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CISTIFELLEA

Posizionata a livello della faccia viscerale del fegato; è un sacchetto a forma di pera con fondo, corpo e collo. Il collo si unisce al dotto epatico, ma non sempre, quindi nella parete del duodeno c'è uno sfintere che chiude il dotto coledoco. Quindi se la bile trova chiuso torna indietro e raggiunge la cistifellea e viene stoccata. Nel momento in cui la bile serve, la tonaca muscolare della cistifellea si contrae spingendo la bile nel dotto cistico, coledoco, duodeno. Quindi collabora con il fegato nello stoccaggio riserva della bile.

APPARATO RESPIRATORIO

Funzioni:

  • Fornisce un'ampia superficie per gli scambi gassosi fra aria e sangue (alveolo = organo di respirazione)
  • Conduce l'aria da e verso le superfici di scambio (vie aeree)
  • Protegge le superfici respiratorie da disidratazione e sbalzi di temperatura: l'aria che entra è fredda e secca e deve essere scaldata e umidificata

cata . 27fi fifi fi fl fi fi fi ff fi fi ffi fl- Difende l'apparato respiratorio stesso dall'invasione di patogeni (nelle mucose delle vie aeree c'è il MALT, tessuto linfoide associato alle mucose)- Produce i suoni implicati nel linguaggio

Le vie respiratorie si aprono sulla faccia grazie al naso esterno attraverso le due narici. La maggior parte delle vie respiratorie sono ricoperte da mucosa respiratoria: costituita da pseudostrati catoepitelio di rivestimento, pseudostrati cato cilindrico ciliato. È perché è cilindriche ciliate costituito da più stati di cellule. La maggior parte di queste cellule sono ciglia. L'apice cellulare si solleva in specializzazioni di superficie che sono le ciglia. L'asse è costituita da microtubuli che circondano una coppietta completa. A questa coppietta è associata la dineina, proteina che è il motore proteico; il suo cambio di conformazione tira i microtubuli e il ciglio si muove.

La maggior parte delle cellule è caratterizzata da ciglia insuper cie. Oltre alle cellule cigliate ci sono anche cellule basali per la rigenerazione. Ci sono anche le cellule mucipare, che producono e secernono muco che riveste le super ci dell'epitelio. Le cellule con funzione recettoriale sono abbondanti nella trachea. Alla base arrivano terminazioni nervose neuroendocrine che producono e secernono ormoni a necessità. Il calibro delle vie aeree può variare in base alle caratteristiche dell'aria. Le ciglia delle cellule cigliate battono e si muovono nel muco prodotto dalle cellule mucipare. L'epitelio ha uno strato uido che permette alle ciglia di battere e uno strato più viscoso. La mucosa respiratoria trattiene i patogeni di piccole dimensioni, mentre i corpi.

Estranei di dimensione maggiore sono trattenuti dalle vibrisse superiori e inferiori.

Le vie aeree sono: (cavità nasali e paranasali, faringe) e (laringe, trachea, bronchi, polmoni).

Superiori: naso

Naso e cavità nasali: il vestibolo nasale è la principale via di passaggio per l'aria che entra nell'apparato respiratorio. L'aria entra attraverso le due narici che si aprono nel vestibolo nasale e nelle cavità nasali. Il vestibolo è delimitato da tessuti flessibili del naso ed è sostenuto da un paio di sottili cartilagini alari laterali e due paia di sottili cartilagini laterali.

Nell'epitelio del vestibolo sono presenti peli ruvidi che si estendono fino alle narici e hanno il compito di intrappolare particelle di grosse dimensioni impedendone l'entrata nelle cavità nasali. Ricca di piccole ghiandole sudoripare e grosse sebacee, annesse ai peli, chiamate vibrisse.

Secrezioni mucose e lacrimali = seni paranasali; le lacrime passano attraverso i dotti nasolacrimali.

Aiutano a mantenere la superficie delle cavità nasali umida e pulita. Il setto nasale separa le due cavità nasali. La porzione ossea del setto è formata dalla fusione della lamina perpendicolare dell'etmoide con la lamina del vomere. A sua volta, il vomere si articola con le ossa mascellari e palatine. La porzione anteriore è completata da cartilagine ialina che funge da supporto al dorso del naso e all'apice. Le cavità nasali sono costituite da uno scheletro osseo: sfenoide, etmoide (lamina cribrosa), ossa nasali che si articolano con l'osso frontale che fa da tetto. Le pareti laterali sono costituite dall'osso etmoide, le masse laterali si sollevano in lamine laterali conca nasale superiore media. La conca nasale inferiore è un osso a parte. Tra le conche ci sono dei meati strette insenature; la parete laterale non è liscia ma ha dei rilievi (turbinati) e delle inserature.

La cute del vestibolo continua senza interruzione con la mucosa respiratoria che riveste le cavità nasali propriamente dette.

L'aria entra velocemente in un condotto stretto, il vestibolo, e rallenta nelle cavità nasali propriamente dette, che comunicano posteriormente con la porzione più craniale della faringe: laringofaringe.

Moto vorticoso: L'aria quando entra nelle strette insenature rimbalza sulle superfici e assume un movimento vorticoso. In questo modo rallenta, si riscalda e gira venendo a contatto con il muco.

