Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
EVOLUZIONE CULTURALE
Plasmata dal linguaggio articolato
- sviluppo società cacciatori raccoglitori
- sviluppo agricoltura
- rivoluzione industriale
- rivoluzione tecnologica
Evoluzione biologica legata a modelli scientifici basati sulla teoria di Darwin
Evoluzione culturale legata alla trasmissione di caratteri acquisiti legati alle teorie di Lamarck (legge dell'uso e del disuso)
CELLULA e sue strutture interne
Le cellule devono essere viste in dinamica, comunicano tra di loro.
Tutti gli organismi sono composti da cellule e tutte le cellule derivano da altri elementi cellulari; la vita nasce nel momento in cui i protobionti si trasformano in procarioti.
Per avere vita devo avere una vita precedente.
All'inizio della nostra vita siamo una singola cellula → elementi unicellulari che poco alla volta diventano elementi pluricellulari semplici → pluricellulari complessi → ambiente acquoso → vita in terra.
sviluppo di parti di organismi. La cellula deve differenziarsi in tessuti diversi
- Le cellule procariotiche sono le cellule più piccole
- Le cellule eucariotiche sono cellule più grande (10 volte maggiore di una cellula procariotica - 50/100 micrometri)
- → I virusSistemi non viventi o semi-viventi (non possono essere considerati organismi viventi) Yasmine Oudades | UNIPR 2022-2023
CELLULA PROCARIOTICA
Organizzazione cellulare PROCARIOTICA
- Parete cellulare (con o senza capsula): aspetto fondamentale per le differenze tra cellule batteriche e cellule animali → la cellula procariotica è una cellula a morfologia fissa
- la cellula vegetale ha una parete cellulare
- la cellula animale non ha una parete cellulare, quindi è una cellula più dinamica
morfolgia sferica → la cellula viene definita cellula cocco (stafilococchi, diplococchi…)
morfolgia a bacilli (bacillo della tubercolosi)
morfologia elicoidale
L'obiettivo delle cellule batteriche è quella di attaccarsi ai tessuti e trovare una superficie su cui proliferare.
La maggior parte delle specie appartengono alla specie batterica → abbiamo un continuo trasferimento di cellule batteriche
I batteri cercano di vivere approfittando delle cellule della nostra vita, cercano di aumentare la propria massa chiamata QUORUM SENSING per non essere debellate dal sistema.
Per far ciò rilasciando delle sostanze di natura feromonica auto inducenti, che portano un segnale al batterio vicino per aumentare il processo di produzione- saprofiti coesistono tranquillamente con il nostro sistema cellulare senza causare danni- batteri patogeni
moserina lattone acetilata (AHLs) → breve sequenza di amminoacidi uniti tra di loro che portano un segnale induttore (per aumentare la proliferazione e raggiungere il quorum sensing)
G+ peptide ribosomiale induttore (AIP)• → per aumentare la capacità di
Aderire ad una determinata parete cellulare capsulata superficie. La capsula è composta da carboidrati e può impedire l'ingresso di farmaci antibatterici.
La capsula, quasi sempre presente, è di natura polisaccaridica e forma uno strato mucoso per evitare la fagocitosi ed impedire l'ingresso degli antibiotici.
La parete cellulare non capsulata.
La parete cellulare è composta da una sostanza chiamata peptidoglicano (componente peptidica e glicano).
L'N-acetilglucosamina e l'acido PEPTIDOGLICANO: composto da due tipi di zuccheri N-acetil muramico legati a corti polipeptidi (4/5 amminoacidi che fissano a ponte le fibrille).
La parete cellulare è un supporto meccanico in grado di stabilizzare la forma della cellula. Alcuni dei polisaccaridi che la costituiscono agiscono da potenti tossine.
Alcune di queste tossine sono: (LPS Parete cellulare) → sostanze tossiche Endotossine G-Esotossine G+ e G- (Proteine neurotossiche che si legano al sistema nervoso.
