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COLLEZIONISMO ERUDITO, METAVIAGGIO, DEPAYSAMENT E ANTITURISMOPOLITICO

N.B: Marfè dice che nel mondo di oggi non ci sono più viaggi tradizionali edice che la letteratura di viaggio segue queste 4 strategie/modi per raccontare ilviaggio

Il COLLEZIONIMO ERUDITO è intrapreso da scrittori che compiono itinerarisuggestionati da precedenti letture/opere letterarie; essi leggono i luoghi attraverso ilfiltro letterario e culturale, ovvero attraverso le suggestioni letterarie. Es: mentre visitoValchiusa penso alle liriche di Petrarca.

Questi autori vogliono tutelare e recuperare la bellezza dei luoghi che nel tempo sonostati invasi da nuovi popoli che hanno deturpato la loro bellezza antica (a volte lamodernità ha fatto scomparire delle bellezze; gli artisti si fanno portavoce deldesiderio di recuperare questa bellezza).

UN VIAGGIO IN ITALIA

Un’opera rilevante di tale tecnica è “ ” di GUIDO CERONETTI.

La prima edizione del testo è del 1983

E in questo testo egli propone di fornire un'immagine completa dell'Italia degli anni 80. Il titolo dell'opera non è casuale perché l'autore riprende intenzionalmente il titolo tradizionale del viaggio del Grand Tour: egli lo riprende in modo provocatorio perché in Italia lo sviluppo economico e il Grand Tour ha portato a una degenerazione del Paese sia morale sia estetica, facendo così scomparire la bellezza dell'Italia. Lo scopo dell'opera e del viaggio è riportare alla luce la bellezza scomparsa/sepolta (da nuovi edifici) e andare alla ricerca dell'Italia invisibile. Il testo è sofisticato ed è rivolto a pochi eletti colti perché Ceronetti racconta i luoghi attraverso suggestioni e citazioni letterarie. L'atteggiamento di Ceronetti è classicistico: sostiene che in Italia siano pochi gli esempi rimasti di un'umiltà che prima era una caratteristica del popolo italiano;

questo perché il popolo italiano è stato vittima di una corruzione morale dovuta all'arricchimento e all'industrializzazione. Quindi la degenerazione dell'Italia estetica e morale è dovuta ad un arricchimento incontrollato e ad un'industrializzazione condotta in modo caotico (ciò ha deturpato il territorio).

Il METAVIAGGIO (viaggio simbolico) è un percorso in cui si compie un viaggio che diventa un percorso iniziatico di conoscenza, intrapreso al di fuori delle mete turistiche consuete; il viaggio diventa la metafora del viaggio esistenziale. Chatwin "VIE DEI CANTI con il testo le" ripercorre in Australia la strada e ai luoghi dove erano insediati gli antichi aborigeni, alla ricerca di questa civiltà orale perduta. Il viaggio è un percorso di conoscenza contro l'omogeneizzazione del turismo e al di fuori delle mete turistiche.

Il DEPAYSAMENT o SRADICAMENTO è il racconto di viaggio dovuto ad

esperienzedi esilio, deportazione o destini avversi; queste sventure possono essere personali o collettive e si tratta di un viaggio forzato. Un esempio è l'opera di Primo Levi "Se fossi un uomo" sulla deportazione: l'autore parla del percorso verso Auschwitz. La LETTERATURA D'IMMIGRAZIONE O MIGRANTE è un settore nuovo della letteratura italiana, questo genere comprende quegli scritti di autori che vengono in Italia da un altro Paese e poi decidono di scrivere in Italiano (nella lingua del paese accogliente). Oggi si tende ad evitare di etichettare questi scrittori come stranieri in quanto, scrivendo in italiano, devono essere considerati autori della letteratura italiana. Un esempio di testo di letteratura migrante/d'immigrazione è "IMMIGRATO" di Salah Methnani, ossia un romanzo di testimonianza del 1990 di un autore che emigra per la prima volta in Italia e decide di scrivere in italiano. Salah Methnani arriva in Italia e svolge

Molti lavori di fortuna, prima di esordire come scrittore e come inviatospeciale nel Medio Oriente per Rai News 24. L'opera racconta del suo primo viaggio in Italia che ha una struttura narrativa circolare (ossia il racconto inizia in Tunisia, poi arriva in Sicilia, passa per Napoli e Roma per concludersi poi in Tunisia). Il suo è un viaggio di formazione che però è pieno di ostacoli come la mancanza di un adeguato percorso di inserimento o la mancata accoglienza da parte del popolo italiano. Egli vive con la sua esperienza una demitizzazione dell'Italia (che nel suo paese era elogiata) e al tempo stesso una mitizzazione del luogo d'origine per cui inizia a provare un senso di nostalgia (quando torna egli è diverso). Lo stile è semplice ed essenziale e il testo è scritto a 4 mani con dei giornalisti del luogo che si occupano della revisione linguistica.

L'ANTITURISMO POLITICO sono viaggi intrapresi da intellettuali al di fuori

delle rotteturistiche e al di là dei cliché sul luogo. Questi intellettuali si oppongono all'immagine mistificata delle rotte tradizionali, cercando di compiere un viaggio unico al di là delle apparenze (=tentativo di capire il mondo al di là delle apparenze).

Tra questi intellettuali spiccano Moravia e Pasolini: essi intraprendono un viaggio in India nel 1961 per partecipare alle celebrazioni per il centenario della nascita del poeta indiano Tagore. Compiono un percorso in alcune città chiave dell'India e inviano i loro reportage/articoli a giornali come "Il Corriere della Sera" e "Il Giorno".

