Estratto del documento

AZIONI

 Surrogatoria: il creditore si impegna a far rimpinguare il patrimonio del

o debitore facendogli riscattare prestiti che il debitore stesso aveva fatto a

terzi

Revocatoria: il creditore agisce direttamente sui beni coinvolti per pignorarli,

o e successivamente venderli per recuperare il credito

FAVORE DELL’AZIONE

 Surrogatoria: a favore di tutti i creditori, perché una volta riposti i soldi nel

o patrimonio del primo debitore qualunque creditore nei suoi confronti può

riscattare il credito

Revocatoria: il creditore agente è anche l’unico soggetto che beneficia della

o revocatoria, perché solo per lui gli atti di vendita/donazione sono inefficaci

Altre azioni di tutela sono quella sanzionatoria, nella cui parte lesa viene risarcita,

l’inibitoria, nella quale una parte viene inibita se c’è il rischio che compia un illecito, e la

restitutoria, che prende piede quando vi è una sottrazione di oggetti, che vanno restituiti.

Modi di acquisto di un diritto

L’acquisto di un diritto non avviene solo con la compravendita, ma ci sono più modi per

acquisirla:

Titolo originario acquisizione della proprietà su un bene mai posseduto da

 

alcun proprietario precedentemente, oppure su un bene non reclamato da

qualcuno (come vedremo)

Titolo derivativo si diventa proprietari di un bene già posseduto in

  avente causa, dante

precedenza; colui che riceve il diritto è detto chi lo trasmette

causa. Colui che acquista il bene dovrà far fronte alle stesse eventuali limitazioni

già presenti per colui che l’ha venduta; ad esempio, se si compra una casa nella

dante causa

quale è stato assicurato dal un contratto di locazione a terzi, anche

l’avente causa dovrà sottostare a questa limitazione. Questo titolo può essere

trasmesso in vari modi:

Inter vivos si sposta unicamente il bene, come nella compravendita

o Mortis causa il patrimonio del deceduto si mischia con quello della persona

o che lo eredita. Il testamento o, quando manca, la successione, sono gli unici

casi di trasferimento di proprietà per causa morte

Nel caso di passaggio proprietà causa morte, i beni si possono trasferire tramite una

quota patrimoniale del deceduto (a titolo universale) o vengono “spostati” dei beni

specifici (a titolo particolare), ove in quest’ultimo caso sono inclusi tutte le fattispecie

dell’acquisto tra vivi.

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Non tutti i diritti ed obblighi sono però suscettibili a trasferimento; è il caso dei diritti

soggettivi assoluti, che non sopravvivono una volta deceduta la persona che li deteneva,

perché strettamente personali.

La regola generale è infatti che i diritti trasferibili sono tali perché valutabili in termini

economici, e che concorrono perciò alla formazione di un patrimonio. Anche in questo

intuitus

caso vigono delle eccezioni, come i crediti personali, così come i rapporti

personae , cioè rapporti giuridici strettamente collegati alle qualità soggettive dei

soggetti senza le quali non ci sarebbe motivo che esista.

Appendice 1: residenza, domicilio e dimora

Il diritto distingue i luoghi ove si svolge la vita di una persona, che non sempre

coincidono:

Residenza luogo in cui si dimora abitualmente. È importante notificarla

 

correttamente perché è anche l’indirizzo in cui vengono spedite le lettere e gli atti,

ma soprattutto perché dichiarare il falso costituisce reato

Domicilio centro degli interessi economici del soggetto, cioè dove il soggetto

 

svolge la propria attività professionale

Dimora luogo in cui si staziona in un determinato momento

 

Questa distinzione servirà per il prossimo argomento.

Appendice 2: atto, fatto e negozio giuridico

Le situazioni giuridiche si distinguono in base alla natura dell’avvenimento e agli effetti

che produce:

Fatto giuridico avvenimento naturale che provoca effetti giuridici; l’atto è

 

quindi causato da un evento non volontario, e che produce certi effetti. Un

esempio può essere il fulmine su una macchina

Atto giuridico evento volontario che provoca effetti giuridici oltre quelli

 

previsti, diverso dal fatto giuridico perché gli effetti sono derivanti dalla volontà dei

soggetti

Negozio giuridico dichiarazione di volontà fatta da un soggetto che provoca

 

esattamente gli effetti giuridici voluti. L’esempio più logico è la compravendita o il

testamento

La successione mortis causa

La successione che avviene per mortis causa è una fattispecie a formazione

progressiva nel quale il patrimonio di un soggetto defunto viene diviso tra gli eredi o tra

10

coloro citati in un eventuale testamento.

In fasi, il procedimento segue quest’ordine:

1. Morte dell’individuo

2. Apertura del procedimento di successione

10 Situazione giuridica complessa i cui fatti non si verificano contemporaneamente, ma in sequenza.

15 3. Vocazione individuazione degli eredi candidati all’eredità

4. Delazione offerta del patrimonio agli eredi

5. Accettazione o rinuncia

Come si svolge la successione?

