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AAÉBBÉ.

• MODALITÀ ENUNCIATIVA: non vi è traccia di un “io poetico”; l’enunciatore rimane

esterno al testo, come un narratore eterodiegetico. La poesia ha un andamento

marcatamente narrativo: l’enunciatore-narratore ci racconta, nei tempi verbali del

presente, la malinconia della principessa, ci riferisce i suoi stati d’animo, ci descrive

elementi del suo ambiente, ecc. L’ambiente è imprecisato e molti elementi della

narrazione sono favolistici (il palazzo, il falcone incantato, la rocca d’argento…)

• aspirazione alla libertà e amore della principessa → manifestazione di una reazione neo-

romantica

• adesione alla corrente parnassiana. Il Parnasse, movimento poetico nato in Francia nel

1866, reagiva agli eccessi retorici e sentimentali e alla trascuratezza della poesia romantica

“impegnata”, rivendicando una poesia centrata sulla cura formale, che rifuggisse dal

sentimentalismo e dal voler trasmettere a tutti i costi un “messaggio” → “arte per l’arte”. Il

poeta, per i parnassiani, è un “artefice”, un artigiano delle parole, la cui soggettività rimane

lontana dal testo poetico. Altre caratteristiche:

- grande presenza di ambienti e oggetti lussuosi ed esteticamente belli o insoliti

- esotismo: manifestazione peculiare del rifiuto/fuga dalla realtà contemporanea

- estrema cura formale: scelte lessicali insolite e innovative, coppie di rime che associano

lessemi più comuni a lessemi più ricercati (bufón/ilusión), la profusione di figure retoriche

(chiasmo, parallelismo, anafora).

• attenta costruzione del tessuto fonico del verso, cioè dell’insieme dei suoni che

costituiscono i significanti poetici. (pag 34)

• CAMPO SEMANTICO

prima strofa: carenza e perdita → la principessa ha perso sorriso e colore, è triste e pallida,

il suo clavicembalo è muto, il fiore appassisce in un vaso.

seconda strofa: ambiente colorato, allegro e chiacchierino che circonda la principessa →

opposizione alla strofa precedente.

terza strofa: ipotesi di un amore interessato della principessa → ogni verso ci presenta un

possibile candidato ricco e potente all’amore di lei; ma lei desidera volare verso un

principe luminoso e bello.

A questo punto è evidente che il tessuto lessematico parnassiano viene utilizzato solo per

essere negato. Il palazzo lussuoso diventa una gabbia, in cui la principessa è prigioniera,

guardata a vista dagli inquietanti cento negri dalle cento alabarde, dal levriere e dal drago.

Al campo semantico semantico della prigionia si oppone quello del volo, metafora del

desiderio di libertà: a questo campo semantico appartengono la libélula, la golondrina, la

mariposa, la hipsipila, il caballo con alas. 9

Infine, Sonatina propone, nella figura della principessa senza nome, un personaggio che

può essere letto come metafora dell’anima inquieta dell’uomo moderno, prigioniero di un

mondo pieno di benessere materiale ma senza più sogni né anima.

Capitolo 3

I cammini divergenti di Antonio Machado e Juan Ramón Jiménez

Antonio Machado e Juan Ramón Jiménez sono due grandi poeti spagnoli che hanno aderito

alle poetiche moderniste per adottare, in seguito, forme più personali e seguire cammini

divergenti.

Antonio Machado (1875-1939)

• Soledades

→ raccolta pubblicata nel 1903, poi ampliata con il titolo Soledades, galerías y otros

poemas, 1907

• Campos de Castilla

→ raccolta pubblicata nel 1912; le poesie scaturiscono dalla sua esperienza di vita a Soria

dove Machado, originario di Siviglia, è stato trasferito nel 1907 come insegnante di

francese e dove ha conosciuto la moglie Leonor.

→ contemplazione del paesaggio castigliano, diverso da quello andaluso

→ continua riflessione, tra il lirico e il saggistico, sulla storia spagnola e sul contrasto tra

un passato glorioso e un presente misero

→ le poesie sono frutto dell’incontro del poeta con uno spazio diverso da quello di

origine e di un amore che sfocia nel matrimonio; l’esperienza concreta ha un riscontro

immediato, descrittivo-narrativo

→ ripubblicata, ampliata, nel 1917

Juan Ramón Jiménez (1881-1958)

• Jardines lejanos

→ raccolta pubblicata nel 1904

• Diario de un poeta recién casado

→ raccolta pubblicata nel 1917

→ spartiacque importantissimo nella produzione poetica di Jiménez

→ le poesie nascono da un’esperienza esistenziale di Jiménez: il suo viaggio per mare

alla volta degli Stati Uniti, dove andava a sposare Zenobia Campubrí

→ l’esperienza concreta (il viaggio, l’amore, l’incontro con un’altra terra) non ha un

riscontro immediato, ma viene depurata e filtrata, diventa soltanto uno spunto per un

approfondimento poetico del rapporto tra l’io del poeta e il mondo circostante

• Diario de poeta y mar

→ raccolta pubblicata nel 1948

→ importanza del mare, compagno di viaggio e punto di confronto

→ Soledad: poesia in cui da un dato banale (l’andirivieni delle onde) il poeta giunge a

una riflessione esistenziale complessa, anche se apparentemente semplice.

