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La presunzione di paternità non opera
suppone essere il marito della moglie. solo
pronunciata la separazione giudiziale o sia stata
nel caso in cui sia stata
omologata la separazione consensuale o il giudice abbia autorizzato i coniugi a
vivere separati. Se il figlio nasce prima dei 180 giorni dopo le nozze il figlio si ritiene
agire per il disconoscimento della
legittimo ma entrambi i coniugi o il figlio possono
paternità. l’atto di nascita,
Lo status di figlio legittimo si prova con anche se la
madre ha il diritto di non essere nominata e questo determina il non riconoscimento
dello status di figlio legittimo anche se la madre può far riconoscere il figlio come
mancasse eccezionalmente l’atto
naturale. E’ possibile possedere lo status qualora
ma il figlio abbia sempre portato il cognome del padre, egli è stato sempre
trattato come il figlio, sia stato considerato figlio nei rapporti sociali e
nell’ambito della famiglia. la
Se manchino l’atto di nascita e il possesso di stato
prova può darsi per testimoni ma deve esservi un principio di prova, presunzioni,
indizi abbastanza gravi. La presunzione di paternità può essere evitata con l’azione di
se i coniugi non hanno
disconoscimento di paternità. Tale azione è concessa
coabitato o nel periodo in cui deve aver avuto luogo il concepimento, se il
marito sia affetto da impotenza, se la moglie ha commesso adulterio o ha
tenuto celata al marito la gravidanza e la nascita (in questo caso la prova
dell’adulterio non è sufficiente, la vecchia normativa prevedeva che fosse possibile
l’accertamento genetico solo in caso di provato adulterio, oggi tale norma è stata
ritenuta lesiva del diritto di difesa e dichiarata incostituzionale). L’azione di
proposta dal marito nel termine di un anno dal
disconoscimento deve essere
giorno della nascita, dal giorno in cui si è avuto notizia della nascita, dal
giorno in cui il marito è venuto a conoscenza dell’adulterio, della impotentia
generandi; dalla madre nel termine di sei mesi dalla nascita del figlio, dal giorno in cui
essa è venuta a conoscenza dellìimpotentia generandi del marito; dal figlio in un anno
dal compimento della maggiore età o dal giorno in cui si è avuta conoscenza dei fatti
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che rendono ammissibile il disconoscimento (su richiesta del minore che abbia
raggiunto i 16 anni è possibile nominare un curatore speciale che promuova l’azione.
azione di contestazione della legittimità,
Altre azioni di stato sono: se il figlio
per ragioni diverse dalla paternità,
risulti legittimo senza esserlo ma azione di
reclamo della legittimità, manchi un titolo
se che documento lo status di figlio
difetti il possesso di status.
legittimo e
[procreazione medicalmente assistita pag 1192].
Rapporti tra genitori e figli. l’obbligo di mantenere di figli, di
I genitori hanno
istruirli e di educarli i figli devono rispettare i genitori e
e tale dovere non
contribuire al mantenimento della famiglia finché convivono. è soggetto
l figlio
alla potestà genitoriale sinché non compia i 18 anni o sia ammesso al
matrimonio. genitori in comune accordo,
La potestà deve essere esercitata dai in
il giudice suggerisce,
caso di disaccordo su questioni rilevanti sentiti il figlio e i
la soluzione migliore, decide quale dei
genitori, altrimenti se il contrasto permane
due sia più idoneo a curare l’interesse del figlio, nel caso di decisioni
urgentissime la decisione spetta al padre. Se uno dei genitori è lontano, impedito o
rappresentano i figli minori in tutti
incapace la potestà spetta all’altro. I genitori
gli atti civili e ne amministrano i beni, gli atti di ordinaria amministrazione
possono essere compiuti disgiuntamente, mentre per quelli di straordinaria
Se sorge
amministrazione deve esserci l’accordo (si ricorre altrimenti al giudice).
conflitto patrimoniale tra figli soggetti alla stessa potestà o tra essi e i genitori
è nominato un curatore speciale per i figli, se il conflitto sorge tra i figli e uno
solo dei genitori la rappresentanza dei figli è attribuita all’altro. Se i genitori
curatore speciale.
omettono atti necessario il giudice può nominare un I genitori
hanno divieto di acquistare diritti o beni dei minore ma ad essi spetta
l’usufrutto decadenza
legale (che non è disponibile). Il giudice può pronunciare
della potestà se il genitore viola o trascura i doveri o abusa dei poteri (può anche
disporre l’allontanamento del genitore). E’ sempre possibile, una volta cessata la causa
di decadenza, reintegrare la potestà genitoriale.
Tutela dei minori. il giudice nomina
Se i genitori non possono esercitare la potestà
un tutore che amministra i beni, rappresenta il minore negli atti civili, deve
provvedere all’inventario dei beni, provvedere all’educazione e all’istruzione
del minore, investe i capitali. Gli atti di straordinaria amministrazione possono
essere compiuti solo con l’autorizzazione del giudice tutelare. Quando cessa
rendere il conto.
dalle sue funzioni il tutore deve Le azioni del tutore contro il minore,
e viceversa, si prescrivono in 5 anni dalla cessazione della tutela.
