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Estratto del documento

Nel caso di crediti garantiti da contratti specifici, le clausole contrattuali possono limitare o

escludere la possibilità di surrogazione. In alcuni contratti, infatti, le parti potrebbero aver

concordato delle clausole che impediscono la surrogazione dei diritti a terzi, per evitare che il

debitore si veda costretto a pagare a un soggetto diverso da quello con cui ha negoziato

l’obbligazione.

5. Surrogazione nell’assicurazione e nella responsabilità civile

Uno degli ambiti più comuni in cui si applica la surrogazione è quello della responsabilità civile.

Nel caso di danni a terzi, ad esempio, l’assicurazione paga l’indennizzo al danneggiato e si surroga

nei diritti di quest’ultimo nei confronti del responsabile del danno. La surrogazione ha quindi un

ruolo cruciale nell’ambito delle polizze assicurative, poiché consente alla compagnia assicurativa di

recuperare l’indennizzo erogato, utilizzando gli stessi diritti di recupero che il danneggiato avrebbe

avuto nei confronti del danneggiante.

6. Conclusioni

La surrogazione del terzo nei diritti del creditore è uno strumento giuridico che permette a un terzo

di subentrare nei diritti di un creditore per effetto di un pagamento effettuato al posto di

quest'ultimo. Essa ha una serie di implicazioni rilevanti sia per il debitore che per il terzo e viene

utilizzata soprattutto nei contesti delle garanzie, delle assicurazioni e delle obbligazioni

patrimoniali.

Questo istituto contribuisce a regolare il trasferimento dei diritti in modo efficiente e consente di

tutelare i terzi che intervengono per soddisfare un credito, spesso nell'ambito di operazioni

commerciali e finanziarie complesse. La surrogazione è, dunque, un concetto giuridico che incide

profondamente sulla gestione delle obbligazioni, mantenendo il sistema giuridico flessibile ed

efficiente.

La delegazione è un istituto giuridico che, nel diritto privato, riguarda il trasferimento di un obbligo

da parte di un soggetto a un altro, senza che ciò comporti un cambiamento nella posizione del

debitore originario. Essa rappresenta una particolare modalità di adempimento dell’obbligazione in

cui un soggetto (il delegante) incarica un altro soggetto (il delegato) di adempiere un obbligo verso

un terzo (il creditore), mantenendo inalterata la responsabilità del delegante stesso. L'istituto della

delegazione trova regolamentazione nel codice civile italiano, in particolare nel Capo IV del Titolo

III del Libro IV.

La delegazione è frequentemente utilizzata in contesti commerciali e bancari, dove una parte si fa

carico di un’obbligazione di un’altra per motivi pratici, operativi o strategici. La natura e la

funzione della delegazione, quindi, sono cruciali per comprendere come essa si inserisca all'interno

dell’ordinamento giuridico italiano e per quali finalità viene utilizzata.

1. Definizione e caratteri della delegazione

La delegazione è un accordo trilaterale che coinvolge tre soggetti: il delegante, il delegato e il

creditore. In base alla sua definizione, la delegazione si configura come un trasferimento

dell'adempimento di un’obbligazione da un soggetto (il delegante) a un altro (il delegato), con il

consenso del creditore.

Gli elementi essenziali della delegazione sono quindi i seguenti:

 Il delegante (colui che deve adempiere l'obbligazione) chiede al delegato (colui che

adempie) di soddisfare la prestazione verso il creditore.

 Il delegato accetta di adempiere l'obbligazione.

 Il creditore accetta che l'obbligazione sia adempiuta dal delegato.

In questo contesto, mentre il delegante resta formalmente il debitore, è il delegato che esegue la

prestazione e si libera del debito verso il creditore.

Un aspetto interessante della delegazione è che il delegante non perde la propria responsabilità per

l’obbligazione: se il delegato non adempie, sarà il delegante a dover rispondere del debito. Tuttavia,

se il delegato adempie correttamente l’obbligazione, il delegante non sarà più tenuto a rispondere

del debito.

2. Tipologie di delegazione

La delegazione può essere suddivisa in due principali categorie: delegazione semplice e

delegazione onerosa.

a. Delegazione semplice

Nella delegazione semplice, il delegato si limita a svolgere la prestazione per conto del delegante.

La delegazione semplice non comporta alcuna variazione delle posizioni giuridiche fra il delegante,

il delegato e il creditore, che rimangono invariati.

In questo caso, l’obbligazione rimane fra il delegante e il creditore, ma il delegato si fa carico di

adempiere al debito. Il creditore, pur non avendo un contratto diretto con il delegato, accetta che

quest’ultimo adempia l’obbligazione per conto del delegante.

b. Delegazione onerosa

La delegazione onerosa si verifica quando il delegato accetta di adempiere l'obbligazione per conto

del delegante in cambio di una compensazione, che può essere una somma di denaro o una qualsiasi

altra prestazione. In questo caso, il delegato agisce in modo da ottenere un vantaggio economico per

l'adempimento dell'obbligazione.

3. Differenza tra delegazione e cessione del credito

Un altro aspetto importante riguarda la differenza tra delegazione e cessione del credito. La

cessione del credito implica il trasferimento di un diritto di credito da un soggetto a un altro, ed è

regolata dagli articoli 1260 e seguenti del Codice Civile. La cessione riguarda esclusivamente il

trasferimento del diritto di credito, mentre nella delegazione l'adempimento dell'obbligazione è

trasferito senza che vi sia un trasferimento del credito stesso.