L'aria per passare dal vestibolo alle coane (aperture nasali posteriori), l'aria circola tra le conche adiacenti attraverso i meati superiore, medio e inferiore.

Il pavimento palato duro è costituito dal costituito a sua volta dalle ossa mascellare e palatino e palato molle, separa la cavità orale da quella nasale. Il palato si estende posteriormente al palato duro e segna il confine tra la rinofaringe e la orofaringe.

Dal palato

molle si inseriscono vari muscoli che lo muovono: sollevano, isolano la larinofaringe ele cavità nasali indirettamente, quando si deglutisce. A livello dei meati si aprono ori zi che mettono in comunicazione le cavità nasali con le cavità seni paranasali. Le cavità paranasali sono rivestite da mucosa respiratoria paranasali, detti seni paranasali frontali, sfenoidali etmoidali mascellari. Ci sono due seni paranasali frontali, due sfenoidali, due etmoidali e due mascellari. Il mascellare è il più grande e in posizione strategica: le cavità alleggeriscono lo scheletro e il seno mascellare è sopra i processi alveolari dove si incastrano i denti quindi è funzionale. Le cavità partecipano alla fonazione e partecipano alla forma della faccia (Ricapitolando: primo filtro, le vibrisse. L’aria entra, fredda e secca e sporca, c’è un Passa nelvestibolo e cavità nasali e così rallenta. Sbatte contro le pareti delle cavità nasali che non essendo liscia provoca un moto turbolento = si ripulisce, riscalda e si idrata grazie alla mucosa respiratoria che intrappola patogeni e è ricco di acqua. Funzione olfattiva = epitelio olfattivo nella lamina cribrosa, quindi tetto delle cavità nasali. I neuroni nella prima porzione superiore sono rivestiti da epitelio olfattivo. Questo epitelio è costituito da neuroni specializzati nella rilevazione di molecole odorose. Questi neuroni terminano con ciglia olfattive. Oltre ai neuroni specializzati ci sono cellule di sostegno e cellule basali per la rigenerazione. Oltre ai neuroni specializzati ci sono anche ghiandole esocrine nella lamina propria che completa la mucosa olfattiva. Ci sono anche fori nella lamina cribrosa che attraversano l'epitelio e si aprono in superficie, liberando una sostanza per le sostanze odorose inalate. Gli assoni dei neuroni formano dei fasci che attraversano i bulbi olfattori. lamina e arrivano nei qua contrae sinapsi che raggiungono la . : Organo impari mediano. L'aria attraverso le coane passa alla rinofaringe => faringe. È una piramide irregolare con base superiore. Si estende dalla base del cranio no alla C6. Anteriormente non è provvista di una vera e propria parete perché è in continuità con le cavità nasali, con la cavità boccale e con la laringe per questo non ha una struttura anteriore. La è la porzione superiore della faringe, comunica con la porzione posteriore delle cavità nasale ed è separata dalla cavità orale tramite il palato molle. Lateralmente troviamo un ; abbiamo la e in posizioni strategiche. L'orofaringe si estende tra il palato molle e la base della lingua a livello dell'osso ioide. Comunica con la parte posteriore della

cavità orale. L’aria dalla cavità nasale vira di 90° per arrivare in faringe. Al con ne fra la rinofringe e laorofaringe, l’epitelio diventa pavimentoso strati cato non cheratinizzato, simile alla cavità orale. laringofaringeL’aria poi passa in e poi laringe. La laringofaringe comprende la parte che si trovatra l'osso ioide e l'ingresso dell’esofago. L'aria inspirata lascia la faringe passando attraverso laglottide. La faringe appartiene sia all’apparato digerente che respiratorio. Quindi ci sono una serie dimeccanismi per cui tutto sia regolato. Durante la deglutizione si ha una prima fase orale e poifaringea. 29fi fi fi fi fi fi fi fi fi fiMuscoli della faringe: muscoli elevatori e costrittori della faringe. Permettono l’elevazione. Ilmuscolo costrittore inferiore è lo s ntere esofageo.Laringe laringeo. In rapporto con la faringe attraverso l’aditoLa laringe è sospesa all’osso ioide.

Alla faccia posteriore, inferiormente all'osso ioide, è inserito il legamento tiroideo; un legamento che sospende la laringe all'osso ioide. La laringe è costituita da cartilagine: da tiroide, cricoide e epiglottide (cartilagini impari) e da cuneiformi, cornicolate e aritenoidi (cartilagini pari). La matrice extracellulare della cartilagine è composta da una sostanza amorfa di proteoglicani, acidi che attraggono ioni sodio e acqua. A partire dal pericondrio troviamo delle cellule condrogeniche, cellule staminali che si differenziano in condroblasti, producendo la matrice che si intrappola in una lacuna diventando condrocita. Nella cartilagine ialina (cricoide e tiroidea), troviamo una cartilagine con abbondante matrice e condrociti piccoli. Questa cartilagine dà sostegno e flessibilità. La cartilag
Dettagli
A.A. 2023-2024
85 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher charlynebouche di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Brunetti Simona.