Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L’autore del romanzo, favorito
traggono la loro origine dai racconti dei cantastorie.
dall’invenzione della stampa, scriveva per un pubblico vastissimo, costituito da tutti coloro
L’importanza dei romanzi
che avevano un minimo di istruzione. per la formazione del
carattere dei cinesi fu immensa.
• Durante i secoli in cui la Cina fu soggetta agli invasori mancesi o malgovernata dai corrotti
Ming, i romanzi hanno rappresentato un mezzo per criticare tutti i mali della società cinese:
l’oppressione del sistema statale; l’inutilità degli esami statali; la soggezione della donna; la
corruzione dei funzionari; lo strapotere degli eunuchi; lo sfruttamento dei contadini. Gli
autori dei romanzi furono costretti a nascondersi sotto uno pseudonimo per poter criticare
più liberamente.
• (Il romanzo dei Tre Regni) che, simile a una “chanson de geste”,
Il romanzo Sanguo zhi yanyi
descrive le guerre che seguirono alla caduta della dinastia Han e che provocavano la divisione
della Cina in tre regni, rivali tra loro. Le imprese dei guerrieri e dei sovrani di quegli anni
turbolenti colpirono la fantasia popolare e furono trasformate dai cantastorie in gesta degne
degli eroi dei nostri romanzi cavallereschi. Cao Cao, re di Wei, domina con la sua grande
figura in tutto il romanzo.
si conosce l’autore
Assai poco Luo Guanzhong (1330-1400), egli scrisse in uno stile
corrispondente alla lingua comunemente parlata, ma con qualche incertezza. Nei 120 capitoli
del romanzo si trovano pagine di grande bellezza alternate ad altre, ispirate a episodi secondari
e di scarso interesse.
• (La storia delle spiagge) è un romanzo d’avventure che narra le imprese di
Lo Shuihu zhuan
una banda di briganti, i quali spadroneggiarono nella provincia dello Shandong durante i primi
anni del XII secolo. Alcuni dei personaggi sono realmente esistiti; altri sono inventati
dall’autore. La Shi Nai’an
critica è divisa se attribuire la paternità di tale opera a un certo di
cui si conosce ben poco, o a Luo Guanzhong; ma siccome lo Shuihu zhuan è più curato
stilisticamente del romanzo precedente, molti autori escludono che Luo possa essere stato
autore di tutti e due.
La mancanza di unità costituisce il maggior difetto del romanzo, ma i singoli episodi sono
narrati in maniera divertente e ciascuno di essi fa perno sulla figura di uno dei principali
briganti, di solito un eroe che protegge i deboli, raddrizza i torti, punisce gli sfruttatori del
popolo.
• Da uno di questi episodi trasse lo spunto l’autore del maggiore romanzo erotico cinese, il Jin
Ping Mei. Si tratta delle avventure di Wu Song, un giovane capitano dotato di forza
eccezionale ma di animo retto. Egli ha un fratello maggiore, Wu Da, debole e brutto, che ha
commesso la dabbenaggine di sposare una donna bella, sensuale e malvagia: Pan Jinlian (loto
d’oro), che lo tradisce con un ricco farmacista, di nome Ximen Qing. Un giorno, profittando
dell’assenza di Wu Song, i due amanti sopprimono il povero Wu Da. Ma la loro malvagità
viene punita. Wu Song torna, scopre il delitto e si vendica ferocemente, uccidendo prima Pan
Jinlian, cui taglia la testa e poi Ximen Qing.
Il capolavoro Jin Ping Mei è uno dei più perfetti quadri della antica società cinese. Il nome
del suo autore è sconosciuto; ma la tradizione ha voluto attribuirne la paternità allo scrittore
Wang Shizhen (1526-1590). Secondo la leggenda, egli, dopo aver impregnato le pagine del
manoscritto con un potentissimo veleno, lo offrì al suo nemico, un primo ministro, nella
speranza che questi, avvinto dalla lettura, avrebbe assorbito lentamente il veleno, lo offrì al
suo nemico, un primo ministro, nella speranza che questi, avvinto dalla lettura, avrebbe
assorbito lentamente il veleno umettando il dito per voltare le pagine.
L’azione del romanzo si svolge durante il regno dell’imperatore Huizong (1101-1126) della
dinastia Song. Personaggio principale è Ximen Qing, giovane e ricco signore di una città
della Cina settentrionale. Proprietario di negozi di seta e farmacie, egli conduce un commercio
assai redditizio, favorito dalle numerose e autorevoli conoscenze di cui gode negli ambienti
governativi e dal prestigio che gli deriva da una carica presso il tribunale. Rimasto vedovo
dopo pochi anni di matrimonio, si è risposato di nuovo con la figlia di un capitano, troppo
buona e onesta per un marito dall’animo tanto leggero; e ha riempito la casa con altre cinque
concubine. Come se non bastasse ha relazioni con signore della buona società, con le mogli
dei dipendenti e con le numerose cameriere che prestano servizio in casa sua. Per
l’amministrazione del suo vasto patrimonio egli impiega uno stuolo di segretari, contabili,
scrivani, commessi. Intorno a lui gravitavano tipi poco raccomandabili: parassiti, funzionari
disonesti, ruffiani, mezzane e in questo ambiente corrotto e marcio, da “dolce vita”, egli è il
irraggiungibile, l’amante insuperato che dedica tempo,
signore incontrastato, il modello
energie e denaro per praticare lo sport preferito: avere rapporti sessuali con quante più donne
possibile, purchè giovani e belle. Loto d’oro,
Fra i personaggi femminili si distacca quello di bellissima ma oltremodo
sensuale, avida di denaro e di animo malvagio. Per divenire concubina di Ximen Qing, ella
non ha esitato a uccidere il marito, Wu Da, un povero essere deforme; quindi, per sottrarsi alle
Ma tanta malvagità sarà punita:
vendette di Wu Song riesce a farlo condannare all’esilio.
