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Diritto di Prelazione
Il diritto di prelazione è il diritto di essere preferito nella conclusione di un contratto a parità di condizioni. Esso può essere attribuito dalla legge o essere concordato liberamente tra le parti.
Un esempio di diritto di prelazione attribuito dalla legge è quello che hanno gli inquilini degli appartamenti: se il proprietario decide di vendere la casa, l'inquilino ha il diritto di prelazione, cioè il diritto di acquistare l'immobile prima che venga offerto a terzi. Altri esempi sono il diritto di prelazione del conduttore di un'azienda agricola o di un esercizio commerciale aperto al pubblico.
Esiste anche il diritto di rivendicare l'immobile da parte di coloro che, nel caso di vendita, non avevano potuto far valere il diritto di prelazione. Ad esempio, il diritto di prelazione successorio è un istituto giuridico che conferisce ai coeredi il diritto di riscattare la quota del patrimonio ereditario alienata da un altro coerede a un soggetto terzo, violando così il loro diritto di prelazione.
La prelazione può essere attribuita liberamente da una parte all'altra attraverso la denuntiatio, che è una dichiarazione contenente la proposta contrattuale. In seguito a questa dichiarazione, il prelazionario potrà decidere se esercitare o meno il proprio diritto di prelazione.
Diritto di opzione: mi impegno a vendere la casa a un certo prezzo in un certo periodo.
Opzione: opzione di periodo per comprare la casa a un certo prezzo e un determinato periodo.
Ci sono anche opzioni legali, ad esempio con l'aumento di capitale, poiché lo scopo della legge è di non diluire la mia quota di capitale.
ELEMENTI DEL CONTRATTO
Oggetto
Arbitratore e arbitraggio
Arbitro: risolve controversie
Arbitratore: determina l'oggetto del contratto, ad esempio il prezzo, che è appunto determinato dall'arbitratore. Posso contestare la sua decisione andando in tribunale, ma dal momento che mi sono affidato all'arbitratore, io assumo il rischio, quindi il legislatore farà qualcosa solo se la determinazione dell'arbitratore è veramente errata oppure se c'è un dolo.
Causa: non si sa, è un'invenzione di boh, non si sa, in alcuni paesi non c'è manco.
(non lo so, non lo so, non lo so)la causa è la ragione giustificativa essenziale del contratto inteso come tipo contrattuale (è comune), motivo è quello che ci spinge a fare il contratto. Il legislatore si disinteressa dei motivi per una questione di riservatezza, che diventano rilevanti solo se sono illeciti per entrambi. La causa diventa importante soprattutto per i contratti atipici, nuovi contratti inventati, perché devono avere una causa meritevole di tutela, quindi la legge attribuisce al giudice la facoltà di dire se la causa è lecita o no, quindi se il contratto svolgerà un ruolo utile o non ha ragion d’essere.
EFFETTI PRODOTTI DAL CONTRATTO
Secondo l'art. 1831 il contratto crea effetti patrimoniali. Bisogna distinguere tra:
- Effetti REALI: Trasferimento, costituzione, o estinzione dei diritti reali (es. Vendita-> il venditore si spoglia della sua proprietà rimanendone custode fino alla sua consegna, trasferisce un diritto, NON
È un contratto reale perché la vendita si conclude nel momento dell'accordo. Nel nostro ordinamento vale il principio consensualistico, la proprietà passa per effetto del consenso validamente manifestato, non è necessaria la consegna, questo in altri ordinamenti non vale (es. Germania).
Effetti OBBLIGATORI: sono quelli i cui effetti si esauriscono nel generare debiti e crediti, cioè obblighi di comportamento e diritti a qualche prestazione: ad esempio il contratto di lavoro (per il lavoratore, svolgere l'attività lavorativa; per il datore di lavoro, pagare la retribuzione).
Limiti del principio consensualistico: citato già precedentemente, questo principio ha dei limiti, vi sono vendite in cui la proprietà del bene non passa immediatamente al compratore. Si parla di VENDITE OBBLIGATORIE (es. vendita di un bene futuro) - non si diventa subito proprietari ma quando il bene avrà e se ne avrà l'esistenza. È un
contratto interessante poiché aseconda di come è strutturato può essere:
- Contratto commutativo: la vendita di un bene futuro lo è se e solo se il bene viene ad esistenza. Il rischio rimane sul venditore. Si può convenire che si assicura anche se il bene non verrà ad esistenza (pagandone meno, a minor prezzo si paga lo stesso un premio);
- Contratto aleatorio: contratto che ha per oggetto il trasferimento di un rischio. Possono esserlo per natura (es. assicurazione) o per volontà delle parti. Parlando la vendita di un bene futuro, è aleatoria quando il compratore paga il prezzo anche se il bene non ha l'esistenza;
Diverso è il discorso con la vendita di beni generici (NON ancora stati individuati; l'individuazione è l'atto con cui il bene viene diviso e separato dagli altri) dove ci si vede proprietari quando i beni generici son individuati. In caso fortuito, senza individuazione, non bisogna pagare. Nel diritto
Il beneviene individuato nel momento del trasporto (il bene viaggia a rischio e pericolo del compratore, proprio per questo quest'ultimo è colui che si assicura). La regola che si applica, in mancanza di diverso accordo fra le parti, è più simile alla regola fob (free on board) per cui è il compratore che si assume il rischio e che si assicura;
Contratti REALI: Contratti che si concludono mediante la consegna. Da NON confondere con i contratti con effetti reali. La donazione è un contratto commutativo NON aleatorio MA a titolo gratuito. Sia la donazione che la vendita sono contratti con effetti reali ma con causa differente. La legge guarda con scetticismo alle donazioni, devono essere atti formali, richiedono la forma scritta atto pubblico e presenza di testimoni. Per donare validamente un bene da modico valore ci serve la consegna: essa surroga (ha la stessa funzione) la funzione/si sostituisce alla forma.
