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LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
Il sistema Il consiglio sindacale svolge controllo sull'amministrazione, il revisore esterno il controllo contabile. Permane un corpo di regole speciali per gli enti di interesse pubblico per cui il controllo contabile deve essere inderogabilmente esercitato da un revisore esterno. Sono enti pubblici le società emittenti valori mobiliari quotati, nonché banche, imprese di assicurazione e di riassicurazione. Enti sottoposti a regime intermedio sono enti sottoposti a regime intermedio le società non quotate emittenti strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in maniera rilevante nonché alcune società operanti nel campo dell'intermediazione finanziaria e mobiliare. Conferimento e cessazione dell'incarico La revisione legale è esercitata da un revisore legale o da una società di revisione iscritti nel registro dei revisori legali dei conti o se lo statuto lo prevede, nei casi consentiti, dal CS. Il Ministero.Il revisore esterno è un organo di controllo dell'economia che esercita la vigilanza sugli iscritti nel registro con ampi poteri informativi ed ispettivi. Il revisore esterno è nominato per la prima volta nell'atto costitutivo e successivamente proposto dall'organo di controllo e approvato dall'assemblea. Il revisore deve essere un soggetto indipendente e non deve essere coinvolto nel processo decisionale della società (formula amplissima volta ad evitare abusi). Il revisore è tenuto a dotarsi di procedure idonee a prevenire e rilevare tempestivamente queste situazioni e, qualora esse si verifichino, deve adottare misure volte a ridurne il rischio. Nei casi più gravi deve astenersi dall'effettuare la revisione.
Specifici divieti di legge che gravano sul revisore e sulle persone a lui strettamente legate:
- Il divieto di accettare regali o favori da parte della società revisionata o qualsiasi ente legato a quest'ultima
- Il divieto di effettuare operazioni di investimento o
Speculative sustrumenti finanziari emessi o oggetto di sostegno da parte della società revisionata
Rischi connessi all'eventuale trasferimento di personale tra la società revisionata e l'organizzazione del revisore (divieto delle porte girevoli):
- Non può partecipare alla revisione chi ha intrattenuto rapporti di lavoro presso l'ente revisionato nel periodo di riferimento dei bilanci da revisionare o nel periodo di durata dell'incarico, se ciò determina rischi di conflitto di interessi
- Coloro che hanno partecipato alla revisione non possono rivestire cariche sociali, né prestare lavoro autonomo o subordinato presso la società revisionata prima che sia trascorso almeno 1 anno dalla cessazione dell'incarico.
Compenso: determinato dall'assemblea all'atto della nomina per l'interna durata. Predeterminati sono anche i criteri in base a cui esso può essere adeguato.
Il revisore sta in carica per tre esercizi.
ed è rinnovabile senza limiti. L'incarico può essere revocato per giusta causa. Contestualmente alla revoca, l'assemblea deve conferire l'incarico ad un nuovo revisore. Sono predeterminati anche i casi in cui il revisore può dimettersi (se ciò non avviene di comune accordo con la società). Il vecchio revisore in questo caso resta in carica in regime di prorogatio fino alla delibera assembleare che nomina il nuovo.
La revisione legale degli enti di interesse pubblico e degli enti sottoposti ad un regime intermedio è soggetta a regole speciali. Il revisore deve essere iscritto nel registro dei revisori legali. La Consob ha un ampio e invasivo potere di vigilanza (può per esempio richiedere notizie e documenti nei confronti di chiunque possa essere informato); effettua periodicamente un controllo qualità dei revisori. Questa disciplina è caratterizzata da maggior rigore ed
Analiticità in merito ai requisiti di indipendenza del soggetto incaricato della revisione si tratta di regole introdotte in seguito a una serie di scandali finanziari che hanno causato perdite ingentissime agli investitori, senza che i revisori avessero saputo o voluto rilevare macroscopiche irregolarità contabili poste in essere dagli amministratori delle società revisionate al fine di occultare il dissesto.
Per porre rimedio a questi fenomeni, l'attuale disciplina stabilisce il principio della rotazione periodica del revisore: l'incarico ha durata di nove esercizi per le società e sette per le persone fisiche, e non può essere rinnovato al medesimo soggetto finché non sia decorso un periodo di tempo minimo (periodo di raffreddamento).
La legge interviene sulla delicata questione dell'offerta, da parte del revisore stesso o di soggetti a lui collegati, di servizi aggiuntivi rispetto alla mera attività di revisione legale dei conti.
