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COMUNICAZIONE DELLE EMERGENZE AMBIENTALI

COMUNICARE LA SCIENZA

6. L'ISTITUZIONE CHE COMUNICA E GLI EVENTI

6.1 L'UFFICIO STAMPA

Un ufficio stampa è il settore di un ente che si occupa di gestirne l'immagine, di coordinarne i rapporti con i media e, in genere, di curarne le attività di comunicazione al pubblico. Compie un lavoro strategico, che viene pensato e prodotto nel tempo, di cura dei rapporti con il resto della società.

Se si tratta di un ente pubblico, esso è sostenuto dai cittadini attraverso le tasse, pertanto, è tenuto a comunicare al pubblico le proprie ricerche e i relativi risultati. In più, oggi, un'istruzione che non si apra alla società è destinata a godere di scarso credito e a scomparire dal dibattito sulla scienza. Comunicare è sia doveroso sia indispensabile: il favore di cui un ente gode presso il pubblico ha un'influenza anche sull'attenzione da parte della politica.

il messaggio trasmesso risulta confuso o poco efficace. Per migliorare la comunicazione istituzionale, è fondamentale utilizzare gli strumenti adeguati. Uno dei modi più efficaci per presentare l'istituzione e attirare l'attenzione è attraverso un sito web ben strutturato e accattivante. Questo permette di fornire informazioni chiare e dettagliate sulle attività svolte, i progetti in corso e i risultati ottenuti. Inoltre, è importante utilizzare i social media per raggiungere un pubblico più ampio e interagire con gli utenti. Questi canali consentono di condividere notizie, eventi e aggiornamenti in tempo reale, creando un dialogo diretto con il pubblico e stimolando l'interesse verso l'istituzione. È altrettanto importante curare l'immagine dell'istituzione attraverso una grafica accattivante e un logo riconoscibile. Questo permette di creare un'identità visiva forte e coerente, che facilita il riconoscimento e la memorizzazione dell'istituzione da parte del pubblico. Infine, è fondamentale investire nella formazione del personale addetto alla comunicazione istituzionale. Questo permette di acquisire competenze specifiche nel campo della comunicazione, migliorando la capacità di trasmettere in modo efficace il messaggio dell'istituzione e di gestire eventuali situazioni di crisi. In conclusione, una comunicazione istituzionale ben curata è fondamentale per promuovere l'immagine e i risultati di un'istituzione scientifica. Utilizzando gli strumenti adeguati e investendo nella formazione del personale, è possibile trasmettere un messaggio chiaro ed efficace, attirando l'attenzione del pubblico e raggiungendo gli obiettivi prefissati.la cosa si esaurisce con la produzione e l'emissione di materiale stampa di limitata efficacia. In altri casi, invece, gli istituti, anche grandi, hanno uffici stampa molto piccoli oppure confusi con le segreterie (la qual cosa non aiuta a costruire un'immagine consona alla propria rilevanza scientifica). Di grande aiuto può essere il confronto con il settore privato, in genere molto ben attrezzato sotto il profilo della comunicazione esterna. Nei casi più virtuosi, l'ufficio stampa è all'interno dell'istituto e partecipa alla suavita. Che cosa fa un ufficio stampa? Parla con i giornalisti e produce per loro il materiale che serve a capire e raccontare la notizia provenientedall'istituzione: il risultato di una ricerca scientifica, una presa di posizione, un cambio al vertice. Si tratta soprattutto di testi scritti, i comunicati stampa, che hanno una forma standard e vengono prima spediti a un indirizzario di

giornalisti potenzialmente interessati, poi conservati in archivi (online) per la consultazione.

Insieme ai comunicati, gli uffici più grandi preparano anche materiali audio o video, da mettere a disposizione dei giornalisti, ma anche da impiegare per comunicare direttamente al pubblico (es. pagina internet o social network).

L'intenzione è quella di far uscire una notizia il più possibile e al meglio.

Scrivere un comunicato e diffonderlo non basta: occorrono telefonate ai giornalisti giusti, per spiegare, proporre, cercare di capire se la notizia interessa e che cosa manca per farla uscire nel modo appropriato. Ogni giornalista riceve migliaia di comunicati al giorno, ragion per cui un buon ufficio stampa deve curare il proprio per giorni e operare alcune scelte tattiche (es. può contattare telefonicamente solo gli hubs, ovvero quei giornalisti che a loro volta vengono letti da altri giornalisti, in primo luogo quanti lavorano nelle agenzie di stampa).

Anche

molti giornali online sono centrali per la diffusione di alcune notizie. L'ufficio stampa è parte dell'ente e deve operare in consonanza con le strategie della direzione ed essere messo nelle condizioni di capire quale notizia debba avere più rilievo. Ogni notizia, infatti, ha la propria struttura e storia e l'ufficio stampa deve conoscerla, usarla come meglio si può e conviene (es. può promuovere un ricercatore, inquadrare una notizia di una serie più ampia, affidarsi alle agenzie di stampa, ecc.). Per questioni di più immediato interesse e di respiro meno ampio, l'ufficio stampa è invece chiamato a muoversi in fretta e con precisione su elementi che non hanno a che fare con la scienza, come l'agenda politica del paese. Infine, se si tratta di una faccenda di interesse locale, è inutile perdere tempo ed energie per far uscire la notizia sui giornali nazionali, mentre è necessario.

