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Il Codice civile e le leggi complementari
I codici vigenti in Italia sono il Codice civile, il Codice di procedura civile, il Codice penale e il codice di procedura penale. La normativa è disciplinata dal Codice civile, un'unica legge che contiene una molteplicità di norme. La versione attuale è stata emanata con il Regio decreto del 1942; in Europa la prima codificazione risale al 1804 con il Codice napoleonico, dopo l'unità d'Italia è stato emanato il Codice civile del 1865 (sulla base di quello francese e poi di quello tedesco) e infine è stato emanato quello attuale durante la monarchia e il periodo fascista, in cui per la prima volta sono unificate la disciplina del diritto civile e quella del diritto commerciale. Il Codice civile può essere modificato o abrogato del tutto o in parte da leggi ordinarie successive; le modifiche avvengono attraverso la tecnica della novella. Le leggi complementari completano la disciplina del.
Codice civile regolando alcune materie in esso non considerate(ex. divorzio/adozione minorenni). La sistematica del Codice civile: - Libro primo: delle persone e della famiglia - Libro secondo: delle successioni - Libro terzo: della proprietà - Libro quarto: delle obbligazioni - Libro quinto: del lavoro - Libro sesto: della tutela dei diritti All'inizio del libro ci sono le 'Disposizioni preliminari al Codice civile' (preleggi) e alla fine del libro le 'Disposizioni finali e transitorie'. Le fonti del diritto Le fonti del diritto sono l'insieme degli atti e dei fatti che creano norme giuridiche all'interno di un ordinamento giuridico: le fonti del diritto sono i testi dai quali le norme sono desunte. (art.1 preleggi) Le fonti del diritto sono indicate in base ad una scala che rispetta il principio di gerarchia (le fonti di grado superiore vincolano le fonti di grado inferiore), principio cronologico (per fonti di pari grado prevale quella creata per ultima).Il principio di competenza stabilisce che determinate fonti possono creare norme solo in alcune materie. Le fonti di produzione sono atti idonei a produrre, modificare o estinguere delle norme, mentre le fonti di cognizione sono i testi che contengono le norme formate dalle fonti di produzione. Nel Codice civile, le fonti del diritto sono:
- le leggi
- i regolamenti
- le norme corporative
- gli usi
Al giorno d'oggi, le fonti del diritto sono cambiate poiché ne sono state inserite nuove e sono state eliminate le norme corporative che erano esistenti nel periodo fascista. Le fonti del diritto attuali sono:
- la Costituzione e le leggi costituzionali
- le leggi ordinarie (statali o regionali) e gli atti aventi forza di legge
- i regolamenti
- gli usi
Le leggi ordinarie sono approvate da un'assemblea legislativa, possono essere statali o regionali e devono rispettare la Costituzione e i vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Alcune materie possono essere regolate solo mediante leggi ordinarie.
leggi (riserva di legge). Gli atti aventi forza di legge sono atti normativi emanati dal Governo (potere legislativo eccezionale). - I decreti legislativi sono utilizzati quando esiste un'enorme quantità di leggi che devono essere ordinate e rese coerenti tra loro, ma necessitano di una legge delega del Parlamento in cui si deve specificare l'oggetto, i principi e i criteri ai quali il governo deve attenersi. - I decreti-legge sono utilizzati in casi straordinari di necessità e urgenza poiché entrano in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale senza vacatio legis, ma perdono di efficacia se il Parlamento non li converte in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione. I regolamenti rappresentano la fonte normativa secondaria, sono emanati dal Governo, dai ministri e da altre autorità amministrative: hanno la funzione di mettere in atto le disposizioni di legge in diverse materie. I regolamenti devono essere secundum legem e non possono maiessere contra legem, cioè contrastare o modificare la legge: in caso contrario, sono annullati dal giudice amministrativo. I decreti ministeriali (DM) e i decreti del presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) fanno parte dei regolamenti.
Gli usi sono delle norme che si formano spontaneamente mediante la ripetizione costante di specifici comportamenti da parte di una collettività per un certo periodo di tempo: opinio iuris, convinzione diffusa che quel comportamento è non solo moralmente corretto ma giuridicamente obbligatorio. Le consuetudini sono praeter legem, cioè regolano materie non disciplinate da fonti scritte; Il ricorso alle consuetudini è consentito solo se il caso non può essere deciso mediante principi generali e analogie.
Lo Stato di diritto è quella forma di Stato che assicura la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell'uomo; quindi, presuppone che l'agire dello Stato sia sempre conforme
alle leggi vigenti.
