Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
AMBITO SOGGETTIVO DI EFFICACIA DELLA CONSUETUDINE
INTERNAZIONALE;
Consuetudini generali tutti
a) — di regola la consuetudine vincola gli Stati (e gli altri soggetti del
DI) a prescindere dal fatto che abbiano partecipato alla sua formazione o meno. La consuetudine
si impone anche agli Stati dissenzienti, compresi i persistent objectors e gli Stati nuovi.
Consuetudini particolari
b) — eccezionalmente sono state ammesse nella prassi internazionale
norme consuetudinarie che vincolano solo una ristretta cerchia di Stati.
Consuetudini di tipo geogra co o locali)
a) — vincolano solo due Stati (bilaterali o un’intera
regione continentale (regionali). ESEMPIO; norma sull’asilo diplomatico che esiste e vincola
solo gli Stati dell’America Latina.
Modi catrici (o integratrici) di un trattato istitutivo di un’OI
b) — si formano solo tra gli Stati
parti di un trattato per interpretare una norma in un certo modo, o per derogare ad una
norma. ESEMPIO; deroga all’art.27 della Carta dell’ONU, il quale richiede espressamente il
voto a ermativo dei 5 membri permanenti del CDS per deliberare sulle questioni non
procedurali, ma l’astensione o assenza di un membro permanente non ne impedisce di
prassi la valida adozione.
IUS COGENS; norme imperative del diritto
Espressione latina traducibile come “diritto cogente”. È costituito dalle
internazionale generale, ovvero norme consuetudinarie con carattere imperativo. Sono consuetudini
con carattere imperativo e che sono dunque inderogabili.
della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati
È questa la de nizione che si ritrova nell’art.53
— il contrasto con una norma di ius cogens è causa di invalidità dei trattati. L’art.53 si occupa dello
ius cogens come causa di invalidità dei trattati.
jus cogens,
Anche l’art.64 della Convenzione si occupa di stabilendo che una norma cogente,
estingue
qualora sopraggiunga, i trattati contrari preesistenti.
Questi due disposizioni sono le uniche norme internazionali attualmente vigenti ad occuparsi
jus cogens.
espressamente di È poi importante sottolineare che la Convenzione non stabilisce quali
speci che norme siano cogenti, limitandosi a fornire una de nizione con la quale dovrebbe essere
possibile identi carle in concreto. Ma come si
Si tratta di norme consuetudinarie non scritte che nascono in maniera spontanea.
di erenzia da altre norme consuetudinarie? 3 elementi da notare;
35
ff fi
fi ff fi fi fi fi
3) Una norma di ius cogens è tale se è così riconosciuta da tutti gli Stati, non anche da altri soggetti
del DI. imperativa del DI generale),
4) Una norma di ius cogens è inderogabile (norma sfuggendo al criterio
generale della essibilità, che interessa tutte le altre fonti del DI.
5) Le norme cogenti possono essere derogate solo da altre norme cogenti successive (molto
di cile che accada).
Nelle scienze giuridiche si tratta di un concetto antico di derivazione romanistica — indica quelle
norme del diritto privato alle quali non si può derogare.
Fino agli anni ’60 lo ius cogens non era universalmente riconsciuto, ma durante la codi cazione del
diritto dei trattati è diventato oggetto di approfontimento. Alcuni Stati obiettarono allo ius cogens
(soprattutto quelli socialisti e l’URSS, e la Francia) già dal momento della sua formazione, ritenendolo
un’invenzione della dottrina e non esistente nel DI reale. valori
A partire dagli anni ’60 è stato introdotto nel diritto internazionale, andando ad esprimere
fondamentali o regole di funzionamento della comunità internazionale con carattere cogente e non
derogabile dai consociati se non per mezzo di altre norme di pari grado.
È stato poi inserito nel Progetto di articoli sulla responsabilità degli Stati approvato dalla
Commissione del DI nel 2001: l’art.26 stabilisce che le 6 cause che escludono l’illecito dello Stato
(ovvero la responsabilità) eccezionalmente non operano qualora la violazione riguardi una norma di
diritto cogente. Dunque una sua violazione non può essere giusti cata. Il Progetto prevede anche
una serie di conseguenze speciali per la violazione grave di obblighi posti da norme imperative di DI
generale e limiti alle contromisure.
Norme analoghe sono state incluse anche nel Progetto sulla responsabilità delle OI approvato nel
2011.
jus cogens
Lo è stato anche richiamato da una serie di sentenze internazionali e statali. Altri e etti
ascritti ad esso, e confermati dalla giurisprudenza, sono l’invalidità delle consuetudini incompatibili e
la delegittimazione degli atti pubblici interni contrari. È di usa l’idea che la natura cogente di una
norma renda inoperativa l’ecezione del persistent objector, altrimenti valevole. Si è sostenuto che
una sentenza internazionale non vincola lo Stato destinatario se è contraria ad un principio ritenuto
cogente.
All’insieme si aggiungono ulteriori e etti non previsti dalla Convenzione di Vienna, come l’invalidità
jus cogens
delle riserve contrarie allo o il divieto di interpretazioni incompatibili con esso.