Successivamente questi vari articoli (che hanno avuto una pubblicazione frammentaria) vengono raccolti nel volume "Un'idea dell'India" scritto da MORAVIA e "L'odore dell'India" per PASOLINI.

Queste due opere presentano delle differenze: Moravia conferisce all'opera un carattere

Saggistico in quando prima di partire per l'India leggerà molti testi sul territorio; egli ha un approccio culturale e intellettuale perché va in India per comprendere il luogo di cui aveva letto e per conoscerne le diversità. L'approccio è l'accettazione della cultura indiana, pur non condividendone le pratiche (nella sua diversità l'India va compresa). Quindi Moravia accetta senza identificarsi, cioè vuole comprendere le diversità dell'India.

Pasolini invece pone l'attenzione alla percezione sensoriale, ossia è attento all'aspetto più istintivo dell'India (colori, profumi, suoni). Egli si identifica senza accettare, cioè cerca un'un'immedesimazione con il territorio per sentirsi parte senza però cercare di comprendere e cerca di ritrovarsi a livello autobiografico ed esistenziale (egli va in India per ritrovarsi; l'India è per Pasolini una)

tappa del suo percorso esistenziale, al fine di cercare una purezza che è stata perduta nel mondo contemporaneo: secondo lui il mondo contemporaneo porta all'omologazione della cultura, ma è possibile ritrovare la purezza originaria e la diversità in altri luoghi). L'ODORE DELL'INDIA di Pasolini è il racconto del suo soggiorno in India e in particolare è un resoconto delle passioni (emozioni, sensazioni) che l'India ha suscitato nel viaggiatore. Cerca di identificarsi attraverso la riduzione della distanza e l'identificazione: il suo è un atteggiamento di un testimone e di uno che vuole documentare cosa accade, ma l'atteggiamento è abbastanza indeciso e problematico in quanto spesso non ha la giusta chiave interpretativa. In lui prevale il momento affettivo, poi espressivo, infine valutativo (=Pasolini si fa trasportare dalle emozioni e dai sentimenti) in contrapposizione con quello più asettico e.sintetico di Moravia. Pasolini parte senza conoscere l'India, ovvero egli ha una conoscenza superficiale del luogo e ironizza su Moravia che si è documentato prima di partire. Infatti Pasolini è interessato a farsi travolgere a livello sensoriale e per questo non vuole filtri culturali. In generale nel testo Pasolini si rivolge e parla ad un pubblico borghese colto: il suo intento non è di far conoscere l'India ma parlare simbolicamente a un suo alter ego/suo pari che ha le sue stesse esigenze e necessità. Utilizza un linguaggio sintetico e, anche se non si documenta, esprime dei giudizi sugli indiani e trae conclusioni generali. Quindi Pasolini cataloga l'altro in un modo stereotipato, ovvero ricorre a stereotipi e generalizzazioni; egli si basa su alcune impressioni che ha degli indiani e da queste pensa di poter comprenderli (anche in modo errato). Si è parlato perciò di NEO-PRIMITIVISMO, ossia la tendenza nella storia dell'arte.

A mitizzare come modello artistico e comportamentale una società primitiva lontana nello spazio e nel tempo che ha mantenuto le usanze tradizionali. Nel capitolo 3 dell'opera si racconta la storia di Revi, un ragazzo orfano incontrato da Pasolini per strada durante un'escursione che gli chiede la carità. Per una giornata sta in compagnia di questo ragazzino e poi prova ad aiutarlo dandogli dei soldi e, per non lasciarlo solo, si mette in contatto con un missionario inglese per far ospitare il ragazzo (Pasolini si offre di pagare le spese). Qui Pasolini cade nel cliché del ricco occidentale che dona soldi ad un senzatetto. Nel capitolo 4 invece egli esprime il giudizio sull'borghesia indiana, che a parer suo è inesistente o comunque non rispecchia gli ideali della categoria.

LETTERATURA DI VIAGGIO MOD 2- PARTE GENERALE

IL 500 (Rinascimento): LA RIFONDAZIONE DELLA LETTERATURA ITALIANA

LUDOVICO ARIOSTO (1474-1533)

Si inserisce nell'ambito della cultura

Mecenate della corte ferrarese di cui fanno parte anche Boiardo e poi Tasso. Siamo nel contesto culturale del mecenatismo, cioè del rapporto di protezione che si instaura tra un signore e degli intellettuali. Ariosto si occuperà degli spettacoli di corte per volere del signore, e nel frattempo si dedicherà all'attività letteraria.

LA VITA:
Ludovico Ariosto nasce a Reggio Emilia nel 1474 dove il padre, Nicolò Ariosto, ricopriva da due anni la carica di Capitano della Rocca. Egli si trasferisce poi a Ferrara dove riceve una formazione basata sui classici. Intraprende gli studi di giurisprudenza con poco entusiasmo perché si dedica di più alla letteratura e al teatro. Egli scrive le prime poesie in volgare e in latino: Carmina Rime compone in latino, ma si dedica anche a in volgare.

Nel 1498 entra a far parte della corte estense di Ercole I e subentra all'incarico che aveva il padre come Capitano della Rocca dopo la sua morte.

Due signori per cui lavori

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
51 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ginevra2610 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura di viaggio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Lorenzetti Sara.