di controllo.
Il management ha bisogno di un flusso di informazioni che sia efficiente e tempestivo
che permetta:
Di seguire l’andamento dell’ambiente esterno
Di seguire l’andamento della domanda di beni nel mercato
Di identificare i probemi e di ricercare le soluzioni più adeguate a risolverli
Di identificare le risorse a disposizione
Il sistema informativo si compone di due sottoinsiemi: sistema contabile e sistema
extracontabile o CRM
Il CRM ( customer relationship management) è il processo attraverso il quale l’azienda
gestisce il rapporto con i clienti. È fondamentale perché le aziende hanno bisogno di
sapere ciò che vuole il cliente. (lo strumento che mi aiuta a utilizzare il CRM è la
statistica).
Il sistema contabile si divide in: contabilità generale e contabilità analitica.
La contabilità generale ha lo scopo di rilevare, elaborare e comunicare dati
quantitativi riguardanti l’azienda stessa.
La contabilità generale è obbligatoria per legge (regolata dal Codice civile), va
tenuta secondo criteri standard ed è necessario applicare il metodo della partita
doppia.
È inoltre consuntiva, poiché fa un’analisi ex post, ossia ha ad oggetto i fatti della
gestione passata.(fatti di gestione: le operazioni di gestione che determinano uno
scambio finanziario con l’esterno)
È cronologica poiché rileva le singole operazioni aziendali in modo progressivo,
secondo un ordine temporale.
È anche formale (scritta nel libro giornale) e sistematica (in maniera costante).
Contabilità generale funzione di controllo
Il documento che sintetizza la contabilità generale è il bilancio. Esso viene
disciplinato dall’art 2423 del Codice civile (dove si trovano le regole che iò bilancio
deve rispettare). Il legislatore tutela il sistema economico e tutti i soggetti al suo
interno, cercando di ostacolare i soggetti che vorrebbero fornire informazioni false al
fine di nascondere eventuali problemi dell’azienda, imponendo delle regole e principi
di bilancio.
Il bilancio ha una funzione informativa e di controllo.
Entrambe le funzioni possono essere effettuate da soggetti interni (imprenditore o
amministratori) che verificano l’andamento dell’azienda; oppure da soggetti esterni
(stakeholder: “portatori di interesse”, potenziali investitori che analizzano la situazione
dell’impresa.
La contabilità generale si occupa delle operazioni ordinarie
Queste operazioni vengono analizzate attraverso due dimensioni:
1. Finanziaria (ciò che spende), dimensione originaria (c’è sempre), esistono tre
tipi di manifestazioni finanziarie:
Manifestazioni finanziarie certe: entrate e uscite;
o Manifestazioni finanziarie assimilate: crediti e debiti;
o Manifestazioni finanziarie presunte: crediti in valuta estera e debiti in
o valuta estera (rischio di cambio, quando pattuisco un prezzo col
compratore mi assumo il rischio che fra 30 giorni il cambio di valuta mi
generi perdita o utile da cambio)
2. Economica (ciò che produce), dimensione derivata (non è detto che ci sia
sempre), ricavi e costi
Da cosa è definita la forza economica di una persona fisica?
Dal reddito: composto dal reddito da lavoro e reddito di capitale (rendite finanziarie)
Il reddito però non coincide con la dimensione finanziaria
La microeconomia ci dice che il reddito è uguale a Consumi più risparmi (R= C+S), la
società però ci spinge a risparmiare di meno e quindi consumare di più perciò (R= C)
perché? Poiché il sistema economico si basa essenzialmente sul consumo, altrimenti
potrebbe collassare.
In alcuni casi estremi si arriva ad avere R<C, com’è possibile? C= R + Debiti
(vengono richiesti prestiti)
Attraverso ricavi e costi deriviamo l’equilibrio economico.
Equilibrio economico: R-C= Reddito (ricavi-costi)
Equilibrio finanziario: E-U (entrate-uscite)
A differenza dell’equilibrio economico, quello finanziario deve essere sempre verificato
per la solvibilità dell’azienda, ovvero la capacità di adempiere ai propri obblighi.
Non sempre ricavi e costi si riferiscono ad un solo esercizio, talvolta si riferiscono a più
esercizi, per questo utilizziamo il principio di competenza economica. Esso risulta
fondamentale per il calcolo dell’equilibrio economico, poiché grazie a questo principio
riesco a calcolare la competenza dei ricavi e costi di un determinato esercizio.
Il principio di competenza economica mi dice: che ci deve essere una correlazione
temporale tra ricavi e costi, in particolare i costi seguono i ricavi.
I crediti e debiti si dividono in: commerciali o di funzionamento e di
finanziamento
I crediti o debiti di finanziamento, implicano una variazione finanziaria (entrata o
uscita), somme che l’azienda riesce ad ottenere o che concede a terzi, somme che poi
dovranno essere restituite con interessi.
