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2. DISTINZIONE FORME DI STATO IN BASE ALL’EVOLUZIONE STORICA
(DIACRONICA): si parla di classificazione diacronica, mostra l’evoluzione “positiva”
degli Stati, con un crescente livello di tutela delle situazioni soggettive. Mostra come
dal Medioevo ad oggi, le forme di Stato abbiano visto un progressivo aumento delle
garanzie per i consociati, con una conseguente limitazione delle prerogative dei
titolari del potere di imperio. La classificazione diacronica incontra il regime
patrimoniale, che caratterizza il periodo feudale. Segue lo Stato assoluto, che si
manifesta in Europa in epoche diverse (risalire alla pace di Westfalia 1648), seguito
poi dallo Stato di polizia, che caratterizza alcune esperienze europee del Settecento,
in seguito lascerà il capo allo Stato liberale. Il Novecento è caratterizzato da un lato
dalle esperienze autoritarie o totalitarie e dall’altro lato è caratterizzato dall’emersione
e dal successivo consolidamento dello Stato pluralista, che si connota come Stato
sociale di diritto. La classificazione diacronica evidenzia la tendenziale crescita nel
tempo della tutela delle situazioni soggettive, registrando un progressivo
spostamento del potere dal sovrano ai cittadini e ai loro rappresentanti.
3. SINCRONICA: vedere come è articolato il potere politico in un determinato
ordinamento. L’elemento che riveste più importanza in questa classificazione è il
territorio, vuole far emergere la diversa allocazione del potere pubblico sul territorio,
con Stati accentrati, Stati decentrati, regionali e federali.
Per capire questo triangolo guarderemo chi è il soggetto legittimante, chi in maniera legittima
conferisce agli organi di governo il potere di esercitare la loro autorità.
Distinzione tra legale (conforme alla legge, alla Costituzione, alle norme generali in vigore) e
legittimo (attiene alla veridicità, autenticità del consenso generale affinché questi organi
governino). Ci sono situazioni in cui non si sa chi è il potere legittimo e chi no. Come ad
esempio 3 anni fa in Afghanistan, con il ritiro delle truppe americane, delle truppe che
sostenevano l’allora governo legittimo dell’Afghanistan; questa legittimità è sprofondato
nell’arco di poche settimane, e far nascere un nuovo governo, già legittimo nella maggior
condivisione popolare, ma non ancora legale agli occhi della comunità internazionale, la
legalizzazione è avvenuta successivamente. La legittimità dello Stato nel suo complesso va
osservata in termini generali, constatato sulla base di una constatazione di fatto che deve
essere verificata. Se viene a diminuire il coinvolgimento nei meccanismi che legalmente
fanno funzionare quell'ordinamento statale, abbiamo un calo di legittimità.
- derivazione del potere (legittimazione), chi in maniera legittima conferisce agli organi
di governo il potere di esercitare il loro potere. C’è una distinzione tra legale e
legittimo. Legale in base alla legge in vigore, legittimo invece si basa sul consenso
generale affinché questi organi governino.
- natura del rapporto tra Stato e società civile, se è un rapporto di tipo democratico, di
alternanza di potere o se ha connotati maggiormente autocratici, totalitari. Il rapporto
non è sempre uguale tra i rapporti costituiti e la popolazione di un certo paese. Non
sarà neanche privo di interesse vedere le forme di stato in relazione all’economia. Il
posto riservato all’iniziativa privata, al libero mercato negli USA è diverso da quello di
uno Stato socialista, che persegue un economia pubblica e diretta dagli organi dello
Stato.
- titolarità del potere e modalità del suo esercizio (modo in cui il potere viene esercitato
e alla sua titolarità in capo ad una sola e più persone, istituzioni), la quantità di organi
che bilanciano il loro potere, in attuazione ad un principio di separazione dei poteri
stessi.
- Non esiste un popolo in senso generale senza che ci sia la presenza di individui che
possono essere riconosciute come titolari e in grado di fermare la macchina pubblica
qualora siano preminenti nel riconoscimento che questo Stato fa dei suoi diritti
fondamentali o che non abbiano modo di pesare sulla bilancia pubblica. Godimento o
meno della libertà e la loro garanzia, non c’è un popolo in senso generale senza
considerare la libertà.
Un'immagine iconica dell'esercizio del potere è l’affresco di Ambrogio Lorenzetti tratta dal
palazzo Senese dove questa allegoria del Buon Governo raffigura le modalità di corretto
esercizio all’interno di un comune Medievale dei poteri.
Il regime patrimoniale
Il regime patrimoniale inizia a diffondersi in Europa, a partire dalla fine della caduta
dell’impero romano d’occidente (476), si tratta di un regime pre statuale, che ha
caratterizzato gran parte dell’esperienza feudale. L’assetto feudale è caratterizzato da un
rapporto fiduciario tra il re, proprietario delle terre e i vari signori e feudatari minori, ai quali
vengono concesse le terre. L’unico titolare di diritto di proprietà rimane il signore feudale,
mentre i soggetti legati dal rapporto di vassallaggio dispongono del “dominio utile”, cioè del
diritto di sfruttare le terre. Il potere del re assume quasi sempre carattere formale, poichè
ogni signore locale ha un ampio potere di iurisdictio sulle terre concesse. In questa fase
manca l’impersonalità del potere, si ubbidisce ad una specifica persona, in ragione delle
particolari relazioni che legano le persone. E’ il “governo degli uomini” di cui parla Rousseau.
