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Le informazioni particolari di ogni anno
STRUTTURA PTOF Sez. 1 La scuola e il suo contesto Quali sono le caratteristiche distintive della scuola? Quali quelle del contenuto? Quali risorse sono disponibili per soddisfare i bisogni formativi espressi dall'utenza? Sez. 2 - Le scelte strategiche Qual è la vision della scuola? Quali obiettivi strategici si intendono raggiungere? Sez. 3 - L'offerta formativa Quale offerta formativa si vuole offrire? Con quali caratteristiche distintive? Quali risorse servono a realizzarla? Sez. 4 - L'organizzazione Come occorre organizzare le risorse a disposizione per realizzare l'offerta formativa e raggiungere le priorità indicate? Sez. 5 - Il monitoraggio, la verifica e la rendicontazione Quali regolazioni servono alle azioni previste nel piano per garantire l'impianto progettuale nel triennio? Quali processi sono stati attivati? Quali risultati sono stati raggiunti? Ritornando a parlare del curricolo,Esso è un nuovo paradigma, il quale si regge su quattro cardini:
- La realtà: che richiama il fatto che il curricolo nasce dalla lettura pedagogica della realtà;
- La razionalità: che si manifesta nell'accurata definizione di obiettivi precisi;
- La socialità: sia dentro la scuola che esternamente attraverso la rete di relazioni tra scuola e territorio;
- E infine la trasparenza: che favorisce il suo controllo ed eventualmente la sua revisione.
Nella progettazione invece si individuano:
- Una visione ispiratrice, nella quale individuiamo i valori di riferimento, le teorie che fanno da sfondo, l'esplicitazione dei compiti della scuola;
- Le teorie del curricolo conoscono un particolare sviluppo tra la fine degli anni Cinquanta e gli inizi degli anni Sessanta, dopo la crisi dell'Attivismo pedagogico, e si snodano lungo tre principali sentieri:
- Miglioramento degli insegnamenti disciplinari;
- Esigenza di rifocalizzarsi sulle discipline e desumere
progettazione dei percorsi di apprendimento alla loro realizzazione e verifica. Nella progettazione dei percorsi (annuali, mensili, settimanali o quotidiani): in ognuno di questi risuonano le domande: che cosa è rilevante insegnare? Perché questi temi e non altri? Quale è la successione ottimale? Che ruolo ha l'esperienza dell'alunno nella mia progettazione? Come condurre le esperienze?
Nella predisposizione dei percorsi didattici ricorrono le domande chiave del curricolo:
- dove voglio arrivare? (gli obiettivi);
- che cosa propongo per raggiungere tali obiettivi? (i contenuti);
- come realizzo le proposte didattiche? (il metodo);
- come verifico l'efficacia del mio lavoro? (la valutazione)
Un percorso didattico è contraddistinto da tre fasi di svolgimento:
- Incipit: che richiama i pre-requisiti; valorizza le preconoscenze, stabilisce un obiettivo; favorisce delle congetture e promuove delle ipotesi;
- lo svolgimento: in cui si impiegano varie strategie didattiche,
fine e i principali traguardi di competenza da perseguire; lasciainvece ai docenti la progettazione delle unità di apprendimento UDA, ovverol’individuazione e selezione degli obbiettivi formativi perseguibili in un arco temporalebreve, in relazione alle condizioni ambientali e alle possibilità degli alunni.Fiorin riguardo a questo argomento, presenta una stesura progettuale su due livelli,uno di carattere più generale, che tratta i traguardi di sviluppo delle competenze, edun altro strettamente collegato allo specifico compito richiesto dalla singola UdA.
«Le UDA sono moduli formativi che si concretizzano in una serie di compitisignificativi, tesi a permettere agli alunni di attuare comportamenti competentinell’affrontare situazioni e risolvere problemi che sviluppano diverse conoscenze,abilità, competenze e coinvolgono più discipline. Possono avere durata variabile, dapochi giorni, qualche settimana, a mesi. Si sviluppano in fasi di lavoro,
Ciascuna delle quali, di fatto, rappresenta un compito significativo nel quale l'alunno attua comportamenti che rendono evidente la competenza, producono qualcosa, conseguono abilità e conoscenze.
Quindi l'unità di apprendimento è un'unità didattica che si focalizza però sui processi dell'alunno e non sui contenuti.
PRINCIPALI DIFFERENZE TRA UD E UdA.
UNITÀ DIDATTICA
- Centrata sugli obiettivi di insegnamento di competenze
- Centralità del docente e della sua attività autonoma e responsabile
- Focalizzata sulla disciplina
- Valorizza il problem solving, l'apprendimento sociale e il compito/prodotto in contesto significativo
- Funzione trasmissiva
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
- Centrata sull'apprendimento e sull'acquisizione di competenze
- Centralità dell'allievo e della sua azione autonoma e responsabile
- Focalizzata sulle competenze attraverso l'integrazione dei saperi
- Promuovere la crescita formativa
STAGIONE EDUCATIVA
Il primo, a partire dagli anni Trenta del Novecento, è legato alle ricerche sullamisurazione delle intelligenze e delle prestazioni; il secondo si presenta dagli anniSettanta con l'avvento delle teorie della progettazione curricolare ed è legato allaricerca del successo formativo per tutti; il terzo è più recente ed ha a che fare con lacomplessità e l'uso degli apprendimenti fuori dalla scuola
STAGIONE DOCIMOLOGICA (LA RICERCA DI SCIENTIFICITÀ)
La logica docimologica pone l'accento sulla rigorosità, sull'attendibilità e sullacomparazione corretta. È ispirata al valore dell'oggettività e della giustizia; non sipreoccupa tanto dell'oggetto, quanto delle procedure e del corretto rapporto trarilevazioni e valutazione; fa riferi