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Sulle narici, parte iniziale del naso è rivestita dall'epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzato.

Cavità nasali sempre ricoperte da muco e anche bagnate da siero, quindisempre umide.

Circolo dell'aria

1. L'aria che inspiriamo non è pulita, quindi il pulviscolo atmosferico se arrivasse acontatto con gli alveoli moriremmo per insufficienza respiratoria. Nella cavitànasali si attua la prima pulizia dell'aria, sono presenti le vibrisse (peli del naso),le particelle più piccole verranno imprigionate all'interno delle cavitànasali e dei vari seni, perché l'aria prima di scendere vortica nei seni, portandoa sbattere il pulviscolo nel muco, che resta appiccicato, poi intervengono leciglia, trasportandolo verso il fondo della cavità nasale, finiscono nella parteposteriore della cavità orale e poi deglutite e digerite (direzione della faringe epoi nell'esofago, apparato digerente).

Succede anche nei seni ovviamente, grazie al movimento delle ciglia, va nelle cavità nasali per poi andare nell'esofago e così via.

Altra caratteristica dell'aria che inspiriamo è più fredda della temperatura interna del nostro corpo, prima di arrivare ai polmoni deve essere riscaldata, questo vorticare nelle cavità nasali e nei seni serve anche per riscaldarla, perché questo fitto letto capillare, immediatamente al di sotto dell'epitelio, contiene del sangue che è caldo, quindi l'aria deve vorticare, non va giù direttamente nella trachea, il sangue sottostante cede calore all'aria.

Aria troppo secca, provocherebbe una disidratazione dei tessuti polmonari, il vorticare dell'aria dentro queste cavità umide (parti ricoperte di muco e siero acquoso) parte dell'acqua contenuta nel muco evapora e umidifica quindi l'aria che respiriamo.

Funzione antibatterica, ghiandole non

secernano solo muco e siero, ma contengono anche proteine antibatteriche, antivirali, proteine enzimatiche sono in grado di lisare batteri nell'aria che respiriamo.

5. Funzione, non strettamente legata alla respirazione> percepiamo odori, perché nell'aria ci sono molecole che vengono a contatto con cellule recettoriali dell'epiteli, si eccitano (depolarizzazione della membrana), danno origine impulsi nervosi, vengono portati al cervello e recepiti come odori; quindi, il vorticare nelle cavità orali favoriscono la percezione degli odori. Recettori, collocati nella parte superiore delle cavità nasali, ognuna di queste cellule ha un prolungamento che passa attraverso l'etmoide, per trasmettere l'impulso. Proseguendo terminano le cavità nasali, si forma una sorta di strettoia dove inizia la faringe, coana/e (sono due cavità nasali) punti di confine. Sinusite, fenomeno d'infiammazione all'interno delle coane. La faringe si

Il tratto superiore della faringe, chiamato rinofaringe, si estende dalle coane fino al palato molle (ugola) e permette solo il passaggio dell'aria.

Il secondo tratto, chiamato orofaringe, si trova di fronte alla cavità orale (faringe della bocca) e permette il passaggio sia dell'aria che del cibo.

Il terzo tratto, chiamato laringofaringe, si continua con l'esofago e permette il passaggio sia del cibo che dell'aria. La laringe e la trachea si trovano anteriormente all'esofago.

La deglutizione consiste nell'attivazione dei muscoli scheletrici che spingono il bolo alimentare (pareti della faringe) verso l'esofago. Dal punto di vista respiratorio, non vi è contrazione muscolare.

Le tonsille, presenti nella faringe, servono a difendere l'organismo e sono ricche di linfociti.

Proseguendo nella laringofaringe, l'aria passa anteriormente nella trachea fino ai polmoni. Prima di raggiungere la trachea, incontriamo l'organo della fonazione, la laringe, che ci permette di emettere suoni in maniera controllata. La laringe è costituita da strutture cartilaginee.

si muovono tra loro grazie ai legamenti connettivali. La laringe è costituita da diverse cartilagini, che si articolano tra loro formando una struttura mobile. Gli elementi principali della laringe sono le cartilagini tiroide e cricoide. La cartilagine tiroide forma un angolo acuto, noto come pomo d'Adamo nell'uomo. Sotto la cartilagine tiroide si trova la cartilagine cricoide, che costituisce la parte più basale della laringe. Dietro si trova la cartilagine epiglottide, a forma di foglia, che funge da coperchio della laringe e impedisce al cibo di entrare nelle vie respiratorie. Le cartilagini aritenoidi, a forma di triangolo, facilitano il movimento delle corde vocali e sono articolate tra loro. Le corde vocali sono due cordini legamentosi: la corda vocale superiore, nota anche come falsa corda vocale, non serve per emettere suoni; la corda vocale inferiore, nota come vera corda vocale o legamento vocale, si estende dall'angolo inferiore fino alla faccia anteriore della cartilagine tiroide. Tutti questi componenti sono rivestiti da una membrana. Le parti mobili della laringe sono le articolazioni che permettono il movimento dei vari componenti.

