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Incremento di passività e mezzi propri
L'incremento di passività è una fonte e quindi è una causa di entrata monetaria. Ad esempio, l'incremento dei mezzi propri, il flusso positivo, può essere visto come una diminuzione delle passività e quindi rappresenta un impiego di cassa.
Discorso a parte per l'utilizzo dei fondi, che può generare entrata monetaria. Ad esempio, il debito di finanziamento a fronte di un incremento dei mezzi propri va nell'area dei finanziamenti del rendiconto finanziario, quindi rappresenta un impiego di cassa.
Considerando il fondo rischi, se una volta verificatosi l'evento a fronte del quale si era proceduto all'accantonamento e quindi allo stanziamento del fondo rischi, questo viene impiegato, si genera una causa di entrata monetaria.
L'incremento di mezzi propri è una fonte e quindi è una causa di entrata monetaria. Ad esempio, l'incremento di attività è un impiego di cassa, correlato al fondo rischi. Le uscite monetarie sono generate perché, ad esempio, si impiegano i fondi rischi e si diminuisce il valore finanziario.
Cassa.fronte di un aumento di mezzi propri (i crediti verso l'acquisizione di un'attività probabilmente avviene L'utilizzo del fondo genera una variazione finanziariasoci sono liberati) si rileverà un'entrata monetaria. attraverso un'uscita monetaria. negativa, un'uscita di cassa e quindi per questo vienePiù propriamente l'incremento dei mezzi propri considerato un impiego.rappresenta la causa delle entrate monetarie equindi rappresenta una fonte (di cassa). La diminuzione di passività è un impiego perché,quando riduco il debito verso la banca ho VF+ debiti Rispetto ad un singolo esercizio, la variazione èv/banche diminuzione di passività VF- Cassa. Quindi l'importo che si modifica dal valore iniziale dellaCosì come gli incassi collegati al conseguimento dei la riduzione di passività rappresenta una causa disponibilità liquida rispetto al valore finale.ricaviRappresentano una fonte, cioè una variazione dell'uscita monetaria/cassa positiva della cassa, una causa delle entrate monetarie. Quando parliamo di variazioni, che siano esse monetarie o non monetarie, sono l'effetto delle scritture in partita doppia che redigiamo per ogni singola operazione.
La diminuzione di mezzi propri rappresenta allo stesso modo un'uscita monetaria. Un esempio è la riduzione di capitale a fronte del rimborso di mezzi propri ai soci. Anche la distribuzione dei dividendi, che rappresentano la quota parte di utile, è una movimentazione del conto cassa e rientra nell'area operativa del rendiconto finanziario se l'attività rientra nel capitale circolante netto.
Alcune di queste scritture implicano la movimentazione del conto cassa (più in generale dell'aggregato disponibilità liquide) e sono quelle che rappresentano la causa dell'entrata monetaria.
La quantità del Patrimonio Netto può subire variazioni monetarie o non monetarie. Se l'attività rientra nell'attivo fisso, comporta un'uscita di cassa. Al contrario, se l'attività rientra negli investimenti, i flussi connessi all'acquisto e alla vendita generano variazioni monetarie. Non tutte le variazioni enunciate hanno una rilevanza monetaria. Ad esempio, le accensioni/rimborsi di debiti e i pagamenti di debiti TFR sono variazioni monetarie. Le variazioni degli aggregati di S.P. riclassificato che generano variazioni monetarie impattano sulla cassa a medio-lungo termine dalla fine all'inizio.
Dell'esercizio che ha avuto un impatto sulla cassa. Accendo un debito di finanziamento a lungo termine, dunque, la variazione della fonte "passivo a medio-lungo termine" al 31.12 all'1.1 ha generato monetarie e non monetarie, andando ad esplicitare un'entrata di cassa (che è una variazione monetaria). I collegamenti fra i vari aggregati e quelle che comportano naturalmente una variazione in un aggregato e l'impatto positivo o negativo sulla cassa: impatto che incrementa la disponibilità liquida oppure la decrementa. Questo significa che, dalla massa di tutte le variazioni che possiamo individuare all'interno dello S.P. riclassificato, dobbiamo escludere l'effetto prodotto dalle variazioni non monetarie, in modo Variazioni monetarie reddituali che hanno
adche per differenza, e dunque per via indiretta, oggetto costi e ricavi. I costi e i ricavi impattanoriusciamo ad isolare le variazioni non monetarie che sull’aggregato “Utile di periodo”. I costi generanosono quelle che ci interessano per ricostruire i flussi variazioni monetarie se generano uscite di cassa,finanziari modificativi delle disponibilità liquide, che mentre i ricavi generano variazioni monetarie sespiegano la causa delle variazioni di queste generano entrate di cassa.
