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Tricart: la base della città è il contenuto sociale
Tricart ritiene che la base della città sia il contenuto sociale, il quale deve venire prima della descrizione dei fattori geografici che danno al paesaggio urbano il suo significato. Ci sono 3 ordini/scale:
- La scala della strada, che comprende gli edifici e gli spazi non costruiti che la circondano;
- La scala del quartiere formato da isolati con caratteristiche comuni;
- La scala della città interna, considerata come un insieme di quartieri.
Questi tre ordini sono tenuti insieme dal contenuto sociale che esprimono. I fatti urbani non mutano a seconda della loro dimensione.
IMMOBILE: particella catastale in cui l'occupazione principale del suolo è costituita da superfici costruite.
Immobile di abitazione: occupazione per la residenza.
- Case a blocco circondate da spazio libero;
- Case a blocco unite che si affacciano sulla strada;
- Case a blocco in profondità;
- Case a corte chiusa con giardino e piccole costruzioni interne.
Un'analisi di...
questo tipo si può considerare descrittiva, geometrica e topografica. Gli immobili possono avere altre diverse classificazioni, anche guardando come si sono evoluti nel corso della storia. Per esempio, Roma ha avuto uno sviluppo notevole, il quale ha fatto cambiare notevolmente la struttura fondiaria urbana (dalla città di tipo agrario alla fondazione di spazi pubblici all'età imperiale e al conseguente trapasso della casa a patio della repubblica alla formazione delle insulae della plebe). Ecco quindi che gli immobili che prima erano visti in chiave economico sociale ci offrono altre possibilità classificazioni:
- Casa extra capitalista, costruita dal proprietario senza fini di sfruttamento
- Casa capitalista, dorma di rendita urbana, destinata a essere affittata e dove tutto è subordinato all'rendita. Essa può essere destinata ai ricchi o ai poveri. Se fosse destinata ai poveri potrebbero creare delle zone degradate della città.
- Casa precapitalistica
quale è legato alla composizione della città. Alla base di tutto ci deve essere il concetto di persistenza del piano (dalla sua comprensione è possibile risalire alla formazione spaziale della città).
Milizia: crea una classificazione sugli edifici e sulla città di un tempo, distinguendo gli edifici urbani in privati e pubblici, intendendo con i primi le abitazioni e con i secondi degli elementi principali (primari). Pone questi raggruppamenti in delle classi (per esempio nella prima classe ci sono i palazzi e le case, nella seconda ci sono gli edifici di sicurezza, pubblica utilità (università, biblioteche ecc.)... l'analisi che si compie si riferisce quindi in primo tempo alla classe (pubblica o privata), in un secondo tempo alla collocazione dell'elemento nella città, in un terzo alla forma e alla distribuzione dell'edificio. Quando M. indica una funzione dell'edificio essa la considera indipendentemente.
dalle condizioni generali sulla forma, essa è da intendere piuttosto come fine dell'edificio che come funzione in senso proprio. La città è una totalità, ed essa si può comprendere mediante lo studio delle sue diverse manifestazioni, del suo comportamento. Lo studio della città deve partire dallo studio del contenuto sociale (permette di mettere in luce il significato dell'evoluzione urbana. Si può dire che la città è il progresso della ragione umana (in quanto cosa umana per eccellenza). Le preesistenze sono rilevabili attraverso i monumenti, i segni fisici del passato, la persistenza dei tracciati e del piano. Le città, infatti, rimangono sui loro assi di sviluppo, mantengono la posizione dei loro tracciati, crescono secondo la direzione e con il significato di fatti più antichi. Gli edifici del passato possono mantenere la stessa forma ma cambiare la funzione. Permanenza storica: forma di un passato cheSperimentiamo ancora; permanenza come elemento patologico: qualcosa di isolato e aberrante. È sbagliatissimo pensare a un qualsiasi fatto urbano come qualcosa di definito nel tempo. Vediamo la città come un'architettura di cui rileviamo componenti diverse; esse sono principalmente la residenza e gli elementi primari. Tre distinte proporzioni:
- Sviluppo urbano correlato dal tempo, cioè nella città c'è un prima e un dopo. Da ciò si è ricavata l'analisi degli elementi permanenti.
- Continuità spaziale della città.
- All'interno della struttura urbana vi sono alcuni elementi di natura particolare che hanno il potere di ritardare o accelerare il processo urbano e che siano per natura rilevanti.
Area studio: un intorno urbano di riferimento. È un'astrazione rispetto allo spazio della città, serve per definire un certo fenomeno. Un'area studio può essere definita da caratteristiche storiche.
