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IFRS

❖ Le partecipazioni in azioni o in quote di altre imprese si devono valutare al costo storico di acquisto al

momento della prima iscrizione in bilancio e successivamente al loro fair value desumibile dalla

quotazione di mercato se si tratta di titoli quotati o determinabile tramite modelli di valutazione tecnica

❖ ll metodo del costo storico, per le valutazioni successive alla prima iscrizione, può essere utilizzato solo

in via residuale, se il fair value non può essere determinato in maniera affidabile

❖ Per quanto concerne le variazioni di fair value che intervengono a modificare il valore di tali

partecipazioni nello SP attivo, esse devono essere contabilizzate direttamente a CE, se si tratta di

partecipazioni detenute a scopo di negoziazione se invece tali partecipazioni sono destinate a

permanere oltre l'esercizio successivo alla data di riferimento del bilancio, le variazioni del loro fair

value devono essere contabilizzate in apposita riserva patrimoniale

❖ Le variazioni in aumento o in diminuzione del fair value devono essere indicate anche nella sezione

relativa agli altri componenti del CE complessivo

Capitolo 12 – Debiti e crediti

Definizione di debiti

❖ I debiti sono passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a

pagare ammontari determinati di solito ad una data stabilita (in alternativa essi potrebbero riferirsi ad

una data determinata).

❖ I debiti derivano generalmente dall’acquisto di prodotti, merci e servizi; essi comprendono anche gli

ammontari che devono essere pagati per il personale, per le imposte, per le royalty, per i dividendi, per

l’acquisizione di finanziamenti ed altri.

❖ I debiti differiscono dai fondi per rischi e per oneri che, invece, accolgono gli accantonamenti

destinati a coprire perdite o debiti aventi natura determinata, esistenza certa o probabile ed il cui

ammontare o data di sopravvenienza è indeterminato alla chiusura dell’esercizio.

❖ Il valore nominale di un debito è l’ammontare, definito contrattualmente, che occorre pagare al

creditore per estinguere il debito.

❖ Il tasso di interesse nominale di un debito è il tasso di interesse contrattuale che, applicato al suo

valore nominale, consente di determinare i flussi finanziari costituiti da interessi passivi nominali

lungo la durata del debito.

❖ L’attualizzazione, sotto il profilo finanziario, è il processo che consente, tramite l’applicazione di un

tasso di sconto, di determinare il valore ad oggi di flussi finanziari che saranno pagati in una o più

date future.

❖ Il tasso di sconto, sotto il profilo finanziario, è il tasso utilizzato nell’ambito del processo di

attualizzazione esso coincide con il tasso di interesse effettivo, ossia il tasso che attualizza

esattamente i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario

Inquadramento normativo

I debiti sono disciplinati da:

➢ Codice Civile:

Articolo 2423-bis: i principi di redazione del bilancio

o Articolo 2424: classificazione nello Stato Patrimoniale

o Articolo 2424-bis: criteri per l’iscrizione in bilancio

o Articolo 2425: classificazione nel Conto Economico

o Articolo 2426: criteri di valutazione

o Articolo 2427: informazioni da riportare in Nota Integrativa

o Articolo 2428: informazioni da riportare nella Relazione sulla Gestione

o Articoli 2359 e 2359-bis: imprese controllate e collegate

o

➢ →

Principi Contabili Nazionali OIC 19: Debiti

Criteri per l’iscrizione in bilancio

❖ I debiti originati da acquisti di beni sono rilevati in base al principio della competenza quando si

verificano entrambe le seguenti condizioni: il processo produttivo dei beni è stato completato e si è

verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di proprietà assumendo quale parametro di

riferimento, per il passaggio sostanziale, il trasferimento dei rischi e benefici

❖ I debiti originati da acquisti di servizi sono rilevati in base al principio della competenza quando il

servizio è stato ricevuto, cioè la prestazione è stata effettuata.

❖ I debiti originati da lavori in corso su ordinazione sono rilevati in base al principio della competenza

quando vengono incassati acconti sul corrispettivo contrattuale prima della consegna del bene.

❖ I debiti di finanziamento e quelli che si originano per ragioni diverse dallo scambio di beni e servizi

sono iscrivibili in bilancio quando sorge l’obbligazione della società al pagamento ad esempio,

l’iscrizione di un debito di finanziamento avviene all’erogazione del finanziamento

❖ I prestiti obbligazionari sono iscritti al momento della sottoscrizione

Criteri di valutazione dei debiti: la normativa civilistica

Art. 2426 – Criteri di valutazione Comma 1: «8) i crediti e i debiti sono rilevati in bilancio secondo il

criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e, per quanto riguarda i crediti, del

valore di presumibile realizzo»

Criteri di valutazione dei debiti (OIC 19): prima iscrizione

❖ L’art. 2426, comma 1, n. 8 c.c. prescrive che “i debiti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del

costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale”.

❖ Il criterio del costo ammortizzato considera che per l’acquisizione di un finanziamento (es. mutuo o

prestito) si debbano sostenere costi di tipo amministrativo o comunque connessi all’operazione (es.

spese di istruttoria, commissioni, spese per l’emissione, disaggi di emissione…).