➢ Acquisti e vendite di immobilizzazionidisponibilità. In questo caso si tratta di variazioni monetariereddituali perché l’Utile è la sintesi del reddito diL’Attivo Fisso varia dal 31.12 all’1.1 perché ci sono o periodo che accoglie ricavi e costi (le variazionioperazioni di acquisto o operazioni di vendita e dell’utile riguardano variazioni reddituali) .chiaramente sono monetarie se è interessata lacassa (se acquisto in
Contanti o vendo in contanti). Si tratta di una variazione monetaria degli impieghi "attivo fisso" che genera una modifica sulla cassa.
Aumenti/rimborsi di capitale (in denaro) Se i miei mezzi propri dalla fine all'inizio dell'anno variano, ho avuto una variazione e questa variazione è monetaria se l'aumento o il rimborso di capitale è avvenuto in denaro perché significa che la variazione ha avuto un impatto sulla cassa. Le variazioni delle fonti e le variazioni degli impieghi, questa variazione monetaria che riguarda mezzi propri e cassa è di natura non reddituale perché i mezzi propri non sono una grandezza espressa dal reddito di periodo (ma sono una posta del patrimonio).
Le variazioni non monetarie non hanno impatto sulla cassa, per cui gli aggregati sono sempre gli stessi ad eccezione delle cessioni di immobilizzazioni.
L'apporto di capitale è di natura eccezione dell'Attivo Circolante Netto e della Cassa. Se rimborso un finanziamento mediante la cessione economica ma non reddituale; infatti, l'aumento di immobilizzazioni faccio capitale lo vado ad inserire nello S.P. e non nel C.E. VF+ Debiti e VE+ impianto. Invece di estinguere il debito con un'uscita di cassa, conferisco un impianto del valore del debito. In➢ Conferimenti di immobilizzazioni questo caso i debiti si riducono senza che sia stata generata una riduzione di cassa. Se l'aumento di mezzi propri (di capitale) avviene attraverso il conferimento di immobilizzazioni, essa è una variazione di mezzi propri (perché questi variano), ma non è spiegata attraverso una variazione della cassa. Quindi farò prestito.obbligazionario) + capitale di proprietà (VE+) – Impianto (VE-) → -Debito + capitale il debito si converte in capitale di proprietà
Questa variazione del passivo a medio-lungo termine non genera un’uscita di cassa
➢ Ammortamenti di immobilizzazioni
➢ Accantonamenti di Utili a Riserva
L’ammortamento è una voce che rientra in C.E. e VE- Utile VE+ Riserva legale quindi nel calcolo del reddito di esercizio, ma non genera un’uscita di cassa perché l’ammortamento di immobilizzazioni è una VE- che riduce l’importo dell’Attivo Fisso netto attraverso il F.do carattere reddituale sono gli ammortamenti e gli accantonamenti. Quindi tutti quelli che interessano non costi e ricavi che confluiscono
Nell'Utile di periodo, attraverso un'uscita monetaria (non è interessata la cassa), ma per effetto dell'ammortamento.
➢ Accantonamenti a fondi spese, acc.to a Come secondo passaggio individuare e rettificare la Quindi ogni variazione riguarda due aggregati, come Debiti TFR parte non monetaria e dunque eliminare l'effetto se dovessi annullare la scrittura che ho fatto in che hanno generato quelle scritture contabili che partita doppia. Poi si procede a sommare le rettifiche che ho dei diversi aggregati tenendo separati mezzi propri e utile.
VE- Accantonamento VF- F.do rischi ed oneri Il Patrimonio Netto (utile escluso, poiché ai fini del rendiconto il PN e l'Utile hanno una rappresentazione separata). Al 31.12 vale
3.600 è l'effetto di un incremento di cassa, quindi si tratta di una parte non monetaria che va eliminata/scorporata all'1.1 vale 3.500. La variazione in senso assoluto è una variazione non monetaria reddituale. Dalla variazione grezza, facendo sì che, operando 100, essendo una fonte sulla cassa ha impatto delle rettifiche, rimanga solo quella monetaria. positivo (+cassa).
Nello Stato Patrimoniale nel Conto Economico L'Utile la variazione 3000 - 0 = la variazione è 3000 abbiamo il riflesso di tutte le variazioni, sia quelle monetarie sia quelle non monetarie, allora facendo leva su quelle relazioni che sussistono all'interno dello S.P., dove la variazione di cassa la posso isolare.
Debiti TFR sono 700 al 31.12 ed erano 600 all'1.1. Si può spiegare attraverso le variazioni degli altri aggregati, è anche possibile partire da
una positiva ai fini della cassa.variazione contabile grezza complessiva di ogni aggregato, che rappresenta la differenza tra valore al ogni aggregato esclusivamente l