Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 45
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 1 Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 45.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni, Prof. Cuomo Gennaro Paolo, libro consigliato Manuale di Diritto dell´informazione e della comunicazione, Sica, Zeno-Zencovich Pag. 41
1 su 45
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Potere di indirizzo nei confronti della società concessionaria del servizio

→ pubblico radiotelevisivo (RAI);

Potere di vigilanza e controllo nei confronti della RAI sul rispetto degli indirizzi

→ forniti;

Poteri consultivi;

→ Poteri di informazione ed ispettivi.

Uno dei suoi poteri più importanti è quello di poter nominare la maggioranza dei

membri del CdA della RAI.

L’autorità di governo. L’autorità di governo in materia di informazione ha diversi poteri:

Potere di trasmettere a mezzo reti RAI comunicati e dichiarazioni;

→ Potere di individuare e definire contributi e sovvenzioni a favore delle imprese

→ che operano nell’ambito dell’informazione, delle radio e delle televisioni locali;

Potere di trasmettere messaggi di utilità sociale a mezzo RAI e tramite

→ emittenti private.

Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per le comunicazioni. Il Ministero

dello Sviluppo Economico comprende il Dipartimento per le comunicazioni che si

occupa specificatamente del settore dell’informazione e delle telecomunicazioni. A tale

dipartimento sono stati conferiti poteri regolamentari (potere di negoziazione di

accordi internazionali, potere di proposta di regolamenti governativi, potere di

approvazione delle convenzioni con RAI) e poteri amministrativi (potere di

1

approvazione del piano di ripartizione delle frequenze , potere di rilascio di

autorizzazioni ai titolari di emittenti radiofoniche e televisive, potere di vigilanza e

controllo nei confronti delle emittenti radiotelevisive).

Ministero dell’Economia e delle Finanze. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è

possessore delle azioni di RAI Holding, ha competenza sulla nomina del Direttore

Generale e ha potere di vigilanza sulla gestione economica della RAI.

Autorità per le Garanzie nelle COMunicazioni. L’Autorità per le Garanzie nelle

COMunicazioni (AGCOM) è stata istituita con la Legge n. 249 del 1997 specificatamente

per il settore della radiotelevisione, dell’editoria e delle telecomunicazioni. Essa si

compone di quattro organi:

1 Si tratta del piano in base al quale l’amministrazione pubblica procede alla corretta

ripartizione delle frequenze nei settori dell’informazione e della comunicazione, nel

rispetto delle esigenze di mercato.

Presidente. È nominato con decreto dal Presidente della Repubblica su proposta

→ del Consiglio dei Ministri. Proprio questo punto è quello più controverso: si può

ipotizzare che, a causa di tale scelta, l’autorità si veda sottratta la propria

indipendenza, intesa come libertà da ogni legame con gli organi di indirizzo

politico. Il mandato del Presidente dura sette anni e non è rinnovabile. Svolge il

ruolo di coordinatore tra la Commissione per le infrastrutture e le reti e la

Commissione per i servizi e i prodotti;

Consiglio. Si compone di Presidente e otto commissari. Ha il compito di adottare

→ il regolamento su criteri e modalità di rilascio delle concessioni e delle

autorizzazioni in materia radiotelevisiva e per la determinazione dei relativi

canoni e contributi. Ha potere antitrust, è cioè in grado di accertare posizioni

dominanti nel settore radiotelevisivo, e funge da organo consultivo per l’autorità

antitrust (Legge n.287/1990) in materia di abusi di posizione dominante

nell’ambito delle telecomunicazioni. Inoltre, gestisce il registro degli operatori

di comunicazione (ROC), elabora e approva i piani di assegnazione delle

frequenze per i vari servizi, sia nel settore radiotelevisivo sia nelle

telecomunicazioni.

Commissione per le infrastrutture e le reti. Si compone di Presidente e quattro

→ commissari. Ha competenze normative, tecniche, di controllo e vigilanza, di

proposta e sanzionatorie... Essa delibera in materia di interconnessione e di

accesso alle reti, di numerazione, di servizio universale (l’accesso ad alcuni

servizi deve essere garantito a tutti es. servizio di telefonia), di misure per la

sicurezza delle comunicazioni e tetti per le radiofrequenze e di standard per i

decodificatori. Inoltre, definisce le controversie tra utenti e gestori del servizio

di telecomunicazioni.

Commissione per i servizi e i prodotti. Si compone di Presidente e quattro

→ commissari. Ha competenze normative, tecniche, di controllo e vigilanza, di

proposta e sanzionatorie... Inoltre, ha poteri di vigilanza sulle modalità di

distribuzione dei prodotti, inclusa la pubblicità, e sulla loro conformità alle

prescrizioni di legge, ma anche sull’applicazione della normativa vigente sulla

propaganda, sulla pubblicità e sull’informazione politica.

Si tratta di un’autorità di garanzia predisposta al fine di svolgere il duplice compito di

assicurare la corretta competizione degli operatori e di tutelare i consumi di libertà

fondamentali dei cittadini.

Comitati REgionali per le COMunicazioni. Con l’istituzione dell’AGCOM sono stati creati

anche organi come i Comitati REgionali per le COMunicazioni (CORECOM), facenti

parte dell’ordinamento regionale e aventi funzioni tipiche dell’AGCOM: funzioni di

governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazione... Di norma sono composti

da cinque membri e sono finanziati dalle regioni per svolgere i compiti legati a

specifiche esigenze regionali.