Curare bene i rapporti con i telegiornali e la stampa locale. Si può parlare a volte di esclusiva, che però sulle questioni scientifiche, per alcuni, non sarebbe etica. Un ufficio stampa, cioè, può dare la notizia inizialmente ad un solo giornalista, cosicché questi possa parlarne per primo, mentre gli altri seguiranno (→ il vantaggio per l'ente potrebbe esserci se, in cambio, il giornalista garantisse una copertura ampia e dettagliata).

Più spesso si opta, invece, per una diffusione massima dell'informazione. Semmai, si stabilisce un embargo, cioè una data precisa prima della quale si chiede di non pubblicare niente sulla questione. La data può dipendere da fattori organizzativi o è subordinata alla pubblicazione di un articolo scientifico su una rivista di settore.

A volte sono i giornalisti a contattare l'istituzione per chiedere una risposta, un chiarimento, una dichiarazione, un'intervista, del materiale.

In questo caso, il compito dell'ufficio stampa è quello di interpretare la richiesta del giornalista e identificare il soggetto più adatto a rispondergli. Se si tratta di una questione delicata, è bene aver concordato con i vertici una linea coerente con gli obiettivi generali dell'istituto ed efficace sotto il profilo comunicativo.

Quando si parla con uno, in realtà si parla con un milione: una dichiarazione resa alle agenzie può essere ripresa a cascata da tanti articoli di giornale. In caso di emergenze, bisogna anche aver studiato un'adeguata strategia di comunicazione dei rischi: se esistono dati scientifici affidabili e chiari, è necessario riflettere sull'opportunità di trasferirli al pubblico e sulle modalità per farlo.

È un compito particolarmente difficile, per il quale ci vogliono professionisti di esperienza e un'adeguata valutazione di mille fattori a contorno, oltre alla consapevolezza.

che può anche capitare di commettere degli errori, che possono avere conseguenze più o meno gravi e alle quali si dovrà successivamente rimediare (es. fake news). Per lavorare in un ufficio stampa, è necessaria un po' di disposizione anche a imparare i fondamenti delle ricerche che si svolgono nell'ente. L'addetto stampa non deve necessariamente avere una formazione scientifica: la sua professionalità risiede nella gestione degli strumenti di comunicazione. Inoltre, gli uffici stampa delle grandi istituzioni a volte organizzano seminari di formazione: gli scienziati sono costretti a fare uno sforzo comunicativo nel trovarsi davanti un giornalista in carne ed ossa e gli addetti stampa prendono dimestichezza con la materia, il suo lessico e la sua complessità. Il comunicato stampa in pratica Sono necessari: a) Un titolo che chiarisca subito di che cosa si sta parlando; b) Una struttura in capoversi distinti, di cui il primo contenga il
  1. Concept e i successivi diano approfondimenti, riepiloghi, dichiarazioni ed eventuali prospettive (non dare mai per scontato che i giornalisti si ricordino tutti i dettagli della storia).
  2. Alcune dichiarazioni virgolettate da parte di personaggi di rilievo per la questione (le affiliazioni devono essere chiare e sintetiche; il rischio è che il tutto venga poi rimaneggiato dai giornalisti per renderlo più chiaro, con la possibile introduzione di errori).
  3. Tutti i contatti per rintracciare un referente scientifico e soprattutto l'addetto stampa di (non sempre necessario) riferimento.

6.2 FARSI CONOSCERE

Talvolta un'istituzione può scegliere di convocare una conferenza stampa, cioè un'occasione di incontro con i giornalisti.

  • Può succedere in caso di notizie davvero importanti (es, scoperte attese da molto, allarmi, prese di posizione, chiarimenti).
  • Si invitano i giornalisti che si ritengono interessati tramite mail, correlata di

tutte le informazioni necessariee inviata qualche giorno prima.

  • Le conferenze stampa si tengono quasi sempre in tarda mattinata, per dare il tempo ai giornalisti di tornarein redazione per scrivere su quanto si è discusso,
  • Durano circa un'ora e vi partecipano, oltre agli addetti stampa deputati alla gestione della notizia (che apronoi lavori e moderano la discussione), gli scienziati più importanti tra quelli coinvolti.
  • L'intenzione è confrontarsi direttamente con i giornalisti, mettersi a disposizione per le domande erilasciare dichiarazioni pubbliche in un momento preciso e in una situazione, tutto sommato, "sottocontrollo".

Le conferenze stampa non sono diffuse in ambito scientifico quanto lo sono in quello politico, sportivo o economico.Gli uffici stampa più grandi fanno di più, ma questo significa investire a lungo termine e in maniera più sostanziosa.Mettono così in cantiere attività.

conosciute sotto il generico termine di outreach. Esse, per rivolgersi alla stampa, hanno un fine educativo, didattico o divulgativo in senso proprio. Tutto ciò è ideato in base alla notizia o alla storia, ma soprattutto, ancora una volta, in armonia con le strategie dell'istituto. Ad esempio, può diventare un modo per spiegare agli appassionati i dettagli di una ricerca o diventare la cornice di dibattiti pubblici. Poiché l'outreach produce risultati, deve essere curato con costanza nel tempo. Gli incontri pubblici vengono solitamente programmati nei momenti in cui la scienza è al centro di un aspro dibattito o, al contrario, quando la temperie è a favore di un certo settore della scienza e la gente è interessata a conoscerne i protagonisti. Ci si può rivolgere a pubblici vari: quello di una piazza, di una parrocchia, di un museo o di un'università. Le scuole possono essere, invece, luoghi in cui portare avanti una

comunicazione legata a obiettivi più specifici, quasi sempre di natura didattica. Non è necessario che sia l'istituzione a farsi carico diretto dell'organizzazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
8 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher micolprencipe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione della scienza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Aligi Pasquarè Mariotto Federico.