Ximen Qing muore a soli 33 anni, consumato dai vizi e dagli eccessi, e con lui finisce anche
la sua famiglia, mentre la perfida Loto d’oro viene uccisa da Wu Song, tornato dall’esilio per
compiere la vendetta.
Il romanzo persegue quindi un fine morale: illustrare le tragiche conseguenze degli smodati
piaceri dei sensi. Esso è un dettagliatissimo quadro di costumi, che estende la sua fama sia in
Cina che all’estero soprattutto riguardo il suo carattere erotico.
L’episodio del romanzo, l’uccisione
principale di Wu Da e la vendetta di Wu Song, si
ritrova anche nello Shuihu zhuan, con la differenza però che Ximen Qing, invece di morire di
esaurimento, viene ucciso da Wu Song. Nella versione dello Shuihu zhuan il personaggio
principale è Wu Song, l’eroe che punisce il debosciato Ximen Qing; mentre nel Jin Ping Mei
il personaggio principale è Ximen Qing, il Don Giovanni rubacuori, verso cui in fondo vanno
le simpatie dell’autore.
Il crollo fisico, che condurrà poi Ximen Qing alla morte, si verifica nelle primissime ore del
mattino, dopo una nottata particolarmente intensa, trascorsa a far l’amore con una delle sue
amanti: Wang la Sesta, moglie del contabile principale.
• Con Xiyou ji (storia di un viaggio verso occidente) si entra nel campo della pura fantasia,
delle favole che un tempo erano raccontate nei cortili dei templi a un pubblico credulo e
è servito di spunto all’autore, Wu Cheng’en
ingenuo. Un episodio storico (1510-1580): il
in India per raccogliere testi buddhisti; ma l’autore,
viaggio del celebre pellegrino Xuanzang
influenzato sia dal buddhismo che dal daoismo, trasforma questo viaggio in una serie di
meravigliose e fantastiche avventure in cui han parte animali parlanti e divinità. Simile a esso
(l’investitura degli dei) di
per contenuto magico è il Fengshen yanyi Xu Zhonglin,
rifacimento della più antica storia cinese in veste daoista e buddhista.
• è l’autore del maggiore romanzo cinese: lo
Cao Zhan (1715-1764) Honglou meng (il sogno
della camera rossa), una lunghissima narrazione della decadenza di una ricca famiglia a causa
della prodigalità e di una innata incapacità dei suoi membri a combattere e vincere le avversità
della vita. Il romanzo è in parte autobiografico, perché anche Cao Zhan nacque in una ricca
famiglia che per tre generazioni aveva avuto la sopraintendenza delle filande di seta di
Nanchino. La vita di lusso e di sperperi ebbe improvvisamente termine nel 1728, allorchè
l’imperatore confiscò tutte le proprietà degli Cao e ordinò loro di trasferirsi a Pechino. Nel
romanzo il personaggio principale è Jia Baoyu: un debole conscio della decadenza della sua
famiglia, ma incapace di mettere a essa riparo; bisognoso d’affetto e combattuto dall’amore
cugina. Oltre alla storia d’amore tra i due vi
per molte donne, soprattutto per Lin Daiyu, sua
sono altre storie collaterali, descritte su uno sfondo irreale e di sogno, donde il titolo Il sogno
della camera rossa.
I primi 80 capitoli sono attribuiti a lui, mentre gli ultimi 40 furono scritti dopo la sua morte
da Gao E.
• della “carriera” cinese,
Il Rulin waishi (storia non ufficiale del mondo dei letterati) è una satira
ovvero quella dei mandarini. In un paese che conosceva tre classi sociali: quella dei contadini,
poveri e oppressi, quella dei mercanti, ricchi ma angariati, e quella dei mandarini
onnipotenti. Riuscire a passare da una delle due prime classi alla terza significava ottenere
onori, ricchezze, potenza; e ciò era possibile a chiunque purchè egli avesse studiato e fosse
le difficilissime prove della lunga serie d’esami (villaggi-capitali
stato capace di superare
provinciali-capitali centrali-corte). In Cina era proprio la capacità di scrivere componimenti
letterari che costituiva il principale fattore di successo.
Al di sopra dei mandarini c’era solo l’imperatore, mentre noi per secoli venivamo governati
da feudatari ignoranti, che ottenevano le cariche per via ereditaria, i cinesi erano retti da
funzionari, scelti in base alla loro cultura. Gli esami erano aperti a tutti, ma chi riusciva a
superare tutte le prove, a trovare tempo e denaro, erano solo i figli dei ricchi; soltanto qualche
eroe tra i figli dei contadini riusciva a portare a termine gli studi, molti ottenevano l’idoneità
da vecchi, cosicché la loro carriera terminava poco dopo essere cominciata.
Coloro che invece venivano respinti e non potevano entrare in carriera, vivevano ai margini
della società e finivano per fare i segretari dei mandarini o seppellivano le loro ambizioni
ritirandosi a vita privata.
L’autore di Rulin waishi, Wu Jingzi (1701-1754) fu respinto più volte agli esami statali e si
vendicò dei suoi più fortunati colleghi scrivendo un romanzo che tratta di burocrati corrotti,
di mandarini ignoranti, di candidati impreparati.
• (l’unione
Di Li Ruzhen, autore del Jinghua yuan predestinata dello specchio dei fiori), si
conosce ben poco. Sappiamo solo che visse tra il 1763 e il 1830, che ricoprì alcune cariche
amministrative nella Cina centro-m