I due elementi di cui si compongono le consuetudini si ritrovano anche nello ius cogens. A nché una
norma consuetudinaria sia cogente occorre un fattore in più: deve essere possibile identi care il
carattere cogente della norma — si identi ca poiché sono ispirate a valori fondamentali o a regole di
funzionamento. Le norme cogenti sono norme che riguardano i valori e le regole, ma è proprio il loro
contenuto che aiuta a conferire a queste norme il carattere cogente e che le di erenzia dalle altre
(de nizione quasi tautologica). Nel caso delle norme consuetudinarie il contenuto non ha importanza,
mentre per quanto riguarda le norme cogenti è proprio il contenuto a contribuire alla de nizione della
sua struttura.
Secondo alcuni autori le norme cogenti sono dotate di una forza giuridica tale da renderle
retroattive;
- ESEMPIO; se uno Stato negli anni ’50 devia il corso di un ume ma non c’erano norme che
impedivano tale manovra, quello Stato non può essere chiamato a rispondere dell’atto.
Il diritto cogente sfuggirebbe alle regole del diritto intertemporale. All’epoca della IIGM non esisteva
alcuna norma cogente riguardante i lavori forzati. I nazisti che avevano occupato l’Italia settentrionale
sottopongono gli italiani ai lavori forzati. Secondo i giudici e alcuni autori, si può applicare la norma
cogente sui valori forzati emersa in un momento successivo a quella situazione del passato.
Le norme di ius cogens assumono rilievo principalmente;
36
ffi fi fl ff fi ff fi fi ff fi fi fi ffi ff
diritto dei trattati,
1. Nel come cause di invalidità e di estinzione dei trattati.
responsabilità degli Stati.
2. Nella de nzione della
ESEMPI DI NORME COGENTI;
Valori fondamentali;
a) Nucleo essenziale dei diritti umani — il diritto di proprietà, di libera associazione, la libertà
religiosa, uguaglianza tra uomo e donna ecc. non possono essere ritenute norme cogenti poiché
non appartengono al nucleo essenziale dei diritti umani, ma esistono soltanto poiché contenute
divieto di genocidio, di schiavitù e di tratta degli schiavi, di tortura,
nei trattati. Esso comprende il
di discriminazione razziale e di apartheid. ius in bellum
b) Nucleo essenziale del diritto internazionale umanitario — norme riguardanti lo come
quella di non sparare sulla croce rossa o quelle sulla neutralità.
c) Autodeterminazione dei popoli
d) Divieto di uso della forza armata a scopo aggressivo — la Russia ha violato una norma cogente
nella misura in cui continua ad attaccare con le armi l’Ucraina.
Se una norma cogente è inderogabile e sottratta all’autonomia delle parti, devono essere cogenti
anche le norme strutturali, che per essere tali non devono essere sottoposte all’autonomia della
volontà delle parti. Se le parti potessero modi care la struttura, non esisterebbero più nemmeno i
punti di riferimento, diventando variabile a seconda degli interessi politici del momento e lo stesso
funzionamento e struttura
senso del DI verrebbe meno. Dunque sono cogenti anche le norme sul
del sistema giuridico internazionale;
a) Norme sulla stipulazione dei trattati
b) Norme sull’invalidità e l’estinzione dei trattati
c) Conforti si spinge a considerare come norma cogente anche l’art.103 della Carta delle Nazioni
Unite — norma convenzionale scritta che corrisponde ad una norma consuetudinaria che con il
tempo ha acquisito valore cogente. È una clausola di prevalenza: se si venisse a creare un
contrasto tra la Carta e qualsiasi altro trattato, sarebbe la Carta a prevalere.
*gra co che ha fatto a lezione*
IUS COGENS =/= OBBLIGHI ERGA OMNES;
- Obbligo erga omnes sono obblighi, che scaturiscono da norme consuetudinarie, che ciascuno
Stato ha nei confronti degli altri Stati; in caso di violazione qualsiasi altro stato può reagire, non
solo chi ha subito la violazione.
- Lo ius cogens sono norme imperative del diritto internazinoale generale, norme consuetudinarie
inderogabili se non attraverso norme cogenti dello stesso livello.
MOTIVO RELATIVO AL CONTENUTO;
Concettualmente ius cogens e obblighi erga omnes sono diversi, ma di fatto sono entrambe
inderogabili e fanno scaturire obblighi erga omnes. La maggior parte degli autori sostiene che lo ius
cogens e gli obblighi erga omnes siano due facce della stessa medaglia.
ESEMPIO; l’autodeterminazione dei popoli è una norma sia cogente sia produttiva di obblighi erga
omnes.
MOTIVO STORICO;
Dal punto di vista storico, le due nozioni sono nate più o meno nello stesso periodo. Lo ius cogens
viene trasposto nel DI negli anni ’60. Mentre in Sudafrica era praticato l’apartheid, all’inizio degli anni
’60 la Liberia e l’Etiopia presentarono un ricorso congiunto alla CIG per la violazione della norma
consuetudinaria che vietava la segregazione. La CIG dopo una procedura molto complessa
stabilisce che la Liberia e l’Etiopia non avrebbero potuto presentare tale ricorso in quanto
mancavano di interesse legittimo. Il Sudafrica non stava violando una norma che prevedeva diritti in
37
fi fi fi
capo alla Liberia e all’Etiopia. Qualche anno dopo, in seguito a numerose critiche avanzate dalla
dottrina, emerge il concetto di obbligo erga omnes, che nel 1970 verrà riconosciuto anche dalla
stessa CIG nella sentenza sulla Barcelona Traction — una società di energia elettrica creata in
Canada secondo il diritto canadese era composta principalmente da azionisti belgi. Questa società
forniva elettricità alla città di Barcellona, che non ne aveva pagato la fornit