Il diritto comunitario
Nel 1950 è stata firmata dal Consiglio d'Europa la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), un trattato internazionale che consente a ogni individuo di richiedere la tutela dei diritti attraverso il ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
L'Unione Europea è un'unione politica ed economica di carattere internazionale che comprende 27 Stati membri d'Europa: nasce nel 1958 come comunità economica europea con il Trattato di Roma; in seguito, con il Trattato di Maastricht nel 1992 si trasforma in Unione europea, vengono fissate le regole politiche e i parametri economici e sociali necessari per l'adesione dei vari Stati, viene introdotto il concetto di cittadinanza europea e le premesse per la moneta unica europea, l'euro (la clausola di opt-out permette al singolo paese membro di ottenere la permanenza nell'UE alle leggi vigenti.
anche senza sottomettersi ad alcune regole ex. adesioneall’euro). Nel 2000 è stata proclamata la Carta di Nizza, cioè la Carta dei diritti fondamentali che ottienevalore giuridico mediante il Trattato di Lisbona nel 2009 con cui si delinea il nuovo assetto dell'UE che sicompone di due trattati: il trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (Trattato di Roma) e il trattatosull'Unione Europea (trattato di Maastricht revisionato). La legge costituzionale n. 3/2001: la potestàlegislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivantidall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. Il sistema giuridico italiano si compone dellenorme giuridiche introdotte dalle fonti del diritto italiano e di quelle introdotte dalle fonti del dirittocomunitario/internazionale: il diritto comunitario identifica l'insieme delle norme giuridicheIl diritto comunitario è un insieme di norme che regolano l'organizzazione dell'Unione Europea e disciplinano i rapporti tra gli Stati membri. La Corte di giustizia, su ricorso da parte di un giudice nazionale, fornisce un'interpretazione delle norme comunitarie e garantisce che siano applicate allo stesso modo in tutti gli Stati membri: le norme comunitarie sono direttamente applicabili ed evocabili in giudizio. La Corte europea dei diritti dell'uomo assicura l'applicazione della CEDU negli Stati membri.
Le fonti del diritto comunitario sono:
- I trattati sono accordi vincolanti tra gli Stati membri che definiscono gli obiettivi, le regole di funzionamento, le decisioni e le relazioni tra l'UE e i suoi paesi membri (normativa primaria, vincolano lo Stato solo se sono ratificati da apposita legge);
- I regolamenti sono atti legislativi vincolanti che devono essere applicati in tutti gli elementi e sono direttamente applicabili da tutti gli Stati membri (superiori alle leggi ordinarie);
- Le direttive sono atti
Quale un determinato diritto è riconosciuto allo straniero a condizione che lo stesso diritto sia riconosciuto a un italiano nel paese di cui quello straniero è cittadino (è stato ridimensionato dalla Cassazione che assicura a chiunque la tutela dei diritti inviolabili della persona).
Le situazioni giuridiche soggettive indicano la posizione che un soggetto assume nell'ambito di un rapporto giuridico; la violazione comporta il risarcimento del danno (ex. violazione dell'immagine/proprietà).
- La facoltà è la manifestazione delle situazioni giuridiche soggettive di cui è titolare un soggetto, non ha una realtà autonoma ma è il modo in cui il soggetto dispone del diritto (ex. nel diritto di proprietà il proprietario ha la facoltà di godere del bene e la facoltà di alienarlo)
- La potestà (ufficio) consiste nell'attribuzione di un potere a un soggetto
modo conforme alla legge e che non leda i suoi diritti. L'interesse legittimo può essere invocato da chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, diverso da quello generico di tutti i cittadini. Per formattare il testo utilizzando tag HTML, puoi utilizzare i seguenti tag: - `` per evidenziare il testo in grassetto - `` per evidenziare il testo in corsivo - `` per inserire il testo in apice - `` per inserire il testo in pedice Ecco come potrebbe apparire il testo formattato:Allo scopo di realizzare un interesse altrui (ex. un tempo si parlava di potestà genitoriale, ora riguarda la figura del tutore) - L'aspettativa consiste nella posizione del soggetto non ancora titolare di una situazione giuridica soggettiva ma in attesa di diventarlo con l'avvenire di un determinato evento, dunque è prodromica, cioè precede la realizzazione di un diritto soggettivo (ex. la capacità giuridica si acquista con la nascita, ex. diritto di proprietà in cui il soggetto che compra nel periodo compreso tra il contratto e il ricevimento del bene deve aspettare la verifica della regolarità urbanistica) - Lo status rappresenta la posizione giuridica di un soggetto in una collettività che comporta l'attribuzione di una serie di diritti soggettivi: lo status può essere di coniuge, figlio e cittadino - L'interesse legittimo consiste nella pretesa di un soggetto che l'amministrazione eserciti un potere in modo conforme alla legge e che non leda i suoi diritti. L'interesse legittimo può essere invocato da chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, diverso da quello generico di tutti i cittadini.
conformità della legge, è una tutela per i soggetti. La Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per violazione di un interesse individuale a causa di un atto amministrativo ill