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CAUSE DI NULLITÀ
Quando si ha nullità nel matrimonio:
- Quando il Matrimonio è contratto senza godere dello stato civile libero andando a violare l'art 86 cc. Ad esempio quando un soggetto è già sposato non può contrarre matrimonio.
- Contratto dal coniuge del presunto morto, qualora dopo il matrimonio si accerti che esso in realtà è vivo. Il matrimonio è nullo.
- Matrimonio contratto senza osservare i divieti non dispensabili di parentela, affinità, adozione, andando così a violare l'art 87 del cc.
- Matrimonio contratto in violazione dell'impedimento da omicidio tentato o consumato art. 88 cc.
In tutti questi casi, l'impugnazione spetta ai CONIUGI, gli ASCENDENTI PROSSIMI, il PM, e tutti coloro i quali per impugnarlo hanno un interesse legittimo e attuale.
Altra causa. Matrimonio contratto non volontariamente, il difetto di consenso è una cosa diversa dal vizio del consenso, si ritiene.
dunque che determini la nullità la violenzaFISICA, Anche lo stato ipnotico, l'ubriachezza, l'intossicazione da drogaMatrimonio contratto, IOCI CAUSA, contratto per gioco, con intenzione ludica.•In tal caso la legittimazione spetta a qualunque interessatoANNULLABILITA’Matrimonio contratto senza osservare i divieti dispensabili di parentela, regolati• dall’articolo 87 comma 2 del cc. In tal caso la legittimazione spetta ai coniugi, agliascendenti prossimi, al PM e a tutti color che abbiano per impugnarlo un interesselegittimo ed attuale. L’azione può essere proposta entro 1 anno dalla celebrazione delmatrimonioMatrimonio contratto dal minore infra-sedicenne o ultra-sedicenne non autorizzato• dal tribunale ai sensi dell’articolo 84 del codice civile. In tal caso la legittimazione spettaai coniugi a ciascuno dei genitori del minorenne e al PM , anche il minore può compierel’azione ma non oltre 1 anno dalla
maggiore età → se i genitori o il PM propongono l'azione ma il minore ha raggiunto la maggiore età nel frattempo, e mantiene il desiderio che il matrimonio resti valido, il matrimonio non può essere annullato. Art.117
Matrimonio contratto dall'interdetto per infermità MENTALE se al momento della celebrazione vi era la sentenza passata in giudicato (definitiva), oppure se l'interdizione è stata pronunciata dopo il matrimonio, ma l'infermità era presente ancora prima del matrimonio. In tal caso è legittimato ad esperire l'azione il TUTORE dell'interdetto, il PM e tutti coloro che abbiano un interesse legittimo, se l'interdizione viene revocata, l'impugnativa spetta anche al soggetto interdetto ma se dopo la revoca vi è stata COABITAZIONE per un anno, l'azione non può più essere proposta → art.119 cc
Matrimonio contratto dall'incapace di intendere e di volere,
In tal caso la• legittimazione ad eseguire l’azione spetta solo all’incapace, ma se dopo che l’incapace ha recuperato le sue facoltà mentali non può più esercitare l’azione articolo 120 cc
I VIZI DEL CONSENSO
Con vizi del consenso intendiamo le cause che vanno ad inficiare nel consenso dei nubendi. Ai sensi dell’articolo 122 del cc sono vizi del consenso e quindi motivo di annullamento: LA VIOLENZA, IL TIMORE, L’ERRORE.
La VIOLENZA morale per essere causa di annullamento, deve essere di tale matura da• fare impressione su una persona sensata e da farle temere di esporre se o i suoi beni ad un MALE ingiusto e notevole, tutto ciò viene valutato tenuto conto dell’età del sesso e delle condizioni delle persone.
Il TIMORE per esservi timore non serve necessariamente una minaccia, ma si deve• trattare di un timore di eccezionale gravità, ma soprattutto deve dipendere da cause esterne dal soggetto che l’avverte.
Tanto che è irrilevante il c.d. TIMORE REVERENZIALE, timore che deriva da una condizione soggettiva dell'intimorito. La legge tuttavia non richiede la riconoscibilità.
Altro caso pronunciato dal giudice con una sentenza di condanna per DELITTO NON COLPOSO, con reclusione di 5 anni, salvo il caso che il soggetto sia stato riabilitato prima del matrimonio.
DICHIARAZIONE DI DELIQUENZA ABITUALE O PROFESSIONALE:
- CONDANNA DELL'ALTRO CONIUGE PER DELITTI CONCERNENTI LA PROSTITUZIONE, NON INFERIORE A DUE ANNI
- STATO DI GRAVIDANZA CAUSATO DA UNA PERSONE DIFFERENTE DAL NUBENDO, solo nel caso in cui la gravidanza sia stata portata a termine
L'art 122 dispone che la legittimazione di queste azioni spetti al solo soggetto la cui volontà è risultata viziata e prove inoltre che tale azione può essere iniziata solo quando è cessata la causa che ha determinato il timore o la causa che ha determinato l'errore, timore o violenza.