Capitolo LXX – l’adozione.
Il codice del 1942 prevedeva unicamente la figura di antica tradizione con cui
una persona che avesse compiuti i 50 anni assume come figli una persona inferiore di
il proprio nome e i propri beni.
età di almeno 18 anni, cui trasmette Adesso invece
l’adozione è volta a procurare una famiglia ai minori privi dei genitori o che
non godano di una adeguata situazione familiare, in questo senso l’istituto
realizza un diritto del minore ad avere una famiglia così come enunciato nelle
convenzioni internazionali.
Adozione di minori. rimedio eccezionale
L’adozione rappresenta un a situazioni di
emergenza dato il diritto del minore di crescere nella propria famiglia d’origine,
solo lo strumento per superare una situazione patologica,
l’adozione è infatti
assicurandogli la sostituzione della famiglia d’origine con una nuova e si spera
minori in stato di adottabilità,
migliore. E’ consentita solo ai dichiarati derivata
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dalla mancanza di assistenza materiale e morale da parte dei genitori o dai parenti
tenuti a provvedervi (in presenza di cause di forza maggiore che impedisca ai genitori
di svolgere al meglio le loro funzione, essa non rileva a patto che sia di carattere
tribunale dei minori,
transitoria). Lo stato di adottabilità è dichiarato dal dopo una
il tribunale può agire sia d’ufficio che una volta
lunga e complessa procedura,
ricevuta la segnalazione dello stato di abbandono. La dichiarazione di adottabilità
adottata come sentenza quando i genitori o i parenti convocati non
può essere
si presentino senza giusitificato motivo, l’audizione dei genitori e parenti
abbia dimostrato il sussistere della situazione di abbandono, le prescrizioni del
tribunale ai genitori siano rimaste inascoltate. Contro la sentenza può essere
impugnazione. coniugi, uniti in matrimonio
proposta Gli adottanti devono essere
da almeno tre anni, non separati e idonei a educare, istruire e mantenere i
minori che intendano adottare. nel caso di separazione l’adozione può essere
disposta a favore di uno di essi o di entrambi a seconda dell’interesse del minore. L’età
deve superare di almeno diciotto l’età dell’adottando adottanti
di entrambi e gli
non devono avere più di 45 anni, si può derogare se
anche se a tale limite di età
corrisponde al preminente interesse del minore. Una volta dichiarato adottabile il
in affidamento preadottivo, sentire il minore
minore viene collocato il giudice deve
maggiore di 14 anni e può sentire il dodicenne. L’affidamento preadottivo deve
un anno,
durare almeno e in caso di esito favorevole il tribunale pronuncia la sentenza
di adozione o dispone di non far luogo all’adozione. La sentenza è comunque
l’acquisto di status di figlio legittimo degli
impugnabile. L’adozione ha per effetto
adottanti, cessa qualsiasi rapporto con la
dei quali assume e trasmette il cognome;
famiglia d’origine con l’esclusione dei divieti matrimoniali. Il figlio adottivo ha il
diritto di essere edotto della propria condizione mentre è assicurata la totale
riservatezza nei confronti dei terzi, per quanto riguarda l’identità dei genitori naturali,
tale informazione può essere fornita ai genitori adottivi soltanto su autorizzazione del
tribunale dei minori e per gravi motivi; l’adottato può accedervi dopo il compimento del
venticinquesimo anno o dopo i 18 per motivi attinenti alla salute psico-fisica. L’accesso
è comunque escluso se lì adottato non è stato riconosciuto dalla madre naturale, se uno
dei genitori abbia dichiarato di voler rimanere anonimo o abbia prestato il consenso
all’adozione a condizione di rimanere anonimo, l’accesso alle informazioni riguardanti i
genitori adottivi non è permesso nei confronti della madre che non abbia voluto essere
Un minore può essere adottato anche nel caso in
nominata nell’atto di nascita.
cui: sia orfano e sia unito o da vincolo di parentela fino al sesto grado o sa rapporto
stabile e duraturo preesistente alla perdita dei genitori con coniugi non separati o con
persona singola; minore figlio del coniuge dell’adottante; minore orfano di padre e
madre affetto da handicap; minore per cui sia impossibile l’affidamento preadottivo. In
non diventa figlio legittimo ma acquista tutti i diritti propri
questi casi il minore
del rapporto di filiazione non cessano i rapporti con la famiglia di
anche se
origine.
Adozione internazionale. si indica il caso del minore
Con tale espressione
straniero adottato da coniuge italiani coniugi stranieri residenti in Italia
o da
che adottano un minore straniero o infine il caso di un minore italiano
adottato da coniugi residenti all’estero. Un adozione all’estero è auspicabile solo
nel momento in cui non siano praticabili soluzioni locali, per questo il bambino
deve essere dichiarato adottabile dall’autorità del paese d’origine e debba essere
L’autorità del paese
evitata qualsiasi pratica di “compravendita di bambini”.
d’origine deve dichiarare lo stato di adottabilità (il tribunale dei minori italiano
comunque verifica che il processo si sia svolto secondo i requisiti di cui all’art 4 della
27 i