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Reciprocamente quegli esempi acquistano significato teorico soltanto quando sono stati ordinati, quando ciò è a ciascuno di essi è stata data una collocazione alla quale corrispondono altre collocazioni precedenti e successive. Le Muet propone una classificazione su un parametro convenzionale costituito dalla dimensione del lotto a partire da una dimensione di 3,90 m per 6,80 m e per gruppi di soluzione alternativa rispetto alla distribuzione e al dimensionamento dei locali, un vero e proprio modello che intendeva fornire a un vasto pubblico una formazione tecnica e sul piano del gusto che non può essere vista come un'opera, infatti le sue piante non si discostano da quelle del XVI secolo. Esemplificazione che è il tentativo di offrire la soluzione più razionale e logica per ogni tipo di dimensione dell'area. Tutte le soluzioni si equivalgono e la casistica che diventa una vera e propria classificazione dell'abitazione secondo un criterio.
planimetrico fondato sul piano. Ogni tipo di classificazione è vicina a ciò che intendiamo per tipo e la più celebre sono gli ordini dell'architettura, massimo raggiunto in quanto a sintesi fra esigenze pratiche ed estetica, sono architettura e in quanto tale non hanno bisogno di alcun tipo di giustificazione o motivazione per la loro presenza. Facendo riferimento all'abitazione in un passaggio della sua storia possiamo trattare della città di Amburgo e alla casa mercantile disposta fra strade canale, la casa-bottega verso strada e l'alto magazzino aperto sulla via d'acqua che corrisponde a esigenze generali rispetto alla costruzione della città dà luogo a un determinato tipo di edificio, che diventa espressione di un avere propria tendenza anche rispetto alla città proiettata oltre i limiti di un determinato periodo storico, edificio imprescindibile nelle scelte che rende imprescindibile l'immagine futura della
città.Capitolo 4
Il primo carattere della classificazione consiste nel fatto che essa mette in evidenza la corrispondenza fra struttura logica dell'architettura e struttura logica della classificazione stessa, mentre il secondo riguarda il significato che assume il procedimento, inteso proprio come momento di definizione dell'architettura stessa. In primo piano il principio è costituito appunto dalla sua stessa struttura logica, la quale esprime a sua volta una concezione propriamente formale di quella generalità, fine ultimo stesso dell'architettura secondo il pensiero razionalista. Classificare isolando un solo carattere rappresenta in un caso determinato di un principio il manifestarsi del "procedimento" in quanto momento costitutivo e costruttivo vero proprio, in quanto struttura sia dell'analisi che del progetto. Norme e regole riflettono il bisogno di stabilire un fondamento logico alla progettazione, un sistema di norme intesa per.
garantire una permanenza, il significato teorico consiste nella loro generalità e anche nella particolare certezza che essi esibiscono. Un conto è affermare che l'architettura antica rappresenta il modello di ogni architettura e un altro è quello di riconoscervi i suoi principi immutabili.
Le opere architettoniche sono una spiegazione, il fatto importante non è come si sia stabilito questo rapporto fra idee e architettura, ma il fatto stesso che si sia stabilito per sempre. La forma del procedimento è la successione logica delle scelte come norma fondamentale, tradurre questa norma rappresenta lo scopo di quelle opere che si sono posti il problema di un'indagine razionale dell'architettura e dei suoi elementi.
