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Due modi della produzione artistica

Sono concetti che percorrono tutta la storia del pensiero e dell'arte occidentale. Fino all'epoca dell'Illuminismo, la limitazione era considerata il principio indiscusso su cui fondava la produzione artistica: l'arte si definisce come imitazione della natura, dove la natura è da intendere come ciò che più si rapporto diretto di somiglianza percepisce attraverso i sensi. L'imitazione riguarda la forma sensibile, stabilisce un legame tra le forme e la rappresentazione. Significa trasferire alcuni caratteri formali da un oggetto all'altro, mimesis.

Il concetto che definiva la condizione dell'arte nell'antichità e precisava la sua relazione con la natura era il più preciso e complesso dell'imitazione. Infatti, il rapporto che si instaura fra l'oggetto dell'imitazione e il prodotto di tale imitazione diventa di verosomiglianza nelle forme d'arte che ne risultano.

L'architettura in questo sistema di definizioni si trova a disagio sia rispetto alle finalità che all'oggetto della mimesis: il compito originario dell'architettura è assolvere una c'è una necessità pratica; e allo stesso modo è lungi dal riprodurre aspetti che realisticamente somigliano alla natura, piuttosto si rifà a degli archetipi. Quatremère de Quincy (Dizionario dell'architettura - 1792) spiega che in origine l'architettura, non trovando in natura un modello da imitare, inventa un suo prototipo (la capanna primitiva) che diventerà la prima forma di architettura.

Analogia invece riguarda la condivisione di un principio. Oggetti analoghi hanno in comune non la forma, ma un principio astratto. Riconoscere un'analogia fra due oggetti vuol dire riconoscere, attraverso le forme, un principio che li accomuna, una qualità astratta. E dunque, stabilire un'analogia significa definire

Le forme dell'oggetto sono basate su un principio riconosciuto in un altro. Se il rapporto di imitazione si stabilisce direttamente fra forma e forma, quello di analogia risale dalla forma al principio generatore, per poi ritornare nuovamente a una forma che può essere anche molto diversa dalla prima, ma con cui condivide un principio. Questo rapporto è riconoscibile tramite procedimento di pensiero.

L'unica relazione possibile tra architettura e natura è, per Boullée, l'analogia. Tutto il trattato si costruisce, d'ora in avanti, sulla spiegazione dei modi in cui opera il pensiero artistico attraverso i diversi livelli di analogia, che riguardano il modo di produzione, il fine e i mezzi che l'architettura dispiega per ottenere i suoi scopi. L'architettura opera analogamente alla natura: la natura produce oggetti, le cui forme provocano in noi delle sensazioni, dei sentimenti. Boullée le descrive ed evidenzia le.

varie tappe del processo: Il soggetto di natura Le forme in cui questo appare I sentimenti che suscita. L'architettura agisce in modo analogo, cioè deve stabilire una relazione chiara fra queste tre cose: si tratta di metodo e di obiettivo. Un'analogia di Il carattere rappresenta il termine medio di questa analogia, la proprietà comune sia al soggetto al sentimento, il principio su cui si fonda l'analogia. Intorno alla costruzione Il rapporto contrastato fra architettura costruzione è una dicotomia in cui l'architettura sia imbattuta fin dall'antichità. La costruzione, fondata su leggi inesorabili della natura, guidata da una disciplina divenuta scienza, affidabile e certa, è, incontestabilmente, dai tempi di Vitruvio, la parte scientifica dell'architettura. È una componente sicuramente razionale del progetto, in grado di governarne le forme secondo le sue ragioni: ragioni necessarie ma non.sufficientiall'architettura.Tra i maestri del razionalismo Miss Van der Rohe e Le Courbousier attraversano di continuo l'argomento, portandolo sul piano del metodo. A livello teorico invece rimane stranamente tangenziale alla riflessione, portato all'attenzione da storici come Giedion. L'Italia riflette questa situazione generale. Rogers propone alla ricreazione dalle pagine della sua 'Casabella continuità', necessità di ripensare un rapporto fra architetture costruzioni afferma l'inderogabile necessità di stabilire una relazione feconda tra le due discipline per iniziare questo dialogo, chiama Nervi (ingegnere) che collabora al progetto di Milano per la sede Pirelli.Torre Velasca, simbolo del cambiamento di direzione dell'architettura razionalista manifesto collaborazione dei due mondi Danusso.Il trattativista francese non si occupa direttamente di questo argomento, ma getta luce su tale questione.

Fornendo che cos'è l'architettura? Una prima risposta. Di riparto della domanda fondamentale: Solo precisando il suo fine, i suoi principi, sarà possibile tracciare la distinzione chiara e definire i rapporti fra queste due attività. La risposta è già contenuta nel titolo, architetture costruzione sono due attività distinte, con autonomia disciplinare, ma, soprattutto, con una diversa finalità. La tecnica delle costruzioni ha come scopo primario garantire stabilità e solidità agli edifici; mentre le forme dell'architettura devono essere invece guidate da un intento rappresentativo. Che ruolo gioca la costruzione? L'architettura è sempre opera costruita, la costruzione è il suo mezzo espressivo.

