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CINGOLO SCAPOLARE

Ha la funzione di collegare l'arto superiore alla colonna vertebrale. Esso risulta costituito da 2 ossa:

  1. Scapola - è un osso piatto triangolare che si articola con l'omero e con la clavicola.
  2. Clavicola - è un osso lungo a forma di S che si articola con la scapola e con lo sterno.

PARTI LIBERE DELL'ARTO SUPERIORE: braccio, mano

È formato dall'avambraccio e si collega alla colonna vertebrale all'altezza della spalla tramite l'articolazione scapolo-omerale.

BRACCIO:

È costituito dall'omero - un osso lungo che si articola superiormente con la scapola e inferiormente con le due ossa dell'avambraccio.

  • L'epifisi prossimale presenta una testa per l'articolazione con la scapola.
  • L'epifisi distale presenta due articolazioni, il condilo troclea e la testa per il radio e l'ulna.

AVAMBRACCIO:

È costituito da 2 ossa: il radio e l'ulna.

articolano entrambi all'omero (prossimale) e con le ossa del radio (distale).- l'ulna è l'osso mediale dell'avambraccio ed è più lungo del radio.- Il radio è situato lateralmente all'ulna ed è più corto e più sottile.

MANO: Lo scheletro della mano è costituito da 27 ossa suddivise in 3 gruppi:

  • 8 ossa carpali capitato, corte disposte su due le, una prossimale e una distale. Esse sono trapezio, trapezoidale, scafoide, semilunare, piramidale, pisiforme, uncinato.
  • 5 ossa metacarpali, lunghe si articolano con le ossa della la distale del carpo.
  • 14 falangi, ossa lunghe, presenti in numero di 2 nel pollice e di 3 nelle altre dita.

ARTO INFERIORE: CINGOLO PELVICO E PARTE LIBERA

CINGOLO PELVICO: ossa dell'anca, sacro coccige Il cingolo pelvico è costituito dalle 2 dal e dal saldati insieme. Esso collega il femore alla colonna vertebrale attraverso l'osso sacro e contiene gli organi sessuali.

gastrointestinali, le vie urinarie ed il feto in via di sviluppo. L'anca è un osso piatto, pari e simmetrico che deriva dalla fusione di 3 ossa: ileo, ischio e pube. Sulla superficie esterna è situato l'acetabolo, un incavo in cui si articola la testa del femore.

La pelvi è costituita dalle due ossa coxali, dal sacro e dal coccige. Può essere divisa in pelvi piccola e pelvi grande.

PARTE LIBERA DELL'ARTO INFERIORE: coscia, gamba piede. Si collega al tronco tramite il bacino ed è costituito dalla coscia e dal femore.

Il femore è l'unico osso della coscia, l'osso più lungo, pesante e robusto dell'intero sistema scheletrico. L'epifisi prossimale (testa del femore), a sfera, si articola con l'acetabolo dell'anca. L'epifisi distale presenta 2 condili rivestiti di cartilagine ialina che si articolano con la tibia.

GAMBA: è la parte dell'arto inferiore compresa tra la coscia e il piede.

La gamba è costituita da 2 ossa lunghe:

  • Tibia, l'osso più grande della gamba che sostiene il carico maggiore, si articola con il femore (condili) e con il tarso del piede.
  • Perone, parallela e laterale alla tibia, è la base di inserzione dei muscoli della gamba.

Inoltre la gamba presenta l'articolazione del ginocchio, a cui partecipano femore, rotula e tibia.

La rotula è un piccolo osso piatto, triangolare, posto davanti all'articolazione tra femore e tibia. Essa impedisce alla gamba di estendersi in avanti proteggendo la superficie anteriore dell'articolazione.

Il piede si trova all'estremità dell'arto inferiore e il suo scheletro presenta:

  • 7 ossa tarsali che formano la caviglia, tenute insieme da legamenti, che vengono a costituire il calcagno, parte posteriore del piede. Il tallone e l'astragalo, che si articola con la tibia, sostengono di più il peso del corpo.
  • 5 ossa metatarsali lunghe, costituiscono la parte intermedia del piede.
  • 14 ossa falangi, che formano le dita del piede.

Falangi dita, (prossimali, intermedie e distali) che formano le presenti in numero di 2 nell'alluce e di 3 nelle altre dita.

TESSUTO MUSCOLARE SCHELETRICO E ORGANIZZAZIONE DEL

Capitolo 9: MUSCOLO

L'apparato comprende tutti i muscoli scheletrici che possono essere controllati volontariamente. tessuto muscolare scheletrico, cardiaco liscio.

Esistono 3 tipi di tessuto muscolare: e

FUNZIONI DEL MUSCOLO SCHELETRICO:

I muscoli scheletrici sono connessi alle ossa direttamente o indirettamente e svolgono le seguenti funzioni:

  • Determinano il movimento dello scheletro
  • Mantengono la postura e la posizione del corpo
  • Sostengono i tessuti molli
  • Controllano le vie d'ingresso e di uscita dei materiali
  • Mantengono la temperatura corporea

ANATOMIA DEI MUSCOLI SCHELETRICI:

Anatomia macroscopica: epimisio, perimisio

Ogni bra muscolare è avvolta da 3 strati di tessuto connettivo: edendomisio. tendini,

Alle estremità dei muscoli vi sono i che provvedono

All'inserzione del muscolo su altre strutture. La comunicazione tra i neuroni e le fibre muscolari scheletriche avviene tramite le giunzioni neuromuscolari.

Anatomia microscopica delle fibre muscolari scheletriche: La membrana plasmatica delle fibre muscolari scheletriche viene definita sarcolemma, il citoplasma sarcoplasma e il reticolo endoplasmatico reticolo sarcoplasmatico. Le strutture disposte tra il sarcolemma e il sarcoplasma vengono definite Tubuli T, e hanno il compito di trasferire l'impulso contrattile (potenziale d'azione) al sarcoplasma.