La classificazione è il punto in cui analisi e progetto, nella comune finalità conoscitiva e nella comune ricerca di generalità, si avvicinano fino a coincidere. L'architettura sono le architetture e secondo
questa affermazione si evidenzia proprio la relazione che unisce nel tempo le architetture. Riferendoci a un modo di intendere l'architettura che rimanda un suo carattere di evidenza, per così dire, e unicità e perciò stesso di autonomia, che nega di fatto una spiegazione che non sia essa stessa. Architettura come unico dato e come unico riferimento dell'architettura. Guadet dice che il senso impresso in ogni opera agli elementi dell'architettura e ciò che li trasforma in elementi della composizione, pone di fatto e con chiarezza la questione di possibili ordini logici differenti. L'analisi è speculazione, lontana dal progetto e poiché si fonda sull'esperienza è certo che la comprende per intero, l'analisi non può mai produrre le norme, essa mette in evidenza i principi. Per quanto riguarda le opere teoriche il manuale, come speculazione ma anche come scelta esemplificativa che mette in evidenza le norme.è un'alternativa concreta al trattato tradizionale. Il manuale infatti è la sola forma di trattazione che consente di costruire una teoria fondata oltre i principi. Il contributo dell'influenza di queste opere anche sul piano scientifico hanno portato alla definizione dello Zoning al tema della Siedlung come punto centrale della questione dell'abitazione, come problema di architettura e come elemento di individuazione formale della città. Hilberseimer ne è un esempio in quanto ne definisce una linea concrete avanzata per affrontare i problemi della città, dei suoi elementi costitutivi e del loro rapporto sempre diverso col territorio circostante, dove la risposta operativa è vista come approfondimento e perfezionamento di quegli elementi che appaiono consolidati. Un diverso tipo di lettura dell'esperienza storica riconduce al problema della conoscenza e della valutazione alla considerazione del suo significato originale e quindi simbolico.
Una direzione che si sofferma sul carattere evocativo delle forme, il cui senso consisterebbe nelle idee ad essere collegate, una caratteristica indagata da Rossi nel suo libro "l'architettura della città". Il fatto fondamentale è costituito proprio dal come si è stabilito questo imprescindibile rapporto fra idee e forma. Questo come rappresentato sinteticamente dalle forme semplici e originali dell'architettura, da quelle forme cioè che nella loro condizione di archetipi sembrano incarnare il contenuto stesso e la motivazione umana dell'architettura. Queste forme non soltanto rappresentano dei principi immutabili secondo cui si è definita nel tempo l'architettura, ma ne configurano altresì la norma, in quanto l'architettura deve ritornare con le forme del suo processo di rifondazione riportando il problema originale anche al punto in cui l'architettura è già definita ed è già.un fatto sintetico. La capanna primitiva rappresenta una direzione per la ricerca illusoria almeno sul piano teorico in quanto non dice nulla dell'architettura per il fatto stesso che la precede del tutto, per il fatto stesso che ne precede l'esperienza. Mies si fonda sui più comuni e sperimentati elementi, in un processo di continuo e progressivo affinamento che mira all'essenziale ma che considera l'essenziale come un fine, qualcosa cioè che non si realizza mai, processo che è allontanamento dalle forme reali e nello stesso tempo avvicinamento al concreto. Si pensi alla forma tecnica sperimentata da Gropius e al valore che questo stesso tema ha avuto come allusione, in ogni caso questa scelta nel momento stesso in cui sembrava porsi come elemento di rinnovamento più delle volte invece finito per rivelarsi una barriera al chiarimento dei problemi più decisivi dell'architettura. Da una parte gli slogan di Le Corbusier e di Laugier
con tutto il loro significato umano e ideale, oltre il quale si può riconoscere soltanto l'impegno di ogni singolo artista. Dall'altra sta il tentativo di Klein, Hilberseimer e Viollet-le-Duc di fondare in termini scientifici l'indagine dell'architettura e dei suoi elementi per una sua costruzione fondata su basi razionali e trasmissibili. Tuttavia soltanto un'applicazione in termini strettamente tecnici dell'ipotesi funzionalista che può avere un valore teorico, una concreta direzione secondo cui può essere diretta l'indagine per la costruzione di una teoria. Ciò che resta ed è più percepibile come un segno indelebile di Le Corbusier è proprio il gesto morale, audace e intransigente, una teatralità realizzata nelle forme di un nuovo umanesimo, significato che si spiega in quanto norma soltanto nella dimensione e nell'opera stessa, l'unità d'habitation resta appunto una grande ed.Esemplare architettura. Punto di vista che spiega anche il ruolo di Giedion, secondo cui il programma dell'architettura si riscatta infatti solo sul piano di quell'utopia sociale, sul quale l'architettura sembrava poter svolgere un ruolo innovatore e decisivo. Utopia nella quale gli elementi venivano fatticamente coincidere con le più elementari necessità, rendendo il funzionalismo più che un programma pratico un simbolo, il luogo da cui ricominciare, un mito.