Bisogna sempre definire i limiti dell'intorno urbano di riferimento. Ogni cambiamento di un fatto urbano presuppone un salto qualitativo. Omogeneità tipologica: tutte quelle aree che presentano una costanza dei modi e dei tipi del vivere che si concretizza in edifici simili. Il quartiere è un momento, un settore, della forma della città, intimamente legato alla sua evoluzione e alla sua natura, costruito per parti e a sua immagine. Per la morfologia sociale il quartiere è un'unità morfologica e strutturale, è caratterizzato da un certo paesaggio urbano e da un certo contenuto sociale, ha una sua funzione. Tempo fa i quartieri erano pensati in base alla classe sociale che li avrebbe abitati, ma anche tutt'oggi ci sono dei quartieri pensati allo stesso modo. Teoria della zonizzazione di Park e Burgess a Chicago: serie di zone concentriche corrispondenti ognuna a delle funzioni definite (centro degli affari, zona di transizione che circonda).Il centro con residenze per ipoveri e le piccole officine, zona di residenza operaia con le fabbriche, zona di residenza per i ricchi ed infine una zona dove stavano gli immigrati. Questa teoria ha ricevuto diverse critiche.
Ogni città ha un centro più o meno complesso, con caratteristiche diverse e che ha nella vita urbana un ruolo particolare. Città distinte in parti diverse e formata da fatti urbani complessi.
Lo studio della residenza è una teoria generale dei fatti urbani. La città è sempre stata caratterizzata dalla residenza. Non esistono città che non abbiano delle residenze. La forma con cui si realizzano i tipi edilizi residenziali, l'aspetto tipologico che li caratterizza, è strettamente legato alla forma urbana. La casa, che rappresenta il modo concreto di vivere di un popolo, è la manifestazione di una cultura e si modifica molto lentamente. La localizzazione di una residenza dipende da molti fattori: economici, geografici,
morfologici, storici. Il successo dei complessi residenziali è legato all'esistenza di servizi pubblici e attrezzature collettive. Lo studio della residenza può essere un buon metodo per lo studio della città e viceversa. È utile lo studio dei problemi architettonici: vedere il rapporto tra esistito e esistente tra certi dati e le soluzioni degli architetti. Garden-city \ ville radieuse: distinzione di modelli fatta da Rasmussen; rappresentano due grandi stili contemporanei dell'architettura moderna. Per Rossi sono due impostazioni del problema della residenza. Il problema è quello relativo al valore della residenza nella struttura urbana. Questi due sono i modelli più chiari per l'analisi della città. Gli elementi primari: le aree e l'area-residenza non sono sufficienti a caratterizzare la conformazione e l'evoluzione della città. Al concetto di area deve accompagnarsi quello di un insieme dielementi determinanti che hanno funzionato come nuclei di aggregazione. Questi elementi urbani li abbiamo indicati come elementi primari in quanto partecipano all'evoluzione della città nel tempo in modo permanente. L'unione di questi elementi primari costituisce un insieme che è la struttura fisica della città. Se prendiamo uno studio sulla città vediamo che l'insieme urbano è suddiviso secondo 3 funzioni: residenza, attività fisse (magazzini, edifici pubblici, università, ospedali, scuole ecc.) e circolazione. Le attività fisse e gli elementi primari spesso coincidono; questo perché l'aspetto collettivo sembra costituire l'origine o la fine della città. Gli elementi primari non sono solo dei monumenti come non sono solo delle attività fisse, essi sono quegli elementi capaci di accelerare il processo di urbanizzazione di una città, degli elementi caratterizzanti i processi diTrasformazione spaziale del territorio. Non sono sempre fatti fisici, costruiti: possiamo considerare per esempio un luogo in cui era avvenuto un avvenimento importante che aveva dato luogo a delle trasformazioni spaziali.
Tensione tra elementi urbani: il monumento è una permanenza perché è già in posizione dialettica all'eterno dello sviluppo urbano, cioè concepisce la città come qualcosa che cresce per punti (elementi primari) e per aree (quartieri, residenza) e mentre nei primi è presente la forma compiuta nelle seconde compaiono in primo piano i valori del suolo. Una teoria di questo tipo tiene quindi conto ancora non solo della conoscenza della città per pezzi di città, ma della crescita della città per parti e mentre da una parte offre il massimo valore all'esperienza precisa, empirica, degli elementi primari e del loro intorno urbano, dall'altro sempre più vanifica l'importanza del piano.
del disegno generale della città che deve essere studiato da altri punti di vista. La città antica: l'architettura della città è molto importante; la