❖ L’obiettivo di questo criterio di valutazione è quello di “ripartire” tali oneri lungo l’intera durata

dell’operazione di finanziamento, includendoli all’interno del cd “tasso effettivo”, cioè del tasso di

onerosità del debito questi costi vengono in altre parole assimilati agli interessi passivi e imputati

per competenza ai Conti Economici degli esercizi di durata del finanziamento

❖ Le regole relative al calcolo del costo ammortizzato si applicano a tutti i debiti classificati nelle voci da

D1 a D14 del passivo dello stato patrimoniale.

❖ Il criterio del costo ammortizzato può non essere applicato ai debiti se gli effetti sono irrilevanti, ai

sensi dell’art. 2423, comma 4 del codice civile

Si presume che gli effetti siano irrilevanti se:

o ▪ I debiti sono a breve termine (cioè con scadenza inferiore ai 12 mesi)

▪ I costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a

scadenza sono di scarso rilievo rispetto al valore nominale

▪ Il tasso di interesse effettivo non è significativamente diverso dal tasso di mercato.

Queste condizioni si verificano generalmente per i debiti di natura commerciale e spesso per i

o debiti di finanziamento corrente

I debiti che rispettano queste condizioni sono rilevati al valore nominale, invece che al costo

o ammortizzato

❖ Il criterio del costo ammortizzato deve invece essere utilizzato per i debiti di finanziamento a medio-

lungo termine caratterizzati da:

Presenza di costi di transazione (es. spese di istruttoria, oneri di perizia per l’ottenimento di mutui

o ipotecari…), eventuali commissioni, spese sostenute per l’emissione del prestito obbligazionario,

aggi o disaggi di emissione, altre differenze tra il valore iniziale e il valore nominale alla scadenza

del prestito

❖ Le aziende che redigono il bilancio in forma abbreviata (ex articolo 2435-bis cod. civ.) e le micro-

imprese (ex articolo 2435-ter cod. civ.) hanno la facoltà di non applicare il costo ammortizzato e

l’attualizzazione a tutti i debiti e possono continuare a valutarli al valore nominale

❖ Nella valutazione al costo ammortizzato:

Il valore di iscrizione iniziale del debito sarà pari al valore effettivamente ottenuto dalla società

o →

nella fase iniziale di finanziamento sarà cioè pari al valore nominale del debito al netto dei

costi di transazione (a meno che il tasso di interesse effettivo sia significativamente diverso dal

tasso di mercato, ipotesi in cui il valore di iscrizione iniziale è invece pari al valore attuale dei flussi

finanziari futuri più gli eventuali costi di transazione)

▪ Esempi di costi di transazione: spese di istruttoria, oneri di perizia del valore dell’immobile e

altri costi accessori per l’ottenimento di finanziamenti e mutui ipotecari, eventuali commissioni

attive e passive iniziali, le spese di emissione (es.: spese legali e commissioni iniziali) sostenuti

per l’emissione di prestiti obbligazionari, aggi e i disaggi di emissione dei prestiti

obbligazionari →

Si devono sommare al valore nominale del debito le eventuali commissioni attive e gli aggi di

o emissione dei prestiti obbligazionari

Si calcola il tasso di sconto che rende il valore attuale di tutte le uscite previste per l’estinzione

o →

del debito pari al valore nominale del debito meno gli oneri accessori sopra citati tale tasso è il

TIR – Tasso interno di Rendimento, che rappresenta il Tasso di interesse effettivo sul debito

▪ Tutte le differenze tra valore nominale del debito a cadenza e il valore del debito da iscrivere in

bilancio sono incluse nel calcolo del costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse

effettivo che implica che esse siano ammortizzate lungo la durata attesa del debito

▪ Il TIR rende uguale il valore attuale de flussi finanziari futuri derivanti dal debito e il suo

valore di rilevazione iniziale

▪ Il tasso di interesse effettivo, costante lungo la durata del debito, è calcolato al momento della

rilevazione iniziale del debito ed è poi utilizzato per la sua valutazione successiva

❖ L’art. 2426, comma 1, n. 8, prescrive che occorre tenere conto del fattore temporale nella valutazione

dei debiti in sede di rilevazione iniziale, per tenere conto del fattore temporale, il tasso di interesse

effettivo deve essere confrontato con i tassi di interesse di mercato

Il tasso di interesse di mercato è il tasso che sarebbe stato applicato se due parti indipendenti

o avessero negoziato un’operazione similare di finanziamento con termini e altre condizioni

comparabili a quella oggetto di esame

Qualora il tasso di interesse effettivo sia significativamente diverso dal tasso di interesse di

o →

mercato il tasso di interesse di mercato deve essere utilizzato per attualizzare i flussi

finanziari futuri derivanti dal debito al fine di determinare il suo valore iniziale di iscrizione

➔ Quindi il processo di determinazione del valore dei debiti valutati al costo ammortizzato alla data della

loro prima iscrizione è:

Individuare il valore nominale

o Sottrarre dal valore nominale l’importo delle commissioni passive, oneri sostenuti dal debitore per

o

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
123 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elena_122 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Russo Paolo.