Nelle opere di Klein e di Hilberseimer l'assunzione convenzionale del funzionalismo rappresenta un mezzo concreto di indagine da cui far risaltare a fondo, sì che questo approfondimento diventa il fine stesso dell'architettura.
Per Hilberseimer le forme rappresentano invece la ricerca di una generalità formale, un processo di individuazione dei suoi elementi di stabilità che riflettono la costanza stessa dei principi, stesse forme che ritroviamo nei prospetti tutti uguali di Le Muet.
nel disegno sapiente di Behrens, nella semplicità di Oud e in quelli limpidi di Tessenow, ricerca di elementi essenziali di Mies che sembrano anche le più prossime all'amatrice logica stessa dell'architettura. Viollet-le-Duc nella sua cattedrale gotica ideale va oltre la sua ideazione formale e va oltre ciò che raffigura un piano concreto sul quale può essere vista e valutata l'architettura, realizzata come anche il progetto nel senso della sua intenzionalità teorica. Il principio logico della stessa architettura e la sua tautologicità, direzione concreta verso un preciso obiettivo, essa rappresenta l'analiticità dell'architettura intesa come fine, questo significa attribuire una funzione determinante ma anche un significato e una portata che si rivolge soltanto a sé stessa, che si manifesta in ogni caso in termini di razionalità soltanto rispetta sé stessa.
Capitolo 5
L'analisi qui vuole mettere in
elativo all'organizzazione razionale dello spazio urbano, alla funzionalità e all'efficienza delle infrastrutture, alla separazione delle funzioni e alla gerarchia delle strade. La Grobstadt, o città grande, rappresenta l'ideale di città razionale e moderna, in cui l'architettura e la progettazione sono strumenti per creare un ambiente urbano efficiente e funzionale. La teoria dell'architettura si occupa di studiare i principi e le regole che guidano la progettazione degli edifici e degli spazi urbani. La teoria della progettazione, invece, si concentra sull'applicazione pratica di tali principi e regole nella realizzazione di progetti architettonici. Nel contesto del razionalismo tedesco, la relazione tra la teoria dell'architettura e la teoria della progettazione diventa particolarmente evidente nel discorso sulla Grobstadt. La Grobstadt rappresenta l'idea di una città moderna e razionale, in cui l'architettura e la progettazione sono strumenti per creare un ambiente urbano efficiente e funzionale. La Grobstadt si basa su principi di organizzazione razionale dello spazio urbano, funzionalità ed efficienza delle infrastrutture, separazione delle funzioni e gerarchia delle strade. Questi principi sono studiati e teorizzati dalla teoria dell'architettura, che fornisce le linee guida per la progettazione di edifici e spazi urbani. La teoria della progettazione, invece, si occupa dell'applicazione pratica di tali principi nella realizzazione di progetti architettonici. Attraverso la progettazione, gli architetti traducono i principi teorici in soluzioni concrete, creando edifici e spazi urbani che rispondono alle esigenze funzionali e estetiche della Grobstadt. In conclusione, la relazione tra la teoria dell'architettura e la teoria della progettazione nell'esperienza del razionalismo tedesco si manifesta nel rapporto tra la Grobstadt e il problema della grande città. La Grobstadt rappresenta l'ideale di città razionale e moderna, in cui l'architettura e la progettazione sono strumenti per creare un ambiente urbano efficiente e funzionale. La teoria dell'architettura fornisce i principi e le regole per la progettazione di edifici e spazi urbani, mentre la teoria della progettazione si occupa dell'applicazione pratica di tali principi nella realizzazione di progetti architettonici.