deve verificare l'effettiva sussistenza della volontà del donante di spogliarsi di un bene per avere in cambio solo gratitudine; Contratti OBBLIGATORI (es. appalto dove ci si obbliga di costruire la villa; per effetto di un principio di accessione si diventa proprietario): Consiste nell'assumersi le obbligazioni. Si parla di diritto di prelazione quando si ha il diritto di essere il favorito nella conclusione di un contratto a parità di condizioni. Esistono due tipi di diritti: 1 Legale: Attribuita dalla legge (es. Coeredi, inquilini, conduttori esercizi commerciali aperti al pubblico) la quale ha interesse nell'applicarsi per tutelare, es. cessione di una proprietà. SOLO in questo tipo di prelazione si ha il diritto diretto (in materia successoria si chiama retratto successorio). 2 Involontaria: attribuite liberamente da una parte all'altra. E' uno strumento per sindacare sulle regioni d'essere del contratto in se per sé e lasuautilitàÈ importante capire quando passa la proprietà perché attraverso questo passaggio passano i rischi (res perit domino): con la vendita, se non c'è ancora stata la consegna, l'acquirente risente del rischio; il venditore è solo custode e responsabile dell'impedimento del bene per caso fortuito; se il bene invece perisce per causa del custode/venditore, il compratore NON deve pagare. [es. Il furto è un rischio tipico di chi custodisce il bene e in questo caso non bisogna pagare il prezzo del bene da scambiare sotto accordo; diverso è il caso di un evento meteorologico disastroso che distrugge il bene]. Per questo è importante capire di chi è la proprietà del bene. Parlando di rischio non si intende solamente distruzione del bene ma anche danneggiamento. INVALIDITÀ DEL CONTRATTO rimedi Contratto può avere un vizio, e si parla di invalidità. Si definiscono contrattuali gli strumenti offerti dallalegge per far emergere il difetto che il contratto presenta, e per ottenere, su questa base, la cancellazione dei suoi effetti. Tutti hanno in comune il fatto che reagiscono contro un contratto difettoso, puntano alla cancellazione degli effetti contrattuali; ma i difetti che possono affliggere un contratto sono diversi, in relazione al quale opera un diverso rimedio. Una prima classificazione si basa sul tipo di interesse che il rimedio vuole tutelare, e distinguiamo:
- Cause di nullità (principio di atipicità): contratto nullo quando manca la causa, quando manca l'oggetto, quando manca accordo, quindi manca forma, quindi è nullità. È nullo tutte le volte in cui manca un elemento essenziale del contratto -> strutturali. (interesse generale) Nullità politiche,
- Le nullità possono essere anche che possono essere testuali e virtuali. Sono nullità con contratto contro legge, ordine pubblico, costume -> giudizio di disapprovazione, non è lecito.
c'è disvalore. Nullità testuali: legislatore dichiara nullo il contratto (es. intese restrittive della concorrenza, c'è quindi interesse generale). Nullità virtuali: giudice che dichiara nullo il contratto (è rilevabile d'ufficio). Il rimedio della nullità può essere invocato da chiunque vi abbia interesse, ovvero sia l'una e l'altra parte; sia anche un terzo che possa ricavarne qualche vantaggio giuridico.
Cause di annullabilità (interesse particolare di uno dei contraenti): (es., dolo, errore, violenza). C'è principio di tipicità, cioè può essere annullato solo nei casi previsti dalla legge. Cause di annullabilità poste da interesse di una delle due parti, quindi il rimedio dell'annullabilità può essere invocato solo dalla parte nel cui interesse la legge lo prevede. Contratto annullabile può essere annullato ma può anche non esserlo.
È convalidabile anche se è annullabile, poichél’annullabilità non è prescrittibile. Non è rilevabile d’ufficio. L’azione per farvalere l’annullabilità del contratto si prescrive in 5 anni.
- Contratto concluso dall’incapace di agire (vedi art.1425)
- Vizi della volontà: errore, dolo, violenza.l’ignoranza o la falsa conoscenza di elementi rilevanti per
ERRORE: èdecidere in merito al contratto che si vuole concludere. A volte quando faccio contratti sbaglio, quando scopro la realtà e a volte posso tornare indietro, chiedendo annullamento del contratto, ma a volte non si può fare. Si deve stabilire quando l’errore deve ricadere sull’errante o se può essere trasferite all’altra parte. Deve esserci bilanciamento: la parte errante risente del proprio errore, quindi solitamente non è annulla.