Miofibrille e miofilamenti: Le miofibrille sono organizzate in unità funzionali ripetitive, chiamate sarcomeri. Il sarcoplasma contiene numerose miofibrille, con i loro filamenti proteici presenti all'interno delle miofibrille. I filamenti proteici sono organizzati in un'unità funzionale ripetitiva, chiamata sarcomero.

CONTRAZIONE MUSCOLARE: Teoria dello scivolamento dei filamenti - spiega la contrazione muscolare, che si svolge in 4 fasi, coinvolgendo i siti

attivi sui lamenti sottili e i ponti trasversali dei lamenti spessi. Lo scivolamento comporta un ciclo di "attacco, rotazione, distacco e ritorno" dei ponti di miosina. La contrazione è un processo attivo, mentre il ritorno della fibra muscolare alla lunghezza originaria è un processo passivo.

Il controllo nervoso della contrazione muscolare implica una connessione tra il rilascio di neurotrasmettitori da parte dei neuroni elettrici del sarcolemma, e l'attività del reticolo sarcoplasmatico che origina una contrazione.

CONTRAZIONE MUSCOLARE FASI:

  1. rilascio di ACETILCOLINA dalle vescicole sinaptiche
  2. legame tra acetilcolina e PLACCA MOTRICE
  3. generazione di un potenziale d'azione nel sarcolemma
  4. conduzione dell'impulso lungo i tubuli T
  5. rilascio di ioni calcio da parte del reticolo sarcoplasmatico
  6. esposizione dei siti attivi sui lamenti sottili
  7. formazione di ponti trasversali

contrazione.Unità motoria—> motoneurone bre muscolari.è costituita da un e da tutte lefi fi fi fi fi fi fi fifi fi fi fi fi fi fi fi fi fifi fi fiTONO MUSCOLARE—> quando il muscolo è a riposo, le unità motorie continuano a esserestimolate, mantenendo in tensione il tendine associato. Lo stato di tensione a riposo viene de nitotono muscolare e rende stabili le ossa e le articolazioni.IPERTROFIA MUSCOLARE—> stimolazione abnorme delle bre muscolari che causal’ingrossamento del muscolo.ATROFIA MUSCOLARE—> stimolazione inadeguata a mantenere il tono muscolare a riposoatro a.provoca l’indebolimento del muscolo, che diventa accido e va incontro adTIPI DI FIBRE MUSCOLARI SCHELETRICHE:Fibre rapide—> grande diametrochiamate anche ( bre bianche), sono di e hanno il maggiorridotta quantità di mitocondri mioglobina.numero di mio brille, ma con una e diglicolisi anaerobica,Queste bre generano ATP

abbondanti scorte di glicogeno. Queste bre si a aticano rapidamente, per cui sono adatte per movimenti intensi ma di breve durata.

Fibre lente —> chiamate anche ( bre rosse), sono di piccolo diametro e di colore rosso scuro per la presenza di grandi quantità di mioglobina. Hanno molti mitocondri, per cui producono ATP prevalentemente tramite la respirazione cellulare aerobica. Esse sono “lente” poiché si contraggono e si rilassano più lentamente di altre bre, ma sono più resistenti all’a aticamento ed anno contrazioni potenti.

Fibre intermedie —> hanno caratteristiche intermedie rispetto alle altre 2 bre, infatti appaiono rosse per la notevole presenza di mioglobina, per cui possono produrre grandi quantità di ATP mediante la respirazione cellulare aerobica e sono abbastanza resistenti all’a aticamento. Ma presentano anche un elevato contenuto di glicogeno, che consente diprodurre ATP tramite la glicolisi anaerobica. ORGANIZZAZIONE DELLE FIBRE MUSCOLARI: In base all'organizzazione delle fibre e dei fascicoli che li compongono, un muscolo può essere classificato come: MUSCOLI A FIBRE PARALLELE: Dove i fascicoli sono disposti parallelamente all'asse longitudinale del muscolo. MUSCOLI A FIBRE CONVERGENTI: Dove le fibre si estendono su un'ampia area e tutte le fibre convergono in un tendine comune. MUSCOLI PENNATI: Dove uno o più tendini si estendono lungo il corpo del muscolo e i fascicoli formano un angolo obliquo con il tendine. Tra questi ci sono i muscoli unipennati, bipennati e multipennati. MUSCOLI CIRCOLARI (sinergici): Dove le fibre si dispongono in maniera concentrica attorno a orifizi o recessi. I muscoli possono essere identificati sulla base di: - Origine: il punto di origine rimane fisso, mentre quello di inserzione si muove. - Inserzione: il punto di inserzione si muove rispetto al punto di origine. - Azione primaria: l'azione principale che il muscolo svolge. - Antagonisti: i muscoli che svolgono l'azione opposta. - Agonisti: i muscoli che svolgono la stessa azione.

sinergici ssatori.possono essere classi cati come eLEVE—> è una struttura rigida che si muove intorno a un punto sso detto fulcro. Esse possonoprimo, secondo terzo tipo.essere di ePULEGGE—> sono le strutture ossee che modi cano la direzione della forza contrattile di unmuscolo.

Movimenti muscolari:

  • ADDUZIONE—> movimento che avvicina un arto alla linea mediana del corpo.
  • ABDUZIONE—> movimento che allontana un arto alla linea mediana del corpo.
  • FLESSIONE—> movimento di un’articolazione per cui l’estremità distale di un segmento corporeosi avvicina all’estremità prossimale del segmento corporeo contiguo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
12 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Cvle03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Cusella De Angelis Maria Gabriella.