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I TORI
La corrida in questo secolo viene aperta a tutti e gli abiti dei toreri ricordano quelli dei Majos. Nel Goytisolo viene citata la visita di Hemingway, scrittore e giornalista statunitense, che voleva assistere alle corride e la Spagna era l'unico posto dove c'era ancora quel gioco della vita e della morte. Egli voleva analizzarla dal punto di vista estetico, ma anche cristiano: l'uomo che si ribella alla morte assume su di sé il potere divino di dispensarla.
ESPEJISMO ANDALUZ
L'Andalusia era la terra dei toreri e delle corride. Miraggio andaluso, la terra dei tori. Nascono le costruzioni delle prime PLAZAS DE TOROS, ambienti destinati alla corrida.
LINGUA 1700-1713
Viene fondata la REAL ACADEMIA ESPAÑOLA (RAE) sotto l'influenza francese e italiana (accademia della crusca). È un'istituzione ancora esistente dedicata alla lingua. Motto della RAE: "limpia, fija, y da esplendor". Diccionario, poi.
L'orthografia e la gramatica. In breve tempo la RAE pubblicò il Editó anche il quijote e il fuero juzgo.
1726-1739: Diccionario de auctoridades: definizioni antiche delle parole.
1735: Real academia de la historia: nasce dopo una riunione letteraria tra alcuni amici, i quali chiedono a Filippo V di concedere loro la sua protezione.
Al principio di questo slancio vi è un paradosso: si nega il passato dal punto di vista delle regole ma, allo stesso tempo, lo si esalta, studiandone i monumenti culturali spagnoli.
Nel 17 e 18 secolo la lingua spagnola assorbe molti gallicismi.
Spagna in Italia → Carlo III volle dotare Napoli di un grande teatro, il teatro San Carlo di Napoli, primo teatro d'opera in Italia.
Con la RAE nasce la questione toponomastica: spagnolo e castigliano si considerano denominazioni equivalenti, spagnolo perché lingua ufficiale della Spagna, castigliano perché si riferisce a Castiglia cioè la culla dell'idioma.
Castigliano è spesso preferito soprattutto dagli ispano-americani. La RAE chiamò l'idioma castellano fino al 1923.
Letteratura:
La prima parte del secolo è caratterizzata da assenza di creatività: nulla di nuovo.
'Vida' - Villarroel: opera di tipo picaresco vi racconta i casi stravaganti della sua vita romanzesca di avventuriero. Si può dire che è un tardo rimessiticcio del genere picaresco.
- Feijoo: fu "razionalista illuminato e cattolico ortodosso", insegnava le Sacre Scritture ma era interessato agli sviluppi illuministi dell'epoca. Era sostenitore della libertà di pensiero nelle questioni culturali e filosofiche e dell'importanza di combattere l'ignoranza del popolo. Due opere sono suoi capolavori: "Las Cartas eruditas y curiosas" e "Theatro crítico universal". Il progetto era analizzare tutto ciò che si conosceva e rivelare quali aspetti fossero.
arretrati in modo da sviluppare un pensiero razionale e scientifico. 57- Cadalso: ''Cartas marruecas'', riprendendo le ''Lettres Persanes'' di Montesquieu, vi è uno scambio epistolare tra tre amici che hanno origini culturali diverse per offrire una visione completa della società spagnola: l'ipercritico intellettuale spagnolo Nuño, l'ingenuo viaggiatore e moro di nome Gazel e il suo conterraneo, il vecchio e saggio Ben Beleg, che offrono una visione dei difetti nazionali: oziosità dei nobili e altre ingiustizie. - Jovellanos: fu primo ministro e creò una prosa con desiderio di approccio non dogmatico. Contribuisce anche alla fondazione dell'istituto di nautica e di mineralogia. In questo secolo, inoltre, si riscattano dall'oblio reliquie medievali come il Cantar de mio cid rinvenuto da Tomás Antonio Sanchez e da lui edito nella Colleccion de poetas castellanos anteriores alsiglo XV, consegnando ai posteri anche autori come Gonzalo de Berceo. Poesia: - Iriarte e Samaniego: fabulas literarias, cioè favole in verso con modelli come Esopo e La Fontaine. Iriarte crede nell'uso della scienza e dell'educazione tramite la poesia. Samaniego insegna tramite le sue favole perché hanno una morale. Egli definisce le favole di Iriarte troppo gongorine. - Meléndez Valdez: poesia anacronistica - Quintana: poesia ideologicamente impegnata XIX SECOLO susseguirsi di intrighi, commedie e drammi, Pierre volar definirà il 19 secolo come un come fosse un governo ''barocco''. È un secolo di cambiamenti, questo è innegabile: le leggi di alienazione dei beni della nobiltà costringono le oziose classi nobili a prendere parte alla nascente attività economica del paese e in Catalogna si ha una forte espansione industriale. Tuttavia il proletariato contadino ha un atteggiamento di totale sfiducia e rifiuto nei confronti di questa nuova realtà.confronti del potere centrale, si creano tendenze separatiste e anarchiche e le periferie rimangono immutate e immobili. Il pensiero delle classi basse era che non conveniva introdurre novità: la vita europea non influenzò la Spagna. In tutto l'occidente c'è uno sviluppo economico, ma in Spagna molto meno. Nella seconda metà dell'800 la Spagna non conta nulla in campo artistico, letterario e scientifico e le persone vivono ancora come nei secoli passati. Arriva in Spagna