I crediti o debiti di funzionamento (o commerciali) sono crediti che nascono dai
rapporti commerciali che avvengono tra aziende. (Accordo col fornitore per una
dilazione di pagamento debiti di funzionamento)
I crediti e i debiti “commerciali” per essere giuridicamente validi devono presentare tre
caratteristiche:
1. Titolo
2. Importo
3. Scadenza
Al termine dell’esercizio si verifica l’interruzione contabile.
<Esercizio: insieme delle operazioni di gestione>
Al termine del periodo amministrativo l’azienda ha l’obbligo di redigere il bilancio
(nelle società di capitali)
<Periodo amministrativo: intervallo di tempo>
Il bilancio rappresenta il documento di sintesi della contabilità generale, fornendo
informazioni utili sia per i soggetti esterni all'azienda, che per i soggetti interni.
Partendo dal bilancio si possono ottenere ulteriori informazioni riguardanti lo stato
economico, finanziario e patrimoniale dell'impresa attraverso il calcolo di indici e flussi
(analisi di bilancio). ma questo non è sufficiente per verificare l'andamento economico
e finanziario di una linea di produzione di un'impresa.
Ciò è possibile invece con la contabilità analitica, che permette, basandosi su
rilevazioni effettuate dalla contabilità generale, di approfondire gli aspetti non
evidenziati nel bilancio d'esercizio, fondamentali, però, per un corretto processo
decisionale da parte dell’imprenditore.
Se la contabilità generale si occupa di tutti i fatti amministrativi che comportano uno
scambio con l'esterno, la contabilità analitica si sofferma invece su quanto avviene
internamente all'azienda.
È facoltativa, ma predisporre un sistema di contabilità analitica è ormai
imprescindibile per avere a disposizione dei dati sempre aggiornati e precisi.
Può essere consuntiva o preventiva, poiché può essere uno strumento in grado di
fornire dati utili ad aiutare la direzione nella determinazione degli obiettivi da
raggiungere ma anche utili per il controllo interno.
Un tema di frontiera tra contabilità analitica e generale è l’efficienza. (output/input)
Dato l’input l’azienda è efficiente se, dato un livello di risorse, riesce a massimizzare
l’output.
Dato l’output l’azienda è efficiente, se per produrre l’output, minimizza l’input.
Abbiamo due tipi di efficienza:
L’efficienza economica: fa riferimento alla redditività, ossia la capacità di
massimizzare i ricavi o minimizzare i costi. Come posso massimizzare i ricavi?
(prezzo * quantità) Aumento le quantità vendute rischio che
o aumentino i costi
Aumento il prezzo rischio il calo della domanda,
o minaccia della concorrenza
Entrambe
o
Come posso minimizzare i costi ?
Variabili: mettendo in concorrenza i fornitori
o Fissi: riducibili nel lungo termine tramite l’aumento
o dell’efficienza tecnica
L’efficienza tecnica: esprime il grado di sfruttamento della massima capacità
produttiva (produttività) lo sfruttamento ottimale dei fattori produttivi
permette di ridurre l’incidenza dei costi fissi, aumentando la marginalità.
L’efficienza tecnica è condizione necessaria (ma non sufficiente) per il raggiungimento
dell’efficienza economica.
L’inefficienza tecnica misura il grado di non sfruttamento della massima capacità
produttiva. È un peso per l’azienda per due motivi:
È un costo invisibile (non si vede nel bilancio)
È un costo con duplice effetto negativo: è un mancato ricavo, poiché non sto
sfruttando al massimo la capacità produttiva; aumenta l’incidenza dei costi fissi
L’inefficienza dipende da cosa produce l’azienda:
Prodotti: il costo non è immedaito ma si può rinviare, poiché può essere
immagazzinato e messo in vendita successivamente
Servizi: il costo si subisce subito per ovviare le aziende adottano il magazzino
virtuale tramite l’overbooking: (es. hotel, ristoranti, compagnie aeree) le
aziende vendono più della loro capacità produttiva per essere sicuri di esaurire
le prenotazioni disponibili. CAPITOLO 6
IL SISTEMA DI RILEVAZIONE CONTABILE
La gestione aziendale si manifesta nella successione di operazioni, nasce pertanto
l’esigenza di acquisire informazioni sull’attività aziendale ai fini di un’adeguata
conoscenza del benessere e dei risultati dell’azienda. L’osservazione degli accadimenti
aziendali avviene tramite processi di rilevazione in contabilità generale.
Nasce così la partita doppia: metodo di scrittura contabile, consistente nel registrare le
operazioni aziendali simultaneamente su due conti (dare/avere; secondo il principio
della duplice rilevazione simultanea) con lo scopo di determinare il reddito di un dato
periodo amministrativo e di controllare i movimenti monetari-finanziari della gestione.
La partita doppia è caratterizzata dal fatto che ogni accadimento viene rilevato in due
aspetti, uno originario (variazioni numerarie) e uno derivato (variazioni economiche).
Inoltre, è importante il principio dualistico, in relazione al quale il totale dei valori
iscritti nella sezione Dare dei conti è uguale al totale dei valori iscritti nella sezion