(servizi non audit) La disciplina attuale vieta al revisore, ai soci e ai dipendenti di prestare una serie di servizi aggiuntivi all'ente di interesse pubblico che ha conferito l'incarico. Il revisore, tutti i soggetti che fanno parte della rete dell'ente, i soci, i componenti degli organi di amministrazione e controllo e i dipendenti della società di revisione non possono prestare servizi ulteriori all'ente di interesse pubblico, alle sue controllate e controllanti o sottoposte a comune controllo. Trasferimenti di personale: la revisione legale non può essere esercitata da coloro che hanno rivestito cariche sociali o funzione di direttore generale o dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili presso l'ente di interesse, se non sono trascorsi almeno due anni dalla cessazione di tali rapporti (vale anche per controllante o controllata). Il revisore, il responsabile della revisione e coloro che hanno preso parte confunzioni di direzione o supervisione alla revisione del bilancio di un ente NON possono rivestire cariche sociali se non sono trascorsi almeno due anni.
L'ente di interesse pubblico sottoposto a revisione è tenuto a dotarsi di un comitato per il controllo interno e la revisione contabile, con il compito di monitorare e controllare l'attività del revisore; tale organo è responsabile delle procedure di selezione del revisore e ne verifica l'indipendenza.
In presenza di giustificati motivi, il revisore di un ente di interesse pubblico può essere rimosso anche dal tribunale, su richiesta dei soci che rappresentano il 5% del capitale sociale oppure dell'organo di controllo o della Consob.
Sanzioni: amministrative pecuniarie + revoca d'ufficio dell'incarico. Vigila inoltre il comitato per il controllo interno e la revisione contabile.
Funzioni e responsabilità del revisore legale dei conti
Funzioni:
Attività di revisione: verifica che
Nel corso dell'intero esercizio, la tenuta della contabilità sia regolare e che la rilevazione nelle scritture contabili dei fatti di gestione sia corretta. Verifica inoltre, che il bilancio di esercizio e consolidato siano conformi alle norme e rappresentino la verità.
Il revisore esprime un giudizio sul bilancio (senza rilievi, con rilievi, negativo, impossibilità di esprimere il giudizio) – negli ultimi tre casi vi è obbligo di motivazione;
Attività di consulenza;
Diritto di ottenere dagli amministratori documenti e notizie utili, può procedere autonomamente ad accertamenti e controlli di atti e documentazione (scambio di informazioni con il CS e la Consob).
Negli enti di interesse pubblico o sottoposti a regime intermedio, il revisore segnala all'ente revisionato sospette irregolarità, affinché quest'ultimo provveda ai necessari accertamenti e ad assumere adeguate misure, e in caso di inerzia informa la
Consob.Speciali poteri sono attribuiti al revisore o alla società di revisioneà della capogruppo (cd. revisore di gruppo); è responsabile per il giudizio espresso sul bilancio consolidato quindi riceve i documenti di revisione dai soggetti incaricati della revisione dei bilanci delle società controllate; Obbligo di conservazione dei documenti per 10 anni.Doveri il soggetto incaricato della revisione legale dei conti deveadempiere i propri dovere con diligenza professionale, mantenendo151quello scetticismo professionale richiesto dal proprio ruolo di controllore; è responsabile della veridicità delle sue attestazioni e deve conservare il segreto su fatti e documenti di cui ha conoscenza per ragioni del suo ufficio.Responsabilità nei confronti della società che ha conferito l'incarico,dei suoi soci e dei terzi, il revisore risponde in solido con gli amministratori per l'inadempimento dei loro doveri; nei rapporti interni ciascuncondebitore sociale risponde nei limiti del contributo effettivo al danno cagionato. L'azione si prescrive in 5 anni.
L'ORGANISMO DI VIGILANZA DEL DLGS. 231/2001 è un organo incaricato di vigilare sul funzionamento, l'osservanza e l'aggiornamento dei modelli di organizzazione e di gestione predisposti dagli amministratori al fine di prevenire la commissione di reati dai quali può conseguire la responsabilità amministrativa della società. La sua costituzione è facoltativa, ma costituisce una delle condizioni poste dalla legge per esonerare l'ente dalla responsabilità amministrativa determinata da reati commessi a propri organi o dipendenti.
L'organismo di vigilanza del D.Lgs. 231/2001 può essere: l'organo di controllo o, negli enti di piccole dimensioni, l'organo amministrativo. L'organismo è dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo.
CAPITOLO XI. SISTEMI ALTERNATIVI DI AMMINISTRAZIONE
ECONTROLLO Il sistema dualistico Esso prevede la presenza di: a) Un consiglio di gestione svolge le funzioni proprie del consiglio di amministrazione nel sistema tradizionale b) Un consiglio di sorveglianza svolge sia le funzioni di controllo proprie del collegio sindacale, sia alcune funzioni di indirizzo della gestione che nel sistema tradizionale sono proprie dell'assemblea dei soci, come la nomina e la revoca dei componenti del consiglio di gestione e l'approvazione del bilancio di esercizio La revisione legale dei conti è affidata ad un revisore o ad una società di revisione. La presenza del consiglio di sorveglianza riduce le competenze dell'assemblea ordinaria. Il sistema dualistico determina un più accentuato distacco fra azio