il romanticismo, l'opposto dell'illuminismo perché esalta il lato introspettivo ed emotivo dell'essere umano. Dopo l'insediamento di José I sul trono spagnolo la società si divide tra: - afrancesados: i difensori della sovranità del re francese - Patriotas: masse popolari nazionaliste, popolo mosso da odio nei confronti di José I e che manifesta attaccamento alla patria. Era per loro difficile accettare che la Spagna si fosse.ridotta a uno stato sottomesso alle decisioni di Napoleone. Guerra di indipendenza 1808 scoppia la guerra di indipendenza della Spagna. Iniziano a Madrid delle rivolte e nel fino al 1814. che continua Venne usata dagli spagnoli la tecnica della guerriglia: sabotare il nemico facendo leva sulla conoscenza del territorio. La risposta di Napoleone alle rivolte fu un incremento della presenza di truppe militari in Spagna. 1812 L'unica città libera dalla presenza francese era Cadice, dove nel le Cortes si riuniscono e scrivono la PRIMA COSTITUZIONE SPAGNOLA, quindi il primo documento a regolare gli aspetti della vita dello stato. Questa costituzione venne chiamata LA PEPA e aveva carattere liberale: - monarchia costituzionale parlamentare - Limitazione ai poteri del re - Uguaglianza di fronte alla legge - Suffragio universale maschile - Scomparsa corporazioni - Rappresentanza con un parlamento unicamerale. È una costituzione che disegna uno stato unitario, un concetto su cui i Borboneavevanolavorato: l'uguaglianza dei cittadini era un traguardo. Fu però limitata da religione e nobiltà: stato confessionale con riconoscimento della proprietà ai privilegiati. Nel 1814 Napoleone è forzato a ripristinare sul trono Ferdinando VII, voluto dal popolo. 1814-1820: SESSEGNO ASSOLUTISTA, reintegrare l'assolutismo cruento: una serie di mosse per annullata la costituzione - Persecuzione dei liberali - Ripristino inquisizione - Eliminate le istituzioni governative create con la costituzione Juan Valera, autore spagnolo, spiega che il ritorno di Ferdinando VII corrisponde all'inizio della dinamica principale del secolo, quella del TEJER Y DESTEJER, cucire e scucire. Infatti dopo la creazione della costituzione, Ferdinando toglie tutti i progressi. Il popolo ovviamente ne è insoddisfatto e si entra in una fase di instabilità e debolezza. Le colonie americane approfittano di questa debolezza e si organizzano perproclamare l'indipendenza del 1898 perché la Spagna non può permettersi di sedare i movimenti di indipendenza. Triennio liberale: Nel 1820 le cose cambiano: Rafael del Riego promuove l'insurrezione contro l'assolutismo di Ferdinando VII e si passa dall'assolutismo al liberalismo. Si torna alla costituzione e viene abolita l'inquisizione: si torna alle libertà politiche che Fernando aveva represso. L'anticlericalismo si diffonde, con la soppressione dell'inquisizione e la distruzione di alcune chiese. Anche questo periodo dura pochissimo: il re chiede aiuto alla Santa Alleanza e al Congresso di Vienna del 1822, il Direttorio della restaurazione manda un corpo di uomini "Centomila figli di San Luigi" ad occupare in breve il paese nell'aprile 1823 per reintrodurre la monarchia assoluta: torna Ferdinando VII. (La complessità di questi eventi richiede una spiegazione più dettagliata, ma per ora ci fermiamo qui.)- ultimi secoli è dovuta alla storia secolare di vastità infinita dipossedimenti dell'impero spagnolo)
- Decada ominosa 1823-1833: ASSOLUTISMO di Ferdinando VII, più feroce di com'era stato in precedenza perché anche più appoggiato dai conservatori attaccati ai loro privilegi.
- DÉCADA OMINOSA, nefasta, detto anche decennio della vergogna.
- È unaSono abolite di nuovo tutte le libertà e si ha una repressione più dura dei liberali: la Spagnaretrocede sotto tutti i punti di vista e perde il valore e la libertà.
- Comunque il re sceglie di attuare una politica moderata e non reazionaria, aprendo la stradaalle misure a sostegno dell'economia e alla costruzione di infrastrutture.
- Ferdinando VII ha un Paese distrutto dai debiti di guerra e dalla progressiva perdita deiterritori americani, come ad esempio l'Argentina nel 1816 e la lenta indipendenza delL'esilio fu per molti l'unica via per scampare a
Evidenti pericoli. Messico. CAMARILLA, Ferdinando fa anche uso della un consiglio privato del re fatto solo da gente interessata a benefici personali. In questa decada si inserisce anche il problema della successione; Ferdinando al suo terzo matrimonio non aveva ancora eredi: sposa sua nipote e hanno una figlia, Isabella. Isabella regna dal 1833 al 1868 e ha un regno turbolento. Per far sì che governasse Isabella, Ferdinando dovette promulgare la PRAGMATICA SACIÓ, stabilendo che, in assenza di eredi maschi, la figlia femmina del re avrebbe ereditato il trono. Senza questo passo al trono sarebbe andato il fratello di Ferdinando, don Carlos de Austria, che vede quindi il trono sfuggirgli dalle mani. Carlos non accetta questo "furto" e organizza degli intrighi di palazzo. La storia di Isabella II non è stata una storia felice: - già il suo essere donna ha causato problemi di successione maggior enne a soli