Corte dei Conti. 2

Anche la Corte dei Conti partecipa al controllo della RAI (art. 100 della

Costituzione e art.2 delle Legge n.668/1998), esercitando un controllo successivo sulla

gestione dell’attività finanziaria complessivamente considerata. Essa ha il potere e la

facoltà di chiedere informazioni al Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero

dello Sviluppo Economico. Inoltre, riferisce al Parlamento i risultati della sua attività di

controllo.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato. L’Autorità garante della concorrenza

e del mercato ha competenze generali relative all’applicazione della normativa

antitrust (Legge n.287 del 1990) in materia di telecomunicazioni, radiotelevisione ed

editoria (compresa la pubblicità ingannevole). Agisce con il parere dell’AGCOM e svolge

un’attività di controllo del rispetto del pluralismo, che si configura come l’assenza di

posizioni dominanti (secondo quanto disposto dalla Legge n.249 del 1997 e dal Testo

Unico Radiotelevisivo, D.Lgs. n. 177/2005): la sua attenzione si concentra sul garantire la

concorrenza nel mercato e sanzionare qualsiasi forma di posizione dominante che

minacci il pluralismo.

Competenze della regione. L’articolo 117, 1° e 3° comma, della nostra Costituzione dice:

“La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della

Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi

internazionali. Sono materie di legislazione concorrente quelle relative all’ordinamento

della comunicazione”. Ciò significa che la regione ha un potere legislativo concorrente in

tema di ordinamento della comunicazione. La regione ha infatti un forte potere

legislativo per l’emittenza radiotelevisiva in ambito regionale o provinciale, ma ha anche

un forte potere amministrativo: gli organi della Regione, della Provincia o degli enti

locali hanno infatti la competenza di rilascio dei provvedimenti abilitativi necessari

per l’accesso ai siti previsti dal Piano nazionale di assegnazione delle frequenze, per

l’installazione di reti ed impianti.

Il Servizio Pubblico Radiotelevisivo. Il Servizio Pubblico Radiotelevisivo costituisce una

componente fondamentale del sistema informativo del nostro ordinamento: si tratta del

pubblico servizio esercitato su concessione nel settore radiotelevisivo mediante la

complessiva programmazione, anche non informativa, della società concessionaria.

Perciò è il pubblico servizio affidato a una società che lo svolge sulla base di un

contratto nazionale di servizio, stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico

(Dipartimento per le Comunicazioni), e di contratti di servizio regionali e provinciali,

2 Organo dello Stato presente in vari ordinamenti giuridici con funzioni giurisdizionali e

amministrative, di controllo o vigilanza in materia fiscale sulle entrate e sulle spese

pubbliche all'interno del bilancio dello Stato.

stipulati con le Province autonome di Trento e Bolzano (contratti rinnovati ogni 3 anni).

La Corte Costituzionale, nelle sentenze n.155 e n.284 del 2002, ha stabilito che la

liberalizzazione del mercato radiotelevisivo, cioè l’eliminazione del monopolio statale,

non fa venir meno il ruolo del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, il quale è garantito da

un concessionario che opera nell'ambito pubblico per assicurare l'informazione, la

diffusione della cultura e la partecipazione dei cittadini. Questo intervento sottolinea

perciò l'importanza del servizio pubblico nel contesto della libertà di mercato e del

diritto alla conoscenza e alla partecipazione dei cittadini.

La storia della RAI. La RAI (Radio Audizione Italiane) nasce nel 1924 e, dal 3 gennaio

1954, con l’introduzione in Italia della TV, si trasforma definitivamente in RAI

radiotelevisione italiana. Nella seconda metà degli anni Settanta, iniziano a

moltiplicarsi emittenti private che trasmettono a livello locale, anche se prive di

autorizzazione: i conseguenti numerosi giudizi penali aventi a oggetto i reati di

attivazione di impianti di diffusione via etere di programmi radiofonici o televisivi in

ambito locale, determinano l’ennesimo intervento della Corte Costituzionale in

materia radiotelevisiva. Questa volta, però, pur riconoscendo ancora il legittimo

monopolio statale per le trasmissioni a livello nazionale, ne riconosce l’illegittimità a

livello locale: tale decisione ha dunque rivoluzionato l’etere, rompendo il monopolio

totale di cui la RAI aveva goduto dal secondo dopoguerra.

Nonostante ciò, il legislatore non promulgò alcuna legge relativa al riassetto televisivo e,

in breve tempo, si viene a creare un clima insostenibile che determina la tendenza

sempre maggiore dei canali locali a fondersi in un unico gruppo e a trasmettere

contemporaneamente gli stessi programmi nelle loro regioni d’appartenenza,

effettuando così una specie di trasmissione a livello nazionale, nonostante l’utilizzo di

un segnale diffuso solo a livello locale. I pretori di Roma e Torino e il tribunale di Roma

cercarono di impedire ai tre gruppi, Canale 5, Italia 1, Rete 4 e i gruppi a loro collegati di

trasmettere a livello ultra locale, rivolgendosi alla Corte Costituzionale. In realtà, l’era

del duopolio pubblico-privato era già iniziata, anche se al privato mancava ancora la

c

Dettagli
A.A. 2024-2025
45 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ginevraorlando03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'informazione, dell'accesso e delle telecomunicazioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Guglielmo Marconi di Roma o del prof Cuomo Gennaro Paolo.