Gli accordi tra il re e i feudatari avvengono su base pattizia e sono caratterizzati dalla
comune esigenza di difendersi dalle minacce esterne, il re garantisce sicurezza nei confronti
dell’esterno e in cambio impone ai sudditi qualche tributo, questo fa capire che c’è una
mancanza di politicità, si tratta solo di fini personali, incentrati sulla concezione patrimoniale
dei beni, che caratterizzano la feudalità. Si può affermare che il regime patrimoniale è
caratterizzato dalla pluralità: pluralità del potere, di cui sono titolari i signori dei feudi,
pluralità delle fonti, che disciplinano città, terreni, corporazioni e altre situazioni e pluralità
delle giurisdizioni, ogni corporazione ha un giudice diverso, che giudica in base alle regole
applicabili. Il regime patrimoniale trova applicazione in Europa intorno all’anno 1000, a
seguito della progressiva destrutturazione dell’organizzazione carolingia. L’assenza di un
potere pubblico forte, porta a far emergere dal basso una domanda di protezione e quindi di
nuovi apparati in grado di garantire. Nasce così il foedus, cioè il patto tra signori e vassallo
che sta alla base dell’incastellamento, cioè la richiesta del signore locale di poter stare
dentro le mura, con la duplice conseguenza di essere da un lato sottomessi al signore
dall’altro da questi protetti in caso di minacce esterne. Il sistema feudale vassallistico è
caratterizzato da 3 elementi principali:
- elemento reale: concessione di terre o altri beni dal signore al vassallo,
- elemento personale: dichiarazione di fedeltà del vassallo al signore, viene dichiarata
in un speciale rito homagium, durante il quale il vassallo si dichiara homo e fedele al
proprio signore.
- elemento giuridico: a seguito dell’homogium, il vassallo ottiene poteri di iurisdictio
sulle terre assegnate, senza subire intromissioni da parte del signore. L’accordo tra i
diversi soggetti è ottenuto in assemblee appositamente convocate.
Nel sistema feudale assumono un ruolo di primo piano i corpi intermedi e in particolare le
corporazioni dei mestieri, tali soggetti intermedi stipulano con il signore accordi e patti
specifici che veicolano tutti gli appartenenti alla corporazione. Manca un’unicità del soggetto
giuridico, ma ogni individuo è assoggettato a regole diverse a seconda delle corporazioni o
degli ordini ai quali appartiene. Un ruolo di primo piano è svolto anche dalla Chiesa cattolica,
che assume funzioni di assistenza non rientranti nel patto sociale. Fra le Carte che
sanciscono i patti tra signore, feudatario e rappresentanti delle corporazioni, la più nota è la
Magna Carta libertatum, adottata nel 1215 in un momento di profonda debolezza della
Corona inglese. Si tratta di un documento molto analitico: all’introduzione seguono ben 63
disposizioni che rappresentano la parte più alta della common law. La Magna Carta fa
riferimento ai baroni, al clero e ai freemen, viene superata la ripartizione in status e la tutela
prevista dalla Carta è accordata alla generalità degli uomini liberi. Viene evidenziato il
legame tra tassazione e rappresentazione, sancendo il divieto per la Corona di imporre
tributi al di là degli usi feudali. Altro aspetto molto noto è l’introduzione dell’habeas corpus
(art. 39), cioè la necessità che gli arresti siano accompagnati da garanzie procedurali e
organizzative predeterminate, sono questi i primi semi di rivendicazione di una libertà
individuale dal potere pubblico, che caratterizzerà l’evoluzione del costituzionalismo inglese
e non solo. L'ultimo aspetto riguarda il diritto di resistenza (art. 60 e 63). Viene riconosciuto il
diritto ad una resistenza armata, qualora il re violi l’impegno solenne di osservare i firitti e le
garanzie previste nella Magna Carta. In generale quest’ultima è caratterizzata per la forte
limitazione del potere del re in forza della “lex terrae”, all’insegna della continuità
consuetudinaria.
Distinzioni storiche e moderne
Questa distinzione non siamo i primi a farle, il primo fu Aristotele. Distinzione Monarchia -
Repubblica, la nozione di democrazia stessa, viene dalla cultura greca. Per lungo tempo
molti regimi prestatuali, abbiamo avuto forme organizzative autocratiche, accentrate su una
figura unica. L’autocrate è il detentore individuale del potere (re, sultani, imperatori). Quando
entreremo nella modernità con la forma del partito saranno ancora presenti anche in forma
monopartitica (Corea del Nord), il partito c’è ma è uno solo, non c’è l’alternanza del potere,
c’è una concentrazione del potere molto forte. Le nostre forme democratiche moderne si
sono sviluppate, guardando soprattutto all’Europa, che ha standardizzato un modello e lo
richiede anche quando si parlerà dell’UE, come requisito per far parte della famiglia degli
stati membri dell’UE. Gli storici sanno che per determinati paesi questo fenomeno è già in
atto nel XIV-XV secolo, è