citotossiche, enterotossiche) tossine che rilascia all'esterno (tossina tetanica agisce sul sistema nervoso e renderigidi i muscoli) Yasmine Oudades | UNIPR 2022-2023 1. GRAM NEGATIVO G-- - Colorazione violetto di genziana - La parete è composta da peptidoglicano + seconda struttura che contiene i lipopolisaccaridi che hanno un'azione tossica 2. GRAM POSITIVO G+ - La colorazione della cellula è più tenue -> più rosa perché la sua parete ha una componente inferiore di peptiglicano - Lo spessore della parete è composto da una grande componente di peptidoglicano 3. Membrana plasmatica o plasmalemma - Sono immerse particelle insolubili (organelli, complessi molecolari) 4. Citoplasma (citosol e particelle insolubili) - Non è presente il nucleo, ma vi è un sistema poco organizzato chiamato il nucleoide, che non è un vero e proprio nucleo della cellula, ma è una porzione di citoplasma relativamentemateriale genetico da una cellula all'altra8. Capsulastruttura esterna presente solo in alcune specie batteriche, costituita da un strato di polisaccaridi o proteine che conferisce resistenza e protezione alla cellula9. Plasmidistrutture extracromosomiche presenti solo in alcune specie batteriche, costituite da piccoli anelli di DNA autonomi che possono essere trasferiti da una cellula all'altra e conferire vantaggi selettivi come resistenza agli antibiotici10. Endosporestrutture di resistenza che alcune specie batteriche possono formare in condizioni ambientali sfavorevoli, costituite da una membrana interna contenente il materiale genetico e una membrana esterna resistente. Le endospore possono sopravvivere a temperature elevate, disidratazione e altri agenti dannosi, e germinare quando le condizioni diventano favorevoli.proprio genoma.Le cellule che dispongono di pili sono chiamate F+ e quelle che non ne hanno F-; le cellule del F+trasferiscono plasmidi (singoli cromosomi cellulari) alle cellule F- trasformandole a sua volta incellule F+.Il plasmide contiene sequenze di DNA con capacità di produrre antibiotici che distruggono i batteri.da debellare → le popolazioniI batteri costituiscono delle resistenze che diventano difficilibatteriche hanno andamenti cicliciLa maggior parte dei batteri resistenti ai farmaci è presente negli ospedali.Yasmine Oudades | UNIPR 2022-2023228. Ribosomi → sintesi proteica, cellule che hanno un metabolismo sintetizzato alla sintesi proteicaENDROSPORE: Nel sangue diventano utili per germinare le cellule battericheVIRUSStrutture acellulari definibili come aggregazioni di macromolecole, quali proteine e acidi nucleici,in taluni casi rivestite da membrana fosfolipidica.Sono definiti organismi semi-viventi, perché sono costituiti da strutture
I virus sono particelle microscopiche che non possono essere definiti sistemi viventi a tutti gli effetti. Essi devono parassitare le cellule per poter continuare la propria azione. I virus possono avere diverse morfologie, come cilindrica, sferica, licosaedrica o simili a navicelle spaziali (virus che infettano batteri).
I virus possono attaccare sia cellule vegetali che animali, così come altre cellule. Ogni singola particella virale viene chiamata virione e contiene un acido nucleico circondato da una serie di proteine che costituiscono il capside, chiamato nucleo-capside. Le proteine del capside sono chiamate capsomeri.
Alcuni virus sono rivestiti da un involucro lipoproteico chiamato pericapside, come ad esempio la proteina spike del covid.
Il genoma virale può essere composto da 5.000 a 100.000 nucleotidi.
I virus sono parassiti endocellulari obbligati, poiché devono entrare in una cellula per poter procedere alla replicazione. L'acido nucleico virale contiene pochi geni, quindi deve legarsi
Le cellule virulentate dai virus si eliminano attraverso:
- lisi cellulare (cellula che si spacca) - la distruzione della cellula per apertura della membrana plasmatica con fuoriuscita del materiale citoplasmatico
- morte senza apertura della membrana plasmatica - apoptosi
Inoltre, possono anche non essere eliminate e solo trasformate attraverso un processo chiamato TRASFORMAZIONE DIFFERENZIATIVA.
I virus sono organismi non viventi e sono specie-specifici; forse sono frammenti di DNA fuggiti dalle cellule. Entrano alle cellule attraverso dei recettori e all'interno della cellula liberano il proprio genoma e attraverso l'utilizzo di enzimi vengono prodotte altre cellule.
23-CICLO LITICO: il virus non entra direttamente all'interno della cellula ma rilascia solo il proprio DNA.
Nel caso dei batteriofagi (= virus che parassitano cellule batteriche) la particella virale ha addirittura la capacità di oltrepassare la parete cellulare.
Yasmine Oudades | UNIPR 2022-2023
che è formata da uno strato più o meno spesso di peptidoglicano. All'interno, una volta entrato nella cellula, il virus subisce un processo chiamato "scapsidamento", perché perde i capsomeri e libera il suo acido nucleico. Il DNA segue un percorso affinché avvenga la replicazione del genoma virale. - CICLO LISOGENO: il virus entra nella cellula, si scapsida e rilascia il proprio DNA che si integra con la cellula batterica. Nel corso del processo può avvenire che il virus inizi ad esprimersi, uccidendo le cellule (virus HIV). Il virus non replica il DNA e non sintetizza le proteine virali, ma va ad inserirsi all'interno del genoma della cellula ospitante e rimane in uno stato di integrazione e latenza. Il numero delle sequenze virali aumenta perché man mano che le cellule si replicano, danno vita ad una moltitudine di cellule con il genoma virale inserito. Il virus HIV ha un genoma a RNA che è in grado di produrre unaoccupano e si riproducono al loro interno. Nel corso dell'evoluzione, queste cellule parassite hanno perso la capacità di vivere in modo indipendente e sono diventate dipendenti dalle cellule ospiti per la loro sopravvivenza. Questo processo ha portato alla formazione dei virus come li conosciamo oggi.3. IPOTESI DELLA COEVOLUZIONE: I virus si sono evoluti insieme agli organismi ospiti nel corso del tempo. Questa ipotesi suggerisce che i virus siano emersi come risultato di modifiche genetiche all'interno delle cellule ospiti, che hanno portato alla formazione di particelle virali capaci di infettare altre cellule. Questo processo di coevoluzione ha portato alla diversificazione dei virus in diverse specie e alla loro capacità di infettare una vasta gamma di organismi.4. IPOTESI DELLA CREAZIONE: Secondo questa ipotesi, i virus sono stati creati da un'intelligenza superiore o da un evento divino. Questa ipotesi non si basa su prove scientifiche ed è considerata una spiegazione non scientifica per l'origine dei virus.