→ poesia come ricerca dell’essenzialità, della precisione, della purezza; abbandono della

vaghezza simbolista, gli eccessi di colori, aggettivi, immagini estetizzanti(Modernismo)

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Analisi

• lirica numero VII di Soledades

• FORMA METRICA: alternanza irregolare di endecasillabi e settenari (no schema preciso).

Si tratta di una ripresa moderna della forma dell’omonimo poema Soledades (1613) di Luis

de Góngora, la silva (alternanza di endecasillabi e settenari con rime consonanti a schema

libero). Qui la rima è assonante nei versi pari.

• molti encabalgamientos

• il tessuto fonico appare caratterizzato da una netta prevalenza delle nasali e delle liquide

• descrizione di un ambiente naturale (un albero di limoni, una fonte) in un contesto che

potrebbe essere crepuscolare (tarde = pomeriggio/sera), animato da presenze

extrarazionali. L’io poetico è molto presente: l’”io” enunciatore compare all’inizio del testo

(v.9) e si fa soggetto di una ricerca (v.10) che è una vera e propria ricerca del tempo

perduto. Si accede al ricordo tramite un dato sensoriale: il profumo (vv.15-20) a guidare il

poeta verso il ricordo (vv.21-29) e quindi verso il riconoscimento del presento come uno

specchio (o un’eco) del passato (vv.30-32).

• confronto fra presente e passato → Machado lesse Bergson; interesse per il tempo come

vissuto soggettivo dell’individuo e come vissuto oggettivo nella riflessione sulla storia della

Spagna

• dualismo fra l’oro dei frutti e il bianco (della polvere, della luce, dell’illusione, del muro).

Il bianco è un colore che pervade tutta la lirica: da un lato, è il colore non-colore della luce

(clara, luminosa), dall’altro è il colore-simbolo della purezza (limpia, vírgenes, puras). Il

bianco e la luce, collegati con la purezza e con la gioia, connotano fortemente il passato

ritrovato, che è il tempo magico dell’infanzia, quando l’ingenuità spingeva il poeta

bambino ad affondare le mani nella fontana pensando di poter prendere i limoni, che

invece erano solo riflessi nell’acqua. Attraverso questa elaborazione così poetica del

processo del ricordo, l’episodio perde la sua qualità di aneddoto e i limoni perdono la loro

qualità di oggetto concreto, reale, per trasformarsi in un simbolo → simbolo del tesoro

perduto e ritrovato nell’innocenza infantile. Così l’oro dei limoni non ha più nulla di

parnassiano, perché non rimanda a un amore estetizzante per il lusso ma a una preziosità

più intima e discreta. 12

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Analisi

• METRICA: verso alessandrino, serie astrofica, schema rimico AA-BB-CC… (pareados di

rime consonanti).

• precisa collocazione temporale (Mediaba el mes de julio) → diversamente dalla poesia

modernista più tipica: luoghi e tempi esotici, lontani dalla contemporaneità e

dall’esperienza del poeta

• presenza dell’io poetico

• aspetti tipici della poesia modernista

- attenzione ai colori

- attenzione agli odori

- attenzione ai suoni

- ambientazione serale che declina verso il crepuscolo

• colori forti, decisi, precisi

• cambia l’atteggiamento nei confronti della realtà: viene descritta una realtà esterna

(paesaggio castigliano)

• tensione fra presente e passato di una regione geografica: la Castiglia

• come si articolano la descrizione del paesaggio e la riflessione sul rapporto tra passato e

presente? Molti elementi del paesaggio vengono paragonati a oggetti che appartengono al

campo semantico della guerra: scudo, armatura, balestra, arciere, barbacane, torre. Questi

elementi anticipato il ricordo della gloria militare castigliana (vv.42-60). Il confine tra la

descrizione del paesaggio e la riflessione sul passato castigliano in rapporto al presente si

trova ai vv.33-34. In seguito: sette versi esclamativi che mettono l’accento su una serie di

carenze della Castiglia attuale → anafora dell’avverbio sin, aggettivazione negativa (triste,

decrépitas, atónitos, mortecino). I due versi (41-42) si ripetono quasi uguali ai vv. 67-68,

inquadrando come una cornice il ricordo delle glorie passate (le vittorie del Cid

Campeador, quelle dei conquistadores in terra americana) contrapposto alla Castilla

miserable di oggi (filosofi che si disinteressano della realtà presente della Spagna). Infine, al

v.69, ritorna la descrizione paesaggistica che chiude, come un’ulteriore cornice, la

riflessione saggistica e critica. 15

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Analisi

• METRICA: verso libero, apparentemente sciolto anche dai legami della rima. Prevalenza

di versi endecasillabi ed eptasillabi. La rima non è del tutto assente

• l’enunciato che apre la poesia è rivolto a un tu, che si identifica immediatamente con il

mare. L’enunciatore è, come appare chiaro nei vv.5-6 grazie agli aggettivi possessivi, un io

che si rivela attraverso il paragone, e dunque l’identificazione con il mare.

• quasi totale assenza di aggettivi, assoluta mancanza di descrittivismo → la poesia ruota

tutta intorno a un concetto centrale: la compresenza nella stessa entità di pienezza (intesa

come presenza) e di solitudine.

• nonostante la apparente semplicità, si tratta di una poesia estremamente complessa, sia

dal punto di vista formale che concettuale.

• l’ossimoro dell’ultimo

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Publisher
A.A. 2014-2015
36 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher iilebb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura e cultura spagnola 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Bognolo Anna.