L'ordine greco: la costruzione come principio di identificazione degli elementi. L'ordine è l'insieme di parti che costruisce l'unità costruttive.

Dell'architettura greca. È composto di numero definito di elementi, ognuno dei quali possiede una propria individualità formale e una disposizione, un ordine; costante, con le costanti sono i reciproci rapporti dimensionali. L'ordine è il principio di relazione che li lega. L'ordine si può scomporre descrivere analiticamente nelle sue parti elementari, ma per spiegarne le forme nelle reazioni è necessario ricorrere al pensiero dei greci. Nell'epoca non disponiamo di alcun trattato ma Aristotele l'arte è il prodotto di un'attività umana svolta per un fine, è ciò che la distingue dalla natura. Egli ricava i principi che guidano il processo di strutturazione di conformazione dell'arte: unità e totalità dell'opera: dovresti presentare come un tutt'uno concluso.

Universalità: l'oggetto d'arte assume un carattere di esemplarità, di idealità.

Aule: con il termine intendiamo riferirci a quegli edifici composti intorno ad uno spazio indiviso di ampie dimensioni, la cui ragione si trova nella destinazione collettiva delle attività che ospita. Si tratta generalmente di architetture che hanno un grande valore civile o religioso e, conseguentemente, un ruolo importante nella costruzione della città.

Presenta quasi sempre un doppio problema:

  • il primo è di natura tecnica, riguarda la difficoltà di coprire spazi indivisi di gran luce;
  • il secondo di natura rappresentativa necessità di rendere evidente, attraverso le forme dell'architettura, il significato il loro ruolo.

Questi due problemi sono inscindibilmente legati perché gli edifici rappresentano il loro carattere attraverso la loro forma. Riforme dell'architettura sono definite dei modi della costruzione.

Entrambi devono essere affrontati a partire dalla tipologia degli edifici. Il tipo interpretato in via generale, ma il carattere di ogni singolo architettura varia e si precisa in relazione ai modi della sua costruzione, agli elementi materiali attraverso cui un'idea generale di spazio prende forma. La costruzione fornisce il principio di definizione degli elementi e delle forme. Cunnie casi, l'eccezionalità della soluzione strutturale adottata diventa l'elemento architettonico che identifica il tipo Pantheon.la soluzione tecnica è inadatta o non sufficiente Talvolta a raccontare il valore di un'architettura; frequentemente viene messo in rappresentazione un principio diverso da quello staticamente operante, in modo tale che la apparente non effettiva costruzione coincida con la costruzione dell'edificio. Coperture a cassettoni: l'elemento ha raggiunto nel tempo una stabilità, un'identità riconosciuta:

Una copertura preziosa, regolare, geometricamente stabile, che rimanda una costruzione elementare, quella delle travi incrociate. Realizzato in legno, come nell'antichità, è generalmente un elemento impossibile da mettere in opera come elemento strutturale: è inappropriato alle dimensioni di luce che dovrebbe coprire. Il cassettone ligneo di molte strutture non è perciò una struttura effettiva, ma elemento aggiunto, generalmente appeso alle capriate è la rappresentazione di un principio strutturale decorazione, elemento necessario a rappresentare il carattere.

Es: Biblioteca nazionale di Parigi - Boullée.

Behrens - La costruzione e l'arte

I problemi che si trova ad affrontare, nuova architettura per l'industria e l'impiego delle tecniche di costruzione in ferro applicati a grandi strutture, non consentono di affidarsi a modelli rassicuranti della tradizione: impongono la ricerca di nuovi principi.

utili.Behrens accetta la modernità come condizioni, sceglie la classicità come atteggiamento. La modernità coincide in larga misura con le nuove possibilità della tecnica. La struttura è per lui strumento primario di costruzione dell’architettura; questa però deve essere necessariamente subordinata ai principi dell’arte, deve farsi portatrice dei valori spirituali e morali che contraddistinguono un’epoca.

Su quest’idea dell’architettura profondamente civile egli fonda il proprio operare: assume la monumentalità come obiettivo del proprio lavoro monumentale: effetto di grandezza provocato dal corrispondere delle forme al valoreche ogni edificio assume per la collettività.

Il primo edificio industriale che costruisce per la AEG è un’aula a navata a volume unico, dimensione è requisito funzionale e tecnico che viene assunto anche come valore. Edificio doveva comprendere i

vasti spazi di lavorazione di produzione: risolto come un unico corpo di fabbrica, dal ritmo serrato, con suddivisione interna in piani. Ordine raggiunto attraverso il ritmo. La grande facciata, che getta sulla

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SaraMaine di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Caratteri tipologici dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Cagliano Raffaella.