In pratica, nel caso di cessione del credito, il creditore originario perde il suo diritto e lo trasferisce

al cessionario. Nella delegazione, il creditore non subisce alcun cambiamento nella posizione

giuridica, poiché il delegante mantiene la sua responsabilità nei confronti del creditore, mentre il

delegato si occupa solo di adempiere l’obbligazione.

4. Effetti giuridici della delegazione

Gli effetti della delegazione sono distinti per ciascun soggetto coinvolto:

a. Gli effetti per il delegante

Il delegante è sempre responsabile dell'adempimento dell’obbligazione, anche se ha delegato il

pagamento a un altro soggetto. Se il delegato non adempie, il delegante dovrà intervenire per

adempiere l’obbligazione nei confronti del creditore.

L'effetto per il delegante consiste, quindi, nel fatto che non si libera dell'obbligazione, ma il suo

obbligo di adempimento è temporaneamente trasferito al delegato.

b. Gli effetti per il delegato

Il delegato è colui che effettua la prestazione per conto del delegante. Nonostante l’adempimento

avvenga a nome del delegante, l’effetto immediato per il delegato è che egli estingue l’obbligazione

nei confronti del creditore. Tuttavia, il delegato non acquisisce diritti sul credito, poiché la posizione

giuridica rimane invariata. In altre parole, il delegato non diventa un nuovo creditore, ma si limita a

essere un esecutore dell'obbligazione.

c. Gli effetti per il creditore

Il creditore, dal suo punto di vista, vede l'adempimento dell’obbligazione realizzarsi attraverso un

altro soggetto (il delegato), ma non subisce alcuna modifica nel suo rapporto giuridico con il

delegante. Il creditore può accettare l’adempimento da parte del delegato e ritenere soddisfatto il

proprio credito, ma in caso di inadempimento del delegato, potrà rivolgersi al delegante, che è

sempre responsabile del debito.

5. La delegazione e la solidarietà

Un aspetto fondamentale della delegazione riguarda la sua compatibilità con la solidarietà. Se,

infatti, il rapporto obbligatorio è solidale (cioè il creditore può esigere l’intero debito da uno

qualsiasi dei debitori), la delegazione non modifica tale situazione. In un contratto solidale, anche se

un terzo adempie per conto del debitore, la responsabilità del debito resta collettiva. Pertanto, se un

soggetto paga per un altro, non si crea una liberazione totale, ma solo una compensazione tra i

debitori.

Questo aspetto riguarda principalmente le obbligazioni solidali dove il debitore, pur avendo un

altro soggetto che paga per lui, rimane responsabile per l’intero debito verso il creditore.

6. Requisiti per la validità della delegazione

La validità della delegazione dipende da alcuni requisiti specifici:

 Consenso delle parti coinvolte: Tutte le parti coinvolte (delegante, delegato e creditore)

devono essere d'accordo sulla delegazione e sull'adempimento del debito da parte del

delegato.

 La forma scritta: Sebbene la delegazione non richieda la forma scritta per la sua validità

(salvo diverse disposizioni contrattuali), in molti casi la delegazione viene stipulata in forma

scritta per motivi di chiarezza e di tutela legale.

 L'oggetto dell'obbligazione: L'obbligazione deve essere chiara e determinata, in modo che

il delegante e il delegato possano sapere esattamente quale prestazione deve essere

adempiuta.

7. La delegazione e il diritto commerciale

In ambito commerciale, la delegazione può essere utilizzata in vari contesti, ad esempio:

 Finanziamenti e operazioni bancarie: In queste operazioni, una parte può delegare il

pagamento di una somma di denaro a un’altra persona o ente, per semplificare o accelerare il

processo.

 Gestione dei debiti: Nel caso in cui un debitore abbia difficoltà a rispettare gli impegni, può

essere più vantaggioso per lui o per il creditore delegare ad un terzo l’adempimento

dell’obbligazione, anziché procedere con azioni legali o risolvere la situazione in altro

modo.

8. Conclusioni

La delegazione è un istituto giuridico fondamentale nel diritto privato, che consente una gestione

più flessibile degli obblighi e facilita il loro adempimento da parte di un soggetto terzo, senza che

ciò comporti una modifica sostanziale delle posizioni giuridiche del delegante o del creditore.

Sebbene la delegazione non trasferisca il credito, essa permette di soddisfare un’obbligazione,

risolvendo in modo pratico ed efficace numerosi conflitti e complicazioni giuridiche. La sua

applicazione in ambito commerciale, bancario e privato è molto diffusa, e offre vantaggi sia ai

soggetti coinvolti che alla circolazione economica in generale.

L'espromissione è un istituto giuridico che riguarda l’assunzione di un’obbligazione da parte di un

soggetto (l’espromittente) per il debito di un altro (l’obbligato principale) nei confronti di un

creditore. Si tratta di un fenomeno che può essere utilizzato in contesti contrattuali per garantire

l'adempimento di un'obbli

Dettagli
Publisher
A.A. 2025-2026
467 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Frav-777 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto Privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bianca Mirzia Rosa.