Se vi è coabitazione da un anno dal momento in cui l'azione può essere esperita non si può più presentare l'azione.coniugi abbiamo convissuto come coniugi dopo la celebrazione. La ratio si coglie in chiave probatoria, il fatto che abbiamo convissuto fa nascere una pretesa non valida in quanto essi hanno voluto convivere. La convivenza viene considerata una presunzione IURIS ET IURE. Si ha matrimonio putativo quando si è in presenza di un matrimonio invalido, ma che era stato contratto in buona fede da almeno uno dei due coniugi, articolo 128 cc. La buona fede consiste nell'ignoranza della causa di invalidità, l'errore può essere: di FATTO ad esempio, una parte non era a conoscenza del vizio del consenso dell'altra parte, DIRITTO, Ignoranza del concetto di ascendenza, ERRORE INESCUSABILE. In generale la buona fede dei coniugi si presume e deve essere presente al momento della celebrazione del matrimonio, se vi è anche solo il dubbio sull'esistenza di una causa di invalidità è sufficiente per escludere la buona.MATRIMONIO SIMULATO
Ai sensi dell'articolo 123 comma 1 cc, il matrimonio può essere impugnato da ciascuno dei coniugi quando gli stessi hanno convenuto di non adempiere agli obblighi e non esercitare i diritti da esso derivanti.
Secondo alcuni autori l'accordo deve tendere ad escludere il complesso degli obblighi matrimoniali, la dottrina più attenta invece distingue tra:
- OBBLIGHI ACCESSORI stabiliscono quando non adempiere alla fedeltà
- OBBLIGHI QUALIFICANTI: coabitazione
E ritiene che solo l'inosservanza degli obblighi qualificanti legittima i coniugi all'impugnazione. Non vengono rilevati i motivi del ricorso alla simulazione. L'azione non può essere proposta decorso un anno dalla celebrazione del matrimonio, e non può essere proposta neanche quando i...
sul piano degli effetti bisogna distinguere:
NEI CONFTRONTI DEI CONIUGI:
a seconda che la buona fede sia
- bilaterale {si producono gli effetti del matrimonio valido, fino al giorno in cui passa in
- giudicato la sentenza che dichiara la nullità o pronunzia l'annullamento del matrimonio.
Pronunciata la sentenza il giudice può disporre a carico di uno dei coniugi per un periodo non superiore a 3 anni l'obbligo di corrispondere delle somme periodiche di denaro commisurato alle sue sostanze, purché esso non si sia risposato o non abbia sufficiente reddito proprio
MANTENIMENTO. Dopo i tre anni viene meno ogni rapporto obbligatorio
Unilaterali
se vi è un coniuge in buona fede e uno no. L'altro coniuge al quale sia imputabile la nullità è tenuto a corrispondere anche senza che sia fornita la prova del danno sofferto una congrua indennità che deve ricomprendere una somma corrispondente
Il mantenimento per 3 anni, inoltre quest'ultimo se non vi è nessun altro che vi provvede è tenuto a prestare anche gli ALIMENTI. Se la responsabilità è di un TERZO SOGETTO, l'indennità dovrà corrisponderla questo terzo soggetto eventualmente insieme al coniuge in MALAFEDE NEI CONFRONTI DEI FIGLI. Nei confronti dei figli il matrimonio putativo ha gli effetti di un matrimonio valido, anche se vi è malafede di uno solo dei coniugi. Il coniuge che eredità in buona fede prima della sentenza di invalidità mantiene lo status di proprietà del bene, l'unico limite è la BIGAMIA, in quanto prevale l'altro coniuge.
MATRIMONIO COME RAPPORTO
Nel 1975 si assiste ad una consistente modifica del codice civile nella sua parte attinente alla FAMIGLIA. Dopo la celebrazione nascono una serie di effetti nei confronti dei coniugi che acquisiscono UNO STATUS, a cui conseguono una serie di DIRITTI E.
DOVERI. La norma di partenza è rappresentata dall'articolo 143, il quale si apre con una disposizione apparentemente scontata. Con questa dichiarazione si apre un capo dedicato ai diritti e i doveri dei coniugi. Il primo articolo definisce il principio di eguaglianza tra i coniugi. Fondamentale sarà anche l'articolo 143 bis che la moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito, anche questo sottolinea come la donna abbia cambiato la propria posizione in relazione anche a quella che è la vita matrimoniale. Altra norma che ci permette di comprendere come adesso si è assistito ad un cambiamento in senso non patriarcale è l'art 144, indirizzo della vita matrimoniale e residenza della famiglia, questa norma non è scontata se si da uno sguardo alla condizione in cui versava la donna prima della riforma, la quale prevedeva che la donna fosse completamente assoggettata al volere del marito.
DOTTRINA: Secondo alcuni questo accordo abbia
Una vera & propria efficacia dal punto di vista giuridico etecnicamente potrebbe essere qualificato come UN NEGOZIO giuridico di diritto familiare, a contenuto prevalentemente non patrimoniale, avendo ad oggetto situazioni non patrimoniali come l'indirizzo. Gazzoni tuttavia ritiene preferibile un'altra tesi secondo cui quello in discorso sarebbe un fatto giuridicamente rilevante che non assume l'efficacia di un reciproco impegno giuridico. Ecco perché il comportamento di inadempienza può essere valutato, in senso negativo, solo in sede di separazione con addebito. L'articolo 144 comma 2 in materia di indirizzo della vita familiare, a ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l'indirizzo concordato. Il rapporto tra i coniugi ha un'efficacia meramente interna quindi non c'è nessuna rilevanza nei confronti dei SOGGETTI TERZI, cioè coloro che non rientrano nel rapporto. Marito e moglie possono fare valere gli accordi.
raggiunti solo al loro