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LE STRATEGIE NARRATIVE

16) IL RITRATTO OVALE questo racconto appartiene al genere gotico, che si è sviluppato in Inghilterra nel 700 e lega il modo romanzesco a quello fantastico. Questo racconto racchiude il gusto per il macabro e l'assurdo dell'autore. Sulla base di questo testo potremmo fare alcune considerazioni:

la struttura: il racconto si articola su due piani, in una prima parte vi è l'arrivo del protagonista ferito al castello insieme al suo domestico che lo accompagna e lo soccorre, mentre nella seconda parte viene narrata la storia che ha portato alla creazione del dipinto osservato dal fuggiasco mentre è nella camera del castello.

I protagonisti e il narratore: nella prima parte sono il fuggiasco (narratore omodiegetico in quanto è parte della storia narrata) e il suo domestico mentre nella seconda parte del racconto (detto diegetico in quanto è dentro alla storia narrata e riportato tra virgolette) sono il pittore e la fanciulla.

Ritratta da quest'ultimo, in questo caso il narratore del racconto è metadiegetico, in quanto è un narratore di secondo livello, subordinato a quello del primo racconto. Questo narratore però rispetto alla storia raccontata è eterodiegetico, in quanto essendo estraneo alla storia, è onniscente, sa tutto.

Punto di vista: il racconto è a focalizzazione interna in un primo momento in quanto il personaggio che ci guida alla conoscenza delle informazioni, ci pone di fronte a informazioni confuse, contraddittorie e ambivalenti, che determinano tensione narrativa e suspense. Poe utilizza un espediente nella narrazione che tiene il lettore in uno stato di dubbio e indecisione riguardo ciò che il narratore racconta, perché da un lato è evidente che il personaggio in questione non gode di una normale percezione della realtà perché delirante ma nonostante ciò il narratore rassicura il lettore dichiarando che va tutto bene.

In un secondo momento, con l'entrata in scena del secondo narratore la focalizzazione è azzerata, perché il narratore chiarisce già dall'inizio di sapere tutto e rispetto al primo narratore è consapevole delle azioni che faranno i personaggi. L'oggetto di valore: nella seconda parte del racconto per il pittore l'oggetto di valore è l'arte, mentre per la fanciulla è rappresentato dal pittore stesso. L'oggetto di valore quindi consiste nella bellezza, che nel caso della fanciulla è una bellezza naturale (attratta dal pittore che è reale), a cui è contrapposta la bellezza dell'artefatto a cui aspira il pittore (tanto da essere concentrato unicamente su questa rappresentazione). Il tempo narrativo: il testo si basa su un rovesciamento dell'ordine cronologico tra i due racconti. All'inizio del testo ci troviamo dinanzi ad un analessi esterna, il protagonista infatti essendo ferito, fa

Dei riferimenti a eventi che precedono l'inizio del racconto, riguardo al ferimento. Mentre il racconto secondario può essere considerato un'esterna analessi, ci riporta infatti ad eventi accaduti prima. Riguardo alla frequenza, il tipo di narrazione è iterativa, in quanto vi sono espressioni che fanno pensare ad azioni svolte quotidianamente come ad esempio: "per settimane", "ogni giorno". Mentre riguardo alla durata temporale, l'autore utilizza riassunti ed ellissi temporali.

Il legame tra le due parti del racconto è dato da 3 fattori:

Tema, ciò che lega i due racconti è la contrapposizione tra vita e morte.. il fuggiasco e la fanciulla si trovano entrambi in uno stato tra la vita e la morte, la fanciulla passa da uno stato di vita ad uno di morte, il fuggiasco invece da uno stato in fin di vita passa alla vita, infatti ci sta raccontando quello che gli è accaduto. Inoltre la funzione dell'arte come tema centrale delle vicende.

è diversa nei due racconti: nel primo l’arte ha una funzione quasi salvifica per il fuggiasco, perché trova la salvezza nella contemplazione dei dipinti, mentre nella seconda l’arte ha una funzione distruttiva e catastrofica, che porta alla morte della fanciulla.. per cui la creazione dell’arte porta alla privazione della vita mentre la fruizione dell’arte porta alla salvezza della vita.

Il luogo (la torre), non è casuale e pone delle corrispondenze.. infatti il protagonista del primo racconto trova alloggio in una delle camere più piccole della torre, mentre il protagonista del secondo racconto ritrae la fanciulla in un'alta camera tetra della torre. È evidente che non si tratti della stessa torre del castello, perché in quella del fuggiasco ferito vi è almeno una finestra, mentre quella del pittore sembra non avere finestre a tal punto da risultare tetra… inoltre la torre è il punto più vicino al