L’apertura della successione avviene al momento della morte dell’individuo nel suo luogo

di domicilio (art. 456 c.c.). In questa fase il patrimonio del defunto è vacante: bisogna

capire come dividerlo.

È invece ininfluente il luogo di morte del soggetto, perché la procedura si apre comunque

nel luogo di domicilio, e viene gestita dal tribunale di competenza.

L’eredità si devolve per legge o per testamento. La successione testamentaria prevarica

quella legittima, se presente il testamento e se questo è compilato bene, ma non può

comunque intaccare le quote legittime degli eredi, perché agisce unicamente sulla quota

disponibile (art. 457 c.c.).

La vocazione in sé è insufficiente per trasferire i diritti, e deve essere affiancata alla

delazione, processo che si occupa di offrire agli eredi la quota che gli spetta, tant’è che a

volte coincidono.

Dopo aver individuato e offerto agli eredi la loro quota, questi hanno il diritto di

accettazione; l’eredità si acquista solo se l’individuo accetta di farsene carico, e diventa

proprietario dal giorno in cui è partita la successione.

I diritti successori e la capacità di succedere

Il trasferimento del titolo successorio avviene in maniera immediata nel caso del

legatario, cioè colui che è stato reso erede a titolo particolare dal defunto tramite il

testamento (ovviamente si può rifiutare e il bene viene rimesso all’eredità).

D’altro canto, l’erede diventa proprietario della quota successoria tramite accettazione

perché deve essere capace di succedere, quindi di poter subentrare nei rapporti giuridici

di cui il defunto era titolare, attivi o passivi che siano.

La capacità di succedere è congruente alla capacità giuridica, cioè all’idoneità di essere

attribuiti di diritti ed obblighi, e non è quindi necessaria invece la capacità di agire;

perciò, tutti i nati o concepiti possono essere eredi, così come è possibile per i figli

concepiti o addirittura non concepiti di una persona viva al momento della morte del

defunto.

Non solo gli individui hanno la capacità di succedere:

Gli enti possono diventare eredi per successione testamentaria

 Lo Stato eredita il patrimonio di una persona defunta in assenza di eredi entro il

 sesto grado ad eccezione dei debiti (e figurati…)

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La rinuncia dell’eredità

Si tratta di un negozio giuridico unilaterale nel quale il chiamato dichiara esplicitamente

di non voler accettare l’eredità; una volta notificato, l’erede si rende totalmente estraneo

alla sua quota, ragion per la quale i creditori non possono riferirsi a lui per adempiere alle

obbligazioni del defunto, ma non può più disporre dei beni inclusi nell’eredità perché non

suoi.

Anche la rinuncia è un atto solenne redatto dal notaio/cancelliere inserito nel registro

delle successioni.

È inoltre un atto revocabile, infatti si può andare sempre dalle figure competenti per

redigere un atto contrario, sempre che l’eredità non sia stata accettata dai successivi

eredi.

Il ruolo del legatario nella successione

Il legatario, come già detto, viene considerato successore mortis causa a titolo

particolare e in maniera immediata, una volta aperto il processo di successione.

I beni che il legatario può attingere dal patrimonio del legato sono cedutigli tramite

testamento e contenuti nella quota disponibile, della quale il testatore può disporne

come desidera. Non è inoltre tenuto a saldare i debiti ereditari a patto che sia stato

scritto nel testamento, caso in cui non è vincolato a pagare oltre quanto egli ha ricevuto.

Nonostante l’immediatezza con cui i beni si trasferiscono di patrimonio, il legatario ha

sempre la facoltà di accettare o rinunciare, ma una volta accettato non può tirarsi

indietro.

Successione legittima

Successione che avviene per volontà di legge, e che prescinde quindi dal volere del

defunto, che subentra quando manca un testamento, o quando esso è annullato, nullo,

revocato, privo di disposizioni patrimoniali o che copre una parte del patrimonio (in

quest’ultimo caso si applicano entrambe le successioni).

In questo tipo di successione vige la solidarietà del vincolo familiare, parentale e

coniugale, perché si presume che il defunto avrebbe voluto che la sua eredità fosse

devoluta alla famiglia stretta; perciò, sono eredi il coniuge, discendenti legittimi e

naturali, ascendenti legittimi, collaterali e parenti fino al sesto grado.

Se l’eredità non viene accettata da alcun chiamato, se ne occupa lo Stato.

A rigor di logica, l’ordine fa si che un grado escluda il successivo se non vi è rinuncia (ad

esempio, se i figli accettano non si risale ai genitori).

L’eredità viene divisa tramite le quote di successione legittima specifiche per ogni

fattispecie, ma non intaccano la quota disponibile SOLO se è presente un testamento

valido.

Successione testamentaria

Il testamento è un atto con il quale il deceduto, prima della sua dipartita, dispone

totalmente o parzialmente del suo patrimonio cedendolo ai legatari, ma può contenere

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altre informazioni di tipo non patrimoniale, come il riconoscimento dei figli naturali (che è

anche l’unica disposizione irrevocabile).

È un negozio giu

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Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabr_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Ferro Luzzi Federico.
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