Le cartilagini vengono spostate volontariamente quando emettiamo suoni. Sono rivestite da membrana mucosa, connettivo ed epitelio respiratorio. La laringe ha corde vocali aperte o chiuse. Quando le corde vocali sono allargate, passa più aria e viceversa. Le corde vocali vere sono più fini e centrali, perché devono vibrare per emettere suoni. L'epitelio è sottile (senza ciglia) e ha meno capillari, quindi è più pallido. L'intensità del suono dipende dal diametro, dalla lunghezza e dalla tensione delle corde vocali. Il volume è dato dalla quantità d'aria che facciamo passare nella laringe. Il suono coinvolge l'anatomia della laringe, della faringe, della cavità orale, delle cavità nasali e dei seni paranasali. Le cartilagini ialine ricoprono la laringe e con l'invecchiamento tendono ad ossificarsi. L'epiglottide è aperta quando il bolo alimentare non c'è, si piega e chiude quando deve passare in modo che si chiuda la laringe e finisca nell'esofago. La trachea è dove iniziano le vie.

respiratorie inferiori: al di sotto della laringe, impari scendefino ai polmoni, si biforca nei bronchi, è una struttura flessibile>alternanza di anelli dicartilagine (rigidi) e lamine connettivali. (esempio tubo flessibile della doccia)Anello di cartilagine (incompleto posteriormente) si completa da uno strato dimuscolatura liscia> contraendosi o rilassandosi fa sì che si avrà una dilatazione dellatrachea e dei bronchi, costrizione invece con contrazione del muscolo, passa menoaria. Importante questo cerchio semichiuso anche per la presenza dell’esofago, subitoposteriormente, è sempre chiuso, si apre solo quando passa il bolo alimentare, sidilata anteriormente, perché c’è il semicerchio che dà spazio.Prima il movimento delle ciglia portava dall’alto verso il basso per deglutire, qui (dallalaringe in giù) è il contrario perché tutto ciò che resta qui bloccato nel muco, vienespinto dalbasso verso l'alto finché arriva nella laringofaringe, passando poi nell'esofago, apparato digerente etc... carena. Alla fine della trachea, finisce con un anello particolare chiamato carina, con questo anello si biforca, dando origine ad un bronco dx e uno sinistro. Inizia l'albero bronchiale, il bronco dx è più breve e più largo, il sinistro è più lungo ma di calibro minore, la forma è influenzata dalla posizione del cuore. La trachea si biforca ed entra nei polmoni, dà sui bronchi. Capacità respiratoria uguale. Polmoni: struttura a cono, parte alta apice a punta, base leggermente incavata, perché seguono l'andamento del muscolo diaframma. Caratteristiche macro-anatomiche, polmone dx presenta due fessure, (dove entra il connettivo) che individuano 3 lobi. Il sinistro da una fessura, suddiviso in 2 lobi. Nella faccia mediale, è situato l'ilo dell'organo, un punto sulla superficie in.cui entrano i principali vasi sanguigni e nervi, poi si diramano seguendo il tessuto connettivo. Rivolto verso il cuore, medialmente, tutto entra ed esce dall'ilo e poi si dirama, una volta entrato, seguendo le diramazioni bronchiali. Il cuore è spostato più verso sinistra. La struttura membranosa che avvolge i polmoni è chiamata pleura, proprio come il pericardio avvolge il cuore. Anche i polmoni hanno una membrana chiamata pleura, che è fatta esattamente come il pericardio, con un epitelio pavimentoso monostratificato, mesotelio e un po' di tessuto connettivo. Ogni pleura è esattamente come il pericardio. È una struttura unica, ripiegata su se stessa, in cui possiamo distinguere due foglietti. La parte più interna, viscerale, aderisce strettamente al polmone, mentre a livello dell'ilo il foglietto viscerale continua con l'esterno che connette il polmone alle pareti e al pavimento del torace. L'espansione dei polmoni è collegata ai muscoli del diaframma.diaframma e muscoli toracici. liquido pleurico all'interno dei foglietti come nel cuore, favorisce lo scorrimento, l'accumulo di liquido pleurico provoca insufficienza respiratoria > fiato corto, non si espande bene il polmone, perché occupa troppo volume. Albero bronchiale: a mano a mano che il bronco principale si suddivide dà origine a bronchi più piccoli e si modifica anche la parete, quello principale ha una struttura simile a quella della trachea, gli anelli di cartilagine diventano più piccole, ovvero placche di cartilagine, là dove andrà a mancare la cartilagine, aumenta la componente c'è una maggiore capacità di broncodilatazione e muscolare, quindi significa che c'è broncocostrizione nei bronchi più piccoli e meno nella trachea, ad un certo punto questi bronchioli sono talmente piccoli che le placche cartilaginee scompaiono e la muscolatura svolge la funzione in solitaria, si riduce anche lo spessore.

dellaparete,Un'altra modificazione che avviene è la riduzione dell'epitelio si abbassa, diventa cubico, si riducono le ciglia, e c'è perdita delle ghiandole che producono muco. Cellule di Clara, sostituiscono quelle a secrezione mucosa e producono un prodotto simile al muco.

Arrivati alla fine dell'albero bronchiale con i bronchioli respiratori, dove prendono origine i dotti alveolari, corridoi tubulari dove si aprono gli alveoli delle camere sferiche (tipo more a forma). L'aria a questo punto arriva all'alveolo.

Capillari: piccola circolazione, entreranno nell'ilo arterie polmonari che portano sangue ossigenato, usciranno dall'ilo vene con sangue ossigenato, arriveranno agli alveoli, arteriole polmonari vanno a creare un letto capillare intorno agli alveoli, quando il sangue si è ossigenato viene raccolto da una venula polmonare e portato all'esterno dei polmoni. La respirazione avviene solo nell'alveolo polmonare.

il resto dell'apparato serve a preparare l'aria per il contatto con l'acqua.
Dettagli
A.A. 2022-2023
7 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher andrealimarilli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Malatesta Manuela.