cielo dal punto di vista architettonico, per cui reinvia simbolicamente alla sfera celesta. Per cui la torre non rappresenta un elemento accessorio alla storia ma svolge un ruolo fondamentale in quanto là avviene la trasformazione Vita <--> Morte. Dipinto, oggetto fondamentale simbolo del legame tra i due racconti che nella prima storia è un protagonista passivo in quanto viene dipinto, mentre nella seconda è un protagonista attivo in quanto viene osservato e il dipinto sembra aver avuto il potere di togliere la vita e ridarla contemporaneamente, anche se in due momenti diversi. 3) IL MONDO RACCONTATO E IL MONDO DEL RACCONTO RICOEUR filosofo francese afferma invece che la funzione della narrazione è quella di mettere ordine alla nostra percezione e concezione di tempo, soprattutto dello scorrere del tempo vissuto. LA CONCEZIONE DEL TEMPO questo breve testo ripreso dalle confessioni di Sant'Agostino ci fa comprendere come in realtà iltempo sia solo una convenzione umana. Quest'opera potremmo dire autobiografica è stata per secoli un modello continuamente imitato, perché oltre alle vicende della vita di Sant'Agostino vengono toccati temi filosofici riguardanti la condizione dell'uomo e dio. Ai quesiti che ci poniamo nella vita riguardanti lo scorrere del tempo, Sant'Agostino risponde che la comprensione del tempo non è altro che qualcosa di interiore, una nostra modalità di percepire lo scorrere degli eventi. Attraverso le confessioni, Sant'Agostino cerca di mettere in ordine la sua esistenza, perché narrando il suo vissuto, cerca di stabilire la sua identità, non limitandosi a narrare esclusivamente la sua esistenza, ma veicolando anche un sapere culturale. Le funzioni della narrazione in relazione al tempo il racconto ci porta a perdere il senso del nostro tempo e a catapultarci in un altro mondo e un altro tempo: è uno strumento di educazione eveicolo di informazione di conoscenze appartenenti ad una cultura o al gruppo sociale in cui viviamo. Ci fa comprendere la natura sfuggente del tempo: guardando al presente mettiamo in ordine alla nostra esistenza, guardando al passato ordiniamo e comprendiamo la nostra esperienza passata dandole un senso, con lo sguardo al futuro, ci proiettiamo oltre la nostra fine. La narrazione infatti non ci permette solo di comprendere l'attrazione del tempo, ma ci fornisce il modo per accettare le conseguenze a cui porta questo e ad accettare che la morte è un evento inevitabile, parte dello stesso processo della vita. Ci dà modo di costruire una nostra identità coerente, sia individuale, sia collettiva di un gruppo sociale. Stimola la nostra immaginazione e mette in moto la fantasia.
T18) SHAHRAZAD nella raccolta araba di novelle 'mille e una notte' scritte da un autore ignoto, le novelle sono inserite dentro una storia che fa da cornice, perché il re Shahriyar

Essendo stato tradito da una sposa molto amata, ho deciso di uccidere ogni moglie al primo mattino successivo alle nozze.. La principessa figlia del visir, per non fare la fine delle altre mogli, racconta al sultano ogni notte una novella, interrompendola all'alba in modo da suscitare la curiosità del sultano ed evitare così di essere uccisa. Questo racconto ci dimostra come la narrazione sfida la morte e si rivela uno strumento di salvezza per la vita della principessa.

T19) LA TRONCA STORIA DELLE MILLE E UNA NOTTE Borges affronta il tema delle opere letterarie con un gioco di allusioni e illusioni e si sofferma sulla cornice delle mille e una notte. Il racconto della notte 602 è quello in cui il re ascolta la sua stessa storia che le viene narrata dalla principessa. In questo modo la narrazione del racconto diviene ricorsiva, circolare e artificiosa perché il tempo scorre ma la narrazione è sempre uguale a se stessa.

T20) PASSATEMPI E NOVELLE DELLA GAIA

BRIGATA DEL DECAMERON

Boccaccio scrive il Decameron, dove dinanzi alla peste diffusa nel 300 a Firenze, sette ragazze e tre ragazzi decidono di ritirarsi in una villa del contado per sfuggire al contagio. Questa è una tipica storia a cornice, dove i ragazzi per passare il tempo raccontano nelle prime ore del pomeriggio ognuno una storia che si deve attenere al tema scelto dalla regina o re eletti quel giorno. Questo testo è il tipico esempio di come la narrazione si rivela una soluzione non tanto per passare il tempo, ma per recuperarlo, salvandone la memoria.

T21) IL TEMPO RITROVATO il ciclo narrativo 'alla ricerca del tempo perduto' di Marcel Proust è composto da sette romanzi: nel primo il narratore è spinto a ricordare il mondo dell'infanzia mentre nell'ultimo dopo tante vicende e dopo la guerra egli si reca ad un ricevimento su invito dalla principessa di Guermantes. Qui incontra vecchi amici, che stenta a riconoscere essendo stati

totalmentetrasformati dal tempo e dalla vecchiaia, e piccoli particolari (come il tintinnio diun cucchiaino contro un piatto e un irregolarità nel pavimento del cortile)rievocano di colpo al narratore dei momenti del passato che lo riempiono digioia. Dinanzi a questo Proust elabora alcuni pensieri, di fatto egli crede che gliuomini occupino nel tempo un posto prolungato a dismisura rispetto a quelposto ristretto che è riservato per loro nello spazio. Questo testo ci facomprendere come la narrazione preservi dallo scorrere inesorabile del tempoconservandone la memoria, così il protagonista comprende che l’unico modoper salvare tutto quello che ha visto e vissuto è narrarlo.

T22) CENSURA E MEMORIA FAHRENHEIT 451 Il romanzo è stato scritto daRay Bradbury e narra un futuro distopico in cui una crudele dittatura impone aicittadini di bruciare i libri e ne vieta il possesso. Le facoltà umanistiche delleuniversità vengono chiuse.

I cittadini vivono immersi negli sch

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A.A. 2022-2023
32 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/14 Critica letteraria e letterature comparate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sofia_liaci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Critica letteraria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Stasi Beatrice.